Amendola sul padre Ferruccio: "Quando perse all'improvviso la memoria". E cambiò tutto
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Claudio Amendola lo ha raccontato spiritosamente più volte, di come i suoi amici e compagni di scuola facessero a gara a chiedere di farsi mandare aff...da suo padre Ferruccio. Perché quel modo di dirlo, quella "pasta" vocale e quell'espressività erano uniche, e hanno fatto di Ferruccio Amendola (doppiatore per anni di Pacino, De Niro, Hoffman, Stallone e molti altri) una delle voci più amate del cinema italiano.
Ferruccio Amendola, padre di Claudio, per tutti è ancora The Voice del doppiaggio italiano. Per questo è stato un dolore veder svanire prima la mente e poi la voce di quell'indimenticabile attore-doppiatore. Claudio Amendola ne ha parlato intervistato a Verissimo: "Papà perse la memoria sul palco, fu Maurizio Costanzo a chiedergli di recitare a teatro in Io speravo che me la cavo. Non andava in scena da moltissimo tempo. Sul palco del Parioli perse improvvisamente la memoria, di un intero atto. Io ero in platea e notai subito cosa accadeva, lui andò avanti nell'imbarazzo generale, unico adulto sul palco, attorniato da bambini".
L'inizio di un decadimento doloroso: "Si sentivano dal pubblico dei suggerimenti che andavano avanti in modo sempre più angosciante, per me è stato molto difficile non salire sul palco e portarmelo via". Ma dopo il primo atto, raggiunto nei camerini dal figlio, Ferruccio Amendola, si lasciò convincere ad entrare in scena col copione. "Ma avere una debacle del genere per lui è stato molto difficile - ha ricordato il figlio Claudio". Ma l'invecchiamento è cominciato lì, gli esami non evidenziavano problemi, ma il decadimento era in atto e "questo uomo che viveva del controllo assoluto del suo lavoro, era diventato come un bambino". Sperduto, devastato e suo modo tenero.
Un dolore che si sommava alla separazione fra Ferruccio e Rita: "Mia madre era una donna ribelle, entrambi doppiatori, l'unica volta che li ho sentiti dirsi ti amo è stato in New York New York, lui doppiava De Niro e lei la Minnelli. Si sono separati che ero talmente piccolo che non ho molti ricordi, li ho visti avere un rapporto migliore da separati".
Foto da Ansa e Instagram
Claudio Amendola lo ha raccontato spiritosamente più volte, di come i suoi amici e compagni di scuola facessero a gara a chiedere di farsi mandare aff...da suo padre Ferruccio. Perché quel modo di dirlo, quella "pasta" vocale e quell'espressività erano uniche, e hanno fatto di Ferruccio Amendola (doppiatore per anni di Pacino, De Niro, Hoffman, Stallone e molti altri) una delle voci più amate del cinema italiano.
Ferruccio Amendola, padre di Claudio, per tutti è ancora The Voice del doppiaggio italiano. Per questo è stato un dolore veder svanire prima la mente e poi la voce di quell'indimenticabile attore-doppiatore. Claudio Amendola ne ha parlato intervistato a Verissimo: "Papà perse la memoria sul palco, fu Maurizio Costanzo a chiedergli di recitare a teatro in Io speravo che me la cavo. Non andava in scena da moltissimo tempo. Sul palco del Parioli perse improvvisamente la memoria, di un intero atto. Io ero in platea e notai subito cosa accadeva, lui andò avanti nell'imbarazzo generale, unico adulto sul palco, attorniato da bambini".
L'inizio di un decadimento doloroso: "Si sentivano dal pubblico dei suggerimenti che andavano avanti in modo sempre più angosciante, per me è stato molto difficile non salire sul palco e portarmelo via". Ma dopo il primo atto, raggiunto nei camerini dal figlio, Ferruccio Amendola, si lasciò convincere ad entrare in scena col copione. "Ma avere una debacle del genere per lui è stato molto difficile - ha ricordato il figlio Claudio". Ma l'invecchiamento è cominciato lì, gli esami non evidenziavano problemi, ma il decadimento era in atto e "questo uomo che viveva del controllo assoluto del suo lavoro, era diventato come un bambino". Sperduto, devastato e suo modo tenero.
Un dolore che si sommava alla separazione fra Ferruccio e Rita: "Mia madre era una donna ribelle, entrambi doppiatori, l'unica volta che li ho sentiti dirsi ti amo è stato in New York New York, lui doppiava De Niro e lei la Minnelli. Si sono separati che ero talmente piccolo che non ho molti ricordi, li ho visti avere un rapporto migliore da separati".
Foto da Ansa e Instagram
Claudio Amendola lo ha raccontato spiritosamente più volte, di come i suoi amici e compagni di scuola facessero a gara a chiedere di farsi mandare aff...da suo padre Ferruccio. Perché quel modo di dirlo, quella "pasta" vocale e quell'espressività erano uniche, e hanno fatto di Ferruccio Amendola (doppiatore per anni di Pacino, De Niro, Hoffman, Stallone e molti altri) una delle voci più amate del cinema italiano.
Ferruccio Amendola, padre di Claudio, per tutti è ancora The Voice del doppiaggio italiano. Per questo è stato un dolore veder svanire prima la mente e poi la voce di quell'indimenticabile attore-doppiatore. Claudio Amendola ne ha parlato intervistato a Verissimo: "Papà perse la memoria sul palco, fu Maurizio Costanzo a chiedergli di recitare a teatro in Io speravo che me la cavo. Non andava in scena da moltissimo tempo. Sul palco del Parioli perse improvvisamente la memoria, di un intero atto. Io ero in platea e notai subito cosa accadeva, lui andò avanti nell'imbarazzo generale, unico adulto sul palco, attorniato da bambini".
L'inizio di un decadimento doloroso: "Si sentivano dal pubblico dei suggerimenti che andavano avanti in modo sempre più angosciante, per me è stato molto difficile non salire sul palco e portarmelo via". Ma dopo il primo atto, raggiunto nei camerini dal figlio, Ferruccio Amendola, si lasciò convincere ad entrare in scena col copione. "Ma avere una debacle del genere per lui è stato molto difficile - ha ricordato il figlio Claudio". Ma l'invecchiamento è cominciato lì, gli esami non evidenziavano problemi, ma il decadimento era in atto e "questo uomo che viveva del controllo assoluto del suo lavoro, era diventato come un bambino". Sperduto, devastato e suo modo tenero.
Un dolore che si sommava alla separazione fra Ferruccio e Rita: "Mia madre era una donna ribelle, entrambi doppiatori, l'unica volta che li ho sentiti dirsi ti amo è stato in New York New York, lui doppiava De Niro e lei la Minnelli. Si sono separati che ero talmente piccolo che non ho molti ricordi, li ho visti avere un rapporto migliore da separati".
Foto da Ansa e Instagram
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