La grande rivincita di Cocciante, vent'anni dopo, ha un nome scritto nella storia





Il cast originale di "Notre Dame de Paris", l'opera dei record con 1346 repliche e più di 4 milioni di spettatori in tutto il mondo torna sul palco per far sognare. Lo spettacolo con le musiche di Riccardo Cocciante ripartirà il 4 marzo dal teatro degli Arcimboldi di Milano, città scelta anche per l'evento celebrativo del ventennale che ha visto protagonista Cocciante insieme con gli attori del musical in una location che ha riprodotto l'atmosfera di una cattedrale.
Per David Zard, il leggendario e visionario promoter e impresario morto nel 2018, sarebbe stato un successo già replicare in Italia 'Notre Dame de Paris' per un altro anno. "Offriamo uno spettacolo spettacolare e vedrete se non otterremo cifre che nessun altro mai raggiungerà", diceva in una intervista dopo i primi mesi di repliche dal debutto del 2002, riproposta oggi alla presentazione degli eventi per celebrare i 20 anni del kolossal, tratto dal romanzo di Victor Hugo, musiche di Riccardo Cocciante, in Francia in scena già dal 1998, versione italiana di Pasquale Panella.
Neppure in Francia era stato facile trovare un produttore disposto a rischiare. In Italia Zard fece costruire appositamente il Gran Teatro di Roma. "A Broadway ci sono sicuramente altri spettacoli unici, ma nella sua tipologia Notre Dame è unico, per essere tra la musica pop e classica, un miscuglio di tutto, con le basi preregistrate, per tanti particolari - ha detto Cocciante - Per un artista essere unici è difficile, ma per me questa è la condizione essenziale per esserlo, l'artista deve saper soffrire per la sua differenza, anche io all'inizio della mia carriera ho dovuto reagire ai rifiuti, mi dicevano che non andavo bene, ero sempre arrabbiato, cantavo chiudendo gli occhi e soprattutto non avevo il fisico, perché non ero prestante".
Alla base del successo di Notre Dame, però, c'è la storia attuale e senza tempo, protagonisti il Gobbo e Esmeralda, fatta di ingiustizie sociali, amori non corrisposti e in particolare l'eterna questione dell'essere diversi quindi esclusi.
L'opera che nessuna voleva produrre è diventata quella dei record. In due decadi di storia italiana dello show, sono state visitate 47 città per un totale di 159 appuntamenti e 1.346 repliche. E' stata tradotta e adattata in 9 lingue diverse (francese, inglese, italiano, spagnolo, russo, coreano, fiammingo, polacco e kazako) e ha attraversato 20 Paesi in tutto il mondo con più di 5.400 spettacoli, richiamando 13 milioni di spettatori.
"Volevo un'opera che si rivolgesse a tutti, senza distinzioni di età e di classi, un pubblico fatto di nonne e ragazzi in jeans - ha detto ancora Cocciante - Volevo che tutti capissero testi e musiche, semplici ma solo apparentemente, perché in realtà è tutto molto difficile". La versione di 20 anni dopo è identica a quella del debutto. "Era il 2002 e ora siamo nel 2022 , speriamo che queste cifre un po' simili portino fortuna anche per superare quello che abbiamo vissuto" - ha detto Cocciante.
Il cast originale di "Notre Dame de Paris", l'opera dei record con 1346 repliche e più di 4 milioni di spettatori in tutto il mondo torna sul palco per far sognare. Lo spettacolo con le musiche di Riccardo Cocciante ripartirà il 4 marzo dal teatro degli Arcimboldi di Milano, città scelta anche per l'evento celebrativo del ventennale che ha visto protagonista Cocciante insieme con gli attori del musical in una location che ha riprodotto l'atmosfera di una cattedrale.
Per David Zard, il leggendario e visionario promoter e impresario morto nel 2018, sarebbe stato un successo già replicare in Italia 'Notre Dame de Paris' per un altro anno. "Offriamo uno spettacolo spettacolare e vedrete se non otterremo cifre che nessun altro mai raggiungerà", diceva in una intervista dopo i primi mesi di repliche dal debutto del 2002, riproposta oggi alla presentazione degli eventi per celebrare i 20 anni del kolossal, tratto dal romanzo di Victor Hugo, musiche di Riccardo Cocciante, in Francia in scena già dal 1998, versione italiana di Pasquale Panella.
Neppure in Francia era stato facile trovare un produttore disposto a rischiare. In Italia Zard fece costruire appositamente il Gran Teatro di Roma. "A Broadway ci sono sicuramente altri spettacoli unici, ma nella sua tipologia Notre Dame è unico, per essere tra la musica pop e classica, un miscuglio di tutto, con le basi preregistrate, per tanti particolari - ha detto Cocciante - Per un artista essere unici è difficile, ma per me questa è la condizione essenziale per esserlo, l'artista deve saper soffrire per la sua differenza, anche io all'inizio della mia carriera ho dovuto reagire ai rifiuti, mi dicevano che non andavo bene, ero sempre arrabbiato, cantavo chiudendo gli occhi e soprattutto non avevo il fisico, perché non ero prestante".
Alla base del successo di Notre Dame, però, c'è la storia attuale e senza tempo, protagonisti il Gobbo e Esmeralda, fatta di ingiustizie sociali, amori non corrisposti e in particolare l'eterna questione dell'essere diversi quindi esclusi.
L'opera che nessuna voleva produrre è diventata quella dei record. In due decadi di storia italiana dello show, sono state visitate 47 città per un totale di 159 appuntamenti e 1.346 repliche. E' stata tradotta e adattata in 9 lingue diverse (francese, inglese, italiano, spagnolo, russo, coreano, fiammingo, polacco e kazako) e ha attraversato 20 Paesi in tutto il mondo con più di 5.400 spettacoli, richiamando 13 milioni di spettatori.
"Volevo un'opera che si rivolgesse a tutti, senza distinzioni di età e di classi, un pubblico fatto di nonne e ragazzi in jeans - ha detto ancora Cocciante - Volevo che tutti capissero testi e musiche, semplici ma solo apparentemente, perché in realtà è tutto molto difficile". La versione di 20 anni dopo è identica a quella del debutto. "Era il 2002 e ora siamo nel 2022 , speriamo che queste cifre un po' simili portino fortuna anche per superare quello che abbiamo vissuto" - ha detto Cocciante.
Il cast originale di "Notre Dame de Paris", l'opera dei record con 1346 repliche e più di 4 milioni di spettatori in tutto il mondo torna sul palco per far sognare. Lo spettacolo con le musiche di Riccardo Cocciante ripartirà il 4 marzo dal teatro degli Arcimboldi di Milano, città scelta anche per l'evento celebrativo del ventennale che ha visto protagonista Cocciante insieme con gli attori del musical in una location che ha riprodotto l'atmosfera di una cattedrale.
Per David Zard, il leggendario e visionario promoter e impresario morto nel 2018, sarebbe stato un successo già replicare in Italia 'Notre Dame de Paris' per un altro anno. "Offriamo uno spettacolo spettacolare e vedrete se non otterremo cifre che nessun altro mai raggiungerà", diceva in una intervista dopo i primi mesi di repliche dal debutto del 2002, riproposta oggi alla presentazione degli eventi per celebrare i 20 anni del kolossal, tratto dal romanzo di Victor Hugo, musiche di Riccardo Cocciante, in Francia in scena già dal 1998, versione italiana di Pasquale Panella.
Neppure in Francia era stato facile trovare un produttore disposto a rischiare. In Italia Zard fece costruire appositamente il Gran Teatro di Roma. "A Broadway ci sono sicuramente altri spettacoli unici, ma nella sua tipologia Notre Dame è unico, per essere tra la musica pop e classica, un miscuglio di tutto, con le basi preregistrate, per tanti particolari - ha detto Cocciante - Per un artista essere unici è difficile, ma per me questa è la condizione essenziale per esserlo, l'artista deve saper soffrire per la sua differenza, anche io all'inizio della mia carriera ho dovuto reagire ai rifiuti, mi dicevano che non andavo bene, ero sempre arrabbiato, cantavo chiudendo gli occhi e soprattutto non avevo il fisico, perché non ero prestante".
Alla base del successo di Notre Dame, però, c'è la storia attuale e senza tempo, protagonisti il Gobbo e Esmeralda, fatta di ingiustizie sociali, amori non corrisposti e in particolare l'eterna questione dell'essere diversi quindi esclusi.
L'opera che nessuna voleva produrre è diventata quella dei record. In due decadi di storia italiana dello show, sono state visitate 47 città per un totale di 159 appuntamenti e 1.346 repliche. E' stata tradotta e adattata in 9 lingue diverse (francese, inglese, italiano, spagnolo, russo, coreano, fiammingo, polacco e kazako) e ha attraversato 20 Paesi in tutto il mondo con più di 5.400 spettacoli, richiamando 13 milioni di spettatori.
"Volevo un'opera che si rivolgesse a tutti, senza distinzioni di età e di classi, un pubblico fatto di nonne e ragazzi in jeans - ha detto ancora Cocciante - Volevo che tutti capissero testi e musiche, semplici ma solo apparentemente, perché in realtà è tutto molto difficile". La versione di 20 anni dopo è identica a quella del debutto. "Era il 2002 e ora siamo nel 2022 , speriamo che queste cifre un po' simili portino fortuna anche per superare quello che abbiamo vissuto" - ha detto Cocciante.
Il cast originale di "Notre Dame de Paris", l'opera dei record con 1346 repliche e più di 4 milioni di spettatori in tutto il mondo torna sul palco per far sognare. Lo spettacolo con le musiche di Riccardo Cocciante ripartirà il 4 marzo dal teatro degli Arcimboldi di Milano, città scelta anche per l'evento celebrativo del ventennale che ha visto protagonista Cocciante insieme con gli attori del musical in una location che ha riprodotto l'atmosfera di una cattedrale.
Per David Zard, il leggendario e visionario promoter e impresario morto nel 2018, sarebbe stato un successo già replicare in Italia 'Notre Dame de Paris' per un altro anno. "Offriamo uno spettacolo spettacolare e vedrete se non otterremo cifre che nessun altro mai raggiungerà", diceva in una intervista dopo i primi mesi di repliche dal debutto del 2002, riproposta oggi alla presentazione degli eventi per celebrare i 20 anni del kolossal, tratto dal romanzo di Victor Hugo, musiche di Riccardo Cocciante, in Francia in scena già dal 1998, versione italiana di Pasquale Panella.
Neppure in Francia era stato facile trovare un produttore disposto a rischiare. In Italia Zard fece costruire appositamente il Gran Teatro di Roma. "A Broadway ci sono sicuramente altri spettacoli unici, ma nella sua tipologia Notre Dame è unico, per essere tra la musica pop e classica, un miscuglio di tutto, con le basi preregistrate, per tanti particolari - ha detto Cocciante - Per un artista essere unici è difficile, ma per me questa è la condizione essenziale per esserlo, l'artista deve saper soffrire per la sua differenza, anche io all'inizio della mia carriera ho dovuto reagire ai rifiuti, mi dicevano che non andavo bene, ero sempre arrabbiato, cantavo chiudendo gli occhi e soprattutto non avevo il fisico, perché non ero prestante".
Alla base del successo di Notre Dame, però, c'è la storia attuale e senza tempo, protagonisti il Gobbo e Esmeralda, fatta di ingiustizie sociali, amori non corrisposti e in particolare l'eterna questione dell'essere diversi quindi esclusi.
L'opera che nessuna voleva produrre è diventata quella dei record. In due decadi di storia italiana dello show, sono state visitate 47 città per un totale di 159 appuntamenti e 1.346 repliche. E' stata tradotta e adattata in 9 lingue diverse (francese, inglese, italiano, spagnolo, russo, coreano, fiammingo, polacco e kazako) e ha attraversato 20 Paesi in tutto il mondo con più di 5.400 spettacoli, richiamando 13 milioni di spettatori.
"Volevo un'opera che si rivolgesse a tutti, senza distinzioni di età e di classi, un pubblico fatto di nonne e ragazzi in jeans - ha detto ancora Cocciante - Volevo che tutti capissero testi e musiche, semplici ma solo apparentemente, perché in realtà è tutto molto difficile". La versione di 20 anni dopo è identica a quella del debutto. "Era il 2002 e ora siamo nel 2022 , speriamo che queste cifre un po' simili portino fortuna anche per superare quello che abbiamo vissuto" - ha detto Cocciante.
Il cast originale di "Notre Dame de Paris", l'opera dei record con 1346 repliche e più di 4 milioni di spettatori in tutto il mondo torna sul palco per far sognare. Lo spettacolo con le musiche di Riccardo Cocciante ripartirà il 4 marzo dal teatro degli Arcimboldi di Milano, città scelta anche per l'evento celebrativo del ventennale che ha visto protagonista Cocciante insieme con gli attori del musical in una location che ha riprodotto l'atmosfera di una cattedrale.
Per David Zard, il leggendario e visionario promoter e impresario morto nel 2018, sarebbe stato un successo già replicare in Italia 'Notre Dame de Paris' per un altro anno. "Offriamo uno spettacolo spettacolare e vedrete se non otterremo cifre che nessun altro mai raggiungerà", diceva in una intervista dopo i primi mesi di repliche dal debutto del 2002, riproposta oggi alla presentazione degli eventi per celebrare i 20 anni del kolossal, tratto dal romanzo di Victor Hugo, musiche di Riccardo Cocciante, in Francia in scena già dal 1998, versione italiana di Pasquale Panella.
Neppure in Francia era stato facile trovare un produttore disposto a rischiare. In Italia Zard fece costruire appositamente il Gran Teatro di Roma. "A Broadway ci sono sicuramente altri spettacoli unici, ma nella sua tipologia Notre Dame è unico, per essere tra la musica pop e classica, un miscuglio di tutto, con le basi preregistrate, per tanti particolari - ha detto Cocciante - Per un artista essere unici è difficile, ma per me questa è la condizione essenziale per esserlo, l'artista deve saper soffrire per la sua differenza, anche io all'inizio della mia carriera ho dovuto reagire ai rifiuti, mi dicevano che non andavo bene, ero sempre arrabbiato, cantavo chiudendo gli occhi e soprattutto non avevo il fisico, perché non ero prestante".
Alla base del successo di Notre Dame, però, c'è la storia attuale e senza tempo, protagonisti il Gobbo e Esmeralda, fatta di ingiustizie sociali, amori non corrisposti e in particolare l'eterna questione dell'essere diversi quindi esclusi.
L'opera che nessuna voleva produrre è diventata quella dei record. In due decadi di storia italiana dello show, sono state visitate 47 città per un totale di 159 appuntamenti e 1.346 repliche. E' stata tradotta e adattata in 9 lingue diverse (francese, inglese, italiano, spagnolo, russo, coreano, fiammingo, polacco e kazako) e ha attraversato 20 Paesi in tutto il mondo con più di 5.400 spettacoli, richiamando 13 milioni di spettatori.
"Volevo un'opera che si rivolgesse a tutti, senza distinzioni di età e di classi, un pubblico fatto di nonne e ragazzi in jeans - ha detto ancora Cocciante - Volevo che tutti capissero testi e musiche, semplici ma solo apparentemente, perché in realtà è tutto molto difficile". La versione di 20 anni dopo è identica a quella del debutto. "Era il 2002 e ora siamo nel 2022 , speriamo che queste cifre un po' simili portino fortuna anche per superare quello che abbiamo vissuto" - ha detto Cocciante.
Il cast originale di "Notre Dame de Paris", l'opera dei record con 1346 repliche e più di 4 milioni di spettatori in tutto il mondo torna sul palco per far sognare. Lo spettacolo con le musiche di Riccardo Cocciante ripartirà il 4 marzo dal teatro degli Arcimboldi di Milano, città scelta anche per l'evento celebrativo del ventennale che ha visto protagonista Cocciante insieme con gli attori del musical in una location che ha riprodotto l'atmosfera di una cattedrale.
Per David Zard, il leggendario e visionario promoter e impresario morto nel 2018, sarebbe stato un successo già replicare in Italia 'Notre Dame de Paris' per un altro anno. "Offriamo uno spettacolo spettacolare e vedrete se non otterremo cifre che nessun altro mai raggiungerà", diceva in una intervista dopo i primi mesi di repliche dal debutto del 2002, riproposta oggi alla presentazione degli eventi per celebrare i 20 anni del kolossal, tratto dal romanzo di Victor Hugo, musiche di Riccardo Cocciante, in Francia in scena già dal 1998, versione italiana di Pasquale Panella.
Neppure in Francia era stato facile trovare un produttore disposto a rischiare. In Italia Zard fece costruire appositamente il Gran Teatro di Roma. "A Broadway ci sono sicuramente altri spettacoli unici, ma nella sua tipologia Notre Dame è unico, per essere tra la musica pop e classica, un miscuglio di tutto, con le basi preregistrate, per tanti particolari - ha detto Cocciante - Per un artista essere unici è difficile, ma per me questa è la condizione essenziale per esserlo, l'artista deve saper soffrire per la sua differenza, anche io all'inizio della mia carriera ho dovuto reagire ai rifiuti, mi dicevano che non andavo bene, ero sempre arrabbiato, cantavo chiudendo gli occhi e soprattutto non avevo il fisico, perché non ero prestante".
Alla base del successo di Notre Dame, però, c'è la storia attuale e senza tempo, protagonisti il Gobbo e Esmeralda, fatta di ingiustizie sociali, amori non corrisposti e in particolare l'eterna questione dell'essere diversi quindi esclusi.
L'opera che nessuna voleva produrre è diventata quella dei record. In due decadi di storia italiana dello show, sono state visitate 47 città per un totale di 159 appuntamenti e 1.346 repliche. E' stata tradotta e adattata in 9 lingue diverse (francese, inglese, italiano, spagnolo, russo, coreano, fiammingo, polacco e kazako) e ha attraversato 20 Paesi in tutto il mondo con più di 5.400 spettacoli, richiamando 13 milioni di spettatori.
"Volevo un'opera che si rivolgesse a tutti, senza distinzioni di età e di classi, un pubblico fatto di nonne e ragazzi in jeans - ha detto ancora Cocciante - Volevo che tutti capissero testi e musiche, semplici ma solo apparentemente, perché in realtà è tutto molto difficile". La versione di 20 anni dopo è identica a quella del debutto. "Era il 2002 e ora siamo nel 2022 , speriamo che queste cifre un po' simili portino fortuna anche per superare quello che abbiamo vissuto" - ha detto Cocciante.
Il cast originale di "Notre Dame de Paris", l'opera dei record con 1346 repliche e più di 4 milioni di spettatori in tutto il mondo torna sul palco per far sognare. Lo spettacolo con le musiche di Riccardo Cocciante ripartirà il 4 marzo dal teatro degli Arcimboldi di Milano, città scelta anche per l'evento celebrativo del ventennale che ha visto protagonista Cocciante insieme con gli attori del musical in una location che ha riprodotto l'atmosfera di una cattedrale.
Per David Zard, il leggendario e visionario promoter e impresario morto nel 2018, sarebbe stato un successo già replicare in Italia 'Notre Dame de Paris' per un altro anno. "Offriamo uno spettacolo spettacolare e vedrete se non otterremo cifre che nessun altro mai raggiungerà", diceva in una intervista dopo i primi mesi di repliche dal debutto del 2002, riproposta oggi alla presentazione degli eventi per celebrare i 20 anni del kolossal, tratto dal romanzo di Victor Hugo, musiche di Riccardo Cocciante, in Francia in scena già dal 1998, versione italiana di Pasquale Panella.
Neppure in Francia era stato facile trovare un produttore disposto a rischiare. In Italia Zard fece costruire appositamente il Gran Teatro di Roma. "A Broadway ci sono sicuramente altri spettacoli unici, ma nella sua tipologia Notre Dame è unico, per essere tra la musica pop e classica, un miscuglio di tutto, con le basi preregistrate, per tanti particolari - ha detto Cocciante - Per un artista essere unici è difficile, ma per me questa è la condizione essenziale per esserlo, l'artista deve saper soffrire per la sua differenza, anche io all'inizio della mia carriera ho dovuto reagire ai rifiuti, mi dicevano che non andavo bene, ero sempre arrabbiato, cantavo chiudendo gli occhi e soprattutto non avevo il fisico, perché non ero prestante".
Alla base del successo di Notre Dame, però, c'è la storia attuale e senza tempo, protagonisti il Gobbo e Esmeralda, fatta di ingiustizie sociali, amori non corrisposti e in particolare l'eterna questione dell'essere diversi quindi esclusi.
L'opera che nessuna voleva produrre è diventata quella dei record. In due decadi di storia italiana dello show, sono state visitate 47 città per un totale di 159 appuntamenti e 1.346 repliche. E' stata tradotta e adattata in 9 lingue diverse (francese, inglese, italiano, spagnolo, russo, coreano, fiammingo, polacco e kazako) e ha attraversato 20 Paesi in tutto il mondo con più di 5.400 spettacoli, richiamando 13 milioni di spettatori.
"Volevo un'opera che si rivolgesse a tutti, senza distinzioni di età e di classi, un pubblico fatto di nonne e ragazzi in jeans - ha detto ancora Cocciante - Volevo che tutti capissero testi e musiche, semplici ma solo apparentemente, perché in realtà è tutto molto difficile". La versione di 20 anni dopo è identica a quella del debutto. "Era il 2002 e ora siamo nel 2022 , speriamo che queste cifre un po' simili portino fortuna anche per superare quello che abbiamo vissuto" - ha detto Cocciante.
Il cast originale di "Notre Dame de Paris", l'opera dei record con 1346 repliche e più di 4 milioni di spettatori in tutto il mondo torna sul palco per far sognare. Lo spettacolo con le musiche di Riccardo Cocciante ripartirà il 4 marzo dal teatro degli Arcimboldi di Milano, città scelta anche per l'evento celebrativo del ventennale che ha visto protagonista Cocciante insieme con gli attori del musical in una location che ha riprodotto l'atmosfera di una cattedrale.
Per David Zard, il leggendario e visionario promoter e impresario morto nel 2018, sarebbe stato un successo già replicare in Italia 'Notre Dame de Paris' per un altro anno. "Offriamo uno spettacolo spettacolare e vedrete se non otterremo cifre che nessun altro mai raggiungerà", diceva in una intervista dopo i primi mesi di repliche dal debutto del 2002, riproposta oggi alla presentazione degli eventi per celebrare i 20 anni del kolossal, tratto dal romanzo di Victor Hugo, musiche di Riccardo Cocciante, in Francia in scena già dal 1998, versione italiana di Pasquale Panella.
Neppure in Francia era stato facile trovare un produttore disposto a rischiare. In Italia Zard fece costruire appositamente il Gran Teatro di Roma. "A Broadway ci sono sicuramente altri spettacoli unici, ma nella sua tipologia Notre Dame è unico, per essere tra la musica pop e classica, un miscuglio di tutto, con le basi preregistrate, per tanti particolari - ha detto Cocciante - Per un artista essere unici è difficile, ma per me questa è la condizione essenziale per esserlo, l'artista deve saper soffrire per la sua differenza, anche io all'inizio della mia carriera ho dovuto reagire ai rifiuti, mi dicevano che non andavo bene, ero sempre arrabbiato, cantavo chiudendo gli occhi e soprattutto non avevo il fisico, perché non ero prestante".
Alla base del successo di Notre Dame, però, c'è la storia attuale e senza tempo, protagonisti il Gobbo e Esmeralda, fatta di ingiustizie sociali, amori non corrisposti e in particolare l'eterna questione dell'essere diversi quindi esclusi.
L'opera che nessuna voleva produrre è diventata quella dei record. In due decadi di storia italiana dello show, sono state visitate 47 città per un totale di 159 appuntamenti e 1.346 repliche. E' stata tradotta e adattata in 9 lingue diverse (francese, inglese, italiano, spagnolo, russo, coreano, fiammingo, polacco e kazako) e ha attraversato 20 Paesi in tutto il mondo con più di 5.400 spettacoli, richiamando 13 milioni di spettatori.
"Volevo un'opera che si rivolgesse a tutti, senza distinzioni di età e di classi, un pubblico fatto di nonne e ragazzi in jeans - ha detto ancora Cocciante - Volevo che tutti capissero testi e musiche, semplici ma solo apparentemente, perché in realtà è tutto molto difficile". La versione di 20 anni dopo è identica a quella del debutto. "Era il 2002 e ora siamo nel 2022 , speriamo che queste cifre un po' simili portino fortuna anche per superare quello che abbiamo vissuto" - ha detto Cocciante.
Il cast originale di "Notre Dame de Paris", l'opera dei record con 1346 repliche e più di 4 milioni di spettatori in tutto il mondo torna sul palco per far sognare. Lo spettacolo con le musiche di Riccardo Cocciante ripartirà il 4 marzo dal teatro degli Arcimboldi di Milano, città scelta anche per l'evento celebrativo del ventennale che ha visto protagonista Cocciante insieme con gli attori del musical in una location che ha riprodotto l'atmosfera di una cattedrale.
Per David Zard, il leggendario e visionario promoter e impresario morto nel 2018, sarebbe stato un successo già replicare in Italia 'Notre Dame de Paris' per un altro anno. "Offriamo uno spettacolo spettacolare e vedrete se non otterremo cifre che nessun altro mai raggiungerà", diceva in una intervista dopo i primi mesi di repliche dal debutto del 2002, riproposta oggi alla presentazione degli eventi per celebrare i 20 anni del kolossal, tratto dal romanzo di Victor Hugo, musiche di Riccardo Cocciante, in Francia in scena già dal 1998, versione italiana di Pasquale Panella.
Neppure in Francia era stato facile trovare un produttore disposto a rischiare. In Italia Zard fece costruire appositamente il Gran Teatro di Roma. "A Broadway ci sono sicuramente altri spettacoli unici, ma nella sua tipologia Notre Dame è unico, per essere tra la musica pop e classica, un miscuglio di tutto, con le basi preregistrate, per tanti particolari - ha detto Cocciante - Per un artista essere unici è difficile, ma per me questa è la condizione essenziale per esserlo, l'artista deve saper soffrire per la sua differenza, anche io all'inizio della mia carriera ho dovuto reagire ai rifiuti, mi dicevano che non andavo bene, ero sempre arrabbiato, cantavo chiudendo gli occhi e soprattutto non avevo il fisico, perché non ero prestante".
Alla base del successo di Notre Dame, però, c'è la storia attuale e senza tempo, protagonisti il Gobbo e Esmeralda, fatta di ingiustizie sociali, amori non corrisposti e in particolare l'eterna questione dell'essere diversi quindi esclusi.
L'opera che nessuna voleva produrre è diventata quella dei record. In due decadi di storia italiana dello show, sono state visitate 47 città per un totale di 159 appuntamenti e 1.346 repliche. E' stata tradotta e adattata in 9 lingue diverse (francese, inglese, italiano, spagnolo, russo, coreano, fiammingo, polacco e kazako) e ha attraversato 20 Paesi in tutto il mondo con più di 5.400 spettacoli, richiamando 13 milioni di spettatori.
"Volevo un'opera che si rivolgesse a tutti, senza distinzioni di età e di classi, un pubblico fatto di nonne e ragazzi in jeans - ha detto ancora Cocciante - Volevo che tutti capissero testi e musiche, semplici ma solo apparentemente, perché in realtà è tutto molto difficile". La versione di 20 anni dopo è identica a quella del debutto. "Era il 2002 e ora siamo nel 2022 , speriamo che queste cifre un po' simili portino fortuna anche per superare quello che abbiamo vissuto" - ha detto Cocciante.
Il cast originale di "Notre Dame de Paris", l'opera dei record con 1346 repliche e più di 4 milioni di spettatori in tutto il mondo torna sul palco per far sognare. Lo spettacolo con le musiche di Riccardo Cocciante ripartirà il 4 marzo dal teatro degli Arcimboldi di Milano, città scelta anche per l'evento celebrativo del ventennale che ha visto protagonista Cocciante insieme con gli attori del musical in una location che ha riprodotto l'atmosfera di una cattedrale.
Per David Zard, il leggendario e visionario promoter e impresario morto nel 2018, sarebbe stato un successo già replicare in Italia 'Notre Dame de Paris' per un altro anno. "Offriamo uno spettacolo spettacolare e vedrete se non otterremo cifre che nessun altro mai raggiungerà", diceva in una intervista dopo i primi mesi di repliche dal debutto del 2002, riproposta oggi alla presentazione degli eventi per celebrare i 20 anni del kolossal, tratto dal romanzo di Victor Hugo, musiche di Riccardo Cocciante, in Francia in scena già dal 1998, versione italiana di Pasquale Panella.
Neppure in Francia era stato facile trovare un produttore disposto a rischiare. In Italia Zard fece costruire appositamente il Gran Teatro di Roma. "A Broadway ci sono sicuramente altri spettacoli unici, ma nella sua tipologia Notre Dame è unico, per essere tra la musica pop e classica, un miscuglio di tutto, con le basi preregistrate, per tanti particolari - ha detto Cocciante - Per un artista essere unici è difficile, ma per me questa è la condizione essenziale per esserlo, l'artista deve saper soffrire per la sua differenza, anche io all'inizio della mia carriera ho dovuto reagire ai rifiuti, mi dicevano che non andavo bene, ero sempre arrabbiato, cantavo chiudendo gli occhi e soprattutto non avevo il fisico, perché non ero prestante".
Alla base del successo di Notre Dame, però, c'è la storia attuale e senza tempo, protagonisti il Gobbo e Esmeralda, fatta di ingiustizie sociali, amori non corrisposti e in particolare l'eterna questione dell'essere diversi quindi esclusi.
L'opera che nessuna voleva produrre è diventata quella dei record. In due decadi di storia italiana dello show, sono state visitate 47 città per un totale di 159 appuntamenti e 1.346 repliche. E' stata tradotta e adattata in 9 lingue diverse (francese, inglese, italiano, spagnolo, russo, coreano, fiammingo, polacco e kazako) e ha attraversato 20 Paesi in tutto il mondo con più di 5.400 spettacoli, richiamando 13 milioni di spettatori.
"Volevo un'opera che si rivolgesse a tutti, senza distinzioni di età e di classi, un pubblico fatto di nonne e ragazzi in jeans - ha detto ancora Cocciante - Volevo che tutti capissero testi e musiche, semplici ma solo apparentemente, perché in realtà è tutto molto difficile". La versione di 20 anni dopo è identica a quella del debutto. "Era il 2002 e ora siamo nel 2022 , speriamo che queste cifre un po' simili portino fortuna anche per superare quello che abbiamo vissuto" - ha detto Cocciante.
Il cast originale di "Notre Dame de Paris", l'opera dei record con 1346 repliche e più di 4 milioni di spettatori in tutto il mondo torna sul palco per far sognare. Lo spettacolo con le musiche di Riccardo Cocciante ripartirà il 4 marzo dal teatro degli Arcimboldi di Milano, città scelta anche per l'evento celebrativo del ventennale che ha visto protagonista Cocciante insieme con gli attori del musical in una location che ha riprodotto l'atmosfera di una cattedrale.
Per David Zard, il leggendario e visionario promoter e impresario morto nel 2018, sarebbe stato un successo già replicare in Italia 'Notre Dame de Paris' per un altro anno. "Offriamo uno spettacolo spettacolare e vedrete se non otterremo cifre che nessun altro mai raggiungerà", diceva in una intervista dopo i primi mesi di repliche dal debutto del 2002, riproposta oggi alla presentazione degli eventi per celebrare i 20 anni del kolossal, tratto dal romanzo di Victor Hugo, musiche di Riccardo Cocciante, in Francia in scena già dal 1998, versione italiana di Pasquale Panella.
Neppure in Francia era stato facile trovare un produttore disposto a rischiare. In Italia Zard fece costruire appositamente il Gran Teatro di Roma. "A Broadway ci sono sicuramente altri spettacoli unici, ma nella sua tipologia Notre Dame è unico, per essere tra la musica pop e classica, un miscuglio di tutto, con le basi preregistrate, per tanti particolari - ha detto Cocciante - Per un artista essere unici è difficile, ma per me questa è la condizione essenziale per esserlo, l'artista deve saper soffrire per la sua differenza, anche io all'inizio della mia carriera ho dovuto reagire ai rifiuti, mi dicevano che non andavo bene, ero sempre arrabbiato, cantavo chiudendo gli occhi e soprattutto non avevo il fisico, perché non ero prestante".
Alla base del successo di Notre Dame, però, c'è la storia attuale e senza tempo, protagonisti il Gobbo e Esmeralda, fatta di ingiustizie sociali, amori non corrisposti e in particolare l'eterna questione dell'essere diversi quindi esclusi.
L'opera che nessuna voleva produrre è diventata quella dei record. In due decadi di storia italiana dello show, sono state visitate 47 città per un totale di 159 appuntamenti e 1.346 repliche. E' stata tradotta e adattata in 9 lingue diverse (francese, inglese, italiano, spagnolo, russo, coreano, fiammingo, polacco e kazako) e ha attraversato 20 Paesi in tutto il mondo con più di 5.400 spettacoli, richiamando 13 milioni di spettatori.
"Volevo un'opera che si rivolgesse a tutti, senza distinzioni di età e di classi, un pubblico fatto di nonne e ragazzi in jeans - ha detto ancora Cocciante - Volevo che tutti capissero testi e musiche, semplici ma solo apparentemente, perché in realtà è tutto molto difficile". La versione di 20 anni dopo è identica a quella del debutto. "Era il 2002 e ora siamo nel 2022 , speriamo che queste cifre un po' simili portino fortuna anche per superare quello che abbiamo vissuto" - ha detto Cocciante.
Il cast originale di "Notre Dame de Paris", l'opera dei record con 1346 repliche e più di 4 milioni di spettatori in tutto il mondo torna sul palco per far sognare. Lo spettacolo con le musiche di Riccardo Cocciante ripartirà il 4 marzo dal teatro degli Arcimboldi di Milano, città scelta anche per l'evento celebrativo del ventennale che ha visto protagonista Cocciante insieme con gli attori del musical in una location che ha riprodotto l'atmosfera di una cattedrale.
Per David Zard, il leggendario e visionario promoter e impresario morto nel 2018, sarebbe stato un successo già replicare in Italia 'Notre Dame de Paris' per un altro anno. "Offriamo uno spettacolo spettacolare e vedrete se non otterremo cifre che nessun altro mai raggiungerà", diceva in una intervista dopo i primi mesi di repliche dal debutto del 2002, riproposta oggi alla presentazione degli eventi per celebrare i 20 anni del kolossal, tratto dal romanzo di Victor Hugo, musiche di Riccardo Cocciante, in Francia in scena già dal 1998, versione italiana di Pasquale Panella.
Neppure in Francia era stato facile trovare un produttore disposto a rischiare. In Italia Zard fece costruire appositamente il Gran Teatro di Roma. "A Broadway ci sono sicuramente altri spettacoli unici, ma nella sua tipologia Notre Dame è unico, per essere tra la musica pop e classica, un miscuglio di tutto, con le basi preregistrate, per tanti particolari - ha detto Cocciante - Per un artista essere unici è difficile, ma per me questa è la condizione essenziale per esserlo, l'artista deve saper soffrire per la sua differenza, anche io all'inizio della mia carriera ho dovuto reagire ai rifiuti, mi dicevano che non andavo bene, ero sempre arrabbiato, cantavo chiudendo gli occhi e soprattutto non avevo il fisico, perché non ero prestante".
Alla base del successo di Notre Dame, però, c'è la storia attuale e senza tempo, protagonisti il Gobbo e Esmeralda, fatta di ingiustizie sociali, amori non corrisposti e in particolare l'eterna questione dell'essere diversi quindi esclusi.
L'opera che nessuna voleva produrre è diventata quella dei record. In due decadi di storia italiana dello show, sono state visitate 47 città per un totale di 159 appuntamenti e 1.346 repliche. E' stata tradotta e adattata in 9 lingue diverse (francese, inglese, italiano, spagnolo, russo, coreano, fiammingo, polacco e kazako) e ha attraversato 20 Paesi in tutto il mondo con più di 5.400 spettacoli, richiamando 13 milioni di spettatori.
"Volevo un'opera che si rivolgesse a tutti, senza distinzioni di età e di classi, un pubblico fatto di nonne e ragazzi in jeans - ha detto ancora Cocciante - Volevo che tutti capissero testi e musiche, semplici ma solo apparentemente, perché in realtà è tutto molto difficile". La versione di 20 anni dopo è identica a quella del debutto. "Era il 2002 e ora siamo nel 2022 , speriamo che queste cifre un po' simili portino fortuna anche per superare quello che abbiamo vissuto" - ha detto Cocciante.
Il cast originale di "Notre Dame de Paris", l'opera dei record con 1346 repliche e più di 4 milioni di spettatori in tutto il mondo torna sul palco per far sognare. Lo spettacolo con le musiche di Riccardo Cocciante ripartirà il 4 marzo dal teatro degli Arcimboldi di Milano, città scelta anche per l'evento celebrativo del ventennale che ha visto protagonista Cocciante insieme con gli attori del musical in una location che ha riprodotto l'atmosfera di una cattedrale.
Per David Zard, il leggendario e visionario promoter e impresario morto nel 2018, sarebbe stato un successo già replicare in Italia 'Notre Dame de Paris' per un altro anno. "Offriamo uno spettacolo spettacolare e vedrete se non otterremo cifre che nessun altro mai raggiungerà", diceva in una intervista dopo i primi mesi di repliche dal debutto del 2002, riproposta oggi alla presentazione degli eventi per celebrare i 20 anni del kolossal, tratto dal romanzo di Victor Hugo, musiche di Riccardo Cocciante, in Francia in scena già dal 1998, versione italiana di Pasquale Panella.
Neppure in Francia era stato facile trovare un produttore disposto a rischiare. In Italia Zard fece costruire appositamente il Gran Teatro di Roma. "A Broadway ci sono sicuramente altri spettacoli unici, ma nella sua tipologia Notre Dame è unico, per essere tra la musica pop e classica, un miscuglio di tutto, con le basi preregistrate, per tanti particolari - ha detto Cocciante - Per un artista essere unici è difficile, ma per me questa è la condizione essenziale per esserlo, l'artista deve saper soffrire per la sua differenza, anche io all'inizio della mia carriera ho dovuto reagire ai rifiuti, mi dicevano che non andavo bene, ero sempre arrabbiato, cantavo chiudendo gli occhi e soprattutto non avevo il fisico, perché non ero prestante".
Alla base del successo di Notre Dame, però, c'è la storia attuale e senza tempo, protagonisti il Gobbo e Esmeralda, fatta di ingiustizie sociali, amori non corrisposti e in particolare l'eterna questione dell'essere diversi quindi esclusi.
L'opera che nessuna voleva produrre è diventata quella dei record. In due decadi di storia italiana dello show, sono state visitate 47 città per un totale di 159 appuntamenti e 1.346 repliche. E' stata tradotta e adattata in 9 lingue diverse (francese, inglese, italiano, spagnolo, russo, coreano, fiammingo, polacco e kazako) e ha attraversato 20 Paesi in tutto il mondo con più di 5.400 spettacoli, richiamando 13 milioni di spettatori.
"Volevo un'opera che si rivolgesse a tutti, senza distinzioni di età e di classi, un pubblico fatto di nonne e ragazzi in jeans - ha detto ancora Cocciante - Volevo che tutti capissero testi e musiche, semplici ma solo apparentemente, perché in realtà è tutto molto difficile". La versione di 20 anni dopo è identica a quella del debutto. "Era il 2002 e ora siamo nel 2022 , speriamo che queste cifre un po' simili portino fortuna anche per superare quello che abbiamo vissuto" - ha detto Cocciante.
Il cast originale di "Notre Dame de Paris", l'opera dei record con 1346 repliche e più di 4 milioni di spettatori in tutto il mondo torna sul palco per far sognare. Lo spettacolo con le musiche di Riccardo Cocciante ripartirà il 4 marzo dal teatro degli Arcimboldi di Milano, città scelta anche per l'evento celebrativo del ventennale che ha visto protagonista Cocciante insieme con gli attori del musical in una location che ha riprodotto l'atmosfera di una cattedrale.
Per David Zard, il leggendario e visionario promoter e impresario morto nel 2018, sarebbe stato un successo già replicare in Italia 'Notre Dame de Paris' per un altro anno. "Offriamo uno spettacolo spettacolare e vedrete se non otterremo cifre che nessun altro mai raggiungerà", diceva in una intervista dopo i primi mesi di repliche dal debutto del 2002, riproposta oggi alla presentazione degli eventi per celebrare i 20 anni del kolossal, tratto dal romanzo di Victor Hugo, musiche di Riccardo Cocciante, in Francia in scena già dal 1998, versione italiana di Pasquale Panella.
Neppure in Francia era stato facile trovare un produttore disposto a rischiare. In Italia Zard fece costruire appositamente il Gran Teatro di Roma. "A Broadway ci sono sicuramente altri spettacoli unici, ma nella sua tipologia Notre Dame è unico, per essere tra la musica pop e classica, un miscuglio di tutto, con le basi preregistrate, per tanti particolari - ha detto Cocciante - Per un artista essere unici è difficile, ma per me questa è la condizione essenziale per esserlo, l'artista deve saper soffrire per la sua differenza, anche io all'inizio della mia carriera ho dovuto reagire ai rifiuti, mi dicevano che non andavo bene, ero sempre arrabbiato, cantavo chiudendo gli occhi e soprattutto non avevo il fisico, perché non ero prestante".
Alla base del successo di Notre Dame, però, c'è la storia attuale e senza tempo, protagonisti il Gobbo e Esmeralda, fatta di ingiustizie sociali, amori non corrisposti e in particolare l'eterna questione dell'essere diversi quindi esclusi.
L'opera che nessuna voleva produrre è diventata quella dei record. In due decadi di storia italiana dello show, sono state visitate 47 città per un totale di 159 appuntamenti e 1.346 repliche. E' stata tradotta e adattata in 9 lingue diverse (francese, inglese, italiano, spagnolo, russo, coreano, fiammingo, polacco e kazako) e ha attraversato 20 Paesi in tutto il mondo con più di 5.400 spettacoli, richiamando 13 milioni di spettatori.
"Volevo un'opera che si rivolgesse a tutti, senza distinzioni di età e di classi, un pubblico fatto di nonne e ragazzi in jeans - ha detto ancora Cocciante - Volevo che tutti capissero testi e musiche, semplici ma solo apparentemente, perché in realtà è tutto molto difficile". La versione di 20 anni dopo è identica a quella del debutto. "Era il 2002 e ora siamo nel 2022 , speriamo che queste cifre un po' simili portino fortuna anche per superare quello che abbiamo vissuto" - ha detto Cocciante.