"Molestie sessuali poi mi ha diffamata", "Dice il falso, denuncio": guerra fra Blake Lively e Baldoni
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Il film è stato uno dei titoli "caso" degli ultimi mesi, così come lo era stato il libro best seller di Colleen Hoover da cui è tratto, poi tornato a nuova fama grazie a TikTok. E in effetti It Ends With Us - Siamo noi a dire basta, è una toccante storia sugli abusi e le violenze in famiglia, e come sopravvivere riprendendosi la propria vita. Ma pochi si sarebbero aspettati di vedere gli scontri interpretati sul set da Blake Lively e Justin Baldoni diventare realtà. Con rabbiosa coda di denunce e voci diffamatorie.
Justin Baldoni è non solo attore ma anche regista di It Ends With Us, mentre Blake Lively (che è anche un'infliencer da quasi 50 milioni di follower, e moglie dell'attore Ryan Reynolds) ne è coprotagonista e produttrice. Fra i due le cose sono andate male quasi da subito, la Lively si è prima lamentata dei comportamenti tossici di Baldoni sul set, poi lo ha denunciato per molestie sessuali e per aver orchestrato assieme ad altre persone una campagna diffamatoria per rovinare la sua immagine.
Nel far questo Blake Lively ha dato accesso al New York Times alla sua mail e a una serie di documenti che proverebbero la sua versione. Baldoni ha risposto denunciando il potente quotidiano per aver riportato cose false e inesatte, manipolando le fonti ottenute. Querela estesa alla ex partner sul set.
Blake Lively si era lamentata di essere stata baciata senza permesso sul set da Baldoni, aveva preteso un intimacy coordinator che supervisionasse le scene di sesso fra loro, poi aveva rifiutato di comparire con il coprotagonista e regista in tutte le occasioni pubbliche legate al film. Poi l'articolo del New York Times, con retroscena drammatici che hanno portato alla risposta di Baldoni, accusato di aver discriminato l'attrice insieme al coproduttore Jamey Heath e di aver mostrato alla Lively, lui che è percepito come campione dell'impegno contro la mascolinità tossica grazie al podcast Man Enough, foto di sua moglie nuda. Quest'ultimo collabora con Melissa Nathan, la stessa consulente che si è rivelata fondamentale nel far vincere il processo a Johnny Depp contro l'ex Amber Heard, distruggendone l'immagine.
Blake Lively si sente al centro di una cospirazione per farle fare la stessa fine, Justin Baldoni ha più recentemente accusato il marito di lei, Ryan Reynolds, di averlo aggredito in pubblico, proprio lui che si era messo a riscrivere con la consorte alcune scene del film. Un autentico vespaio, come si vede, che sta esplodendo sui vari media ed è atteso dal giudice.
Foto da Instagram
Il film è stato uno dei titoli "caso" degli ultimi mesi, così come lo era stato il libro best seller di Colleen Hoover da cui è tratto, poi tornato a nuova fama grazie a TikTok. E in effetti It Ends With Us - Siamo noi a dire basta, è una toccante storia sugli abusi e le violenze in famiglia, e come sopravvivere riprendendosi la propria vita. Ma pochi si sarebbero aspettati di vedere gli scontri interpretati sul set da Blake Lively e Justin Baldoni diventare realtà. Con rabbiosa coda di denunce e voci diffamatorie.
Justin Baldoni è non solo attore ma anche regista di It Ends With Us, mentre Blake Lively (che è anche un'infliencer da quasi 50 milioni di follower, e moglie dell'attore Ryan Reynolds) ne è coprotagonista e produttrice. Fra i due le cose sono andate male quasi da subito, la Lively si è prima lamentata dei comportamenti tossici di Baldoni sul set, poi lo ha denunciato per molestie sessuali e per aver orchestrato assieme ad altre persone una campagna diffamatoria per rovinare la sua immagine.
Nel far questo Blake Lively ha dato accesso al New York Times alla sua mail e a una serie di documenti che proverebbero la sua versione. Baldoni ha risposto denunciando il potente quotidiano per aver riportato cose false e inesatte, manipolando le fonti ottenute. Querela estesa alla ex partner sul set.
Blake Lively si era lamentata di essere stata baciata senza permesso sul set da Baldoni, aveva preteso un intimacy coordinator che supervisionasse le scene di sesso fra loro, poi aveva rifiutato di comparire con il coprotagonista e regista in tutte le occasioni pubbliche legate al film. Poi l'articolo del New York Times, con retroscena drammatici che hanno portato alla risposta di Baldoni, accusato di aver discriminato l'attrice insieme al coproduttore Jamey Heath e di aver mostrato alla Lively, lui che è percepito come campione dell'impegno contro la mascolinità tossica grazie al podcast Man Enough, foto di sua moglie nuda. Quest'ultimo collabora con Melissa Nathan, la stessa consulente che si è rivelata fondamentale nel far vincere il processo a Johnny Depp contro l'ex Amber Heard, distruggendone l'immagine.
Blake Lively si sente al centro di una cospirazione per farle fare la stessa fine, Justin Baldoni ha più recentemente accusato il marito di lei, Ryan Reynolds, di averlo aggredito in pubblico, proprio lui che si era messo a riscrivere con la consorte alcune scene del film. Un autentico vespaio, come si vede, che sta esplodendo sui vari media ed è atteso dal giudice.
Foto da Instagram
Il film è stato uno dei titoli "caso" degli ultimi mesi, così come lo era stato il libro best seller di Colleen Hoover da cui è tratto, poi tornato a nuova fama grazie a TikTok. E in effetti It Ends With Us - Siamo noi a dire basta, è una toccante storia sugli abusi e le violenze in famiglia, e come sopravvivere riprendendosi la propria vita. Ma pochi si sarebbero aspettati di vedere gli scontri interpretati sul set da Blake Lively e Justin Baldoni diventare realtà. Con rabbiosa coda di denunce e voci diffamatorie.
Justin Baldoni è non solo attore ma anche regista di It Ends With Us, mentre Blake Lively (che è anche un'infliencer da quasi 50 milioni di follower, e moglie dell'attore Ryan Reynolds) ne è coprotagonista e produttrice. Fra i due le cose sono andate male quasi da subito, la Lively si è prima lamentata dei comportamenti tossici di Baldoni sul set, poi lo ha denunciato per molestie sessuali e per aver orchestrato assieme ad altre persone una campagna diffamatoria per rovinare la sua immagine.
Nel far questo Blake Lively ha dato accesso al New York Times alla sua mail e a una serie di documenti che proverebbero la sua versione. Baldoni ha risposto denunciando il potente quotidiano per aver riportato cose false e inesatte, manipolando le fonti ottenute. Querela estesa alla ex partner sul set.
Blake Lively si era lamentata di essere stata baciata senza permesso sul set da Baldoni, aveva preteso un intimacy coordinator che supervisionasse le scene di sesso fra loro, poi aveva rifiutato di comparire con il coprotagonista e regista in tutte le occasioni pubbliche legate al film. Poi l'articolo del New York Times, con retroscena drammatici che hanno portato alla risposta di Baldoni, accusato di aver discriminato l'attrice insieme al coproduttore Jamey Heath e di aver mostrato alla Lively, lui che è percepito come campione dell'impegno contro la mascolinità tossica grazie al podcast Man Enough, foto di sua moglie nuda. Quest'ultimo collabora con Melissa Nathan, la stessa consulente che si è rivelata fondamentale nel far vincere il processo a Johnny Depp contro l'ex Amber Heard, distruggendone l'immagine.
Blake Lively si sente al centro di una cospirazione per farle fare la stessa fine, Justin Baldoni ha più recentemente accusato il marito di lei, Ryan Reynolds, di averlo aggredito in pubblico, proprio lui che si era messo a riscrivere con la consorte alcune scene del film. Un autentico vespaio, come si vede, che sta esplodendo sui vari media ed è atteso dal giudice.
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