Cannes, alla premiere di Valeria Bruni Tedeschi la sorella Carla Bruni ruba la scena a tutti





Red carpet stellare per la première di "Les Amandiers", il nuovo film di Valeria Bruni Tedeschi. Ecco la divina Sharon Stone regina della Montee des Marches: bellissima e sorridente, non ha mancato l'appuntamento con lo scenografico tappeto rosso del Grand Theatre Lumiere. Vestita in bianco e azzurro dai gioielli alle scarpe e con un abito con un lungo strascico che scenograficamente si è tolto rimanendo in lungo dritto e sfilando come una modella.
Tantissime le celebrità, come Paolo Sorrentino chiamato da Thierry Fremaux per le celebrazioni del 75/o festival in programma tra il 24 e il 25 maggio, Tahar Rahim, Clotilde Coureau. Con un grande cappello nero calato sulla testo e una mise al solito eccentrica ha fatto la sua apparizione anche Isabelle Adjani, mentre Isabelle Huppert, altera in lungo verde con i guanti in tono, dopo aver mancato la Montée des Marches qualche sera fa per il suo film "Eo" si è vista per Les Amandiers. Ma a rubare la scena a tutti è stata la sorella di Valeria Bruni Tedeschi, Carla Bruni. L'ex première dame di Francia, cantautrice e ex top model, è apparsa in grandissima forma, bella come non mai.
Valeria Bruni Tedeschi era accompagnata da tutto il suo cast, da Louis Garrel alla protagonista Nadia Tereszkiewicz. Il film di Valeria Bruni Tedeschi, il suo quarto da regista, in gara per la Palma d'oro, ha caratterizzato la giornata festiva: c'era molta attesa per il film che batte bandiera francese, produttivamente realizzato in Francia con partecipazione minoritaria italiana (Bibi Film di Angelo Barbagallo, con Rai Cinema e Lucky Red che distribuirà in sala) , un film drammatico che racconta ispirato alla sua stessa biografia, gli anni formativi nella scuola di teatro di Patrice Chereau, un imprinting di vita e di professione mai dimenticato. Non a caso il titolo internazionale è "For ever young", per sempre giovane, proprio per sottolineare come uno scatto fotografico la vita di quel momento, nel 1980 in cui la Bruni Tedeschi ha frequentato il laboratorio di Chereau insieme ad un gruppo di coetanei condividendo speranze e amori ma anche dolori per la droga e l'Aids che cominciava a fare vittime. "Lui ti trasmetteva la febbre, per questo lavoro, per la vita, per le passioni, per l'amore, una febbre che tutti vorremmo avere", ha detto Louis Garrel che lo interpreta in Les Amandiers e che lo ha conosciuto ed è stato un suo attore. Aver fatto la scuola di Chereau è stata una specie di leva militare, totalizzante: "c'era una grandissima vitalità, una giovinezza che esplodeva, una energia incredibile e anche - ha spiegato Bruni Tedeschi - una violenza nel senso che lui era fortemente esigente nei confronti degli attori, poteva essere brusco, duro".
E Louis Garrel ha aggiunto: "Patrice era un Dio vivente, tutti me compreso allora erano soggiogati da questa mentalità forte. Anche se eri in una cena con lui, dava l'impressione di lavorare sempre, sempre concentrato, angosciato, mai leggero, aveva una grande passione per il lavoro e per gli attori, un po' come Nanni Moretti". Un po' scherzando un po' no Garrel ha rivelato: "Valeria era innamorata di lui". Foto Ansa
Red carpet stellare per la première di "Les Amandiers", il nuovo film di Valeria Bruni Tedeschi. Ecco la divina Sharon Stone regina della Montee des Marches: bellissima e sorridente, non ha mancato l'appuntamento con lo scenografico tappeto rosso del Grand Theatre Lumiere. Vestita in bianco e azzurro dai gioielli alle scarpe e con un abito con un lungo strascico che scenograficamente si è tolto rimanendo in lungo dritto e sfilando come una modella.
Tantissime le celebrità, come Paolo Sorrentino chiamato da Thierry Fremaux per le celebrazioni del 75/o festival in programma tra il 24 e il 25 maggio, Tahar Rahim, Clotilde Coureau. Con un grande cappello nero calato sulla testo e una mise al solito eccentrica ha fatto la sua apparizione anche Isabelle Adjani, mentre Isabelle Huppert, altera in lungo verde con i guanti in tono, dopo aver mancato la Montée des Marches qualche sera fa per il suo film "Eo" si è vista per Les Amandiers. Ma a rubare la scena a tutti è stata la sorella di Valeria Bruni Tedeschi, Carla Bruni. L'ex première dame di Francia, cantautrice e ex top model, è apparsa in grandissima forma, bella come non mai.
Valeria Bruni Tedeschi era accompagnata da tutto il suo cast, da Louis Garrel alla protagonista Nadia Tereszkiewicz. Il film di Valeria Bruni Tedeschi, il suo quarto da regista, in gara per la Palma d'oro, ha caratterizzato la giornata festiva: c'era molta attesa per il film che batte bandiera francese, produttivamente realizzato in Francia con partecipazione minoritaria italiana (Bibi Film di Angelo Barbagallo, con Rai Cinema e Lucky Red che distribuirà in sala) , un film drammatico che racconta ispirato alla sua stessa biografia, gli anni formativi nella scuola di teatro di Patrice Chereau, un imprinting di vita e di professione mai dimenticato. Non a caso il titolo internazionale è "For ever young", per sempre giovane, proprio per sottolineare come uno scatto fotografico la vita di quel momento, nel 1980 in cui la Bruni Tedeschi ha frequentato il laboratorio di Chereau insieme ad un gruppo di coetanei condividendo speranze e amori ma anche dolori per la droga e l'Aids che cominciava a fare vittime. "Lui ti trasmetteva la febbre, per questo lavoro, per la vita, per le passioni, per l'amore, una febbre che tutti vorremmo avere", ha detto Louis Garrel che lo interpreta in Les Amandiers e che lo ha conosciuto ed è stato un suo attore. Aver fatto la scuola di Chereau è stata una specie di leva militare, totalizzante: "c'era una grandissima vitalità, una giovinezza che esplodeva, una energia incredibile e anche - ha spiegato Bruni Tedeschi - una violenza nel senso che lui era fortemente esigente nei confronti degli attori, poteva essere brusco, duro".
E Louis Garrel ha aggiunto: "Patrice era un Dio vivente, tutti me compreso allora erano soggiogati da questa mentalità forte. Anche se eri in una cena con lui, dava l'impressione di lavorare sempre, sempre concentrato, angosciato, mai leggero, aveva una grande passione per il lavoro e per gli attori, un po' come Nanni Moretti". Un po' scherzando un po' no Garrel ha rivelato: "Valeria era innamorata di lui". Foto Ansa
Red carpet stellare per la première di "Les Amandiers", il nuovo film di Valeria Bruni Tedeschi. Ecco la divina Sharon Stone regina della Montee des Marches: bellissima e sorridente, non ha mancato l'appuntamento con lo scenografico tappeto rosso del Grand Theatre Lumiere. Vestita in bianco e azzurro dai gioielli alle scarpe e con un abito con un lungo strascico che scenograficamente si è tolto rimanendo in lungo dritto e sfilando come una modella.
Tantissime le celebrità, come Paolo Sorrentino chiamato da Thierry Fremaux per le celebrazioni del 75/o festival in programma tra il 24 e il 25 maggio, Tahar Rahim, Clotilde Coureau. Con un grande cappello nero calato sulla testo e una mise al solito eccentrica ha fatto la sua apparizione anche Isabelle Adjani, mentre Isabelle Huppert, altera in lungo verde con i guanti in tono, dopo aver mancato la Montée des Marches qualche sera fa per il suo film "Eo" si è vista per Les Amandiers. Ma a rubare la scena a tutti è stata la sorella di Valeria Bruni Tedeschi, Carla Bruni. L'ex première dame di Francia, cantautrice e ex top model, è apparsa in grandissima forma, bella come non mai.
Valeria Bruni Tedeschi era accompagnata da tutto il suo cast, da Louis Garrel alla protagonista Nadia Tereszkiewicz. Il film di Valeria Bruni Tedeschi, il suo quarto da regista, in gara per la Palma d'oro, ha caratterizzato la giornata festiva: c'era molta attesa per il film che batte bandiera francese, produttivamente realizzato in Francia con partecipazione minoritaria italiana (Bibi Film di Angelo Barbagallo, con Rai Cinema e Lucky Red che distribuirà in sala) , un film drammatico che racconta ispirato alla sua stessa biografia, gli anni formativi nella scuola di teatro di Patrice Chereau, un imprinting di vita e di professione mai dimenticato. Non a caso il titolo internazionale è "For ever young", per sempre giovane, proprio per sottolineare come uno scatto fotografico la vita di quel momento, nel 1980 in cui la Bruni Tedeschi ha frequentato il laboratorio di Chereau insieme ad un gruppo di coetanei condividendo speranze e amori ma anche dolori per la droga e l'Aids che cominciava a fare vittime. "Lui ti trasmetteva la febbre, per questo lavoro, per la vita, per le passioni, per l'amore, una febbre che tutti vorremmo avere", ha detto Louis Garrel che lo interpreta in Les Amandiers e che lo ha conosciuto ed è stato un suo attore. Aver fatto la scuola di Chereau è stata una specie di leva militare, totalizzante: "c'era una grandissima vitalità, una giovinezza che esplodeva, una energia incredibile e anche - ha spiegato Bruni Tedeschi - una violenza nel senso che lui era fortemente esigente nei confronti degli attori, poteva essere brusco, duro".
E Louis Garrel ha aggiunto: "Patrice era un Dio vivente, tutti me compreso allora erano soggiogati da questa mentalità forte. Anche se eri in una cena con lui, dava l'impressione di lavorare sempre, sempre concentrato, angosciato, mai leggero, aveva una grande passione per il lavoro e per gli attori, un po' come Nanni Moretti". Un po' scherzando un po' no Garrel ha rivelato: "Valeria era innamorata di lui". Foto Ansa
Red carpet stellare per la première di "Les Amandiers", il nuovo film di Valeria Bruni Tedeschi. Ecco la divina Sharon Stone regina della Montee des Marches: bellissima e sorridente, non ha mancato l'appuntamento con lo scenografico tappeto rosso del Grand Theatre Lumiere. Vestita in bianco e azzurro dai gioielli alle scarpe e con un abito con un lungo strascico che scenograficamente si è tolto rimanendo in lungo dritto e sfilando come una modella.
Tantissime le celebrità, come Paolo Sorrentino chiamato da Thierry Fremaux per le celebrazioni del 75/o festival in programma tra il 24 e il 25 maggio, Tahar Rahim, Clotilde Coureau. Con un grande cappello nero calato sulla testo e una mise al solito eccentrica ha fatto la sua apparizione anche Isabelle Adjani, mentre Isabelle Huppert, altera in lungo verde con i guanti in tono, dopo aver mancato la Montée des Marches qualche sera fa per il suo film "Eo" si è vista per Les Amandiers. Ma a rubare la scena a tutti è stata la sorella di Valeria Bruni Tedeschi, Carla Bruni. L'ex première dame di Francia, cantautrice e ex top model, è apparsa in grandissima forma, bella come non mai.
Valeria Bruni Tedeschi era accompagnata da tutto il suo cast, da Louis Garrel alla protagonista Nadia Tereszkiewicz. Il film di Valeria Bruni Tedeschi, il suo quarto da regista, in gara per la Palma d'oro, ha caratterizzato la giornata festiva: c'era molta attesa per il film che batte bandiera francese, produttivamente realizzato in Francia con partecipazione minoritaria italiana (Bibi Film di Angelo Barbagallo, con Rai Cinema e Lucky Red che distribuirà in sala) , un film drammatico che racconta ispirato alla sua stessa biografia, gli anni formativi nella scuola di teatro di Patrice Chereau, un imprinting di vita e di professione mai dimenticato. Non a caso il titolo internazionale è "For ever young", per sempre giovane, proprio per sottolineare come uno scatto fotografico la vita di quel momento, nel 1980 in cui la Bruni Tedeschi ha frequentato il laboratorio di Chereau insieme ad un gruppo di coetanei condividendo speranze e amori ma anche dolori per la droga e l'Aids che cominciava a fare vittime. "Lui ti trasmetteva la febbre, per questo lavoro, per la vita, per le passioni, per l'amore, una febbre che tutti vorremmo avere", ha detto Louis Garrel che lo interpreta in Les Amandiers e che lo ha conosciuto ed è stato un suo attore. Aver fatto la scuola di Chereau è stata una specie di leva militare, totalizzante: "c'era una grandissima vitalità, una giovinezza che esplodeva, una energia incredibile e anche - ha spiegato Bruni Tedeschi - una violenza nel senso che lui era fortemente esigente nei confronti degli attori, poteva essere brusco, duro".
E Louis Garrel ha aggiunto: "Patrice era un Dio vivente, tutti me compreso allora erano soggiogati da questa mentalità forte. Anche se eri in una cena con lui, dava l'impressione di lavorare sempre, sempre concentrato, angosciato, mai leggero, aveva una grande passione per il lavoro e per gli attori, un po' come Nanni Moretti". Un po' scherzando un po' no Garrel ha rivelato: "Valeria era innamorata di lui". Foto Ansa
Red carpet stellare per la première di "Les Amandiers", il nuovo film di Valeria Bruni Tedeschi. Ecco la divina Sharon Stone regina della Montee des Marches: bellissima e sorridente, non ha mancato l'appuntamento con lo scenografico tappeto rosso del Grand Theatre Lumiere. Vestita in bianco e azzurro dai gioielli alle scarpe e con un abito con un lungo strascico che scenograficamente si è tolto rimanendo in lungo dritto e sfilando come una modella.
Tantissime le celebrità, come Paolo Sorrentino chiamato da Thierry Fremaux per le celebrazioni del 75/o festival in programma tra il 24 e il 25 maggio, Tahar Rahim, Clotilde Coureau. Con un grande cappello nero calato sulla testo e una mise al solito eccentrica ha fatto la sua apparizione anche Isabelle Adjani, mentre Isabelle Huppert, altera in lungo verde con i guanti in tono, dopo aver mancato la Montée des Marches qualche sera fa per il suo film "Eo" si è vista per Les Amandiers. Ma a rubare la scena a tutti è stata la sorella di Valeria Bruni Tedeschi, Carla Bruni. L'ex première dame di Francia, cantautrice e ex top model, è apparsa in grandissima forma, bella come non mai.
Valeria Bruni Tedeschi era accompagnata da tutto il suo cast, da Louis Garrel alla protagonista Nadia Tereszkiewicz. Il film di Valeria Bruni Tedeschi, il suo quarto da regista, in gara per la Palma d'oro, ha caratterizzato la giornata festiva: c'era molta attesa per il film che batte bandiera francese, produttivamente realizzato in Francia con partecipazione minoritaria italiana (Bibi Film di Angelo Barbagallo, con Rai Cinema e Lucky Red che distribuirà in sala) , un film drammatico che racconta ispirato alla sua stessa biografia, gli anni formativi nella scuola di teatro di Patrice Chereau, un imprinting di vita e di professione mai dimenticato. Non a caso il titolo internazionale è "For ever young", per sempre giovane, proprio per sottolineare come uno scatto fotografico la vita di quel momento, nel 1980 in cui la Bruni Tedeschi ha frequentato il laboratorio di Chereau insieme ad un gruppo di coetanei condividendo speranze e amori ma anche dolori per la droga e l'Aids che cominciava a fare vittime. "Lui ti trasmetteva la febbre, per questo lavoro, per la vita, per le passioni, per l'amore, una febbre che tutti vorremmo avere", ha detto Louis Garrel che lo interpreta in Les Amandiers e che lo ha conosciuto ed è stato un suo attore. Aver fatto la scuola di Chereau è stata una specie di leva militare, totalizzante: "c'era una grandissima vitalità, una giovinezza che esplodeva, una energia incredibile e anche - ha spiegato Bruni Tedeschi - una violenza nel senso che lui era fortemente esigente nei confronti degli attori, poteva essere brusco, duro".
E Louis Garrel ha aggiunto: "Patrice era un Dio vivente, tutti me compreso allora erano soggiogati da questa mentalità forte. Anche se eri in una cena con lui, dava l'impressione di lavorare sempre, sempre concentrato, angosciato, mai leggero, aveva una grande passione per il lavoro e per gli attori, un po' come Nanni Moretti". Un po' scherzando un po' no Garrel ha rivelato: "Valeria era innamorata di lui". Foto Ansa
Red carpet stellare per la première di "Les Amandiers", il nuovo film di Valeria Bruni Tedeschi. Ecco la divina Sharon Stone regina della Montee des Marches: bellissima e sorridente, non ha mancato l'appuntamento con lo scenografico tappeto rosso del Grand Theatre Lumiere. Vestita in bianco e azzurro dai gioielli alle scarpe e con un abito con un lungo strascico che scenograficamente si è tolto rimanendo in lungo dritto e sfilando come una modella.
Tantissime le celebrità, come Paolo Sorrentino chiamato da Thierry Fremaux per le celebrazioni del 75/o festival in programma tra il 24 e il 25 maggio, Tahar Rahim, Clotilde Coureau. Con un grande cappello nero calato sulla testo e una mise al solito eccentrica ha fatto la sua apparizione anche Isabelle Adjani, mentre Isabelle Huppert, altera in lungo verde con i guanti in tono, dopo aver mancato la Montée des Marches qualche sera fa per il suo film "Eo" si è vista per Les Amandiers. Ma a rubare la scena a tutti è stata la sorella di Valeria Bruni Tedeschi, Carla Bruni. L'ex première dame di Francia, cantautrice e ex top model, è apparsa in grandissima forma, bella come non mai.
Valeria Bruni Tedeschi era accompagnata da tutto il suo cast, da Louis Garrel alla protagonista Nadia Tereszkiewicz. Il film di Valeria Bruni Tedeschi, il suo quarto da regista, in gara per la Palma d'oro, ha caratterizzato la giornata festiva: c'era molta attesa per il film che batte bandiera francese, produttivamente realizzato in Francia con partecipazione minoritaria italiana (Bibi Film di Angelo Barbagallo, con Rai Cinema e Lucky Red che distribuirà in sala) , un film drammatico che racconta ispirato alla sua stessa biografia, gli anni formativi nella scuola di teatro di Patrice Chereau, un imprinting di vita e di professione mai dimenticato. Non a caso il titolo internazionale è "For ever young", per sempre giovane, proprio per sottolineare come uno scatto fotografico la vita di quel momento, nel 1980 in cui la Bruni Tedeschi ha frequentato il laboratorio di Chereau insieme ad un gruppo di coetanei condividendo speranze e amori ma anche dolori per la droga e l'Aids che cominciava a fare vittime. "Lui ti trasmetteva la febbre, per questo lavoro, per la vita, per le passioni, per l'amore, una febbre che tutti vorremmo avere", ha detto Louis Garrel che lo interpreta in Les Amandiers e che lo ha conosciuto ed è stato un suo attore. Aver fatto la scuola di Chereau è stata una specie di leva militare, totalizzante: "c'era una grandissima vitalità, una giovinezza che esplodeva, una energia incredibile e anche - ha spiegato Bruni Tedeschi - una violenza nel senso che lui era fortemente esigente nei confronti degli attori, poteva essere brusco, duro".
E Louis Garrel ha aggiunto: "Patrice era un Dio vivente, tutti me compreso allora erano soggiogati da questa mentalità forte. Anche se eri in una cena con lui, dava l'impressione di lavorare sempre, sempre concentrato, angosciato, mai leggero, aveva una grande passione per il lavoro e per gli attori, un po' come Nanni Moretti". Un po' scherzando un po' no Garrel ha rivelato: "Valeria era innamorata di lui". Foto Ansa
Red carpet stellare per la première di "Les Amandiers", il nuovo film di Valeria Bruni Tedeschi. Ecco la divina Sharon Stone regina della Montee des Marches: bellissima e sorridente, non ha mancato l'appuntamento con lo scenografico tappeto rosso del Grand Theatre Lumiere. Vestita in bianco e azzurro dai gioielli alle scarpe e con un abito con un lungo strascico che scenograficamente si è tolto rimanendo in lungo dritto e sfilando come una modella.
Tantissime le celebrità, come Paolo Sorrentino chiamato da Thierry Fremaux per le celebrazioni del 75/o festival in programma tra il 24 e il 25 maggio, Tahar Rahim, Clotilde Coureau. Con un grande cappello nero calato sulla testo e una mise al solito eccentrica ha fatto la sua apparizione anche Isabelle Adjani, mentre Isabelle Huppert, altera in lungo verde con i guanti in tono, dopo aver mancato la Montée des Marches qualche sera fa per il suo film "Eo" si è vista per Les Amandiers. Ma a rubare la scena a tutti è stata la sorella di Valeria Bruni Tedeschi, Carla Bruni. L'ex première dame di Francia, cantautrice e ex top model, è apparsa in grandissima forma, bella come non mai.
Valeria Bruni Tedeschi era accompagnata da tutto il suo cast, da Louis Garrel alla protagonista Nadia Tereszkiewicz. Il film di Valeria Bruni Tedeschi, il suo quarto da regista, in gara per la Palma d'oro, ha caratterizzato la giornata festiva: c'era molta attesa per il film che batte bandiera francese, produttivamente realizzato in Francia con partecipazione minoritaria italiana (Bibi Film di Angelo Barbagallo, con Rai Cinema e Lucky Red che distribuirà in sala) , un film drammatico che racconta ispirato alla sua stessa biografia, gli anni formativi nella scuola di teatro di Patrice Chereau, un imprinting di vita e di professione mai dimenticato. Non a caso il titolo internazionale è "For ever young", per sempre giovane, proprio per sottolineare come uno scatto fotografico la vita di quel momento, nel 1980 in cui la Bruni Tedeschi ha frequentato il laboratorio di Chereau insieme ad un gruppo di coetanei condividendo speranze e amori ma anche dolori per la droga e l'Aids che cominciava a fare vittime. "Lui ti trasmetteva la febbre, per questo lavoro, per la vita, per le passioni, per l'amore, una febbre che tutti vorremmo avere", ha detto Louis Garrel che lo interpreta in Les Amandiers e che lo ha conosciuto ed è stato un suo attore. Aver fatto la scuola di Chereau è stata una specie di leva militare, totalizzante: "c'era una grandissima vitalità, una giovinezza che esplodeva, una energia incredibile e anche - ha spiegato Bruni Tedeschi - una violenza nel senso che lui era fortemente esigente nei confronti degli attori, poteva essere brusco, duro".
E Louis Garrel ha aggiunto: "Patrice era un Dio vivente, tutti me compreso allora erano soggiogati da questa mentalità forte. Anche se eri in una cena con lui, dava l'impressione di lavorare sempre, sempre concentrato, angosciato, mai leggero, aveva una grande passione per il lavoro e per gli attori, un po' come Nanni Moretti". Un po' scherzando un po' no Garrel ha rivelato: "Valeria era innamorata di lui". Foto Ansa
Red carpet stellare per la première di "Les Amandiers", il nuovo film di Valeria Bruni Tedeschi. Ecco la divina Sharon Stone regina della Montee des Marches: bellissima e sorridente, non ha mancato l'appuntamento con lo scenografico tappeto rosso del Grand Theatre Lumiere. Vestita in bianco e azzurro dai gioielli alle scarpe e con un abito con un lungo strascico che scenograficamente si è tolto rimanendo in lungo dritto e sfilando come una modella.
Tantissime le celebrità, come Paolo Sorrentino chiamato da Thierry Fremaux per le celebrazioni del 75/o festival in programma tra il 24 e il 25 maggio, Tahar Rahim, Clotilde Coureau. Con un grande cappello nero calato sulla testo e una mise al solito eccentrica ha fatto la sua apparizione anche Isabelle Adjani, mentre Isabelle Huppert, altera in lungo verde con i guanti in tono, dopo aver mancato la Montée des Marches qualche sera fa per il suo film "Eo" si è vista per Les Amandiers. Ma a rubare la scena a tutti è stata la sorella di Valeria Bruni Tedeschi, Carla Bruni. L'ex première dame di Francia, cantautrice e ex top model, è apparsa in grandissima forma, bella come non mai.
Valeria Bruni Tedeschi era accompagnata da tutto il suo cast, da Louis Garrel alla protagonista Nadia Tereszkiewicz. Il film di Valeria Bruni Tedeschi, il suo quarto da regista, in gara per la Palma d'oro, ha caratterizzato la giornata festiva: c'era molta attesa per il film che batte bandiera francese, produttivamente realizzato in Francia con partecipazione minoritaria italiana (Bibi Film di Angelo Barbagallo, con Rai Cinema e Lucky Red che distribuirà in sala) , un film drammatico che racconta ispirato alla sua stessa biografia, gli anni formativi nella scuola di teatro di Patrice Chereau, un imprinting di vita e di professione mai dimenticato. Non a caso il titolo internazionale è "For ever young", per sempre giovane, proprio per sottolineare come uno scatto fotografico la vita di quel momento, nel 1980 in cui la Bruni Tedeschi ha frequentato il laboratorio di Chereau insieme ad un gruppo di coetanei condividendo speranze e amori ma anche dolori per la droga e l'Aids che cominciava a fare vittime. "Lui ti trasmetteva la febbre, per questo lavoro, per la vita, per le passioni, per l'amore, una febbre che tutti vorremmo avere", ha detto Louis Garrel che lo interpreta in Les Amandiers e che lo ha conosciuto ed è stato un suo attore. Aver fatto la scuola di Chereau è stata una specie di leva militare, totalizzante: "c'era una grandissima vitalità, una giovinezza che esplodeva, una energia incredibile e anche - ha spiegato Bruni Tedeschi - una violenza nel senso che lui era fortemente esigente nei confronti degli attori, poteva essere brusco, duro".
E Louis Garrel ha aggiunto: "Patrice era un Dio vivente, tutti me compreso allora erano soggiogati da questa mentalità forte. Anche se eri in una cena con lui, dava l'impressione di lavorare sempre, sempre concentrato, angosciato, mai leggero, aveva una grande passione per il lavoro e per gli attori, un po' come Nanni Moretti". Un po' scherzando un po' no Garrel ha rivelato: "Valeria era innamorata di lui". Foto Ansa
Red carpet stellare per la première di "Les Amandiers", il nuovo film di Valeria Bruni Tedeschi. Ecco la divina Sharon Stone regina della Montee des Marches: bellissima e sorridente, non ha mancato l'appuntamento con lo scenografico tappeto rosso del Grand Theatre Lumiere. Vestita in bianco e azzurro dai gioielli alle scarpe e con un abito con un lungo strascico che scenograficamente si è tolto rimanendo in lungo dritto e sfilando come una modella.
Tantissime le celebrità, come Paolo Sorrentino chiamato da Thierry Fremaux per le celebrazioni del 75/o festival in programma tra il 24 e il 25 maggio, Tahar Rahim, Clotilde Coureau. Con un grande cappello nero calato sulla testo e una mise al solito eccentrica ha fatto la sua apparizione anche Isabelle Adjani, mentre Isabelle Huppert, altera in lungo verde con i guanti in tono, dopo aver mancato la Montée des Marches qualche sera fa per il suo film "Eo" si è vista per Les Amandiers. Ma a rubare la scena a tutti è stata la sorella di Valeria Bruni Tedeschi, Carla Bruni. L'ex première dame di Francia, cantautrice e ex top model, è apparsa in grandissima forma, bella come non mai.
Valeria Bruni Tedeschi era accompagnata da tutto il suo cast, da Louis Garrel alla protagonista Nadia Tereszkiewicz. Il film di Valeria Bruni Tedeschi, il suo quarto da regista, in gara per la Palma d'oro, ha caratterizzato la giornata festiva: c'era molta attesa per il film che batte bandiera francese, produttivamente realizzato in Francia con partecipazione minoritaria italiana (Bibi Film di Angelo Barbagallo, con Rai Cinema e Lucky Red che distribuirà in sala) , un film drammatico che racconta ispirato alla sua stessa biografia, gli anni formativi nella scuola di teatro di Patrice Chereau, un imprinting di vita e di professione mai dimenticato. Non a caso il titolo internazionale è "For ever young", per sempre giovane, proprio per sottolineare come uno scatto fotografico la vita di quel momento, nel 1980 in cui la Bruni Tedeschi ha frequentato il laboratorio di Chereau insieme ad un gruppo di coetanei condividendo speranze e amori ma anche dolori per la droga e l'Aids che cominciava a fare vittime. "Lui ti trasmetteva la febbre, per questo lavoro, per la vita, per le passioni, per l'amore, una febbre che tutti vorremmo avere", ha detto Louis Garrel che lo interpreta in Les Amandiers e che lo ha conosciuto ed è stato un suo attore. Aver fatto la scuola di Chereau è stata una specie di leva militare, totalizzante: "c'era una grandissima vitalità, una giovinezza che esplodeva, una energia incredibile e anche - ha spiegato Bruni Tedeschi - una violenza nel senso che lui era fortemente esigente nei confronti degli attori, poteva essere brusco, duro".
E Louis Garrel ha aggiunto: "Patrice era un Dio vivente, tutti me compreso allora erano soggiogati da questa mentalità forte. Anche se eri in una cena con lui, dava l'impressione di lavorare sempre, sempre concentrato, angosciato, mai leggero, aveva una grande passione per il lavoro e per gli attori, un po' come Nanni Moretti". Un po' scherzando un po' no Garrel ha rivelato: "Valeria era innamorata di lui". Foto Ansa
Red carpet stellare per la première di "Les Amandiers", il nuovo film di Valeria Bruni Tedeschi. Ecco la divina Sharon Stone regina della Montee des Marches: bellissima e sorridente, non ha mancato l'appuntamento con lo scenografico tappeto rosso del Grand Theatre Lumiere. Vestita in bianco e azzurro dai gioielli alle scarpe e con un abito con un lungo strascico che scenograficamente si è tolto rimanendo in lungo dritto e sfilando come una modella.
Tantissime le celebrità, come Paolo Sorrentino chiamato da Thierry Fremaux per le celebrazioni del 75/o festival in programma tra il 24 e il 25 maggio, Tahar Rahim, Clotilde Coureau. Con un grande cappello nero calato sulla testo e una mise al solito eccentrica ha fatto la sua apparizione anche Isabelle Adjani, mentre Isabelle Huppert, altera in lungo verde con i guanti in tono, dopo aver mancato la Montée des Marches qualche sera fa per il suo film "Eo" si è vista per Les Amandiers. Ma a rubare la scena a tutti è stata la sorella di Valeria Bruni Tedeschi, Carla Bruni. L'ex première dame di Francia, cantautrice e ex top model, è apparsa in grandissima forma, bella come non mai.
Valeria Bruni Tedeschi era accompagnata da tutto il suo cast, da Louis Garrel alla protagonista Nadia Tereszkiewicz. Il film di Valeria Bruni Tedeschi, il suo quarto da regista, in gara per la Palma d'oro, ha caratterizzato la giornata festiva: c'era molta attesa per il film che batte bandiera francese, produttivamente realizzato in Francia con partecipazione minoritaria italiana (Bibi Film di Angelo Barbagallo, con Rai Cinema e Lucky Red che distribuirà in sala) , un film drammatico che racconta ispirato alla sua stessa biografia, gli anni formativi nella scuola di teatro di Patrice Chereau, un imprinting di vita e di professione mai dimenticato. Non a caso il titolo internazionale è "For ever young", per sempre giovane, proprio per sottolineare come uno scatto fotografico la vita di quel momento, nel 1980 in cui la Bruni Tedeschi ha frequentato il laboratorio di Chereau insieme ad un gruppo di coetanei condividendo speranze e amori ma anche dolori per la droga e l'Aids che cominciava a fare vittime. "Lui ti trasmetteva la febbre, per questo lavoro, per la vita, per le passioni, per l'amore, una febbre che tutti vorremmo avere", ha detto Louis Garrel che lo interpreta in Les Amandiers e che lo ha conosciuto ed è stato un suo attore. Aver fatto la scuola di Chereau è stata una specie di leva militare, totalizzante: "c'era una grandissima vitalità, una giovinezza che esplodeva, una energia incredibile e anche - ha spiegato Bruni Tedeschi - una violenza nel senso che lui era fortemente esigente nei confronti degli attori, poteva essere brusco, duro".
E Louis Garrel ha aggiunto: "Patrice era un Dio vivente, tutti me compreso allora erano soggiogati da questa mentalità forte. Anche se eri in una cena con lui, dava l'impressione di lavorare sempre, sempre concentrato, angosciato, mai leggero, aveva una grande passione per il lavoro e per gli attori, un po' come Nanni Moretti". Un po' scherzando un po' no Garrel ha rivelato: "Valeria era innamorata di lui". Foto Ansa
Red carpet stellare per la première di "Les Amandiers", il nuovo film di Valeria Bruni Tedeschi. Ecco la divina Sharon Stone regina della Montee des Marches: bellissima e sorridente, non ha mancato l'appuntamento con lo scenografico tappeto rosso del Grand Theatre Lumiere. Vestita in bianco e azzurro dai gioielli alle scarpe e con un abito con un lungo strascico che scenograficamente si è tolto rimanendo in lungo dritto e sfilando come una modella.
Tantissime le celebrità, come Paolo Sorrentino chiamato da Thierry Fremaux per le celebrazioni del 75/o festival in programma tra il 24 e il 25 maggio, Tahar Rahim, Clotilde Coureau. Con un grande cappello nero calato sulla testo e una mise al solito eccentrica ha fatto la sua apparizione anche Isabelle Adjani, mentre Isabelle Huppert, altera in lungo verde con i guanti in tono, dopo aver mancato la Montée des Marches qualche sera fa per il suo film "Eo" si è vista per Les Amandiers. Ma a rubare la scena a tutti è stata la sorella di Valeria Bruni Tedeschi, Carla Bruni. L'ex première dame di Francia, cantautrice e ex top model, è apparsa in grandissima forma, bella come non mai.
Valeria Bruni Tedeschi era accompagnata da tutto il suo cast, da Louis Garrel alla protagonista Nadia Tereszkiewicz. Il film di Valeria Bruni Tedeschi, il suo quarto da regista, in gara per la Palma d'oro, ha caratterizzato la giornata festiva: c'era molta attesa per il film che batte bandiera francese, produttivamente realizzato in Francia con partecipazione minoritaria italiana (Bibi Film di Angelo Barbagallo, con Rai Cinema e Lucky Red che distribuirà in sala) , un film drammatico che racconta ispirato alla sua stessa biografia, gli anni formativi nella scuola di teatro di Patrice Chereau, un imprinting di vita e di professione mai dimenticato. Non a caso il titolo internazionale è "For ever young", per sempre giovane, proprio per sottolineare come uno scatto fotografico la vita di quel momento, nel 1980 in cui la Bruni Tedeschi ha frequentato il laboratorio di Chereau insieme ad un gruppo di coetanei condividendo speranze e amori ma anche dolori per la droga e l'Aids che cominciava a fare vittime. "Lui ti trasmetteva la febbre, per questo lavoro, per la vita, per le passioni, per l'amore, una febbre che tutti vorremmo avere", ha detto Louis Garrel che lo interpreta in Les Amandiers e che lo ha conosciuto ed è stato un suo attore. Aver fatto la scuola di Chereau è stata una specie di leva militare, totalizzante: "c'era una grandissima vitalità, una giovinezza che esplodeva, una energia incredibile e anche - ha spiegato Bruni Tedeschi - una violenza nel senso che lui era fortemente esigente nei confronti degli attori, poteva essere brusco, duro".
E Louis Garrel ha aggiunto: "Patrice era un Dio vivente, tutti me compreso allora erano soggiogati da questa mentalità forte. Anche se eri in una cena con lui, dava l'impressione di lavorare sempre, sempre concentrato, angosciato, mai leggero, aveva una grande passione per il lavoro e per gli attori, un po' come Nanni Moretti". Un po' scherzando un po' no Garrel ha rivelato: "Valeria era innamorata di lui". Foto Ansa
Red carpet stellare per la première di "Les Amandiers", il nuovo film di Valeria Bruni Tedeschi. Ecco la divina Sharon Stone regina della Montee des Marches: bellissima e sorridente, non ha mancato l'appuntamento con lo scenografico tappeto rosso del Grand Theatre Lumiere. Vestita in bianco e azzurro dai gioielli alle scarpe e con un abito con un lungo strascico che scenograficamente si è tolto rimanendo in lungo dritto e sfilando come una modella.
Tantissime le celebrità, come Paolo Sorrentino chiamato da Thierry Fremaux per le celebrazioni del 75/o festival in programma tra il 24 e il 25 maggio, Tahar Rahim, Clotilde Coureau. Con un grande cappello nero calato sulla testo e una mise al solito eccentrica ha fatto la sua apparizione anche Isabelle Adjani, mentre Isabelle Huppert, altera in lungo verde con i guanti in tono, dopo aver mancato la Montée des Marches qualche sera fa per il suo film "Eo" si è vista per Les Amandiers. Ma a rubare la scena a tutti è stata la sorella di Valeria Bruni Tedeschi, Carla Bruni. L'ex première dame di Francia, cantautrice e ex top model, è apparsa in grandissima forma, bella come non mai.
Valeria Bruni Tedeschi era accompagnata da tutto il suo cast, da Louis Garrel alla protagonista Nadia Tereszkiewicz. Il film di Valeria Bruni Tedeschi, il suo quarto da regista, in gara per la Palma d'oro, ha caratterizzato la giornata festiva: c'era molta attesa per il film che batte bandiera francese, produttivamente realizzato in Francia con partecipazione minoritaria italiana (Bibi Film di Angelo Barbagallo, con Rai Cinema e Lucky Red che distribuirà in sala) , un film drammatico che racconta ispirato alla sua stessa biografia, gli anni formativi nella scuola di teatro di Patrice Chereau, un imprinting di vita e di professione mai dimenticato. Non a caso il titolo internazionale è "For ever young", per sempre giovane, proprio per sottolineare come uno scatto fotografico la vita di quel momento, nel 1980 in cui la Bruni Tedeschi ha frequentato il laboratorio di Chereau insieme ad un gruppo di coetanei condividendo speranze e amori ma anche dolori per la droga e l'Aids che cominciava a fare vittime. "Lui ti trasmetteva la febbre, per questo lavoro, per la vita, per le passioni, per l'amore, una febbre che tutti vorremmo avere", ha detto Louis Garrel che lo interpreta in Les Amandiers e che lo ha conosciuto ed è stato un suo attore. Aver fatto la scuola di Chereau è stata una specie di leva militare, totalizzante: "c'era una grandissima vitalità, una giovinezza che esplodeva, una energia incredibile e anche - ha spiegato Bruni Tedeschi - una violenza nel senso che lui era fortemente esigente nei confronti degli attori, poteva essere brusco, duro".
E Louis Garrel ha aggiunto: "Patrice era un Dio vivente, tutti me compreso allora erano soggiogati da questa mentalità forte. Anche se eri in una cena con lui, dava l'impressione di lavorare sempre, sempre concentrato, angosciato, mai leggero, aveva una grande passione per il lavoro e per gli attori, un po' come Nanni Moretti". Un po' scherzando un po' no Garrel ha rivelato: "Valeria era innamorata di lui". Foto Ansa
Red carpet stellare per la première di "Les Amandiers", il nuovo film di Valeria Bruni Tedeschi. Ecco la divina Sharon Stone regina della Montee des Marches: bellissima e sorridente, non ha mancato l'appuntamento con lo scenografico tappeto rosso del Grand Theatre Lumiere. Vestita in bianco e azzurro dai gioielli alle scarpe e con un abito con un lungo strascico che scenograficamente si è tolto rimanendo in lungo dritto e sfilando come una modella.
Tantissime le celebrità, come Paolo Sorrentino chiamato da Thierry Fremaux per le celebrazioni del 75/o festival in programma tra il 24 e il 25 maggio, Tahar Rahim, Clotilde Coureau. Con un grande cappello nero calato sulla testo e una mise al solito eccentrica ha fatto la sua apparizione anche Isabelle Adjani, mentre Isabelle Huppert, altera in lungo verde con i guanti in tono, dopo aver mancato la Montée des Marches qualche sera fa per il suo film "Eo" si è vista per Les Amandiers. Ma a rubare la scena a tutti è stata la sorella di Valeria Bruni Tedeschi, Carla Bruni. L'ex première dame di Francia, cantautrice e ex top model, è apparsa in grandissima forma, bella come non mai.
Valeria Bruni Tedeschi era accompagnata da tutto il suo cast, da Louis Garrel alla protagonista Nadia Tereszkiewicz. Il film di Valeria Bruni Tedeschi, il suo quarto da regista, in gara per la Palma d'oro, ha caratterizzato la giornata festiva: c'era molta attesa per il film che batte bandiera francese, produttivamente realizzato in Francia con partecipazione minoritaria italiana (Bibi Film di Angelo Barbagallo, con Rai Cinema e Lucky Red che distribuirà in sala) , un film drammatico che racconta ispirato alla sua stessa biografia, gli anni formativi nella scuola di teatro di Patrice Chereau, un imprinting di vita e di professione mai dimenticato. Non a caso il titolo internazionale è "For ever young", per sempre giovane, proprio per sottolineare come uno scatto fotografico la vita di quel momento, nel 1980 in cui la Bruni Tedeschi ha frequentato il laboratorio di Chereau insieme ad un gruppo di coetanei condividendo speranze e amori ma anche dolori per la droga e l'Aids che cominciava a fare vittime. "Lui ti trasmetteva la febbre, per questo lavoro, per la vita, per le passioni, per l'amore, una febbre che tutti vorremmo avere", ha detto Louis Garrel che lo interpreta in Les Amandiers e che lo ha conosciuto ed è stato un suo attore. Aver fatto la scuola di Chereau è stata una specie di leva militare, totalizzante: "c'era una grandissima vitalità, una giovinezza che esplodeva, una energia incredibile e anche - ha spiegato Bruni Tedeschi - una violenza nel senso che lui era fortemente esigente nei confronti degli attori, poteva essere brusco, duro".
E Louis Garrel ha aggiunto: "Patrice era un Dio vivente, tutti me compreso allora erano soggiogati da questa mentalità forte. Anche se eri in una cena con lui, dava l'impressione di lavorare sempre, sempre concentrato, angosciato, mai leggero, aveva una grande passione per il lavoro e per gli attori, un po' come Nanni Moretti". Un po' scherzando un po' no Garrel ha rivelato: "Valeria era innamorata di lui". Foto Ansa
Red carpet stellare per la première di "Les Amandiers", il nuovo film di Valeria Bruni Tedeschi. Ecco la divina Sharon Stone regina della Montee des Marches: bellissima e sorridente, non ha mancato l'appuntamento con lo scenografico tappeto rosso del Grand Theatre Lumiere. Vestita in bianco e azzurro dai gioielli alle scarpe e con un abito con un lungo strascico che scenograficamente si è tolto rimanendo in lungo dritto e sfilando come una modella.
Tantissime le celebrità, come Paolo Sorrentino chiamato da Thierry Fremaux per le celebrazioni del 75/o festival in programma tra il 24 e il 25 maggio, Tahar Rahim, Clotilde Coureau. Con un grande cappello nero calato sulla testo e una mise al solito eccentrica ha fatto la sua apparizione anche Isabelle Adjani, mentre Isabelle Huppert, altera in lungo verde con i guanti in tono, dopo aver mancato la Montée des Marches qualche sera fa per il suo film "Eo" si è vista per Les Amandiers. Ma a rubare la scena a tutti è stata la sorella di Valeria Bruni Tedeschi, Carla Bruni. L'ex première dame di Francia, cantautrice e ex top model, è apparsa in grandissima forma, bella come non mai.
Valeria Bruni Tedeschi era accompagnata da tutto il suo cast, da Louis Garrel alla protagonista Nadia Tereszkiewicz. Il film di Valeria Bruni Tedeschi, il suo quarto da regista, in gara per la Palma d'oro, ha caratterizzato la giornata festiva: c'era molta attesa per il film che batte bandiera francese, produttivamente realizzato in Francia con partecipazione minoritaria italiana (Bibi Film di Angelo Barbagallo, con Rai Cinema e Lucky Red che distribuirà in sala) , un film drammatico che racconta ispirato alla sua stessa biografia, gli anni formativi nella scuola di teatro di Patrice Chereau, un imprinting di vita e di professione mai dimenticato. Non a caso il titolo internazionale è "For ever young", per sempre giovane, proprio per sottolineare come uno scatto fotografico la vita di quel momento, nel 1980 in cui la Bruni Tedeschi ha frequentato il laboratorio di Chereau insieme ad un gruppo di coetanei condividendo speranze e amori ma anche dolori per la droga e l'Aids che cominciava a fare vittime. "Lui ti trasmetteva la febbre, per questo lavoro, per la vita, per le passioni, per l'amore, una febbre che tutti vorremmo avere", ha detto Louis Garrel che lo interpreta in Les Amandiers e che lo ha conosciuto ed è stato un suo attore. Aver fatto la scuola di Chereau è stata una specie di leva militare, totalizzante: "c'era una grandissima vitalità, una giovinezza che esplodeva, una energia incredibile e anche - ha spiegato Bruni Tedeschi - una violenza nel senso che lui era fortemente esigente nei confronti degli attori, poteva essere brusco, duro".
E Louis Garrel ha aggiunto: "Patrice era un Dio vivente, tutti me compreso allora erano soggiogati da questa mentalità forte. Anche se eri in una cena con lui, dava l'impressione di lavorare sempre, sempre concentrato, angosciato, mai leggero, aveva una grande passione per il lavoro e per gli attori, un po' come Nanni Moretti". Un po' scherzando un po' no Garrel ha rivelato: "Valeria era innamorata di lui". Foto Ansa
Red carpet stellare per la première di "Les Amandiers", il nuovo film di Valeria Bruni Tedeschi. Ecco la divina Sharon Stone regina della Montee des Marches: bellissima e sorridente, non ha mancato l'appuntamento con lo scenografico tappeto rosso del Grand Theatre Lumiere. Vestita in bianco e azzurro dai gioielli alle scarpe e con un abito con un lungo strascico che scenograficamente si è tolto rimanendo in lungo dritto e sfilando come una modella.
Tantissime le celebrità, come Paolo Sorrentino chiamato da Thierry Fremaux per le celebrazioni del 75/o festival in programma tra il 24 e il 25 maggio, Tahar Rahim, Clotilde Coureau. Con un grande cappello nero calato sulla testo e una mise al solito eccentrica ha fatto la sua apparizione anche Isabelle Adjani, mentre Isabelle Huppert, altera in lungo verde con i guanti in tono, dopo aver mancato la Montée des Marches qualche sera fa per il suo film "Eo" si è vista per Les Amandiers. Ma a rubare la scena a tutti è stata la sorella di Valeria Bruni Tedeschi, Carla Bruni. L'ex première dame di Francia, cantautrice e ex top model, è apparsa in grandissima forma, bella come non mai.
Valeria Bruni Tedeschi era accompagnata da tutto il suo cast, da Louis Garrel alla protagonista Nadia Tereszkiewicz. Il film di Valeria Bruni Tedeschi, il suo quarto da regista, in gara per la Palma d'oro, ha caratterizzato la giornata festiva: c'era molta attesa per il film che batte bandiera francese, produttivamente realizzato in Francia con partecipazione minoritaria italiana (Bibi Film di Angelo Barbagallo, con Rai Cinema e Lucky Red che distribuirà in sala) , un film drammatico che racconta ispirato alla sua stessa biografia, gli anni formativi nella scuola di teatro di Patrice Chereau, un imprinting di vita e di professione mai dimenticato. Non a caso il titolo internazionale è "For ever young", per sempre giovane, proprio per sottolineare come uno scatto fotografico la vita di quel momento, nel 1980 in cui la Bruni Tedeschi ha frequentato il laboratorio di Chereau insieme ad un gruppo di coetanei condividendo speranze e amori ma anche dolori per la droga e l'Aids che cominciava a fare vittime. "Lui ti trasmetteva la febbre, per questo lavoro, per la vita, per le passioni, per l'amore, una febbre che tutti vorremmo avere", ha detto Louis Garrel che lo interpreta in Les Amandiers e che lo ha conosciuto ed è stato un suo attore. Aver fatto la scuola di Chereau è stata una specie di leva militare, totalizzante: "c'era una grandissima vitalità, una giovinezza che esplodeva, una energia incredibile e anche - ha spiegato Bruni Tedeschi - una violenza nel senso che lui era fortemente esigente nei confronti degli attori, poteva essere brusco, duro".
E Louis Garrel ha aggiunto: "Patrice era un Dio vivente, tutti me compreso allora erano soggiogati da questa mentalità forte. Anche se eri in una cena con lui, dava l'impressione di lavorare sempre, sempre concentrato, angosciato, mai leggero, aveva una grande passione per il lavoro e per gli attori, un po' come Nanni Moretti". Un po' scherzando un po' no Garrel ha rivelato: "Valeria era innamorata di lui". Foto Ansa
Red carpet stellare per la première di "Les Amandiers", il nuovo film di Valeria Bruni Tedeschi. Ecco la divina Sharon Stone regina della Montee des Marches: bellissima e sorridente, non ha mancato l'appuntamento con lo scenografico tappeto rosso del Grand Theatre Lumiere. Vestita in bianco e azzurro dai gioielli alle scarpe e con un abito con un lungo strascico che scenograficamente si è tolto rimanendo in lungo dritto e sfilando come una modella.
Tantissime le celebrità, come Paolo Sorrentino chiamato da Thierry Fremaux per le celebrazioni del 75/o festival in programma tra il 24 e il 25 maggio, Tahar Rahim, Clotilde Coureau. Con un grande cappello nero calato sulla testo e una mise al solito eccentrica ha fatto la sua apparizione anche Isabelle Adjani, mentre Isabelle Huppert, altera in lungo verde con i guanti in tono, dopo aver mancato la Montée des Marches qualche sera fa per il suo film "Eo" si è vista per Les Amandiers. Ma a rubare la scena a tutti è stata la sorella di Valeria Bruni Tedeschi, Carla Bruni. L'ex première dame di Francia, cantautrice e ex top model, è apparsa in grandissima forma, bella come non mai.
Valeria Bruni Tedeschi era accompagnata da tutto il suo cast, da Louis Garrel alla protagonista Nadia Tereszkiewicz. Il film di Valeria Bruni Tedeschi, il suo quarto da regista, in gara per la Palma d'oro, ha caratterizzato la giornata festiva: c'era molta attesa per il film che batte bandiera francese, produttivamente realizzato in Francia con partecipazione minoritaria italiana (Bibi Film di Angelo Barbagallo, con Rai Cinema e Lucky Red che distribuirà in sala) , un film drammatico che racconta ispirato alla sua stessa biografia, gli anni formativi nella scuola di teatro di Patrice Chereau, un imprinting di vita e di professione mai dimenticato. Non a caso il titolo internazionale è "For ever young", per sempre giovane, proprio per sottolineare come uno scatto fotografico la vita di quel momento, nel 1980 in cui la Bruni Tedeschi ha frequentato il laboratorio di Chereau insieme ad un gruppo di coetanei condividendo speranze e amori ma anche dolori per la droga e l'Aids che cominciava a fare vittime. "Lui ti trasmetteva la febbre, per questo lavoro, per la vita, per le passioni, per l'amore, una febbre che tutti vorremmo avere", ha detto Louis Garrel che lo interpreta in Les Amandiers e che lo ha conosciuto ed è stato un suo attore. Aver fatto la scuola di Chereau è stata una specie di leva militare, totalizzante: "c'era una grandissima vitalità, una giovinezza che esplodeva, una energia incredibile e anche - ha spiegato Bruni Tedeschi - una violenza nel senso che lui era fortemente esigente nei confronti degli attori, poteva essere brusco, duro".
E Louis Garrel ha aggiunto: "Patrice era un Dio vivente, tutti me compreso allora erano soggiogati da questa mentalità forte. Anche se eri in una cena con lui, dava l'impressione di lavorare sempre, sempre concentrato, angosciato, mai leggero, aveva una grande passione per il lavoro e per gli attori, un po' come Nanni Moretti". Un po' scherzando un po' no Garrel ha rivelato: "Valeria era innamorata di lui". Foto Ansa
Red carpet stellare per la première di "Les Amandiers", il nuovo film di Valeria Bruni Tedeschi. Ecco la divina Sharon Stone regina della Montee des Marches: bellissima e sorridente, non ha mancato l'appuntamento con lo scenografico tappeto rosso del Grand Theatre Lumiere. Vestita in bianco e azzurro dai gioielli alle scarpe e con un abito con un lungo strascico che scenograficamente si è tolto rimanendo in lungo dritto e sfilando come una modella.
Tantissime le celebrità, come Paolo Sorrentino chiamato da Thierry Fremaux per le celebrazioni del 75/o festival in programma tra il 24 e il 25 maggio, Tahar Rahim, Clotilde Coureau. Con un grande cappello nero calato sulla testo e una mise al solito eccentrica ha fatto la sua apparizione anche Isabelle Adjani, mentre Isabelle Huppert, altera in lungo verde con i guanti in tono, dopo aver mancato la Montée des Marches qualche sera fa per il suo film "Eo" si è vista per Les Amandiers. Ma a rubare la scena a tutti è stata la sorella di Valeria Bruni Tedeschi, Carla Bruni. L'ex première dame di Francia, cantautrice e ex top model, è apparsa in grandissima forma, bella come non mai.
Valeria Bruni Tedeschi era accompagnata da tutto il suo cast, da Louis Garrel alla protagonista Nadia Tereszkiewicz. Il film di Valeria Bruni Tedeschi, il suo quarto da regista, in gara per la Palma d'oro, ha caratterizzato la giornata festiva: c'era molta attesa per il film che batte bandiera francese, produttivamente realizzato in Francia con partecipazione minoritaria italiana (Bibi Film di Angelo Barbagallo, con Rai Cinema e Lucky Red che distribuirà in sala) , un film drammatico che racconta ispirato alla sua stessa biografia, gli anni formativi nella scuola di teatro di Patrice Chereau, un imprinting di vita e di professione mai dimenticato. Non a caso il titolo internazionale è "For ever young", per sempre giovane, proprio per sottolineare come uno scatto fotografico la vita di quel momento, nel 1980 in cui la Bruni Tedeschi ha frequentato il laboratorio di Chereau insieme ad un gruppo di coetanei condividendo speranze e amori ma anche dolori per la droga e l'Aids che cominciava a fare vittime. "Lui ti trasmetteva la febbre, per questo lavoro, per la vita, per le passioni, per l'amore, una febbre che tutti vorremmo avere", ha detto Louis Garrel che lo interpreta in Les Amandiers e che lo ha conosciuto ed è stato un suo attore. Aver fatto la scuola di Chereau è stata una specie di leva militare, totalizzante: "c'era una grandissima vitalità, una giovinezza che esplodeva, una energia incredibile e anche - ha spiegato Bruni Tedeschi - una violenza nel senso che lui era fortemente esigente nei confronti degli attori, poteva essere brusco, duro".
E Louis Garrel ha aggiunto: "Patrice era un Dio vivente, tutti me compreso allora erano soggiogati da questa mentalità forte. Anche se eri in una cena con lui, dava l'impressione di lavorare sempre, sempre concentrato, angosciato, mai leggero, aveva una grande passione per il lavoro e per gli attori, un po' come Nanni Moretti". Un po' scherzando un po' no Garrel ha rivelato: "Valeria era innamorata di lui". Foto Ansa
Red carpet stellare per la première di "Les Amandiers", il nuovo film di Valeria Bruni Tedeschi. Ecco la divina Sharon Stone regina della Montee des Marches: bellissima e sorridente, non ha mancato l'appuntamento con lo scenografico tappeto rosso del Grand Theatre Lumiere. Vestita in bianco e azzurro dai gioielli alle scarpe e con un abito con un lungo strascico che scenograficamente si è tolto rimanendo in lungo dritto e sfilando come una modella.
Tantissime le celebrità, come Paolo Sorrentino chiamato da Thierry Fremaux per le celebrazioni del 75/o festival in programma tra il 24 e il 25 maggio, Tahar Rahim, Clotilde Coureau. Con un grande cappello nero calato sulla testo e una mise al solito eccentrica ha fatto la sua apparizione anche Isabelle Adjani, mentre Isabelle Huppert, altera in lungo verde con i guanti in tono, dopo aver mancato la Montée des Marches qualche sera fa per il suo film "Eo" si è vista per Les Amandiers. Ma a rubare la scena a tutti è stata la sorella di Valeria Bruni Tedeschi, Carla Bruni. L'ex première dame di Francia, cantautrice e ex top model, è apparsa in grandissima forma, bella come non mai.
Valeria Bruni Tedeschi era accompagnata da tutto il suo cast, da Louis Garrel alla protagonista Nadia Tereszkiewicz. Il film di Valeria Bruni Tedeschi, il suo quarto da regista, in gara per la Palma d'oro, ha caratterizzato la giornata festiva: c'era molta attesa per il film che batte bandiera francese, produttivamente realizzato in Francia con partecipazione minoritaria italiana (Bibi Film di Angelo Barbagallo, con Rai Cinema e Lucky Red che distribuirà in sala) , un film drammatico che racconta ispirato alla sua stessa biografia, gli anni formativi nella scuola di teatro di Patrice Chereau, un imprinting di vita e di professione mai dimenticato. Non a caso il titolo internazionale è "For ever young", per sempre giovane, proprio per sottolineare come uno scatto fotografico la vita di quel momento, nel 1980 in cui la Bruni Tedeschi ha frequentato il laboratorio di Chereau insieme ad un gruppo di coetanei condividendo speranze e amori ma anche dolori per la droga e l'Aids che cominciava a fare vittime. "Lui ti trasmetteva la febbre, per questo lavoro, per la vita, per le passioni, per l'amore, una febbre che tutti vorremmo avere", ha detto Louis Garrel che lo interpreta in Les Amandiers e che lo ha conosciuto ed è stato un suo attore. Aver fatto la scuola di Chereau è stata una specie di leva militare, totalizzante: "c'era una grandissima vitalità, una giovinezza che esplodeva, una energia incredibile e anche - ha spiegato Bruni Tedeschi - una violenza nel senso che lui era fortemente esigente nei confronti degli attori, poteva essere brusco, duro".
E Louis Garrel ha aggiunto: "Patrice era un Dio vivente, tutti me compreso allora erano soggiogati da questa mentalità forte. Anche se eri in una cena con lui, dava l'impressione di lavorare sempre, sempre concentrato, angosciato, mai leggero, aveva una grande passione per il lavoro e per gli attori, un po' come Nanni Moretti". Un po' scherzando un po' no Garrel ha rivelato: "Valeria era innamorata di lui". Foto Ansa
Red carpet stellare per la première di "Les Amandiers", il nuovo film di Valeria Bruni Tedeschi. Ecco la divina Sharon Stone regina della Montee des Marches: bellissima e sorridente, non ha mancato l'appuntamento con lo scenografico tappeto rosso del Grand Theatre Lumiere. Vestita in bianco e azzurro dai gioielli alle scarpe e con un abito con un lungo strascico che scenograficamente si è tolto rimanendo in lungo dritto e sfilando come una modella.
Tantissime le celebrità, come Paolo Sorrentino chiamato da Thierry Fremaux per le celebrazioni del 75/o festival in programma tra il 24 e il 25 maggio, Tahar Rahim, Clotilde Coureau. Con un grande cappello nero calato sulla testo e una mise al solito eccentrica ha fatto la sua apparizione anche Isabelle Adjani, mentre Isabelle Huppert, altera in lungo verde con i guanti in tono, dopo aver mancato la Montée des Marches qualche sera fa per il suo film "Eo" si è vista per Les Amandiers. Ma a rubare la scena a tutti è stata la sorella di Valeria Bruni Tedeschi, Carla Bruni. L'ex première dame di Francia, cantautrice e ex top model, è apparsa in grandissima forma, bella come non mai.
Valeria Bruni Tedeschi era accompagnata da tutto il suo cast, da Louis Garrel alla protagonista Nadia Tereszkiewicz. Il film di Valeria Bruni Tedeschi, il suo quarto da regista, in gara per la Palma d'oro, ha caratterizzato la giornata festiva: c'era molta attesa per il film che batte bandiera francese, produttivamente realizzato in Francia con partecipazione minoritaria italiana (Bibi Film di Angelo Barbagallo, con Rai Cinema e Lucky Red che distribuirà in sala) , un film drammatico che racconta ispirato alla sua stessa biografia, gli anni formativi nella scuola di teatro di Patrice Chereau, un imprinting di vita e di professione mai dimenticato. Non a caso il titolo internazionale è "For ever young", per sempre giovane, proprio per sottolineare come uno scatto fotografico la vita di quel momento, nel 1980 in cui la Bruni Tedeschi ha frequentato il laboratorio di Chereau insieme ad un gruppo di coetanei condividendo speranze e amori ma anche dolori per la droga e l'Aids che cominciava a fare vittime. "Lui ti trasmetteva la febbre, per questo lavoro, per la vita, per le passioni, per l'amore, una febbre che tutti vorremmo avere", ha detto Louis Garrel che lo interpreta in Les Amandiers e che lo ha conosciuto ed è stato un suo attore. Aver fatto la scuola di Chereau è stata una specie di leva militare, totalizzante: "c'era una grandissima vitalità, una giovinezza che esplodeva, una energia incredibile e anche - ha spiegato Bruni Tedeschi - una violenza nel senso che lui era fortemente esigente nei confronti degli attori, poteva essere brusco, duro".
E Louis Garrel ha aggiunto: "Patrice era un Dio vivente, tutti me compreso allora erano soggiogati da questa mentalità forte. Anche se eri in una cena con lui, dava l'impressione di lavorare sempre, sempre concentrato, angosciato, mai leggero, aveva una grande passione per il lavoro e per gli attori, un po' come Nanni Moretti". Un po' scherzando un po' no Garrel ha rivelato: "Valeria era innamorata di lui". Foto Ansa
Red carpet stellare per la première di "Les Amandiers", il nuovo film di Valeria Bruni Tedeschi. Ecco la divina Sharon Stone regina della Montee des Marches: bellissima e sorridente, non ha mancato l'appuntamento con lo scenografico tappeto rosso del Grand Theatre Lumiere. Vestita in bianco e azzurro dai gioielli alle scarpe e con un abito con un lungo strascico che scenograficamente si è tolto rimanendo in lungo dritto e sfilando come una modella.
Tantissime le celebrità, come Paolo Sorrentino chiamato da Thierry Fremaux per le celebrazioni del 75/o festival in programma tra il 24 e il 25 maggio, Tahar Rahim, Clotilde Coureau. Con un grande cappello nero calato sulla testo e una mise al solito eccentrica ha fatto la sua apparizione anche Isabelle Adjani, mentre Isabelle Huppert, altera in lungo verde con i guanti in tono, dopo aver mancato la Montée des Marches qualche sera fa per il suo film "Eo" si è vista per Les Amandiers. Ma a rubare la scena a tutti è stata la sorella di Valeria Bruni Tedeschi, Carla Bruni. L'ex première dame di Francia, cantautrice e ex top model, è apparsa in grandissima forma, bella come non mai.
Valeria Bruni Tedeschi era accompagnata da tutto il suo cast, da Louis Garrel alla protagonista Nadia Tereszkiewicz. Il film di Valeria Bruni Tedeschi, il suo quarto da regista, in gara per la Palma d'oro, ha caratterizzato la giornata festiva: c'era molta attesa per il film che batte bandiera francese, produttivamente realizzato in Francia con partecipazione minoritaria italiana (Bibi Film di Angelo Barbagallo, con Rai Cinema e Lucky Red che distribuirà in sala) , un film drammatico che racconta ispirato alla sua stessa biografia, gli anni formativi nella scuola di teatro di Patrice Chereau, un imprinting di vita e di professione mai dimenticato. Non a caso il titolo internazionale è "For ever young", per sempre giovane, proprio per sottolineare come uno scatto fotografico la vita di quel momento, nel 1980 in cui la Bruni Tedeschi ha frequentato il laboratorio di Chereau insieme ad un gruppo di coetanei condividendo speranze e amori ma anche dolori per la droga e l'Aids che cominciava a fare vittime. "Lui ti trasmetteva la febbre, per questo lavoro, per la vita, per le passioni, per l'amore, una febbre che tutti vorremmo avere", ha detto Louis Garrel che lo interpreta in Les Amandiers e che lo ha conosciuto ed è stato un suo attore. Aver fatto la scuola di Chereau è stata una specie di leva militare, totalizzante: "c'era una grandissima vitalità, una giovinezza che esplodeva, una energia incredibile e anche - ha spiegato Bruni Tedeschi - una violenza nel senso che lui era fortemente esigente nei confronti degli attori, poteva essere brusco, duro".
E Louis Garrel ha aggiunto: "Patrice era un Dio vivente, tutti me compreso allora erano soggiogati da questa mentalità forte. Anche se eri in una cena con lui, dava l'impressione di lavorare sempre, sempre concentrato, angosciato, mai leggero, aveva una grande passione per il lavoro e per gli attori, un po' come Nanni Moretti". Un po' scherzando un po' no Garrel ha rivelato: "Valeria era innamorata di lui". Foto Ansa
Red carpet stellare per la première di "Les Amandiers", il nuovo film di Valeria Bruni Tedeschi. Ecco la divina Sharon Stone regina della Montee des Marches: bellissima e sorridente, non ha mancato l'appuntamento con lo scenografico tappeto rosso del Grand Theatre Lumiere. Vestita in bianco e azzurro dai gioielli alle scarpe e con un abito con un lungo strascico che scenograficamente si è tolto rimanendo in lungo dritto e sfilando come una modella.
Tantissime le celebrità, come Paolo Sorrentino chiamato da Thierry Fremaux per le celebrazioni del 75/o festival in programma tra il 24 e il 25 maggio, Tahar Rahim, Clotilde Coureau. Con un grande cappello nero calato sulla testo e una mise al solito eccentrica ha fatto la sua apparizione anche Isabelle Adjani, mentre Isabelle Huppert, altera in lungo verde con i guanti in tono, dopo aver mancato la Montée des Marches qualche sera fa per il suo film "Eo" si è vista per Les Amandiers. Ma a rubare la scena a tutti è stata la sorella di Valeria Bruni Tedeschi, Carla Bruni. L'ex première dame di Francia, cantautrice e ex top model, è apparsa in grandissima forma, bella come non mai.
Valeria Bruni Tedeschi era accompagnata da tutto il suo cast, da Louis Garrel alla protagonista Nadia Tereszkiewicz. Il film di Valeria Bruni Tedeschi, il suo quarto da regista, in gara per la Palma d'oro, ha caratterizzato la giornata festiva: c'era molta attesa per il film che batte bandiera francese, produttivamente realizzato in Francia con partecipazione minoritaria italiana (Bibi Film di Angelo Barbagallo, con Rai Cinema e Lucky Red che distribuirà in sala) , un film drammatico che racconta ispirato alla sua stessa biografia, gli anni formativi nella scuola di teatro di Patrice Chereau, un imprinting di vita e di professione mai dimenticato. Non a caso il titolo internazionale è "For ever young", per sempre giovane, proprio per sottolineare come uno scatto fotografico la vita di quel momento, nel 1980 in cui la Bruni Tedeschi ha frequentato il laboratorio di Chereau insieme ad un gruppo di coetanei condividendo speranze e amori ma anche dolori per la droga e l'Aids che cominciava a fare vittime. "Lui ti trasmetteva la febbre, per questo lavoro, per la vita, per le passioni, per l'amore, una febbre che tutti vorremmo avere", ha detto Louis Garrel che lo interpreta in Les Amandiers e che lo ha conosciuto ed è stato un suo attore. Aver fatto la scuola di Chereau è stata una specie di leva militare, totalizzante: "c'era una grandissima vitalità, una giovinezza che esplodeva, una energia incredibile e anche - ha spiegato Bruni Tedeschi - una violenza nel senso che lui era fortemente esigente nei confronti degli attori, poteva essere brusco, duro".
E Louis Garrel ha aggiunto: "Patrice era un Dio vivente, tutti me compreso allora erano soggiogati da questa mentalità forte. Anche se eri in una cena con lui, dava l'impressione di lavorare sempre, sempre concentrato, angosciato, mai leggero, aveva una grande passione per il lavoro e per gli attori, un po' come Nanni Moretti". Un po' scherzando un po' no Garrel ha rivelato: "Valeria era innamorata di lui". Foto Ansa
Red carpet stellare per la première di "Les Amandiers", il nuovo film di Valeria Bruni Tedeschi. Ecco la divina Sharon Stone regina della Montee des Marches: bellissima e sorridente, non ha mancato l'appuntamento con lo scenografico tappeto rosso del Grand Theatre Lumiere. Vestita in bianco e azzurro dai gioielli alle scarpe e con un abito con un lungo strascico che scenograficamente si è tolto rimanendo in lungo dritto e sfilando come una modella.
Tantissime le celebrità, come Paolo Sorrentino chiamato da Thierry Fremaux per le celebrazioni del 75/o festival in programma tra il 24 e il 25 maggio, Tahar Rahim, Clotilde Coureau. Con un grande cappello nero calato sulla testo e una mise al solito eccentrica ha fatto la sua apparizione anche Isabelle Adjani, mentre Isabelle Huppert, altera in lungo verde con i guanti in tono, dopo aver mancato la Montée des Marches qualche sera fa per il suo film "Eo" si è vista per Les Amandiers. Ma a rubare la scena a tutti è stata la sorella di Valeria Bruni Tedeschi, Carla Bruni. L'ex première dame di Francia, cantautrice e ex top model, è apparsa in grandissima forma, bella come non mai.
Valeria Bruni Tedeschi era accompagnata da tutto il suo cast, da Louis Garrel alla protagonista Nadia Tereszkiewicz. Il film di Valeria Bruni Tedeschi, il suo quarto da regista, in gara per la Palma d'oro, ha caratterizzato la giornata festiva: c'era molta attesa per il film che batte bandiera francese, produttivamente realizzato in Francia con partecipazione minoritaria italiana (Bibi Film di Angelo Barbagallo, con Rai Cinema e Lucky Red che distribuirà in sala) , un film drammatico che racconta ispirato alla sua stessa biografia, gli anni formativi nella scuola di teatro di Patrice Chereau, un imprinting di vita e di professione mai dimenticato. Non a caso il titolo internazionale è "For ever young", per sempre giovane, proprio per sottolineare come uno scatto fotografico la vita di quel momento, nel 1980 in cui la Bruni Tedeschi ha frequentato il laboratorio di Chereau insieme ad un gruppo di coetanei condividendo speranze e amori ma anche dolori per la droga e l'Aids che cominciava a fare vittime. "Lui ti trasmetteva la febbre, per questo lavoro, per la vita, per le passioni, per l'amore, una febbre che tutti vorremmo avere", ha detto Louis Garrel che lo interpreta in Les Amandiers e che lo ha conosciuto ed è stato un suo attore. Aver fatto la scuola di Chereau è stata una specie di leva militare, totalizzante: "c'era una grandissima vitalità, una giovinezza che esplodeva, una energia incredibile e anche - ha spiegato Bruni Tedeschi - una violenza nel senso che lui era fortemente esigente nei confronti degli attori, poteva essere brusco, duro".
E Louis Garrel ha aggiunto: "Patrice era un Dio vivente, tutti me compreso allora erano soggiogati da questa mentalità forte. Anche se eri in una cena con lui, dava l'impressione di lavorare sempre, sempre concentrato, angosciato, mai leggero, aveva una grande passione per il lavoro e per gli attori, un po' come Nanni Moretti". Un po' scherzando un po' no Garrel ha rivelato: "Valeria era innamorata di lui". Foto Ansa
Red carpet stellare per la première di "Les Amandiers", il nuovo film di Valeria Bruni Tedeschi. Ecco la divina Sharon Stone regina della Montee des Marches: bellissima e sorridente, non ha mancato l'appuntamento con lo scenografico tappeto rosso del Grand Theatre Lumiere. Vestita in bianco e azzurro dai gioielli alle scarpe e con un abito con un lungo strascico che scenograficamente si è tolto rimanendo in lungo dritto e sfilando come una modella.
Tantissime le celebrità, come Paolo Sorrentino chiamato da Thierry Fremaux per le celebrazioni del 75/o festival in programma tra il 24 e il 25 maggio, Tahar Rahim, Clotilde Coureau. Con un grande cappello nero calato sulla testo e una mise al solito eccentrica ha fatto la sua apparizione anche Isabelle Adjani, mentre Isabelle Huppert, altera in lungo verde con i guanti in tono, dopo aver mancato la Montée des Marches qualche sera fa per il suo film "Eo" si è vista per Les Amandiers. Ma a rubare la scena a tutti è stata la sorella di Valeria Bruni Tedeschi, Carla Bruni. L'ex première dame di Francia, cantautrice e ex top model, è apparsa in grandissima forma, bella come non mai.
Valeria Bruni Tedeschi era accompagnata da tutto il suo cast, da Louis Garrel alla protagonista Nadia Tereszkiewicz. Il film di Valeria Bruni Tedeschi, il suo quarto da regista, in gara per la Palma d'oro, ha caratterizzato la giornata festiva: c'era molta attesa per il film che batte bandiera francese, produttivamente realizzato in Francia con partecipazione minoritaria italiana (Bibi Film di Angelo Barbagallo, con Rai Cinema e Lucky Red che distribuirà in sala) , un film drammatico che racconta ispirato alla sua stessa biografia, gli anni formativi nella scuola di teatro di Patrice Chereau, un imprinting di vita e di professione mai dimenticato. Non a caso il titolo internazionale è "For ever young", per sempre giovane, proprio per sottolineare come uno scatto fotografico la vita di quel momento, nel 1980 in cui la Bruni Tedeschi ha frequentato il laboratorio di Chereau insieme ad un gruppo di coetanei condividendo speranze e amori ma anche dolori per la droga e l'Aids che cominciava a fare vittime. "Lui ti trasmetteva la febbre, per questo lavoro, per la vita, per le passioni, per l'amore, una febbre che tutti vorremmo avere", ha detto Louis Garrel che lo interpreta in Les Amandiers e che lo ha conosciuto ed è stato un suo attore. Aver fatto la scuola di Chereau è stata una specie di leva militare, totalizzante: "c'era una grandissima vitalità, una giovinezza che esplodeva, una energia incredibile e anche - ha spiegato Bruni Tedeschi - una violenza nel senso che lui era fortemente esigente nei confronti degli attori, poteva essere brusco, duro".
E Louis Garrel ha aggiunto: "Patrice era un Dio vivente, tutti me compreso allora erano soggiogati da questa mentalità forte. Anche se eri in una cena con lui, dava l'impressione di lavorare sempre, sempre concentrato, angosciato, mai leggero, aveva una grande passione per il lavoro e per gli attori, un po' come Nanni Moretti". Un po' scherzando un po' no Garrel ha rivelato: "Valeria era innamorata di lui". Foto Ansa
Red carpet stellare per la première di "Les Amandiers", il nuovo film di Valeria Bruni Tedeschi. Ecco la divina Sharon Stone regina della Montee des Marches: bellissima e sorridente, non ha mancato l'appuntamento con lo scenografico tappeto rosso del Grand Theatre Lumiere. Vestita in bianco e azzurro dai gioielli alle scarpe e con un abito con un lungo strascico che scenograficamente si è tolto rimanendo in lungo dritto e sfilando come una modella.
Tantissime le celebrità, come Paolo Sorrentino chiamato da Thierry Fremaux per le celebrazioni del 75/o festival in programma tra il 24 e il 25 maggio, Tahar Rahim, Clotilde Coureau. Con un grande cappello nero calato sulla testo e una mise al solito eccentrica ha fatto la sua apparizione anche Isabelle Adjani, mentre Isabelle Huppert, altera in lungo verde con i guanti in tono, dopo aver mancato la Montée des Marches qualche sera fa per il suo film "Eo" si è vista per Les Amandiers. Ma a rubare la scena a tutti è stata la sorella di Valeria Bruni Tedeschi, Carla Bruni. L'ex première dame di Francia, cantautrice e ex top model, è apparsa in grandissima forma, bella come non mai.
Valeria Bruni Tedeschi era accompagnata da tutto il suo cast, da Louis Garrel alla protagonista Nadia Tereszkiewicz. Il film di Valeria Bruni Tedeschi, il suo quarto da regista, in gara per la Palma d'oro, ha caratterizzato la giornata festiva: c'era molta attesa per il film che batte bandiera francese, produttivamente realizzato in Francia con partecipazione minoritaria italiana (Bibi Film di Angelo Barbagallo, con Rai Cinema e Lucky Red che distribuirà in sala) , un film drammatico che racconta ispirato alla sua stessa biografia, gli anni formativi nella scuola di teatro di Patrice Chereau, un imprinting di vita e di professione mai dimenticato. Non a caso il titolo internazionale è "For ever young", per sempre giovane, proprio per sottolineare come uno scatto fotografico la vita di quel momento, nel 1980 in cui la Bruni Tedeschi ha frequentato il laboratorio di Chereau insieme ad un gruppo di coetanei condividendo speranze e amori ma anche dolori per la droga e l'Aids che cominciava a fare vittime. "Lui ti trasmetteva la febbre, per questo lavoro, per la vita, per le passioni, per l'amore, una febbre che tutti vorremmo avere", ha detto Louis Garrel che lo interpreta in Les Amandiers e che lo ha conosciuto ed è stato un suo attore. Aver fatto la scuola di Chereau è stata una specie di leva militare, totalizzante: "c'era una grandissima vitalità, una giovinezza che esplodeva, una energia incredibile e anche - ha spiegato Bruni Tedeschi - una violenza nel senso che lui era fortemente esigente nei confronti degli attori, poteva essere brusco, duro".
E Louis Garrel ha aggiunto: "Patrice era un Dio vivente, tutti me compreso allora erano soggiogati da questa mentalità forte. Anche se eri in una cena con lui, dava l'impressione di lavorare sempre, sempre concentrato, angosciato, mai leggero, aveva una grande passione per il lavoro e per gli attori, un po' come Nanni Moretti". Un po' scherzando un po' no Garrel ha rivelato: "Valeria era innamorata di lui". Foto Ansa
Red carpet stellare per la première di "Les Amandiers", il nuovo film di Valeria Bruni Tedeschi. Ecco la divina Sharon Stone regina della Montee des Marches: bellissima e sorridente, non ha mancato l'appuntamento con lo scenografico tappeto rosso del Grand Theatre Lumiere. Vestita in bianco e azzurro dai gioielli alle scarpe e con un abito con un lungo strascico che scenograficamente si è tolto rimanendo in lungo dritto e sfilando come una modella.
Tantissime le celebrità, come Paolo Sorrentino chiamato da Thierry Fremaux per le celebrazioni del 75/o festival in programma tra il 24 e il 25 maggio, Tahar Rahim, Clotilde Coureau. Con un grande cappello nero calato sulla testo e una mise al solito eccentrica ha fatto la sua apparizione anche Isabelle Adjani, mentre Isabelle Huppert, altera in lungo verde con i guanti in tono, dopo aver mancato la Montée des Marches qualche sera fa per il suo film "Eo" si è vista per Les Amandiers. Ma a rubare la scena a tutti è stata la sorella di Valeria Bruni Tedeschi, Carla Bruni. L'ex première dame di Francia, cantautrice e ex top model, è apparsa in grandissima forma, bella come non mai.
Valeria Bruni Tedeschi era accompagnata da tutto il suo cast, da Louis Garrel alla protagonista Nadia Tereszkiewicz. Il film di Valeria Bruni Tedeschi, il suo quarto da regista, in gara per la Palma d'oro, ha caratterizzato la giornata festiva: c'era molta attesa per il film che batte bandiera francese, produttivamente realizzato in Francia con partecipazione minoritaria italiana (Bibi Film di Angelo Barbagallo, con Rai Cinema e Lucky Red che distribuirà in sala) , un film drammatico che racconta ispirato alla sua stessa biografia, gli anni formativi nella scuola di teatro di Patrice Chereau, un imprinting di vita e di professione mai dimenticato. Non a caso il titolo internazionale è "For ever young", per sempre giovane, proprio per sottolineare come uno scatto fotografico la vita di quel momento, nel 1980 in cui la Bruni Tedeschi ha frequentato il laboratorio di Chereau insieme ad un gruppo di coetanei condividendo speranze e amori ma anche dolori per la droga e l'Aids che cominciava a fare vittime. "Lui ti trasmetteva la febbre, per questo lavoro, per la vita, per le passioni, per l'amore, una febbre che tutti vorremmo avere", ha detto Louis Garrel che lo interpreta in Les Amandiers e che lo ha conosciuto ed è stato un suo attore. Aver fatto la scuola di Chereau è stata una specie di leva militare, totalizzante: "c'era una grandissima vitalità, una giovinezza che esplodeva, una energia incredibile e anche - ha spiegato Bruni Tedeschi - una violenza nel senso che lui era fortemente esigente nei confronti degli attori, poteva essere brusco, duro".
E Louis Garrel ha aggiunto: "Patrice era un Dio vivente, tutti me compreso allora erano soggiogati da questa mentalità forte. Anche se eri in una cena con lui, dava l'impressione di lavorare sempre, sempre concentrato, angosciato, mai leggero, aveva una grande passione per il lavoro e per gli attori, un po' come Nanni Moretti". Un po' scherzando un po' no Garrel ha rivelato: "Valeria era innamorata di lui". Foto Ansa
Red carpet stellare per la première di "Les Amandiers", il nuovo film di Valeria Bruni Tedeschi. Ecco la divina Sharon Stone regina della Montee des Marches: bellissima e sorridente, non ha mancato l'appuntamento con lo scenografico tappeto rosso del Grand Theatre Lumiere. Vestita in bianco e azzurro dai gioielli alle scarpe e con un abito con un lungo strascico che scenograficamente si è tolto rimanendo in lungo dritto e sfilando come una modella.
Tantissime le celebrità, come Paolo Sorrentino chiamato da Thierry Fremaux per le celebrazioni del 75/o festival in programma tra il 24 e il 25 maggio, Tahar Rahim, Clotilde Coureau. Con un grande cappello nero calato sulla testo e una mise al solito eccentrica ha fatto la sua apparizione anche Isabelle Adjani, mentre Isabelle Huppert, altera in lungo verde con i guanti in tono, dopo aver mancato la Montée des Marches qualche sera fa per il suo film "Eo" si è vista per Les Amandiers. Ma a rubare la scena a tutti è stata la sorella di Valeria Bruni Tedeschi, Carla Bruni. L'ex première dame di Francia, cantautrice e ex top model, è apparsa in grandissima forma, bella come non mai.
Valeria Bruni Tedeschi era accompagnata da tutto il suo cast, da Louis Garrel alla protagonista Nadia Tereszkiewicz. Il film di Valeria Bruni Tedeschi, il suo quarto da regista, in gara per la Palma d'oro, ha caratterizzato la giornata festiva: c'era molta attesa per il film che batte bandiera francese, produttivamente realizzato in Francia con partecipazione minoritaria italiana (Bibi Film di Angelo Barbagallo, con Rai Cinema e Lucky Red che distribuirà in sala) , un film drammatico che racconta ispirato alla sua stessa biografia, gli anni formativi nella scuola di teatro di Patrice Chereau, un imprinting di vita e di professione mai dimenticato. Non a caso il titolo internazionale è "For ever young", per sempre giovane, proprio per sottolineare come uno scatto fotografico la vita di quel momento, nel 1980 in cui la Bruni Tedeschi ha frequentato il laboratorio di Chereau insieme ad un gruppo di coetanei condividendo speranze e amori ma anche dolori per la droga e l'Aids che cominciava a fare vittime. "Lui ti trasmetteva la febbre, per questo lavoro, per la vita, per le passioni, per l'amore, una febbre che tutti vorremmo avere", ha detto Louis Garrel che lo interpreta in Les Amandiers e che lo ha conosciuto ed è stato un suo attore. Aver fatto la scuola di Chereau è stata una specie di leva militare, totalizzante: "c'era una grandissima vitalità, una giovinezza che esplodeva, una energia incredibile e anche - ha spiegato Bruni Tedeschi - una violenza nel senso che lui era fortemente esigente nei confronti degli attori, poteva essere brusco, duro".
E Louis Garrel ha aggiunto: "Patrice era un Dio vivente, tutti me compreso allora erano soggiogati da questa mentalità forte. Anche se eri in una cena con lui, dava l'impressione di lavorare sempre, sempre concentrato, angosciato, mai leggero, aveva una grande passione per il lavoro e per gli attori, un po' come Nanni Moretti". Un po' scherzando un po' no Garrel ha rivelato: "Valeria era innamorata di lui". Foto Ansa
Red carpet stellare per la première di "Les Amandiers", il nuovo film di Valeria Bruni Tedeschi. Ecco la divina Sharon Stone regina della Montee des Marches: bellissima e sorridente, non ha mancato l'appuntamento con lo scenografico tappeto rosso del Grand Theatre Lumiere. Vestita in bianco e azzurro dai gioielli alle scarpe e con un abito con un lungo strascico che scenograficamente si è tolto rimanendo in lungo dritto e sfilando come una modella.
Tantissime le celebrità, come Paolo Sorrentino chiamato da Thierry Fremaux per le celebrazioni del 75/o festival in programma tra il 24 e il 25 maggio, Tahar Rahim, Clotilde Coureau. Con un grande cappello nero calato sulla testo e una mise al solito eccentrica ha fatto la sua apparizione anche Isabelle Adjani, mentre Isabelle Huppert, altera in lungo verde con i guanti in tono, dopo aver mancato la Montée des Marches qualche sera fa per il suo film "Eo" si è vista per Les Amandiers. Ma a rubare la scena a tutti è stata la sorella di Valeria Bruni Tedeschi, Carla Bruni. L'ex première dame di Francia, cantautrice e ex top model, è apparsa in grandissima forma, bella come non mai.
Valeria Bruni Tedeschi era accompagnata da tutto il suo cast, da Louis Garrel alla protagonista Nadia Tereszkiewicz. Il film di Valeria Bruni Tedeschi, il suo quarto da regista, in gara per la Palma d'oro, ha caratterizzato la giornata festiva: c'era molta attesa per il film che batte bandiera francese, produttivamente realizzato in Francia con partecipazione minoritaria italiana (Bibi Film di Angelo Barbagallo, con Rai Cinema e Lucky Red che distribuirà in sala) , un film drammatico che racconta ispirato alla sua stessa biografia, gli anni formativi nella scuola di teatro di Patrice Chereau, un imprinting di vita e di professione mai dimenticato. Non a caso il titolo internazionale è "For ever young", per sempre giovane, proprio per sottolineare come uno scatto fotografico la vita di quel momento, nel 1980 in cui la Bruni Tedeschi ha frequentato il laboratorio di Chereau insieme ad un gruppo di coetanei condividendo speranze e amori ma anche dolori per la droga e l'Aids che cominciava a fare vittime. "Lui ti trasmetteva la febbre, per questo lavoro, per la vita, per le passioni, per l'amore, una febbre che tutti vorremmo avere", ha detto Louis Garrel che lo interpreta in Les Amandiers e che lo ha conosciuto ed è stato un suo attore. Aver fatto la scuola di Chereau è stata una specie di leva militare, totalizzante: "c'era una grandissima vitalità, una giovinezza che esplodeva, una energia incredibile e anche - ha spiegato Bruni Tedeschi - una violenza nel senso che lui era fortemente esigente nei confronti degli attori, poteva essere brusco, duro".
E Louis Garrel ha aggiunto: "Patrice era un Dio vivente, tutti me compreso allora erano soggiogati da questa mentalità forte. Anche se eri in una cena con lui, dava l'impressione di lavorare sempre, sempre concentrato, angosciato, mai leggero, aveva una grande passione per il lavoro e per gli attori, un po' come Nanni Moretti". Un po' scherzando un po' no Garrel ha rivelato: "Valeria era innamorata di lui". Foto Ansa
Red carpet stellare per la première di "Les Amandiers", il nuovo film di Valeria Bruni Tedeschi. Ecco la divina Sharon Stone regina della Montee des Marches: bellissima e sorridente, non ha mancato l'appuntamento con lo scenografico tappeto rosso del Grand Theatre Lumiere. Vestita in bianco e azzurro dai gioielli alle scarpe e con un abito con un lungo strascico che scenograficamente si è tolto rimanendo in lungo dritto e sfilando come una modella.
Tantissime le celebrità, come Paolo Sorrentino chiamato da Thierry Fremaux per le celebrazioni del 75/o festival in programma tra il 24 e il 25 maggio, Tahar Rahim, Clotilde Coureau. Con un grande cappello nero calato sulla testo e una mise al solito eccentrica ha fatto la sua apparizione anche Isabelle Adjani, mentre Isabelle Huppert, altera in lungo verde con i guanti in tono, dopo aver mancato la Montée des Marches qualche sera fa per il suo film "Eo" si è vista per Les Amandiers. Ma a rubare la scena a tutti è stata la sorella di Valeria Bruni Tedeschi, Carla Bruni. L'ex première dame di Francia, cantautrice e ex top model, è apparsa in grandissima forma, bella come non mai.
Valeria Bruni Tedeschi era accompagnata da tutto il suo cast, da Louis Garrel alla protagonista Nadia Tereszkiewicz. Il film di Valeria Bruni Tedeschi, il suo quarto da regista, in gara per la Palma d'oro, ha caratterizzato la giornata festiva: c'era molta attesa per il film che batte bandiera francese, produttivamente realizzato in Francia con partecipazione minoritaria italiana (Bibi Film di Angelo Barbagallo, con Rai Cinema e Lucky Red che distribuirà in sala) , un film drammatico che racconta ispirato alla sua stessa biografia, gli anni formativi nella scuola di teatro di Patrice Chereau, un imprinting di vita e di professione mai dimenticato. Non a caso il titolo internazionale è "For ever young", per sempre giovane, proprio per sottolineare come uno scatto fotografico la vita di quel momento, nel 1980 in cui la Bruni Tedeschi ha frequentato il laboratorio di Chereau insieme ad un gruppo di coetanei condividendo speranze e amori ma anche dolori per la droga e l'Aids che cominciava a fare vittime. "Lui ti trasmetteva la febbre, per questo lavoro, per la vita, per le passioni, per l'amore, una febbre che tutti vorremmo avere", ha detto Louis Garrel che lo interpreta in Les Amandiers e che lo ha conosciuto ed è stato un suo attore. Aver fatto la scuola di Chereau è stata una specie di leva militare, totalizzante: "c'era una grandissima vitalità, una giovinezza che esplodeva, una energia incredibile e anche - ha spiegato Bruni Tedeschi - una violenza nel senso che lui era fortemente esigente nei confronti degli attori, poteva essere brusco, duro".
E Louis Garrel ha aggiunto: "Patrice era un Dio vivente, tutti me compreso allora erano soggiogati da questa mentalità forte. Anche se eri in una cena con lui, dava l'impressione di lavorare sempre, sempre concentrato, angosciato, mai leggero, aveva una grande passione per il lavoro e per gli attori, un po' come Nanni Moretti". Un po' scherzando un po' no Garrel ha rivelato: "Valeria era innamorata di lui". Foto Ansa
Red carpet stellare per la première di "Les Amandiers", il nuovo film di Valeria Bruni Tedeschi. Ecco la divina Sharon Stone regina della Montee des Marches: bellissima e sorridente, non ha mancato l'appuntamento con lo scenografico tappeto rosso del Grand Theatre Lumiere. Vestita in bianco e azzurro dai gioielli alle scarpe e con un abito con un lungo strascico che scenograficamente si è tolto rimanendo in lungo dritto e sfilando come una modella.
Tantissime le celebrità, come Paolo Sorrentino chiamato da Thierry Fremaux per le celebrazioni del 75/o festival in programma tra il 24 e il 25 maggio, Tahar Rahim, Clotilde Coureau. Con un grande cappello nero calato sulla testo e una mise al solito eccentrica ha fatto la sua apparizione anche Isabelle Adjani, mentre Isabelle Huppert, altera in lungo verde con i guanti in tono, dopo aver mancato la Montée des Marches qualche sera fa per il suo film "Eo" si è vista per Les Amandiers. Ma a rubare la scena a tutti è stata la sorella di Valeria Bruni Tedeschi, Carla Bruni. L'ex première dame di Francia, cantautrice e ex top model, è apparsa in grandissima forma, bella come non mai.
Valeria Bruni Tedeschi era accompagnata da tutto il suo cast, da Louis Garrel alla protagonista Nadia Tereszkiewicz. Il film di Valeria Bruni Tedeschi, il suo quarto da regista, in gara per la Palma d'oro, ha caratterizzato la giornata festiva: c'era molta attesa per il film che batte bandiera francese, produttivamente realizzato in Francia con partecipazione minoritaria italiana (Bibi Film di Angelo Barbagallo, con Rai Cinema e Lucky Red che distribuirà in sala) , un film drammatico che racconta ispirato alla sua stessa biografia, gli anni formativi nella scuola di teatro di Patrice Chereau, un imprinting di vita e di professione mai dimenticato. Non a caso il titolo internazionale è "For ever young", per sempre giovane, proprio per sottolineare come uno scatto fotografico la vita di quel momento, nel 1980 in cui la Bruni Tedeschi ha frequentato il laboratorio di Chereau insieme ad un gruppo di coetanei condividendo speranze e amori ma anche dolori per la droga e l'Aids che cominciava a fare vittime. "Lui ti trasmetteva la febbre, per questo lavoro, per la vita, per le passioni, per l'amore, una febbre che tutti vorremmo avere", ha detto Louis Garrel che lo interpreta in Les Amandiers e che lo ha conosciuto ed è stato un suo attore. Aver fatto la scuola di Chereau è stata una specie di leva militare, totalizzante: "c'era una grandissima vitalità, una giovinezza che esplodeva, una energia incredibile e anche - ha spiegato Bruni Tedeschi - una violenza nel senso che lui era fortemente esigente nei confronti degli attori, poteva essere brusco, duro".
E Louis Garrel ha aggiunto: "Patrice era un Dio vivente, tutti me compreso allora erano soggiogati da questa mentalità forte. Anche se eri in una cena con lui, dava l'impressione di lavorare sempre, sempre concentrato, angosciato, mai leggero, aveva una grande passione per il lavoro e per gli attori, un po' come Nanni Moretti". Un po' scherzando un po' no Garrel ha rivelato: "Valeria era innamorata di lui". Foto Ansa
Red carpet stellare per la première di "Les Amandiers", il nuovo film di Valeria Bruni Tedeschi. Ecco la divina Sharon Stone regina della Montee des Marches: bellissima e sorridente, non ha mancato l'appuntamento con lo scenografico tappeto rosso del Grand Theatre Lumiere. Vestita in bianco e azzurro dai gioielli alle scarpe e con un abito con un lungo strascico che scenograficamente si è tolto rimanendo in lungo dritto e sfilando come una modella.
Tantissime le celebrità, come Paolo Sorrentino chiamato da Thierry Fremaux per le celebrazioni del 75/o festival in programma tra il 24 e il 25 maggio, Tahar Rahim, Clotilde Coureau. Con un grande cappello nero calato sulla testo e una mise al solito eccentrica ha fatto la sua apparizione anche Isabelle Adjani, mentre Isabelle Huppert, altera in lungo verde con i guanti in tono, dopo aver mancato la Montée des Marches qualche sera fa per il suo film "Eo" si è vista per Les Amandiers. Ma a rubare la scena a tutti è stata la sorella di Valeria Bruni Tedeschi, Carla Bruni. L'ex première dame di Francia, cantautrice e ex top model, è apparsa in grandissima forma, bella come non mai.
Valeria Bruni Tedeschi era accompagnata da tutto il suo cast, da Louis Garrel alla protagonista Nadia Tereszkiewicz. Il film di Valeria Bruni Tedeschi, il suo quarto da regista, in gara per la Palma d'oro, ha caratterizzato la giornata festiva: c'era molta attesa per il film che batte bandiera francese, produttivamente realizzato in Francia con partecipazione minoritaria italiana (Bibi Film di Angelo Barbagallo, con Rai Cinema e Lucky Red che distribuirà in sala) , un film drammatico che racconta ispirato alla sua stessa biografia, gli anni formativi nella scuola di teatro di Patrice Chereau, un imprinting di vita e di professione mai dimenticato. Non a caso il titolo internazionale è "For ever young", per sempre giovane, proprio per sottolineare come uno scatto fotografico la vita di quel momento, nel 1980 in cui la Bruni Tedeschi ha frequentato il laboratorio di Chereau insieme ad un gruppo di coetanei condividendo speranze e amori ma anche dolori per la droga e l'Aids che cominciava a fare vittime. "Lui ti trasmetteva la febbre, per questo lavoro, per la vita, per le passioni, per l'amore, una febbre che tutti vorremmo avere", ha detto Louis Garrel che lo interpreta in Les Amandiers e che lo ha conosciuto ed è stato un suo attore. Aver fatto la scuola di Chereau è stata una specie di leva militare, totalizzante: "c'era una grandissima vitalità, una giovinezza che esplodeva, una energia incredibile e anche - ha spiegato Bruni Tedeschi - una violenza nel senso che lui era fortemente esigente nei confronti degli attori, poteva essere brusco, duro".
E Louis Garrel ha aggiunto: "Patrice era un Dio vivente, tutti me compreso allora erano soggiogati da questa mentalità forte. Anche se eri in una cena con lui, dava l'impressione di lavorare sempre, sempre concentrato, angosciato, mai leggero, aveva una grande passione per il lavoro e per gli attori, un po' come Nanni Moretti". Un po' scherzando un po' no Garrel ha rivelato: "Valeria era innamorata di lui". Foto Ansa
Red carpet stellare per la première di "Les Amandiers", il nuovo film di Valeria Bruni Tedeschi. Ecco la divina Sharon Stone regina della Montee des Marches: bellissima e sorridente, non ha mancato l'appuntamento con lo scenografico tappeto rosso del Grand Theatre Lumiere. Vestita in bianco e azzurro dai gioielli alle scarpe e con un abito con un lungo strascico che scenograficamente si è tolto rimanendo in lungo dritto e sfilando come una modella.
Tantissime le celebrità, come Paolo Sorrentino chiamato da Thierry Fremaux per le celebrazioni del 75/o festival in programma tra il 24 e il 25 maggio, Tahar Rahim, Clotilde Coureau. Con un grande cappello nero calato sulla testo e una mise al solito eccentrica ha fatto la sua apparizione anche Isabelle Adjani, mentre Isabelle Huppert, altera in lungo verde con i guanti in tono, dopo aver mancato la Montée des Marches qualche sera fa per il suo film "Eo" si è vista per Les Amandiers. Ma a rubare la scena a tutti è stata la sorella di Valeria Bruni Tedeschi, Carla Bruni. L'ex première dame di Francia, cantautrice e ex top model, è apparsa in grandissima forma, bella come non mai.
Valeria Bruni Tedeschi era accompagnata da tutto il suo cast, da Louis Garrel alla protagonista Nadia Tereszkiewicz. Il film di Valeria Bruni Tedeschi, il suo quarto da regista, in gara per la Palma d'oro, ha caratterizzato la giornata festiva: c'era molta attesa per il film che batte bandiera francese, produttivamente realizzato in Francia con partecipazione minoritaria italiana (Bibi Film di Angelo Barbagallo, con Rai Cinema e Lucky Red che distribuirà in sala) , un film drammatico che racconta ispirato alla sua stessa biografia, gli anni formativi nella scuola di teatro di Patrice Chereau, un imprinting di vita e di professione mai dimenticato. Non a caso il titolo internazionale è "For ever young", per sempre giovane, proprio per sottolineare come uno scatto fotografico la vita di quel momento, nel 1980 in cui la Bruni Tedeschi ha frequentato il laboratorio di Chereau insieme ad un gruppo di coetanei condividendo speranze e amori ma anche dolori per la droga e l'Aids che cominciava a fare vittime. "Lui ti trasmetteva la febbre, per questo lavoro, per la vita, per le passioni, per l'amore, una febbre che tutti vorremmo avere", ha detto Louis Garrel che lo interpreta in Les Amandiers e che lo ha conosciuto ed è stato un suo attore. Aver fatto la scuola di Chereau è stata una specie di leva militare, totalizzante: "c'era una grandissima vitalità, una giovinezza che esplodeva, una energia incredibile e anche - ha spiegato Bruni Tedeschi - una violenza nel senso che lui era fortemente esigente nei confronti degli attori, poteva essere brusco, duro".
E Louis Garrel ha aggiunto: "Patrice era un Dio vivente, tutti me compreso allora erano soggiogati da questa mentalità forte. Anche se eri in una cena con lui, dava l'impressione di lavorare sempre, sempre concentrato, angosciato, mai leggero, aveva una grande passione per il lavoro e per gli attori, un po' come Nanni Moretti". Un po' scherzando un po' no Garrel ha rivelato: "Valeria era innamorata di lui". Foto Ansa
Red carpet stellare per la première di "Les Amandiers", il nuovo film di Valeria Bruni Tedeschi. Ecco la divina Sharon Stone regina della Montee des Marches: bellissima e sorridente, non ha mancato l'appuntamento con lo scenografico tappeto rosso del Grand Theatre Lumiere. Vestita in bianco e azzurro dai gioielli alle scarpe e con un abito con un lungo strascico che scenograficamente si è tolto rimanendo in lungo dritto e sfilando come una modella.
Tantissime le celebrità, come Paolo Sorrentino chiamato da Thierry Fremaux per le celebrazioni del 75/o festival in programma tra il 24 e il 25 maggio, Tahar Rahim, Clotilde Coureau. Con un grande cappello nero calato sulla testo e una mise al solito eccentrica ha fatto la sua apparizione anche Isabelle Adjani, mentre Isabelle Huppert, altera in lungo verde con i guanti in tono, dopo aver mancato la Montée des Marches qualche sera fa per il suo film "Eo" si è vista per Les Amandiers. Ma a rubare la scena a tutti è stata la sorella di Valeria Bruni Tedeschi, Carla Bruni. L'ex première dame di Francia, cantautrice e ex top model, è apparsa in grandissima forma, bella come non mai.
Valeria Bruni Tedeschi era accompagnata da tutto il suo cast, da Louis Garrel alla protagonista Nadia Tereszkiewicz. Il film di Valeria Bruni Tedeschi, il suo quarto da regista, in gara per la Palma d'oro, ha caratterizzato la giornata festiva: c'era molta attesa per il film che batte bandiera francese, produttivamente realizzato in Francia con partecipazione minoritaria italiana (Bibi Film di Angelo Barbagallo, con Rai Cinema e Lucky Red che distribuirà in sala) , un film drammatico che racconta ispirato alla sua stessa biografia, gli anni formativi nella scuola di teatro di Patrice Chereau, un imprinting di vita e di professione mai dimenticato. Non a caso il titolo internazionale è "For ever young", per sempre giovane, proprio per sottolineare come uno scatto fotografico la vita di quel momento, nel 1980 in cui la Bruni Tedeschi ha frequentato il laboratorio di Chereau insieme ad un gruppo di coetanei condividendo speranze e amori ma anche dolori per la droga e l'Aids che cominciava a fare vittime. "Lui ti trasmetteva la febbre, per questo lavoro, per la vita, per le passioni, per l'amore, una febbre che tutti vorremmo avere", ha detto Louis Garrel che lo interpreta in Les Amandiers e che lo ha conosciuto ed è stato un suo attore. Aver fatto la scuola di Chereau è stata una specie di leva militare, totalizzante: "c'era una grandissima vitalità, una giovinezza che esplodeva, una energia incredibile e anche - ha spiegato Bruni Tedeschi - una violenza nel senso che lui era fortemente esigente nei confronti degli attori, poteva essere brusco, duro".
E Louis Garrel ha aggiunto: "Patrice era un Dio vivente, tutti me compreso allora erano soggiogati da questa mentalità forte. Anche se eri in una cena con lui, dava l'impressione di lavorare sempre, sempre concentrato, angosciato, mai leggero, aveva una grande passione per il lavoro e per gli attori, un po' come Nanni Moretti". Un po' scherzando un po' no Garrel ha rivelato: "Valeria era innamorata di lui". Foto Ansa
Red carpet stellare per la première di "Les Amandiers", il nuovo film di Valeria Bruni Tedeschi. Ecco la divina Sharon Stone regina della Montee des Marches: bellissima e sorridente, non ha mancato l'appuntamento con lo scenografico tappeto rosso del Grand Theatre Lumiere. Vestita in bianco e azzurro dai gioielli alle scarpe e con un abito con un lungo strascico che scenograficamente si è tolto rimanendo in lungo dritto e sfilando come una modella.
Tantissime le celebrità, come Paolo Sorrentino chiamato da Thierry Fremaux per le celebrazioni del 75/o festival in programma tra il 24 e il 25 maggio, Tahar Rahim, Clotilde Coureau. Con un grande cappello nero calato sulla testo e una mise al solito eccentrica ha fatto la sua apparizione anche Isabelle Adjani, mentre Isabelle Huppert, altera in lungo verde con i guanti in tono, dopo aver mancato la Montée des Marches qualche sera fa per il suo film "Eo" si è vista per Les Amandiers. Ma a rubare la scena a tutti è stata la sorella di Valeria Bruni Tedeschi, Carla Bruni. L'ex première dame di Francia, cantautrice e ex top model, è apparsa in grandissima forma, bella come non mai.
Valeria Bruni Tedeschi era accompagnata da tutto il suo cast, da Louis Garrel alla protagonista Nadia Tereszkiewicz. Il film di Valeria Bruni Tedeschi, il suo quarto da regista, in gara per la Palma d'oro, ha caratterizzato la giornata festiva: c'era molta attesa per il film che batte bandiera francese, produttivamente realizzato in Francia con partecipazione minoritaria italiana (Bibi Film di Angelo Barbagallo, con Rai Cinema e Lucky Red che distribuirà in sala) , un film drammatico che racconta ispirato alla sua stessa biografia, gli anni formativi nella scuola di teatro di Patrice Chereau, un imprinting di vita e di professione mai dimenticato. Non a caso il titolo internazionale è "For ever young", per sempre giovane, proprio per sottolineare come uno scatto fotografico la vita di quel momento, nel 1980 in cui la Bruni Tedeschi ha frequentato il laboratorio di Chereau insieme ad un gruppo di coetanei condividendo speranze e amori ma anche dolori per la droga e l'Aids che cominciava a fare vittime. "Lui ti trasmetteva la febbre, per questo lavoro, per la vita, per le passioni, per l'amore, una febbre che tutti vorremmo avere", ha detto Louis Garrel che lo interpreta in Les Amandiers e che lo ha conosciuto ed è stato un suo attore. Aver fatto la scuola di Chereau è stata una specie di leva militare, totalizzante: "c'era una grandissima vitalità, una giovinezza che esplodeva, una energia incredibile e anche - ha spiegato Bruni Tedeschi - una violenza nel senso che lui era fortemente esigente nei confronti degli attori, poteva essere brusco, duro".
E Louis Garrel ha aggiunto: "Patrice era un Dio vivente, tutti me compreso allora erano soggiogati da questa mentalità forte. Anche se eri in una cena con lui, dava l'impressione di lavorare sempre, sempre concentrato, angosciato, mai leggero, aveva una grande passione per il lavoro e per gli attori, un po' come Nanni Moretti". Un po' scherzando un po' no Garrel ha rivelato: "Valeria era innamorata di lui". Foto Ansa
Red carpet stellare per la première di "Les Amandiers", il nuovo film di Valeria Bruni Tedeschi. Ecco la divina Sharon Stone regina della Montee des Marches: bellissima e sorridente, non ha mancato l'appuntamento con lo scenografico tappeto rosso del Grand Theatre Lumiere. Vestita in bianco e azzurro dai gioielli alle scarpe e con un abito con un lungo strascico che scenograficamente si è tolto rimanendo in lungo dritto e sfilando come una modella.
Tantissime le celebrità, come Paolo Sorrentino chiamato da Thierry Fremaux per le celebrazioni del 75/o festival in programma tra il 24 e il 25 maggio, Tahar Rahim, Clotilde Coureau. Con un grande cappello nero calato sulla testo e una mise al solito eccentrica ha fatto la sua apparizione anche Isabelle Adjani, mentre Isabelle Huppert, altera in lungo verde con i guanti in tono, dopo aver mancato la Montée des Marches qualche sera fa per il suo film "Eo" si è vista per Les Amandiers. Ma a rubare la scena a tutti è stata la sorella di Valeria Bruni Tedeschi, Carla Bruni. L'ex première dame di Francia, cantautrice e ex top model, è apparsa in grandissima forma, bella come non mai.
Valeria Bruni Tedeschi era accompagnata da tutto il suo cast, da Louis Garrel alla protagonista Nadia Tereszkiewicz. Il film di Valeria Bruni Tedeschi, il suo quarto da regista, in gara per la Palma d'oro, ha caratterizzato la giornata festiva: c'era molta attesa per il film che batte bandiera francese, produttivamente realizzato in Francia con partecipazione minoritaria italiana (Bibi Film di Angelo Barbagallo, con Rai Cinema e Lucky Red che distribuirà in sala) , un film drammatico che racconta ispirato alla sua stessa biografia, gli anni formativi nella scuola di teatro di Patrice Chereau, un imprinting di vita e di professione mai dimenticato. Non a caso il titolo internazionale è "For ever young", per sempre giovane, proprio per sottolineare come uno scatto fotografico la vita di quel momento, nel 1980 in cui la Bruni Tedeschi ha frequentato il laboratorio di Chereau insieme ad un gruppo di coetanei condividendo speranze e amori ma anche dolori per la droga e l'Aids che cominciava a fare vittime. "Lui ti trasmetteva la febbre, per questo lavoro, per la vita, per le passioni, per l'amore, una febbre che tutti vorremmo avere", ha detto Louis Garrel che lo interpreta in Les Amandiers e che lo ha conosciuto ed è stato un suo attore. Aver fatto la scuola di Chereau è stata una specie di leva militare, totalizzante: "c'era una grandissima vitalità, una giovinezza che esplodeva, una energia incredibile e anche - ha spiegato Bruni Tedeschi - una violenza nel senso che lui era fortemente esigente nei confronti degli attori, poteva essere brusco, duro".
E Louis Garrel ha aggiunto: "Patrice era un Dio vivente, tutti me compreso allora erano soggiogati da questa mentalità forte. Anche se eri in una cena con lui, dava l'impressione di lavorare sempre, sempre concentrato, angosciato, mai leggero, aveva una grande passione per il lavoro e per gli attori, un po' come Nanni Moretti". Un po' scherzando un po' no Garrel ha rivelato: "Valeria era innamorata di lui". Foto Ansa
Red carpet stellare per la première di "Les Amandiers", il nuovo film di Valeria Bruni Tedeschi. Ecco la divina Sharon Stone regina della Montee des Marches: bellissima e sorridente, non ha mancato l'appuntamento con lo scenografico tappeto rosso del Grand Theatre Lumiere. Vestita in bianco e azzurro dai gioielli alle scarpe e con un abito con un lungo strascico che scenograficamente si è tolto rimanendo in lungo dritto e sfilando come una modella.
Tantissime le celebrità, come Paolo Sorrentino chiamato da Thierry Fremaux per le celebrazioni del 75/o festival in programma tra il 24 e il 25 maggio, Tahar Rahim, Clotilde Coureau. Con un grande cappello nero calato sulla testo e una mise al solito eccentrica ha fatto la sua apparizione anche Isabelle Adjani, mentre Isabelle Huppert, altera in lungo verde con i guanti in tono, dopo aver mancato la Montée des Marches qualche sera fa per il suo film "Eo" si è vista per Les Amandiers. Ma a rubare la scena a tutti è stata la sorella di Valeria Bruni Tedeschi, Carla Bruni. L'ex première dame di Francia, cantautrice e ex top model, è apparsa in grandissima forma, bella come non mai.
Valeria Bruni Tedeschi era accompagnata da tutto il suo cast, da Louis Garrel alla protagonista Nadia Tereszkiewicz. Il film di Valeria Bruni Tedeschi, il suo quarto da regista, in gara per la Palma d'oro, ha caratterizzato la giornata festiva: c'era molta attesa per il film che batte bandiera francese, produttivamente realizzato in Francia con partecipazione minoritaria italiana (Bibi Film di Angelo Barbagallo, con Rai Cinema e Lucky Red che distribuirà in sala) , un film drammatico che racconta ispirato alla sua stessa biografia, gli anni formativi nella scuola di teatro di Patrice Chereau, un imprinting di vita e di professione mai dimenticato. Non a caso il titolo internazionale è "For ever young", per sempre giovane, proprio per sottolineare come uno scatto fotografico la vita di quel momento, nel 1980 in cui la Bruni Tedeschi ha frequentato il laboratorio di Chereau insieme ad un gruppo di coetanei condividendo speranze e amori ma anche dolori per la droga e l'Aids che cominciava a fare vittime. "Lui ti trasmetteva la febbre, per questo lavoro, per la vita, per le passioni, per l'amore, una febbre che tutti vorremmo avere", ha detto Louis Garrel che lo interpreta in Les Amandiers e che lo ha conosciuto ed è stato un suo attore. Aver fatto la scuola di Chereau è stata una specie di leva militare, totalizzante: "c'era una grandissima vitalità, una giovinezza che esplodeva, una energia incredibile e anche - ha spiegato Bruni Tedeschi - una violenza nel senso che lui era fortemente esigente nei confronti degli attori, poteva essere brusco, duro".
E Louis Garrel ha aggiunto: "Patrice era un Dio vivente, tutti me compreso allora erano soggiogati da questa mentalità forte. Anche se eri in una cena con lui, dava l'impressione di lavorare sempre, sempre concentrato, angosciato, mai leggero, aveva una grande passione per il lavoro e per gli attori, un po' come Nanni Moretti". Un po' scherzando un po' no Garrel ha rivelato: "Valeria era innamorata di lui". Foto Ansa
Red carpet stellare per la première di "Les Amandiers", il nuovo film di Valeria Bruni Tedeschi. Ecco la divina Sharon Stone regina della Montee des Marches: bellissima e sorridente, non ha mancato l'appuntamento con lo scenografico tappeto rosso del Grand Theatre Lumiere. Vestita in bianco e azzurro dai gioielli alle scarpe e con un abito con un lungo strascico che scenograficamente si è tolto rimanendo in lungo dritto e sfilando come una modella.
Tantissime le celebrità, come Paolo Sorrentino chiamato da Thierry Fremaux per le celebrazioni del 75/o festival in programma tra il 24 e il 25 maggio, Tahar Rahim, Clotilde Coureau. Con un grande cappello nero calato sulla testo e una mise al solito eccentrica ha fatto la sua apparizione anche Isabelle Adjani, mentre Isabelle Huppert, altera in lungo verde con i guanti in tono, dopo aver mancato la Montée des Marches qualche sera fa per il suo film "Eo" si è vista per Les Amandiers. Ma a rubare la scena a tutti è stata la sorella di Valeria Bruni Tedeschi, Carla Bruni. L'ex première dame di Francia, cantautrice e ex top model, è apparsa in grandissima forma, bella come non mai.
Valeria Bruni Tedeschi era accompagnata da tutto il suo cast, da Louis Garrel alla protagonista Nadia Tereszkiewicz. Il film di Valeria Bruni Tedeschi, il suo quarto da regista, in gara per la Palma d'oro, ha caratterizzato la giornata festiva: c'era molta attesa per il film che batte bandiera francese, produttivamente realizzato in Francia con partecipazione minoritaria italiana (Bibi Film di Angelo Barbagallo, con Rai Cinema e Lucky Red che distribuirà in sala) , un film drammatico che racconta ispirato alla sua stessa biografia, gli anni formativi nella scuola di teatro di Patrice Chereau, un imprinting di vita e di professione mai dimenticato. Non a caso il titolo internazionale è "For ever young", per sempre giovane, proprio per sottolineare come uno scatto fotografico la vita di quel momento, nel 1980 in cui la Bruni Tedeschi ha frequentato il laboratorio di Chereau insieme ad un gruppo di coetanei condividendo speranze e amori ma anche dolori per la droga e l'Aids che cominciava a fare vittime. "Lui ti trasmetteva la febbre, per questo lavoro, per la vita, per le passioni, per l'amore, una febbre che tutti vorremmo avere", ha detto Louis Garrel che lo interpreta in Les Amandiers e che lo ha conosciuto ed è stato un suo attore. Aver fatto la scuola di Chereau è stata una specie di leva militare, totalizzante: "c'era una grandissima vitalità, una giovinezza che esplodeva, una energia incredibile e anche - ha spiegato Bruni Tedeschi - una violenza nel senso che lui era fortemente esigente nei confronti degli attori, poteva essere brusco, duro".
E Louis Garrel ha aggiunto: "Patrice era un Dio vivente, tutti me compreso allora erano soggiogati da questa mentalità forte. Anche se eri in una cena con lui, dava l'impressione di lavorare sempre, sempre concentrato, angosciato, mai leggero, aveva una grande passione per il lavoro e per gli attori, un po' come Nanni Moretti". Un po' scherzando un po' no Garrel ha rivelato: "Valeria era innamorata di lui". Foto Ansa
Red carpet stellare per la première di "Les Amandiers", il nuovo film di Valeria Bruni Tedeschi. Ecco la divina Sharon Stone regina della Montee des Marches: bellissima e sorridente, non ha mancato l'appuntamento con lo scenografico tappeto rosso del Grand Theatre Lumiere. Vestita in bianco e azzurro dai gioielli alle scarpe e con un abito con un lungo strascico che scenograficamente si è tolto rimanendo in lungo dritto e sfilando come una modella.
Tantissime le celebrità, come Paolo Sorrentino chiamato da Thierry Fremaux per le celebrazioni del 75/o festival in programma tra il 24 e il 25 maggio, Tahar Rahim, Clotilde Coureau. Con un grande cappello nero calato sulla testo e una mise al solito eccentrica ha fatto la sua apparizione anche Isabelle Adjani, mentre Isabelle Huppert, altera in lungo verde con i guanti in tono, dopo aver mancato la Montée des Marches qualche sera fa per il suo film "Eo" si è vista per Les Amandiers. Ma a rubare la scena a tutti è stata la sorella di Valeria Bruni Tedeschi, Carla Bruni. L'ex première dame di Francia, cantautrice e ex top model, è apparsa in grandissima forma, bella come non mai.
Valeria Bruni Tedeschi era accompagnata da tutto il suo cast, da Louis Garrel alla protagonista Nadia Tereszkiewicz. Il film di Valeria Bruni Tedeschi, il suo quarto da regista, in gara per la Palma d'oro, ha caratterizzato la giornata festiva: c'era molta attesa per il film che batte bandiera francese, produttivamente realizzato in Francia con partecipazione minoritaria italiana (Bibi Film di Angelo Barbagallo, con Rai Cinema e Lucky Red che distribuirà in sala) , un film drammatico che racconta ispirato alla sua stessa biografia, gli anni formativi nella scuola di teatro di Patrice Chereau, un imprinting di vita e di professione mai dimenticato. Non a caso il titolo internazionale è "For ever young", per sempre giovane, proprio per sottolineare come uno scatto fotografico la vita di quel momento, nel 1980 in cui la Bruni Tedeschi ha frequentato il laboratorio di Chereau insieme ad un gruppo di coetanei condividendo speranze e amori ma anche dolori per la droga e l'Aids che cominciava a fare vittime. "Lui ti trasmetteva la febbre, per questo lavoro, per la vita, per le passioni, per l'amore, una febbre che tutti vorremmo avere", ha detto Louis Garrel che lo interpreta in Les Amandiers e che lo ha conosciuto ed è stato un suo attore. Aver fatto la scuola di Chereau è stata una specie di leva militare, totalizzante: "c'era una grandissima vitalità, una giovinezza che esplodeva, una energia incredibile e anche - ha spiegato Bruni Tedeschi - una violenza nel senso che lui era fortemente esigente nei confronti degli attori, poteva essere brusco, duro".
E Louis Garrel ha aggiunto: "Patrice era un Dio vivente, tutti me compreso allora erano soggiogati da questa mentalità forte. Anche se eri in una cena con lui, dava l'impressione di lavorare sempre, sempre concentrato, angosciato, mai leggero, aveva una grande passione per il lavoro e per gli attori, un po' come Nanni Moretti". Un po' scherzando un po' no Garrel ha rivelato: "Valeria era innamorata di lui". Foto Ansa
Red carpet stellare per la première di "Les Amandiers", il nuovo film di Valeria Bruni Tedeschi. Ecco la divina Sharon Stone regina della Montee des Marches: bellissima e sorridente, non ha mancato l'appuntamento con lo scenografico tappeto rosso del Grand Theatre Lumiere. Vestita in bianco e azzurro dai gioielli alle scarpe e con un abito con un lungo strascico che scenograficamente si è tolto rimanendo in lungo dritto e sfilando come una modella.
Tantissime le celebrità, come Paolo Sorrentino chiamato da Thierry Fremaux per le celebrazioni del 75/o festival in programma tra il 24 e il 25 maggio, Tahar Rahim, Clotilde Coureau. Con un grande cappello nero calato sulla testo e una mise al solito eccentrica ha fatto la sua apparizione anche Isabelle Adjani, mentre Isabelle Huppert, altera in lungo verde con i guanti in tono, dopo aver mancato la Montée des Marches qualche sera fa per il suo film "Eo" si è vista per Les Amandiers. Ma a rubare la scena a tutti è stata la sorella di Valeria Bruni Tedeschi, Carla Bruni. L'ex première dame di Francia, cantautrice e ex top model, è apparsa in grandissima forma, bella come non mai.
Valeria Bruni Tedeschi era accompagnata da tutto il suo cast, da Louis Garrel alla protagonista Nadia Tereszkiewicz. Il film di Valeria Bruni Tedeschi, il suo quarto da regista, in gara per la Palma d'oro, ha caratterizzato la giornata festiva: c'era molta attesa per il film che batte bandiera francese, produttivamente realizzato in Francia con partecipazione minoritaria italiana (Bibi Film di Angelo Barbagallo, con Rai Cinema e Lucky Red che distribuirà in sala) , un film drammatico che racconta ispirato alla sua stessa biografia, gli anni formativi nella scuola di teatro di Patrice Chereau, un imprinting di vita e di professione mai dimenticato. Non a caso il titolo internazionale è "For ever young", per sempre giovane, proprio per sottolineare come uno scatto fotografico la vita di quel momento, nel 1980 in cui la Bruni Tedeschi ha frequentato il laboratorio di Chereau insieme ad un gruppo di coetanei condividendo speranze e amori ma anche dolori per la droga e l'Aids che cominciava a fare vittime. "Lui ti trasmetteva la febbre, per questo lavoro, per la vita, per le passioni, per l'amore, una febbre che tutti vorremmo avere", ha detto Louis Garrel che lo interpreta in Les Amandiers e che lo ha conosciuto ed è stato un suo attore. Aver fatto la scuola di Chereau è stata una specie di leva militare, totalizzante: "c'era una grandissima vitalità, una giovinezza che esplodeva, una energia incredibile e anche - ha spiegato Bruni Tedeschi - una violenza nel senso che lui era fortemente esigente nei confronti degli attori, poteva essere brusco, duro".
E Louis Garrel ha aggiunto: "Patrice era un Dio vivente, tutti me compreso allora erano soggiogati da questa mentalità forte. Anche se eri in una cena con lui, dava l'impressione di lavorare sempre, sempre concentrato, angosciato, mai leggero, aveva una grande passione per il lavoro e per gli attori, un po' come Nanni Moretti". Un po' scherzando un po' no Garrel ha rivelato: "Valeria era innamorata di lui". Foto Ansa
Red carpet stellare per la première di "Les Amandiers", il nuovo film di Valeria Bruni Tedeschi. Ecco la divina Sharon Stone regina della Montee des Marches: bellissima e sorridente, non ha mancato l'appuntamento con lo scenografico tappeto rosso del Grand Theatre Lumiere. Vestita in bianco e azzurro dai gioielli alle scarpe e con un abito con un lungo strascico che scenograficamente si è tolto rimanendo in lungo dritto e sfilando come una modella.
Tantissime le celebrità, come Paolo Sorrentino chiamato da Thierry Fremaux per le celebrazioni del 75/o festival in programma tra il 24 e il 25 maggio, Tahar Rahim, Clotilde Coureau. Con un grande cappello nero calato sulla testo e una mise al solito eccentrica ha fatto la sua apparizione anche Isabelle Adjani, mentre Isabelle Huppert, altera in lungo verde con i guanti in tono, dopo aver mancato la Montée des Marches qualche sera fa per il suo film "Eo" si è vista per Les Amandiers. Ma a rubare la scena a tutti è stata la sorella di Valeria Bruni Tedeschi, Carla Bruni. L'ex première dame di Francia, cantautrice e ex top model, è apparsa in grandissima forma, bella come non mai.
Valeria Bruni Tedeschi era accompagnata da tutto il suo cast, da Louis Garrel alla protagonista Nadia Tereszkiewicz. Il film di Valeria Bruni Tedeschi, il suo quarto da regista, in gara per la Palma d'oro, ha caratterizzato la giornata festiva: c'era molta attesa per il film che batte bandiera francese, produttivamente realizzato in Francia con partecipazione minoritaria italiana (Bibi Film di Angelo Barbagallo, con Rai Cinema e Lucky Red che distribuirà in sala) , un film drammatico che racconta ispirato alla sua stessa biografia, gli anni formativi nella scuola di teatro di Patrice Chereau, un imprinting di vita e di professione mai dimenticato. Non a caso il titolo internazionale è "For ever young", per sempre giovane, proprio per sottolineare come uno scatto fotografico la vita di quel momento, nel 1980 in cui la Bruni Tedeschi ha frequentato il laboratorio di Chereau insieme ad un gruppo di coetanei condividendo speranze e amori ma anche dolori per la droga e l'Aids che cominciava a fare vittime. "Lui ti trasmetteva la febbre, per questo lavoro, per la vita, per le passioni, per l'amore, una febbre che tutti vorremmo avere", ha detto Louis Garrel che lo interpreta in Les Amandiers e che lo ha conosciuto ed è stato un suo attore. Aver fatto la scuola di Chereau è stata una specie di leva militare, totalizzante: "c'era una grandissima vitalità, una giovinezza che esplodeva, una energia incredibile e anche - ha spiegato Bruni Tedeschi - una violenza nel senso che lui era fortemente esigente nei confronti degli attori, poteva essere brusco, duro".
E Louis Garrel ha aggiunto: "Patrice era un Dio vivente, tutti me compreso allora erano soggiogati da questa mentalità forte. Anche se eri in una cena con lui, dava l'impressione di lavorare sempre, sempre concentrato, angosciato, mai leggero, aveva una grande passione per il lavoro e per gli attori, un po' come Nanni Moretti". Un po' scherzando un po' no Garrel ha rivelato: "Valeria era innamorata di lui". Foto Ansa
Red carpet stellare per la première di "Les Amandiers", il nuovo film di Valeria Bruni Tedeschi. Ecco la divina Sharon Stone regina della Montee des Marches: bellissima e sorridente, non ha mancato l'appuntamento con lo scenografico tappeto rosso del Grand Theatre Lumiere. Vestita in bianco e azzurro dai gioielli alle scarpe e con un abito con un lungo strascico che scenograficamente si è tolto rimanendo in lungo dritto e sfilando come una modella.
Tantissime le celebrità, come Paolo Sorrentino chiamato da Thierry Fremaux per le celebrazioni del 75/o festival in programma tra il 24 e il 25 maggio, Tahar Rahim, Clotilde Coureau. Con un grande cappello nero calato sulla testo e una mise al solito eccentrica ha fatto la sua apparizione anche Isabelle Adjani, mentre Isabelle Huppert, altera in lungo verde con i guanti in tono, dopo aver mancato la Montée des Marches qualche sera fa per il suo film "Eo" si è vista per Les Amandiers. Ma a rubare la scena a tutti è stata la sorella di Valeria Bruni Tedeschi, Carla Bruni. L'ex première dame di Francia, cantautrice e ex top model, è apparsa in grandissima forma, bella come non mai.
Valeria Bruni Tedeschi era accompagnata da tutto il suo cast, da Louis Garrel alla protagonista Nadia Tereszkiewicz. Il film di Valeria Bruni Tedeschi, il suo quarto da regista, in gara per la Palma d'oro, ha caratterizzato la giornata festiva: c'era molta attesa per il film che batte bandiera francese, produttivamente realizzato in Francia con partecipazione minoritaria italiana (Bibi Film di Angelo Barbagallo, con Rai Cinema e Lucky Red che distribuirà in sala) , un film drammatico che racconta ispirato alla sua stessa biografia, gli anni formativi nella scuola di teatro di Patrice Chereau, un imprinting di vita e di professione mai dimenticato. Non a caso il titolo internazionale è "For ever young", per sempre giovane, proprio per sottolineare come uno scatto fotografico la vita di quel momento, nel 1980 in cui la Bruni Tedeschi ha frequentato il laboratorio di Chereau insieme ad un gruppo di coetanei condividendo speranze e amori ma anche dolori per la droga e l'Aids che cominciava a fare vittime. "Lui ti trasmetteva la febbre, per questo lavoro, per la vita, per le passioni, per l'amore, una febbre che tutti vorremmo avere", ha detto Louis Garrel che lo interpreta in Les Amandiers e che lo ha conosciuto ed è stato un suo attore. Aver fatto la scuola di Chereau è stata una specie di leva militare, totalizzante: "c'era una grandissima vitalità, una giovinezza che esplodeva, una energia incredibile e anche - ha spiegato Bruni Tedeschi - una violenza nel senso che lui era fortemente esigente nei confronti degli attori, poteva essere brusco, duro".
E Louis Garrel ha aggiunto: "Patrice era un Dio vivente, tutti me compreso allora erano soggiogati da questa mentalità forte. Anche se eri in una cena con lui, dava l'impressione di lavorare sempre, sempre concentrato, angosciato, mai leggero, aveva una grande passione per il lavoro e per gli attori, un po' come Nanni Moretti". Un po' scherzando un po' no Garrel ha rivelato: "Valeria era innamorata di lui". Foto Ansa
Red carpet stellare per la première di "Les Amandiers", il nuovo film di Valeria Bruni Tedeschi. Ecco la divina Sharon Stone regina della Montee des Marches: bellissima e sorridente, non ha mancato l'appuntamento con lo scenografico tappeto rosso del Grand Theatre Lumiere. Vestita in bianco e azzurro dai gioielli alle scarpe e con un abito con un lungo strascico che scenograficamente si è tolto rimanendo in lungo dritto e sfilando come una modella.
Tantissime le celebrità, come Paolo Sorrentino chiamato da Thierry Fremaux per le celebrazioni del 75/o festival in programma tra il 24 e il 25 maggio, Tahar Rahim, Clotilde Coureau. Con un grande cappello nero calato sulla testo e una mise al solito eccentrica ha fatto la sua apparizione anche Isabelle Adjani, mentre Isabelle Huppert, altera in lungo verde con i guanti in tono, dopo aver mancato la Montée des Marches qualche sera fa per il suo film "Eo" si è vista per Les Amandiers. Ma a rubare la scena a tutti è stata la sorella di Valeria Bruni Tedeschi, Carla Bruni. L'ex première dame di Francia, cantautrice e ex top model, è apparsa in grandissima forma, bella come non mai.
Valeria Bruni Tedeschi era accompagnata da tutto il suo cast, da Louis Garrel alla protagonista Nadia Tereszkiewicz. Il film di Valeria Bruni Tedeschi, il suo quarto da regista, in gara per la Palma d'oro, ha caratterizzato la giornata festiva: c'era molta attesa per il film che batte bandiera francese, produttivamente realizzato in Francia con partecipazione minoritaria italiana (Bibi Film di Angelo Barbagallo, con Rai Cinema e Lucky Red che distribuirà in sala) , un film drammatico che racconta ispirato alla sua stessa biografia, gli anni formativi nella scuola di teatro di Patrice Chereau, un imprinting di vita e di professione mai dimenticato. Non a caso il titolo internazionale è "For ever young", per sempre giovane, proprio per sottolineare come uno scatto fotografico la vita di quel momento, nel 1980 in cui la Bruni Tedeschi ha frequentato il laboratorio di Chereau insieme ad un gruppo di coetanei condividendo speranze e amori ma anche dolori per la droga e l'Aids che cominciava a fare vittime. "Lui ti trasmetteva la febbre, per questo lavoro, per la vita, per le passioni, per l'amore, una febbre che tutti vorremmo avere", ha detto Louis Garrel che lo interpreta in Les Amandiers e che lo ha conosciuto ed è stato un suo attore. Aver fatto la scuola di Chereau è stata una specie di leva militare, totalizzante: "c'era una grandissima vitalità, una giovinezza che esplodeva, una energia incredibile e anche - ha spiegato Bruni Tedeschi - una violenza nel senso che lui era fortemente esigente nei confronti degli attori, poteva essere brusco, duro".
E Louis Garrel ha aggiunto: "Patrice era un Dio vivente, tutti me compreso allora erano soggiogati da questa mentalità forte. Anche se eri in una cena con lui, dava l'impressione di lavorare sempre, sempre concentrato, angosciato, mai leggero, aveva una grande passione per il lavoro e per gli attori, un po' come Nanni Moretti". Un po' scherzando un po' no Garrel ha rivelato: "Valeria era innamorata di lui". Foto Ansa
Red carpet stellare per la première di "Les Amandiers", il nuovo film di Valeria Bruni Tedeschi. Ecco la divina Sharon Stone regina della Montee des Marches: bellissima e sorridente, non ha mancato l'appuntamento con lo scenografico tappeto rosso del Grand Theatre Lumiere. Vestita in bianco e azzurro dai gioielli alle scarpe e con un abito con un lungo strascico che scenograficamente si è tolto rimanendo in lungo dritto e sfilando come una modella.
Tantissime le celebrità, come Paolo Sorrentino chiamato da Thierry Fremaux per le celebrazioni del 75/o festival in programma tra il 24 e il 25 maggio, Tahar Rahim, Clotilde Coureau. Con un grande cappello nero calato sulla testo e una mise al solito eccentrica ha fatto la sua apparizione anche Isabelle Adjani, mentre Isabelle Huppert, altera in lungo verde con i guanti in tono, dopo aver mancato la Montée des Marches qualche sera fa per il suo film "Eo" si è vista per Les Amandiers. Ma a rubare la scena a tutti è stata la sorella di Valeria Bruni Tedeschi, Carla Bruni. L'ex première dame di Francia, cantautrice e ex top model, è apparsa in grandissima forma, bella come non mai.
Valeria Bruni Tedeschi era accompagnata da tutto il suo cast, da Louis Garrel alla protagonista Nadia Tereszkiewicz. Il film di Valeria Bruni Tedeschi, il suo quarto da regista, in gara per la Palma d'oro, ha caratterizzato la giornata festiva: c'era molta attesa per il film che batte bandiera francese, produttivamente realizzato in Francia con partecipazione minoritaria italiana (Bibi Film di Angelo Barbagallo, con Rai Cinema e Lucky Red che distribuirà in sala) , un film drammatico che racconta ispirato alla sua stessa biografia, gli anni formativi nella scuola di teatro di Patrice Chereau, un imprinting di vita e di professione mai dimenticato. Non a caso il titolo internazionale è "For ever young", per sempre giovane, proprio per sottolineare come uno scatto fotografico la vita di quel momento, nel 1980 in cui la Bruni Tedeschi ha frequentato il laboratorio di Chereau insieme ad un gruppo di coetanei condividendo speranze e amori ma anche dolori per la droga e l'Aids che cominciava a fare vittime. "Lui ti trasmetteva la febbre, per questo lavoro, per la vita, per le passioni, per l'amore, una febbre che tutti vorremmo avere", ha detto Louis Garrel che lo interpreta in Les Amandiers e che lo ha conosciuto ed è stato un suo attore. Aver fatto la scuola di Chereau è stata una specie di leva militare, totalizzante: "c'era una grandissima vitalità, una giovinezza che esplodeva, una energia incredibile e anche - ha spiegato Bruni Tedeschi - una violenza nel senso che lui era fortemente esigente nei confronti degli attori, poteva essere brusco, duro".
E Louis Garrel ha aggiunto: "Patrice era un Dio vivente, tutti me compreso allora erano soggiogati da questa mentalità forte. Anche se eri in una cena con lui, dava l'impressione di lavorare sempre, sempre concentrato, angosciato, mai leggero, aveva una grande passione per il lavoro e per gli attori, un po' come Nanni Moretti". Un po' scherzando un po' no Garrel ha rivelato: "Valeria era innamorata di lui". Foto Ansa