• INTERNET E VOCE
    • ULTRAINTERNET FIBRA
    • ULTRAINTERNET FIBRA + MOBILE
    • ULTRAINTERNET FIBRA SMART HOME
  • |
  • Mobile
    • CHIAMATE SMS E INTERNET
    • ESTERO
    • RICARICA
    • SUPPORTO
  • |
  • BUSINESS
    • Partita IVA
    • Aziende
    • Pubblica Amministrazione
  • |
  • Shopping
  • |
  • Salute
  • |
  • Risparmia su Luce e Gas
  • NEGOZI TISCALI
  • |
  • MY TISCALI
  • |
  • mail
  • |
  • instagram
  • |
  • facebook
  • |
  • twitter
TISCALI spettacolispettacoli
Fire TV Stick 4K con telecomando
69,99€  39,99€
43%
  • news
  • televisione
  • cinema
  • musica
  • gossip
  • video
  • photogallery
  • speciale sanremo
  • rockol awards 2022
  • INTERNET E VOCE
  • MOBILE
  • BUSINESS
  • SHOPPING
  • SALUTE
  • RISPARMIA SU LUCE E GAS
  • NEGOZI TISCALI
  • MY TISCALI

Aida Yespica, una vita di dolore e sofferenze. Forse è arrivato il lieto fine

1/107

Abbandonata dalla madre, il padre morto tra le sue braccia. Un’infanzia di stenti in Venezuela, con notti a dormire per terra tra gli scarafaggi. La vita non ha avuto certo un inizio gentile con la showgirl Aida Yespica. Ma poi l’Italia, il successo, l’amore con il calciatore Matteo Ferrari e infine la nascita del suo amatissimo Aron nel 2008.

Sembra la storia di un riscatto, una favola a lieto fine. Invece la prova più dura la vita gliela doveva ancora mettere davanti. Gli ultimi anni infatti sono stati di dolore e solitudine, separata per colpa di burocrazia e fatalità dal figlio. 

LA STORIA

Facciamo un passo indietro, nel 2008 Aida diventa mamma. L’inizio della maternità è scosso da una brutta depressione post partum che da una botta d’arresto alla sua carriera. La relazione con Ferrari si interrompe poco dopo e si porterà dietro strascichi legali risolti solo con il tempo.

Nel 2016 Aron ha 7 anni, vive in Italia con la mamma. Per Aida arriva l’ennesimo durissimo colpo: vittima di una truffa perde tutto il denaro trovandosi in una situazione di grave difficoltà economica. Da qui la decisione sofferta ma responsabile: per la stabilità di Aron è meglio che vada a vivere a Miami col padre. Aida non si dà per vinta, si rimette in sesto e ogni mese vola a Miami da suo figlio.

Riesce ad essere una madre presente nonostante tutto e lentamente ricostruisce sé stessa senza mai perdere di vista il suo ruolo di madre.

Tutto sembra andare per il meglio, fino ad agosto 2019. Le scade il passaporto e per la venezuelana inizia il vero calvario. La democratica America è diffidente nei confronti dei cittadini sudamericani, rinnovare il visto si rivela un percorso ad ostacoli senza precedenti. Tra rinvii e dinieghi passano 4 mesi. Riabbraccia il figlio, portato in Italia dal padre, solo per qualche ora s dicembre 2019. Il bambino è confuso, pensa che la mamma non lo voglia più vedere. Lei è distrutta. Le assicurano che a marzo avrà il suo visto e tutto si risolverà. Ma quel marzo il mondo cambia e non sarà mai più lo stesso. 

Il covid avviluppa la burocrazia e prendere un aereo diventa impossibile. Aida e Aron si vedono ogni giorno, internet salva il loro rapporto ma il dolore non passa. Fino a questa estate. Dopo due anni e mezzo Aida finalmente può andare negli Stati Uniti a riabbracciare suo figlio, non più sorrisi e baci da uno schermo ma carezze e coccole sul divano. 

Ora che Natale si avvicina Aida è tornata a Miami. Film sul divano e partite di calcio, a vederli sembra una famiglia normale, i drammi dimenticati. Invece questo è il primo Natale dopo tre passati lontani. Forse è davvero arrivato il lieto fine. 

Camilla Soru

Abbandonata dalla madre, il padre morto tra le sue braccia. Un’infanzia di stenti in Venezuela, con notti a dormire per terra tra gli scarafaggi. La vita non ha avuto certo un inizio gentile con la showgirl Aida Yespica. Ma poi l’Italia, il successo, l’amore con il calciatore Matteo Ferrari e infine la nascita del suo amatissimo Aron nel 2008.

Sembra la storia di un riscatto, una favola a lieto fine. Invece la prova più dura la vita gliela doveva ancora mettere davanti. Gli ultimi anni infatti sono stati di dolore e solitudine, separata per colpa di burocrazia e fatalità dal figlio. 

LA STORIA

Facciamo un passo indietro, nel 2008 Aida diventa mamma. L’inizio della maternità è scosso da una brutta depressione post partum che da una botta d’arresto alla sua carriera. La relazione con Ferrari si interrompe poco dopo e si porterà dietro strascichi legali risolti solo con il tempo.

Nel 2016 Aron ha 7 anni, vive in Italia con la mamma. Per Aida arriva l’ennesimo durissimo colpo: vittima di una truffa perde tutto il denaro trovandosi in una situazione di grave difficoltà economica. Da qui la decisione sofferta ma responsabile: per la stabilità di Aron è meglio che vada a vivere a Miami col padre. Aida non si dà per vinta, si rimette in sesto e ogni mese vola a Miami da suo figlio.

Riesce ad essere una madre presente nonostante tutto e lentamente ricostruisce sé stessa senza mai perdere di vista il suo ruolo di madre.

Tutto sembra andare per il meglio, fino ad agosto 2019. Le scade il passaporto e per la venezuelana inizia il vero calvario. La democratica America è diffidente nei confronti dei cittadini sudamericani, rinnovare il visto si rivela un percorso ad ostacoli senza precedenti. Tra rinvii e dinieghi passano 4 mesi. Riabbraccia il figlio, portato in Italia dal padre, solo per qualche ora s dicembre 2019. Il bambino è confuso, pensa che la mamma non lo voglia più vedere. Lei è distrutta. Le assicurano che a marzo avrà il suo visto e tutto si risolverà. Ma quel marzo il mondo cambia e non sarà mai più lo stesso. 

Il covid avviluppa la burocrazia e prendere un aereo diventa impossibile. Aida e Aron si vedono ogni giorno, internet salva il loro rapporto ma il dolore non passa. Fino a questa estate. Dopo due anni e mezzo Aida finalmente può andare negli Stati Uniti a riabbracciare suo figlio, non più sorrisi e baci da uno schermo ma carezze e coccole sul divano. 

Ora che Natale si avvicina Aida è tornata a Miami. Film sul divano e partite di calcio, a vederli sembra una famiglia normale, i drammi dimenticati. Invece questo è il primo Natale dopo tre passati lontani. Forse è davvero arrivato il lieto fine. 

Camilla Soru

Abbandonata dalla madre, il padre morto tra le sue braccia. Un’infanzia di stenti in Venezuela, con notti a dormire per terra tra gli scarafaggi. La vita non ha avuto certo un inizio gentile con la showgirl Aida Yespica. Ma poi l’Italia, il successo, l’amore con il calciatore Matteo Ferrari e infine la nascita del suo amatissimo Aron nel 2008.

Sembra la storia di un riscatto, una favola a lieto fine. Invece la prova più dura la vita gliela doveva ancora mettere davanti. Gli ultimi anni infatti sono stati di dolore e solitudine, separata per colpa di burocrazia e fatalità dal figlio. 

LA STORIA

Facciamo un passo indietro, nel 2008 Aida diventa mamma. L’inizio della maternità è scosso da una brutta depressione post partum che da una botta d’arresto alla sua carriera. La relazione con Ferrari si interrompe poco dopo e si porterà dietro strascichi legali risolti solo con il tempo.

Nel 2016 Aron ha 7 anni, vive in Italia con la mamma. Per Aida arriva l’ennesimo durissimo colpo: vittima di una truffa perde tutto il denaro trovandosi in una situazione di grave difficoltà economica. Da qui la decisione sofferta ma responsabile: per la stabilità di Aron è meglio che vada a vivere a Miami col padre. Aida non si dà per vinta, si rimette in sesto e ogni mese vola a Miami da suo figlio.

Riesce ad essere una madre presente nonostante tutto e lentamente ricostruisce sé stessa senza mai perdere di vista il suo ruolo di madre.

Tutto sembra andare per il meglio, fino ad agosto 2019. Le scade il passaporto e per la venezuelana inizia il vero calvario. La democratica America è diffidente nei confronti dei cittadini sudamericani, rinnovare il visto si rivela un percorso ad ostacoli senza precedenti. Tra rinvii e dinieghi passano 4 mesi. Riabbraccia il figlio, portato in Italia dal padre, solo per qualche ora s dicembre 2019. Il bambino è confuso, pensa che la mamma non lo voglia più vedere. Lei è distrutta. Le assicurano che a marzo avrà il suo visto e tutto si risolverà. Ma quel marzo il mondo cambia e non sarà mai più lo stesso. 

Il covid avviluppa la burocrazia e prendere un aereo diventa impossibile. Aida e Aron si vedono ogni giorno, internet salva il loro rapporto ma il dolore non passa. Fino a questa estate. Dopo due anni e mezzo Aida finalmente può andare negli Stati Uniti a riabbracciare suo figlio, non più sorrisi e baci da uno schermo ma carezze e coccole sul divano. 

Ora che Natale si avvicina Aida è tornata a Miami. Film sul divano e partite di calcio, a vederli sembra una famiglia normale, i drammi dimenticati. Invece questo è il primo Natale dopo tre passati lontani. Forse è davvero arrivato il lieto fine. 

Camilla Soru

Abbandonata dalla madre, il padre morto tra le sue braccia. Un’infanzia di stenti in Venezuela, con notti a dormire per terra tra gli scarafaggi. La vita non ha avuto certo un inizio gentile con la showgirl Aida Yespica. Ma poi l’Italia, il successo, l’amore con il calciatore Matteo Ferrari e infine la nascita del suo amatissimo Aron nel 2008.

Sembra la storia di un riscatto, una favola a lieto fine. Invece la prova più dura la vita gliela doveva ancora mettere davanti. Gli ultimi anni infatti sono stati di dolore e solitudine, separata per colpa di burocrazia e fatalità dal figlio. 

LA STORIA

Facciamo un passo indietro, nel 2008 Aida diventa mamma. L’inizio della maternità è scosso da una brutta depressione post partum che da una botta d’arresto alla sua carriera. La relazione con Ferrari si interrompe poco dopo e si porterà dietro strascichi legali risolti solo con il tempo.

Nel 2016 Aron ha 7 anni, vive in Italia con la mamma. Per Aida arriva l’ennesimo durissimo colpo: vittima di una truffa perde tutto il denaro trovandosi in una situazione di grave difficoltà economica. Da qui la decisione sofferta ma responsabile: per la stabilità di Aron è meglio che vada a vivere a Miami col padre. Aida non si dà per vinta, si rimette in sesto e ogni mese vola a Miami da suo figlio.

Riesce ad essere una madre presente nonostante tutto e lentamente ricostruisce sé stessa senza mai perdere di vista il suo ruolo di madre.

Tutto sembra andare per il meglio, fino ad agosto 2019. Le scade il passaporto e per la venezuelana inizia il vero calvario. La democratica America è diffidente nei confronti dei cittadini sudamericani, rinnovare il visto si rivela un percorso ad ostacoli senza precedenti. Tra rinvii e dinieghi passano 4 mesi. Riabbraccia il figlio, portato in Italia dal padre, solo per qualche ora s dicembre 2019. Il bambino è confuso, pensa che la mamma non lo voglia più vedere. Lei è distrutta. Le assicurano che a marzo avrà il suo visto e tutto si risolverà. Ma quel marzo il mondo cambia e non sarà mai più lo stesso. 

Il covid avviluppa la burocrazia e prendere un aereo diventa impossibile. Aida e Aron si vedono ogni giorno, internet salva il loro rapporto ma il dolore non passa. Fino a questa estate. Dopo due anni e mezzo Aida finalmente può andare negli Stati Uniti a riabbracciare suo figlio, non più sorrisi e baci da uno schermo ma carezze e coccole sul divano. 

Ora che Natale si avvicina Aida è tornata a Miami. Film sul divano e partite di calcio, a vederli sembra una famiglia normale, i drammi dimenticati. Invece questo è il primo Natale dopo tre passati lontani. Forse è davvero arrivato il lieto fine. 

Camilla Soru

Abbandonata dalla madre, il padre morto tra le sue braccia. Un’infanzia di stenti in Venezuela, con notti a dormire per terra tra gli scarafaggi. La vita non ha avuto certo un inizio gentile con la showgirl Aida Yespica. Ma poi l’Italia, il successo, l’amore con il calciatore Matteo Ferrari e infine la nascita del suo amatissimo Aron nel 2008.

Sembra la storia di un riscatto, una favola a lieto fine. Invece la prova più dura la vita gliela doveva ancora mettere davanti. Gli ultimi anni infatti sono stati di dolore e solitudine, separata per colpa di burocrazia e fatalità dal figlio. 

LA STORIA

Facciamo un passo indietro, nel 2008 Aida diventa mamma. L’inizio della maternità è scosso da una brutta depressione post partum che da una botta d’arresto alla sua carriera. La relazione con Ferrari si interrompe poco dopo e si porterà dietro strascichi legali risolti solo con il tempo.

Nel 2016 Aron ha 7 anni, vive in Italia con la mamma. Per Aida arriva l’ennesimo durissimo colpo: vittima di una truffa perde tutto il denaro trovandosi in una situazione di grave difficoltà economica. Da qui la decisione sofferta ma responsabile: per la stabilità di Aron è meglio che vada a vivere a Miami col padre. Aida non si dà per vinta, si rimette in sesto e ogni mese vola a Miami da suo figlio.

Riesce ad essere una madre presente nonostante tutto e lentamente ricostruisce sé stessa senza mai perdere di vista il suo ruolo di madre.

Tutto sembra andare per il meglio, fino ad agosto 2019. Le scade il passaporto e per la venezuelana inizia il vero calvario. La democratica America è diffidente nei confronti dei cittadini sudamericani, rinnovare il visto si rivela un percorso ad ostacoli senza precedenti. Tra rinvii e dinieghi passano 4 mesi. Riabbraccia il figlio, portato in Italia dal padre, solo per qualche ora s dicembre 2019. Il bambino è confuso, pensa che la mamma non lo voglia più vedere. Lei è distrutta. Le assicurano che a marzo avrà il suo visto e tutto si risolverà. Ma quel marzo il mondo cambia e non sarà mai più lo stesso. 

Il covid avviluppa la burocrazia e prendere un aereo diventa impossibile. Aida e Aron si vedono ogni giorno, internet salva il loro rapporto ma il dolore non passa. Fino a questa estate. Dopo due anni e mezzo Aida finalmente può andare negli Stati Uniti a riabbracciare suo figlio, non più sorrisi e baci da uno schermo ma carezze e coccole sul divano. 

Ora che Natale si avvicina Aida è tornata a Miami. Film sul divano e partite di calcio, a vederli sembra una famiglia normale, i drammi dimenticati. Invece questo è il primo Natale dopo tre passati lontani. Forse è davvero arrivato il lieto fine. 

Camilla Soru

Abbandonata dalla madre, il padre morto tra le sue braccia. Un’infanzia di stenti in Venezuela, con notti a dormire per terra tra gli scarafaggi. La vita non ha avuto certo un inizio gentile con la showgirl Aida Yespica. Ma poi l’Italia, il successo, l’amore con il calciatore Matteo Ferrari e infine la nascita del suo amatissimo Aron nel 2008.

Sembra la storia di un riscatto, una favola a lieto fine. Invece la prova più dura la vita gliela doveva ancora mettere davanti. Gli ultimi anni infatti sono stati di dolore e solitudine, separata per colpa di burocrazia e fatalità dal figlio. 

LA STORIA

Facciamo un passo indietro, nel 2008 Aida diventa mamma. L’inizio della maternità è scosso da una brutta depressione post partum che da una botta d’arresto alla sua carriera. La relazione con Ferrari si interrompe poco dopo e si porterà dietro strascichi legali risolti solo con il tempo.

Nel 2016 Aron ha 7 anni, vive in Italia con la mamma. Per Aida arriva l’ennesimo durissimo colpo: vittima di una truffa perde tutto il denaro trovandosi in una situazione di grave difficoltà economica. Da qui la decisione sofferta ma responsabile: per la stabilità di Aron è meglio che vada a vivere a Miami col padre. Aida non si dà per vinta, si rimette in sesto e ogni mese vola a Miami da suo figlio.

Riesce ad essere una madre presente nonostante tutto e lentamente ricostruisce sé stessa senza mai perdere di vista il suo ruolo di madre.

Tutto sembra andare per il meglio, fino ad agosto 2019. Le scade il passaporto e per la venezuelana inizia il vero calvario. La democratica America è diffidente nei confronti dei cittadini sudamericani, rinnovare il visto si rivela un percorso ad ostacoli senza precedenti. Tra rinvii e dinieghi passano 4 mesi. Riabbraccia il figlio, portato in Italia dal padre, solo per qualche ora s dicembre 2019. Il bambino è confuso, pensa che la mamma non lo voglia più vedere. Lei è distrutta. Le assicurano che a marzo avrà il suo visto e tutto si risolverà. Ma quel marzo il mondo cambia e non sarà mai più lo stesso. 

Il covid avviluppa la burocrazia e prendere un aereo diventa impossibile. Aida e Aron si vedono ogni giorno, internet salva il loro rapporto ma il dolore non passa. Fino a questa estate. Dopo due anni e mezzo Aida finalmente può andare negli Stati Uniti a riabbracciare suo figlio, non più sorrisi e baci da uno schermo ma carezze e coccole sul divano. 

Ora che Natale si avvicina Aida è tornata a Miami. Film sul divano e partite di calcio, a vederli sembra una famiglia normale, i drammi dimenticati. Invece questo è il primo Natale dopo tre passati lontani. Forse è davvero arrivato il lieto fine. 

Camilla Soru

Abbandonata dalla madre, il padre morto tra le sue braccia. Un’infanzia di stenti in Venezuela, con notti a dormire per terra tra gli scarafaggi. La vita non ha avuto certo un inizio gentile con la showgirl Aida Yespica. Ma poi l’Italia, il successo, l’amore con il calciatore Matteo Ferrari e infine la nascita del suo amatissimo Aron nel 2008.

Sembra la storia di un riscatto, una favola a lieto fine. Invece la prova più dura la vita gliela doveva ancora mettere davanti. Gli ultimi anni infatti sono stati di dolore e solitudine, separata per colpa di burocrazia e fatalità dal figlio. 

LA STORIA

Facciamo un passo indietro, nel 2008 Aida diventa mamma. L’inizio della maternità è scosso da una brutta depressione post partum che da una botta d’arresto alla sua carriera. La relazione con Ferrari si interrompe poco dopo e si porterà dietro strascichi legali risolti solo con il tempo.

Nel 2016 Aron ha 7 anni, vive in Italia con la mamma. Per Aida arriva l’ennesimo durissimo colpo: vittima di una truffa perde tutto il denaro trovandosi in una situazione di grave difficoltà economica. Da qui la decisione sofferta ma responsabile: per la stabilità di Aron è meglio che vada a vivere a Miami col padre. Aida non si dà per vinta, si rimette in sesto e ogni mese vola a Miami da suo figlio.

Riesce ad essere una madre presente nonostante tutto e lentamente ricostruisce sé stessa senza mai perdere di vista il suo ruolo di madre.

Tutto sembra andare per il meglio, fino ad agosto 2019. Le scade il passaporto e per la venezuelana inizia il vero calvario. La democratica America è diffidente nei confronti dei cittadini sudamericani, rinnovare il visto si rivela un percorso ad ostacoli senza precedenti. Tra rinvii e dinieghi passano 4 mesi. Riabbraccia il figlio, portato in Italia dal padre, solo per qualche ora s dicembre 2019. Il bambino è confuso, pensa che la mamma non lo voglia più vedere. Lei è distrutta. Le assicurano che a marzo avrà il suo visto e tutto si risolverà. Ma quel marzo il mondo cambia e non sarà mai più lo stesso. 

Il covid avviluppa la burocrazia e prendere un aereo diventa impossibile. Aida e Aron si vedono ogni giorno, internet salva il loro rapporto ma il dolore non passa. Fino a questa estate. Dopo due anni e mezzo Aida finalmente può andare negli Stati Uniti a riabbracciare suo figlio, non più sorrisi e baci da uno schermo ma carezze e coccole sul divano. 

Ora che Natale si avvicina Aida è tornata a Miami. Film sul divano e partite di calcio, a vederli sembra una famiglia normale, i drammi dimenticati. Invece questo è il primo Natale dopo tre passati lontani. Forse è davvero arrivato il lieto fine. 

Camilla Soru

Abbandonata dalla madre, il padre morto tra le sue braccia. Un’infanzia di stenti in Venezuela, con notti a dormire per terra tra gli scarafaggi. La vita non ha avuto certo un inizio gentile con la showgirl Aida Yespica. Ma poi l’Italia, il successo, l’amore con il calciatore Matteo Ferrari e infine la nascita del suo amatissimo Aron nel 2008.

Sembra la storia di un riscatto, una favola a lieto fine. Invece la prova più dura la vita gliela doveva ancora mettere davanti. Gli ultimi anni infatti sono stati di dolore e solitudine, separata per colpa di burocrazia e fatalità dal figlio. 

LA STORIA

Facciamo un passo indietro, nel 2008 Aida diventa mamma. L’inizio della maternità è scosso da una brutta depressione post partum che da una botta d’arresto alla sua carriera. La relazione con Ferrari si interrompe poco dopo e si porterà dietro strascichi legali risolti solo con il tempo.

Nel 2016 Aron ha 7 anni, vive in Italia con la mamma. Per Aida arriva l’ennesimo durissimo colpo: vittima di una truffa perde tutto il denaro trovandosi in una situazione di grave difficoltà economica. Da qui la decisione sofferta ma responsabile: per la stabilità di Aron è meglio che vada a vivere a Miami col padre. Aida non si dà per vinta, si rimette in sesto e ogni mese vola a Miami da suo figlio.

Riesce ad essere una madre presente nonostante tutto e lentamente ricostruisce sé stessa senza mai perdere di vista il suo ruolo di madre.

Tutto sembra andare per il meglio, fino ad agosto 2019. Le scade il passaporto e per la venezuelana inizia il vero calvario. La democratica America è diffidente nei confronti dei cittadini sudamericani, rinnovare il visto si rivela un percorso ad ostacoli senza precedenti. Tra rinvii e dinieghi passano 4 mesi. Riabbraccia il figlio, portato in Italia dal padre, solo per qualche ora s dicembre 2019. Il bambino è confuso, pensa che la mamma non lo voglia più vedere. Lei è distrutta. Le assicurano che a marzo avrà il suo visto e tutto si risolverà. Ma quel marzo il mondo cambia e non sarà mai più lo stesso. 

Il covid avviluppa la burocrazia e prendere un aereo diventa impossibile. Aida e Aron si vedono ogni giorno, internet salva il loro rapporto ma il dolore non passa. Fino a questa estate. Dopo due anni e mezzo Aida finalmente può andare negli Stati Uniti a riabbracciare suo figlio, non più sorrisi e baci da uno schermo ma carezze e coccole sul divano. 

Ora che Natale si avvicina Aida è tornata a Miami. Film sul divano e partite di calcio, a vederli sembra una famiglia normale, i drammi dimenticati. Invece questo è il primo Natale dopo tre passati lontani. Forse è davvero arrivato il lieto fine. 

Camilla Soru

Abbandonata dalla madre, il padre morto tra le sue braccia. Un’infanzia di stenti in Venezuela, con notti a dormire per terra tra gli scarafaggi. La vita non ha avuto certo un inizio gentile con la showgirl Aida Yespica. Ma poi l’Italia, il successo, l’amore con il calciatore Matteo Ferrari e infine la nascita del suo amatissimo Aron nel 2008.

Sembra la storia di un riscatto, una favola a lieto fine. Invece la prova più dura la vita gliela doveva ancora mettere davanti. Gli ultimi anni infatti sono stati di dolore e solitudine, separata per colpa di burocrazia e fatalità dal figlio. 

LA STORIA

Facciamo un passo indietro, nel 2008 Aida diventa mamma. L’inizio della maternità è scosso da una brutta depressione post partum che da una botta d’arresto alla sua carriera. La relazione con Ferrari si interrompe poco dopo e si porterà dietro strascichi legali risolti solo con il tempo.

Nel 2016 Aron ha 7 anni, vive in Italia con la mamma. Per Aida arriva l’ennesimo durissimo colpo: vittima di una truffa perde tutto il denaro trovandosi in una situazione di grave difficoltà economica. Da qui la decisione sofferta ma responsabile: per la stabilità di Aron è meglio che vada a vivere a Miami col padre. Aida non si dà per vinta, si rimette in sesto e ogni mese vola a Miami da suo figlio.

Riesce ad essere una madre presente nonostante tutto e lentamente ricostruisce sé stessa senza mai perdere di vista il suo ruolo di madre.

Tutto sembra andare per il meglio, fino ad agosto 2019. Le scade il passaporto e per la venezuelana inizia il vero calvario. La democratica America è diffidente nei confronti dei cittadini sudamericani, rinnovare il visto si rivela un percorso ad ostacoli senza precedenti. Tra rinvii e dinieghi passano 4 mesi. Riabbraccia il figlio, portato in Italia dal padre, solo per qualche ora s dicembre 2019. Il bambino è confuso, pensa che la mamma non lo voglia più vedere. Lei è distrutta. Le assicurano che a marzo avrà il suo visto e tutto si risolverà. Ma quel marzo il mondo cambia e non sarà mai più lo stesso. 

Il covid avviluppa la burocrazia e prendere un aereo diventa impossibile. Aida e Aron si vedono ogni giorno, internet salva il loro rapporto ma il dolore non passa. Fino a questa estate. Dopo due anni e mezzo Aida finalmente può andare negli Stati Uniti a riabbracciare suo figlio, non più sorrisi e baci da uno schermo ma carezze e coccole sul divano. 

Ora che Natale si avvicina Aida è tornata a Miami. Film sul divano e partite di calcio, a vederli sembra una famiglia normale, i drammi dimenticati. Invece questo è il primo Natale dopo tre passati lontani. Forse è davvero arrivato il lieto fine. 

Camilla Soru

Abbandonata dalla madre, il padre morto tra le sue braccia. Un’infanzia di stenti in Venezuela, con notti a dormire per terra tra gli scarafaggi. La vita non ha avuto certo un inizio gentile con la showgirl Aida Yespica. Ma poi l’Italia, il successo, l’amore con il calciatore Matteo Ferrari e infine la nascita del suo amatissimo Aron nel 2008.

Sembra la storia di un riscatto, una favola a lieto fine. Invece la prova più dura la vita gliela doveva ancora mettere davanti. Gli ultimi anni infatti sono stati di dolore e solitudine, separata per colpa di burocrazia e fatalità dal figlio. 

LA STORIA

Facciamo un passo indietro, nel 2008 Aida diventa mamma. L’inizio della maternità è scosso da una brutta depressione post partum che da una botta d’arresto alla sua carriera. La relazione con Ferrari si interrompe poco dopo e si porterà dietro strascichi legali risolti solo con il tempo.

Nel 2016 Aron ha 7 anni, vive in Italia con la mamma. Per Aida arriva l’ennesimo durissimo colpo: vittima di una truffa perde tutto il denaro trovandosi in una situazione di grave difficoltà economica. Da qui la decisione sofferta ma responsabile: per la stabilità di Aron è meglio che vada a vivere a Miami col padre. Aida non si dà per vinta, si rimette in sesto e ogni mese vola a Miami da suo figlio.

Riesce ad essere una madre presente nonostante tutto e lentamente ricostruisce sé stessa senza mai perdere di vista il suo ruolo di madre.

Tutto sembra andare per il meglio, fino ad agosto 2019. Le scade il passaporto e per la venezuelana inizia il vero calvario. La democratica America è diffidente nei confronti dei cittadini sudamericani, rinnovare il visto si rivela un percorso ad ostacoli senza precedenti. Tra rinvii e dinieghi passano 4 mesi. Riabbraccia il figlio, portato in Italia dal padre, solo per qualche ora s dicembre 2019. Il bambino è confuso, pensa che la mamma non lo voglia più vedere. Lei è distrutta. Le assicurano che a marzo avrà il suo visto e tutto si risolverà. Ma quel marzo il mondo cambia e non sarà mai più lo stesso. 

Il covid avviluppa la burocrazia e prendere un aereo diventa impossibile. Aida e Aron si vedono ogni giorno, internet salva il loro rapporto ma il dolore non passa. Fino a questa estate. Dopo due anni e mezzo Aida finalmente può andare negli Stati Uniti a riabbracciare suo figlio, non più sorrisi e baci da uno schermo ma carezze e coccole sul divano. 

Ora che Natale si avvicina Aida è tornata a Miami. Film sul divano e partite di calcio, a vederli sembra una famiglia normale, i drammi dimenticati. Invece questo è il primo Natale dopo tre passati lontani. Forse è davvero arrivato il lieto fine. 

Camilla Soru

Abbandonata dalla madre, il padre morto tra le sue braccia. Un’infanzia di stenti in Venezuela, con notti a dormire per terra tra gli scarafaggi. La vita non ha avuto certo un inizio gentile con la showgirl Aida Yespica. Ma poi l’Italia, il successo, l’amore con il calciatore Matteo Ferrari e infine la nascita del suo amatissimo Aron nel 2008.

Sembra la storia di un riscatto, una favola a lieto fine. Invece la prova più dura la vita gliela doveva ancora mettere davanti. Gli ultimi anni infatti sono stati di dolore e solitudine, separata per colpa di burocrazia e fatalità dal figlio. 

LA STORIA

Facciamo un passo indietro, nel 2008 Aida diventa mamma. L’inizio della maternità è scosso da una brutta depressione post partum che da una botta d’arresto alla sua carriera. La relazione con Ferrari si interrompe poco dopo e si porterà dietro strascichi legali risolti solo con il tempo.

Nel 2016 Aron ha 7 anni, vive in Italia con la mamma. Per Aida arriva l’ennesimo durissimo colpo: vittima di una truffa perde tutto il denaro trovandosi in una situazione di grave difficoltà economica. Da qui la decisione sofferta ma responsabile: per la stabilità di Aron è meglio che vada a vivere a Miami col padre. Aida non si dà per vinta, si rimette in sesto e ogni mese vola a Miami da suo figlio.

Riesce ad essere una madre presente nonostante tutto e lentamente ricostruisce sé stessa senza mai perdere di vista il suo ruolo di madre.

Tutto sembra andare per il meglio, fino ad agosto 2019. Le scade il passaporto e per la venezuelana inizia il vero calvario. La democratica America è diffidente nei confronti dei cittadini sudamericani, rinnovare il visto si rivela un percorso ad ostacoli senza precedenti. Tra rinvii e dinieghi passano 4 mesi. Riabbraccia il figlio, portato in Italia dal padre, solo per qualche ora s dicembre 2019. Il bambino è confuso, pensa che la mamma non lo voglia più vedere. Lei è distrutta. Le assicurano che a marzo avrà il suo visto e tutto si risolverà. Ma quel marzo il mondo cambia e non sarà mai più lo stesso. 

Il covid avviluppa la burocrazia e prendere un aereo diventa impossibile. Aida e Aron si vedono ogni giorno, internet salva il loro rapporto ma il dolore non passa. Fino a questa estate. Dopo due anni e mezzo Aida finalmente può andare negli Stati Uniti a riabbracciare suo figlio, non più sorrisi e baci da uno schermo ma carezze e coccole sul divano. 

Ora che Natale si avvicina Aida è tornata a Miami. Film sul divano e partite di calcio, a vederli sembra una famiglia normale, i drammi dimenticati. Invece questo è il primo Natale dopo tre passati lontani. Forse è davvero arrivato il lieto fine. 

Camilla Soru

Abbandonata dalla madre, il padre morto tra le sue braccia. Un’infanzia di stenti in Venezuela, con notti a dormire per terra tra gli scarafaggi. La vita non ha avuto certo un inizio gentile con la showgirl Aida Yespica. Ma poi l’Italia, il successo, l’amore con il calciatore Matteo Ferrari e infine la nascita del suo amatissimo Aron nel 2008.

Sembra la storia di un riscatto, una favola a lieto fine. Invece la prova più dura la vita gliela doveva ancora mettere davanti. Gli ultimi anni infatti sono stati di dolore e solitudine, separata per colpa di burocrazia e fatalità dal figlio. 

LA STORIA

Facciamo un passo indietro, nel 2008 Aida diventa mamma. L’inizio della maternità è scosso da una brutta depressione post partum che da una botta d’arresto alla sua carriera. La relazione con Ferrari si interrompe poco dopo e si porterà dietro strascichi legali risolti solo con il tempo.

Nel 2016 Aron ha 7 anni, vive in Italia con la mamma. Per Aida arriva l’ennesimo durissimo colpo: vittima di una truffa perde tutto il denaro trovandosi in una situazione di grave difficoltà economica. Da qui la decisione sofferta ma responsabile: per la stabilità di Aron è meglio che vada a vivere a Miami col padre. Aida non si dà per vinta, si rimette in sesto e ogni mese vola a Miami da suo figlio.

Riesce ad essere una madre presente nonostante tutto e lentamente ricostruisce sé stessa senza mai perdere di vista il suo ruolo di madre.

Tutto sembra andare per il meglio, fino ad agosto 2019. Le scade il passaporto e per la venezuelana inizia il vero calvario. La democratica America è diffidente nei confronti dei cittadini sudamericani, rinnovare il visto si rivela un percorso ad ostacoli senza precedenti. Tra rinvii e dinieghi passano 4 mesi. Riabbraccia il figlio, portato in Italia dal padre, solo per qualche ora s dicembre 2019. Il bambino è confuso, pensa che la mamma non lo voglia più vedere. Lei è distrutta. Le assicurano che a marzo avrà il suo visto e tutto si risolverà. Ma quel marzo il mondo cambia e non sarà mai più lo stesso. 

Il covid avviluppa la burocrazia e prendere un aereo diventa impossibile. Aida e Aron si vedono ogni giorno, internet salva il loro rapporto ma il dolore non passa. Fino a questa estate. Dopo due anni e mezzo Aida finalmente può andare negli Stati Uniti a riabbracciare suo figlio, non più sorrisi e baci da uno schermo ma carezze e coccole sul divano. 

Ora che Natale si avvicina Aida è tornata a Miami. Film sul divano e partite di calcio, a vederli sembra una famiglia normale, i drammi dimenticati. Invece questo è il primo Natale dopo tre passati lontani. Forse è davvero arrivato il lieto fine. 

Camilla Soru

Abbandonata dalla madre, il padre morto tra le sue braccia. Un’infanzia di stenti in Venezuela, con notti a dormire per terra tra gli scarafaggi. La vita non ha avuto certo un inizio gentile con la showgirl Aida Yespica. Ma poi l’Italia, il successo, l’amore con il calciatore Matteo Ferrari e infine la nascita del suo amatissimo Aron nel 2008.

Sembra la storia di un riscatto, una favola a lieto fine. Invece la prova più dura la vita gliela doveva ancora mettere davanti. Gli ultimi anni infatti sono stati di dolore e solitudine, separata per colpa di burocrazia e fatalità dal figlio. 

LA STORIA

Facciamo un passo indietro, nel 2008 Aida diventa mamma. L’inizio della maternità è scosso da una brutta depressione post partum che da una botta d’arresto alla sua carriera. La relazione con Ferrari si interrompe poco dopo e si porterà dietro strascichi legali risolti solo con il tempo.

Nel 2016 Aron ha 7 anni, vive in Italia con la mamma. Per Aida arriva l’ennesimo durissimo colpo: vittima di una truffa perde tutto il denaro trovandosi in una situazione di grave difficoltà economica. Da qui la decisione sofferta ma responsabile: per la stabilità di Aron è meglio che vada a vivere a Miami col padre. Aida non si dà per vinta, si rimette in sesto e ogni mese vola a Miami da suo figlio.

Riesce ad essere una madre presente nonostante tutto e lentamente ricostruisce sé stessa senza mai perdere di vista il suo ruolo di madre.

Tutto sembra andare per il meglio, fino ad agosto 2019. Le scade il passaporto e per la venezuelana inizia il vero calvario. La democratica America è diffidente nei confronti dei cittadini sudamericani, rinnovare il visto si rivela un percorso ad ostacoli senza precedenti. Tra rinvii e dinieghi passano 4 mesi. Riabbraccia il figlio, portato in Italia dal padre, solo per qualche ora s dicembre 2019. Il bambino è confuso, pensa che la mamma non lo voglia più vedere. Lei è distrutta. Le assicurano che a marzo avrà il suo visto e tutto si risolverà. Ma quel marzo il mondo cambia e non sarà mai più lo stesso. 

Il covid avviluppa la burocrazia e prendere un aereo diventa impossibile. Aida e Aron si vedono ogni giorno, internet salva il loro rapporto ma il dolore non passa. Fino a questa estate. Dopo due anni e mezzo Aida finalmente può andare negli Stati Uniti a riabbracciare suo figlio, non più sorrisi e baci da uno schermo ma carezze e coccole sul divano. 

Ora che Natale si avvicina Aida è tornata a Miami. Film sul divano e partite di calcio, a vederli sembra una famiglia normale, i drammi dimenticati. Invece questo è il primo Natale dopo tre passati lontani. Forse è davvero arrivato il lieto fine. 

Camilla Soru

Abbandonata dalla madre, il padre morto tra le sue braccia. Un’infanzia di stenti in Venezuela, con notti a dormire per terra tra gli scarafaggi. La vita non ha avuto certo un inizio gentile con la showgirl Aida Yespica. Ma poi l’Italia, il successo, l’amore con il calciatore Matteo Ferrari e infine la nascita del suo amatissimo Aron nel 2008.

Sembra la storia di un riscatto, una favola a lieto fine. Invece la prova più dura la vita gliela doveva ancora mettere davanti. Gli ultimi anni infatti sono stati di dolore e solitudine, separata per colpa di burocrazia e fatalità dal figlio. 

LA STORIA

Facciamo un passo indietro, nel 2008 Aida diventa mamma. L’inizio della maternità è scosso da una brutta depressione post partum che da una botta d’arresto alla sua carriera. La relazione con Ferrari si interrompe poco dopo e si porterà dietro strascichi legali risolti solo con il tempo.

Nel 2016 Aron ha 7 anni, vive in Italia con la mamma. Per Aida arriva l’ennesimo durissimo colpo: vittima di una truffa perde tutto il denaro trovandosi in una situazione di grave difficoltà economica. Da qui la decisione sofferta ma responsabile: per la stabilità di Aron è meglio che vada a vivere a Miami col padre. Aida non si dà per vinta, si rimette in sesto e ogni mese vola a Miami da suo figlio.

Riesce ad essere una madre presente nonostante tutto e lentamente ricostruisce sé stessa senza mai perdere di vista il suo ruolo di madre.

Tutto sembra andare per il meglio, fino ad agosto 2019. Le scade il passaporto e per la venezuelana inizia il vero calvario. La democratica America è diffidente nei confronti dei cittadini sudamericani, rinnovare il visto si rivela un percorso ad ostacoli senza precedenti. Tra rinvii e dinieghi passano 4 mesi. Riabbraccia il figlio, portato in Italia dal padre, solo per qualche ora s dicembre 2019. Il bambino è confuso, pensa che la mamma non lo voglia più vedere. Lei è distrutta. Le assicurano che a marzo avrà il suo visto e tutto si risolverà. Ma quel marzo il mondo cambia e non sarà mai più lo stesso. 

Il covid avviluppa la burocrazia e prendere un aereo diventa impossibile. Aida e Aron si vedono ogni giorno, internet salva il loro rapporto ma il dolore non passa. Fino a questa estate. Dopo due anni e mezzo Aida finalmente può andare negli Stati Uniti a riabbracciare suo figlio, non più sorrisi e baci da uno schermo ma carezze e coccole sul divano. 

Ora che Natale si avvicina Aida è tornata a Miami. Film sul divano e partite di calcio, a vederli sembra una famiglia normale, i drammi dimenticati. Invece questo è il primo Natale dopo tre passati lontani. Forse è davvero arrivato il lieto fine. 

Camilla Soru

Abbandonata dalla madre, il padre morto tra le sue braccia. Un’infanzia di stenti in Venezuela, con notti a dormire per terra tra gli scarafaggi. La vita non ha avuto certo un inizio gentile con la showgirl Aida Yespica. Ma poi l’Italia, il successo, l’amore con il calciatore Matteo Ferrari e infine la nascita del suo amatissimo Aron nel 2008.

Sembra la storia di un riscatto, una favola a lieto fine. Invece la prova più dura la vita gliela doveva ancora mettere davanti. Gli ultimi anni infatti sono stati di dolore e solitudine, separata per colpa di burocrazia e fatalità dal figlio. 

LA STORIA

Facciamo un passo indietro, nel 2008 Aida diventa mamma. L’inizio della maternità è scosso da una brutta depressione post partum che da una botta d’arresto alla sua carriera. La relazione con Ferrari si interrompe poco dopo e si porterà dietro strascichi legali risolti solo con il tempo.

Nel 2016 Aron ha 7 anni, vive in Italia con la mamma. Per Aida arriva l’ennesimo durissimo colpo: vittima di una truffa perde tutto il denaro trovandosi in una situazione di grave difficoltà economica. Da qui la decisione sofferta ma responsabile: per la stabilità di Aron è meglio che vada a vivere a Miami col padre. Aida non si dà per vinta, si rimette in sesto e ogni mese vola a Miami da suo figlio.

Riesce ad essere una madre presente nonostante tutto e lentamente ricostruisce sé stessa senza mai perdere di vista il suo ruolo di madre.

Tutto sembra andare per il meglio, fino ad agosto 2019. Le scade il passaporto e per la venezuelana inizia il vero calvario. La democratica America è diffidente nei confronti dei cittadini sudamericani, rinnovare il visto si rivela un percorso ad ostacoli senza precedenti. Tra rinvii e dinieghi passano 4 mesi. Riabbraccia il figlio, portato in Italia dal padre, solo per qualche ora s dicembre 2019. Il bambino è confuso, pensa che la mamma non lo voglia più vedere. Lei è distrutta. Le assicurano che a marzo avrà il suo visto e tutto si risolverà. Ma quel marzo il mondo cambia e non sarà mai più lo stesso. 

Il covid avviluppa la burocrazia e prendere un aereo diventa impossibile. Aida e Aron si vedono ogni giorno, internet salva il loro rapporto ma il dolore non passa. Fino a questa estate. Dopo due anni e mezzo Aida finalmente può andare negli Stati Uniti a riabbracciare suo figlio, non più sorrisi e baci da uno schermo ma carezze e coccole sul divano. 

Ora che Natale si avvicina Aida è tornata a Miami. Film sul divano e partite di calcio, a vederli sembra una famiglia normale, i drammi dimenticati. Invece questo è il primo Natale dopo tre passati lontani. Forse è davvero arrivato il lieto fine. 

Camilla Soru

Abbandonata dalla madre, il padre morto tra le sue braccia. Un’infanzia di stenti in Venezuela, con notti a dormire per terra tra gli scarafaggi. La vita non ha avuto certo un inizio gentile con la showgirl Aida Yespica. Ma poi l’Italia, il successo, l’amore con il calciatore Matteo Ferrari e infine la nascita del suo amatissimo Aron nel 2008.

Sembra la storia di un riscatto, una favola a lieto fine. Invece la prova più dura la vita gliela doveva ancora mettere davanti. Gli ultimi anni infatti sono stati di dolore e solitudine, separata per colpa di burocrazia e fatalità dal figlio. 

LA STORIA

Facciamo un passo indietro, nel 2008 Aida diventa mamma. L’inizio della maternità è scosso da una brutta depressione post partum che da una botta d’arresto alla sua carriera. La relazione con Ferrari si interrompe poco dopo e si porterà dietro strascichi legali risolti solo con il tempo.

Nel 2016 Aron ha 7 anni, vive in Italia con la mamma. Per Aida arriva l’ennesimo durissimo colpo: vittima di una truffa perde tutto il denaro trovandosi in una situazione di grave difficoltà economica. Da qui la decisione sofferta ma responsabile: per la stabilità di Aron è meglio che vada a vivere a Miami col padre. Aida non si dà per vinta, si rimette in sesto e ogni mese vola a Miami da suo figlio.

Riesce ad essere una madre presente nonostante tutto e lentamente ricostruisce sé stessa senza mai perdere di vista il suo ruolo di madre.

Tutto sembra andare per il meglio, fino ad agosto 2019. Le scade il passaporto e per la venezuelana inizia il vero calvario. La democratica America è diffidente nei confronti dei cittadini sudamericani, rinnovare il visto si rivela un percorso ad ostacoli senza precedenti. Tra rinvii e dinieghi passano 4 mesi. Riabbraccia il figlio, portato in Italia dal padre, solo per qualche ora s dicembre 2019. Il bambino è confuso, pensa che la mamma non lo voglia più vedere. Lei è distrutta. Le assicurano che a marzo avrà il suo visto e tutto si risolverà. Ma quel marzo il mondo cambia e non sarà mai più lo stesso. 

Il covid avviluppa la burocrazia e prendere un aereo diventa impossibile. Aida e Aron si vedono ogni giorno, internet salva il loro rapporto ma il dolore non passa. Fino a questa estate. Dopo due anni e mezzo Aida finalmente può andare negli Stati Uniti a riabbracciare suo figlio, non più sorrisi e baci da uno schermo ma carezze e coccole sul divano. 

Ora che Natale si avvicina Aida è tornata a Miami. Film sul divano e partite di calcio, a vederli sembra una famiglia normale, i drammi dimenticati. Invece questo è il primo Natale dopo tre passati lontani. Forse è davvero arrivato il lieto fine. 

Camilla Soru

Abbandonata dalla madre, il padre morto tra le sue braccia. Un’infanzia di stenti in Venezuela, con notti a dormire per terra tra gli scarafaggi. La vita non ha avuto certo un inizio gentile con la showgirl Aida Yespica. Ma poi l’Italia, il successo, l’amore con il calciatore Matteo Ferrari e infine la nascita del suo amatissimo Aron nel 2008.

Sembra la storia di un riscatto, una favola a lieto fine. Invece la prova più dura la vita gliela doveva ancora mettere davanti. Gli ultimi anni infatti sono stati di dolore e solitudine, separata per colpa di burocrazia e fatalità dal figlio. 

LA STORIA

Facciamo un passo indietro, nel 2008 Aida diventa mamma. L’inizio della maternità è scosso da una brutta depressione post partum che da una botta d’arresto alla sua carriera. La relazione con Ferrari si interrompe poco dopo e si porterà dietro strascichi legali risolti solo con il tempo.

Nel 2016 Aron ha 7 anni, vive in Italia con la mamma. Per Aida arriva l’ennesimo durissimo colpo: vittima di una truffa perde tutto il denaro trovandosi in una situazione di grave difficoltà economica. Da qui la decisione sofferta ma responsabile: per la stabilità di Aron è meglio che vada a vivere a Miami col padre. Aida non si dà per vinta, si rimette in sesto e ogni mese vola a Miami da suo figlio.

Riesce ad essere una madre presente nonostante tutto e lentamente ricostruisce sé stessa senza mai perdere di vista il suo ruolo di madre.

Tutto sembra andare per il meglio, fino ad agosto 2019. Le scade il passaporto e per la venezuelana inizia il vero calvario. La democratica America è diffidente nei confronti dei cittadini sudamericani, rinnovare il visto si rivela un percorso ad ostacoli senza precedenti. Tra rinvii e dinieghi passano 4 mesi. Riabbraccia il figlio, portato in Italia dal padre, solo per qualche ora s dicembre 2019. Il bambino è confuso, pensa che la mamma non lo voglia più vedere. Lei è distrutta. Le assicurano che a marzo avrà il suo visto e tutto si risolverà. Ma quel marzo il mondo cambia e non sarà mai più lo stesso. 

Il covid avviluppa la burocrazia e prendere un aereo diventa impossibile. Aida e Aron si vedono ogni giorno, internet salva il loro rapporto ma il dolore non passa. Fino a questa estate. Dopo due anni e mezzo Aida finalmente può andare negli Stati Uniti a riabbracciare suo figlio, non più sorrisi e baci da uno schermo ma carezze e coccole sul divano. 

Ora che Natale si avvicina Aida è tornata a Miami. Film sul divano e partite di calcio, a vederli sembra una famiglia normale, i drammi dimenticati. Invece questo è il primo Natale dopo tre passati lontani. Forse è davvero arrivato il lieto fine. 

Camilla Soru

Abbandonata dalla madre, il padre morto tra le sue braccia. Un’infanzia di stenti in Venezuela, con notti a dormire per terra tra gli scarafaggi. La vita non ha avuto certo un inizio gentile con la showgirl Aida Yespica. Ma poi l’Italia, il successo, l’amore con il calciatore Matteo Ferrari e infine la nascita del suo amatissimo Aron nel 2008.

Sembra la storia di un riscatto, una favola a lieto fine. Invece la prova più dura la vita gliela doveva ancora mettere davanti. Gli ultimi anni infatti sono stati di dolore e solitudine, separata per colpa di burocrazia e fatalità dal figlio. 

LA STORIA

Facciamo un passo indietro, nel 2008 Aida diventa mamma. L’inizio della maternità è scosso da una brutta depressione post partum che da una botta d’arresto alla sua carriera. La relazione con Ferrari si interrompe poco dopo e si porterà dietro strascichi legali risolti solo con il tempo.

Nel 2016 Aron ha 7 anni, vive in Italia con la mamma. Per Aida arriva l’ennesimo durissimo colpo: vittima di una truffa perde tutto il denaro trovandosi in una situazione di grave difficoltà economica. Da qui la decisione sofferta ma responsabile: per la stabilità di Aron è meglio che vada a vivere a Miami col padre. Aida non si dà per vinta, si rimette in sesto e ogni mese vola a Miami da suo figlio.

Riesce ad essere una madre presente nonostante tutto e lentamente ricostruisce sé stessa senza mai perdere di vista il suo ruolo di madre.

Tutto sembra andare per il meglio, fino ad agosto 2019. Le scade il passaporto e per la venezuelana inizia il vero calvario. La democratica America è diffidente nei confronti dei cittadini sudamericani, rinnovare il visto si rivela un percorso ad ostacoli senza precedenti. Tra rinvii e dinieghi passano 4 mesi. Riabbraccia il figlio, portato in Italia dal padre, solo per qualche ora s dicembre 2019. Il bambino è confuso, pensa che la mamma non lo voglia più vedere. Lei è distrutta. Le assicurano che a marzo avrà il suo visto e tutto si risolverà. Ma quel marzo il mondo cambia e non sarà mai più lo stesso. 

Il covid avviluppa la burocrazia e prendere un aereo diventa impossibile. Aida e Aron si vedono ogni giorno, internet salva il loro rapporto ma il dolore non passa. Fino a questa estate. Dopo due anni e mezzo Aida finalmente può andare negli Stati Uniti a riabbracciare suo figlio, non più sorrisi e baci da uno schermo ma carezze e coccole sul divano. 

Ora che Natale si avvicina Aida è tornata a Miami. Film sul divano e partite di calcio, a vederli sembra una famiglia normale, i drammi dimenticati. Invece questo è il primo Natale dopo tre passati lontani. Forse è davvero arrivato il lieto fine. 

Camilla Soru

Abbandonata dalla madre, il padre morto tra le sue braccia. Un’infanzia di stenti in Venezuela, con notti a dormire per terra tra gli scarafaggi. La vita non ha avuto certo un inizio gentile con la showgirl Aida Yespica. Ma poi l’Italia, il successo, l’amore con il calciatore Matteo Ferrari e infine la nascita del suo amatissimo Aron nel 2008.

Sembra la storia di un riscatto, una favola a lieto fine. Invece la prova più dura la vita gliela doveva ancora mettere davanti. Gli ultimi anni infatti sono stati di dolore e solitudine, separata per colpa di burocrazia e fatalità dal figlio. 

LA STORIA

Facciamo un passo indietro, nel 2008 Aida diventa mamma. L’inizio della maternità è scosso da una brutta depressione post partum che da una botta d’arresto alla sua carriera. La relazione con Ferrari si interrompe poco dopo e si porterà dietro strascichi legali risolti solo con il tempo.

Nel 2016 Aron ha 7 anni, vive in Italia con la mamma. Per Aida arriva l’ennesimo durissimo colpo: vittima di una truffa perde tutto il denaro trovandosi in una situazione di grave difficoltà economica. Da qui la decisione sofferta ma responsabile: per la stabilità di Aron è meglio che vada a vivere a Miami col padre. Aida non si dà per vinta, si rimette in sesto e ogni mese vola a Miami da suo figlio.

Riesce ad essere una madre presente nonostante tutto e lentamente ricostruisce sé stessa senza mai perdere di vista il suo ruolo di madre.

Tutto sembra andare per il meglio, fino ad agosto 2019. Le scade il passaporto e per la venezuelana inizia il vero calvario. La democratica America è diffidente nei confronti dei cittadini sudamericani, rinnovare il visto si rivela un percorso ad ostacoli senza precedenti. Tra rinvii e dinieghi passano 4 mesi. Riabbraccia il figlio, portato in Italia dal padre, solo per qualche ora s dicembre 2019. Il bambino è confuso, pensa che la mamma non lo voglia più vedere. Lei è distrutta. Le assicurano che a marzo avrà il suo visto e tutto si risolverà. Ma quel marzo il mondo cambia e non sarà mai più lo stesso. 

Il covid avviluppa la burocrazia e prendere un aereo diventa impossibile. Aida e Aron si vedono ogni giorno, internet salva il loro rapporto ma il dolore non passa. Fino a questa estate. Dopo due anni e mezzo Aida finalmente può andare negli Stati Uniti a riabbracciare suo figlio, non più sorrisi e baci da uno schermo ma carezze e coccole sul divano. 

Ora che Natale si avvicina Aida è tornata a Miami. Film sul divano e partite di calcio, a vederli sembra una famiglia normale, i drammi dimenticati. Invece questo è il primo Natale dopo tre passati lontani. Forse è davvero arrivato il lieto fine. 

Camilla Soru

Abbandonata dalla madre, il padre morto tra le sue braccia. Un’infanzia di stenti in Venezuela, con notti a dormire per terra tra gli scarafaggi. La vita non ha avuto certo un inizio gentile con la showgirl Aida Yespica. Ma poi l’Italia, il successo, l’amore con il calciatore Matteo Ferrari e infine la nascita del suo amatissimo Aron nel 2008.

Sembra la storia di un riscatto, una favola a lieto fine. Invece la prova più dura la vita gliela doveva ancora mettere davanti. Gli ultimi anni infatti sono stati di dolore e solitudine, separata per colpa di burocrazia e fatalità dal figlio. 

LA STORIA

Facciamo un passo indietro, nel 2008 Aida diventa mamma. L’inizio della maternità è scosso da una brutta depressione post partum che da una botta d’arresto alla sua carriera. La relazione con Ferrari si interrompe poco dopo e si porterà dietro strascichi legali risolti solo con il tempo.

Nel 2016 Aron ha 7 anni, vive in Italia con la mamma. Per Aida arriva l’ennesimo durissimo colpo: vittima di una truffa perde tutto il denaro trovandosi in una situazione di grave difficoltà economica. Da qui la decisione sofferta ma responsabile: per la stabilità di Aron è meglio che vada a vivere a Miami col padre. Aida non si dà per vinta, si rimette in sesto e ogni mese vola a Miami da suo figlio.

Riesce ad essere una madre presente nonostante tutto e lentamente ricostruisce sé stessa senza mai perdere di vista il suo ruolo di madre.

Tutto sembra andare per il meglio, fino ad agosto 2019. Le scade il passaporto e per la venezuelana inizia il vero calvario. La democratica America è diffidente nei confronti dei cittadini sudamericani, rinnovare il visto si rivela un percorso ad ostacoli senza precedenti. Tra rinvii e dinieghi passano 4 mesi. Riabbraccia il figlio, portato in Italia dal padre, solo per qualche ora s dicembre 2019. Il bambino è confuso, pensa che la mamma non lo voglia più vedere. Lei è distrutta. Le assicurano che a marzo avrà il suo visto e tutto si risolverà. Ma quel marzo il mondo cambia e non sarà mai più lo stesso. 

Il covid avviluppa la burocrazia e prendere un aereo diventa impossibile. Aida e Aron si vedono ogni giorno, internet salva il loro rapporto ma il dolore non passa. Fino a questa estate. Dopo due anni e mezzo Aida finalmente può andare negli Stati Uniti a riabbracciare suo figlio, non più sorrisi e baci da uno schermo ma carezze e coccole sul divano. 

Ora che Natale si avvicina Aida è tornata a Miami. Film sul divano e partite di calcio, a vederli sembra una famiglia normale, i drammi dimenticati. Invece questo è il primo Natale dopo tre passati lontani. Forse è davvero arrivato il lieto fine. 

Camilla Soru

Abbandonata dalla madre, il padre morto tra le sue braccia. Un’infanzia di stenti in Venezuela, con notti a dormire per terra tra gli scarafaggi. La vita non ha avuto certo un inizio gentile con la showgirl Aida Yespica. Ma poi l’Italia, il successo, l’amore con il calciatore Matteo Ferrari e infine la nascita del suo amatissimo Aron nel 2008.

Sembra la storia di un riscatto, una favola a lieto fine. Invece la prova più dura la vita gliela doveva ancora mettere davanti. Gli ultimi anni infatti sono stati di dolore e solitudine, separata per colpa di burocrazia e fatalità dal figlio. 

LA STORIA

Facciamo un passo indietro, nel 2008 Aida diventa mamma. L’inizio della maternità è scosso da una brutta depressione post partum che da una botta d’arresto alla sua carriera. La relazione con Ferrari si interrompe poco dopo e si porterà dietro strascichi legali risolti solo con il tempo.

Nel 2016 Aron ha 7 anni, vive in Italia con la mamma. Per Aida arriva l’ennesimo durissimo colpo: vittima di una truffa perde tutto il denaro trovandosi in una situazione di grave difficoltà economica. Da qui la decisione sofferta ma responsabile: per la stabilità di Aron è meglio che vada a vivere a Miami col padre. Aida non si dà per vinta, si rimette in sesto e ogni mese vola a Miami da suo figlio.

Riesce ad essere una madre presente nonostante tutto e lentamente ricostruisce sé stessa senza mai perdere di vista il suo ruolo di madre.

Tutto sembra andare per il meglio, fino ad agosto 2019. Le scade il passaporto e per la venezuelana inizia il vero calvario. La democratica America è diffidente nei confronti dei cittadini sudamericani, rinnovare il visto si rivela un percorso ad ostacoli senza precedenti. Tra rinvii e dinieghi passano 4 mesi. Riabbraccia il figlio, portato in Italia dal padre, solo per qualche ora s dicembre 2019. Il bambino è confuso, pensa che la mamma non lo voglia più vedere. Lei è distrutta. Le assicurano che a marzo avrà il suo visto e tutto si risolverà. Ma quel marzo il mondo cambia e non sarà mai più lo stesso. 

Il covid avviluppa la burocrazia e prendere un aereo diventa impossibile. Aida e Aron si vedono ogni giorno, internet salva il loro rapporto ma il dolore non passa. Fino a questa estate. Dopo due anni e mezzo Aida finalmente può andare negli Stati Uniti a riabbracciare suo figlio, non più sorrisi e baci da uno schermo ma carezze e coccole sul divano. 

Ora che Natale si avvicina Aida è tornata a Miami. Film sul divano e partite di calcio, a vederli sembra una famiglia normale, i drammi dimenticati. Invece questo è il primo Natale dopo tre passati lontani. Forse è davvero arrivato il lieto fine. 

Camilla Soru

Abbandonata dalla madre, il padre morto tra le sue braccia. Un’infanzia di stenti in Venezuela, con notti a dormire per terra tra gli scarafaggi. La vita non ha avuto certo un inizio gentile con la showgirl Aida Yespica. Ma poi l’Italia, il successo, l’amore con il calciatore Matteo Ferrari e infine la nascita del suo amatissimo Aron nel 2008.

Sembra la storia di un riscatto, una favola a lieto fine. Invece la prova più dura la vita gliela doveva ancora mettere davanti. Gli ultimi anni infatti sono stati di dolore e solitudine, separata per colpa di burocrazia e fatalità dal figlio. 

LA STORIA

Facciamo un passo indietro, nel 2008 Aida diventa mamma. L’inizio della maternità è scosso da una brutta depressione post partum che da una botta d’arresto alla sua carriera. La relazione con Ferrari si interrompe poco dopo e si porterà dietro strascichi legali risolti solo con il tempo.

Nel 2016 Aron ha 7 anni, vive in Italia con la mamma. Per Aida arriva l’ennesimo durissimo colpo: vittima di una truffa perde tutto il denaro trovandosi in una situazione di grave difficoltà economica. Da qui la decisione sofferta ma responsabile: per la stabilità di Aron è meglio che vada a vivere a Miami col padre. Aida non si dà per vinta, si rimette in sesto e ogni mese vola a Miami da suo figlio.

Riesce ad essere una madre presente nonostante tutto e lentamente ricostruisce sé stessa senza mai perdere di vista il suo ruolo di madre.

Tutto sembra andare per il meglio, fino ad agosto 2019. Le scade il passaporto e per la venezuelana inizia il vero calvario. La democratica America è diffidente nei confronti dei cittadini sudamericani, rinnovare il visto si rivela un percorso ad ostacoli senza precedenti. Tra rinvii e dinieghi passano 4 mesi. Riabbraccia il figlio, portato in Italia dal padre, solo per qualche ora s dicembre 2019. Il bambino è confuso, pensa che la mamma non lo voglia più vedere. Lei è distrutta. Le assicurano che a marzo avrà il suo visto e tutto si risolverà. Ma quel marzo il mondo cambia e non sarà mai più lo stesso. 

Il covid avviluppa la burocrazia e prendere un aereo diventa impossibile. Aida e Aron si vedono ogni giorno, internet salva il loro rapporto ma il dolore non passa. Fino a questa estate. Dopo due anni e mezzo Aida finalmente può andare negli Stati Uniti a riabbracciare suo figlio, non più sorrisi e baci da uno schermo ma carezze e coccole sul divano. 

Ora che Natale si avvicina Aida è tornata a Miami. Film sul divano e partite di calcio, a vederli sembra una famiglia normale, i drammi dimenticati. Invece questo è il primo Natale dopo tre passati lontani. Forse è davvero arrivato il lieto fine. 

Camilla Soru

Abbandonata dalla madre, il padre morto tra le sue braccia. Un’infanzia di stenti in Venezuela, con notti a dormire per terra tra gli scarafaggi. La vita non ha avuto certo un inizio gentile con la showgirl Aida Yespica. Ma poi l’Italia, il successo, l’amore con il calciatore Matteo Ferrari e infine la nascita del suo amatissimo Aron nel 2008.

Sembra la storia di un riscatto, una favola a lieto fine. Invece la prova più dura la vita gliela doveva ancora mettere davanti. Gli ultimi anni infatti sono stati di dolore e solitudine, separata per colpa di burocrazia e fatalità dal figlio. 

LA STORIA

Facciamo un passo indietro, nel 2008 Aida diventa mamma. L’inizio della maternità è scosso da una brutta depressione post partum che da una botta d’arresto alla sua carriera. La relazione con Ferrari si interrompe poco dopo e si porterà dietro strascichi legali risolti solo con il tempo.

Nel 2016 Aron ha 7 anni, vive in Italia con la mamma. Per Aida arriva l’ennesimo durissimo colpo: vittima di una truffa perde tutto il denaro trovandosi in una situazione di grave difficoltà economica. Da qui la decisione sofferta ma responsabile: per la stabilità di Aron è meglio che vada a vivere a Miami col padre. Aida non si dà per vinta, si rimette in sesto e ogni mese vola a Miami da suo figlio.

Riesce ad essere una madre presente nonostante tutto e lentamente ricostruisce sé stessa senza mai perdere di vista il suo ruolo di madre.

Tutto sembra andare per il meglio, fino ad agosto 2019. Le scade il passaporto e per la venezuelana inizia il vero calvario. La democratica America è diffidente nei confronti dei cittadini sudamericani, rinnovare il visto si rivela un percorso ad ostacoli senza precedenti. Tra rinvii e dinieghi passano 4 mesi. Riabbraccia il figlio, portato in Italia dal padre, solo per qualche ora s dicembre 2019. Il bambino è confuso, pensa che la mamma non lo voglia più vedere. Lei è distrutta. Le assicurano che a marzo avrà il suo visto e tutto si risolverà. Ma quel marzo il mondo cambia e non sarà mai più lo stesso. 

Il covid avviluppa la burocrazia e prendere un aereo diventa impossibile. Aida e Aron si vedono ogni giorno, internet salva il loro rapporto ma il dolore non passa. Fino a questa estate. Dopo due anni e mezzo Aida finalmente può andare negli Stati Uniti a riabbracciare suo figlio, non più sorrisi e baci da uno schermo ma carezze e coccole sul divano. 

Ora che Natale si avvicina Aida è tornata a Miami. Film sul divano e partite di calcio, a vederli sembra una famiglia normale, i drammi dimenticati. Invece questo è il primo Natale dopo tre passati lontani. Forse è davvero arrivato il lieto fine. 

Camilla Soru

Abbandonata dalla madre, il padre morto tra le sue braccia. Un’infanzia di stenti in Venezuela, con notti a dormire per terra tra gli scarafaggi. La vita non ha avuto certo un inizio gentile con la showgirl Aida Yespica. Ma poi l’Italia, il successo, l’amore con il calciatore Matteo Ferrari e infine la nascita del suo amatissimo Aron nel 2008.

Sembra la storia di un riscatto, una favola a lieto fine. Invece la prova più dura la vita gliela doveva ancora mettere davanti. Gli ultimi anni infatti sono stati di dolore e solitudine, separata per colpa di burocrazia e fatalità dal figlio. 

LA STORIA

Facciamo un passo indietro, nel 2008 Aida diventa mamma. L’inizio della maternità è scosso da una brutta depressione post partum che da una botta d’arresto alla sua carriera. La relazione con Ferrari si interrompe poco dopo e si porterà dietro strascichi legali risolti solo con il tempo.

Nel 2016 Aron ha 7 anni, vive in Italia con la mamma. Per Aida arriva l’ennesimo durissimo colpo: vittima di una truffa perde tutto il denaro trovandosi in una situazione di grave difficoltà economica. Da qui la decisione sofferta ma responsabile: per la stabilità di Aron è meglio che vada a vivere a Miami col padre. Aida non si dà per vinta, si rimette in sesto e ogni mese vola a Miami da suo figlio.

Riesce ad essere una madre presente nonostante tutto e lentamente ricostruisce sé stessa senza mai perdere di vista il suo ruolo di madre.

Tutto sembra andare per il meglio, fino ad agosto 2019. Le scade il passaporto e per la venezuelana inizia il vero calvario. La democratica America è diffidente nei confronti dei cittadini sudamericani, rinnovare il visto si rivela un percorso ad ostacoli senza precedenti. Tra rinvii e dinieghi passano 4 mesi. Riabbraccia il figlio, portato in Italia dal padre, solo per qualche ora s dicembre 2019. Il bambino è confuso, pensa che la mamma non lo voglia più vedere. Lei è distrutta. Le assicurano che a marzo avrà il suo visto e tutto si risolverà. Ma quel marzo il mondo cambia e non sarà mai più lo stesso. 

Il covid avviluppa la burocrazia e prendere un aereo diventa impossibile. Aida e Aron si vedono ogni giorno, internet salva il loro rapporto ma il dolore non passa. Fino a questa estate. Dopo due anni e mezzo Aida finalmente può andare negli Stati Uniti a riabbracciare suo figlio, non più sorrisi e baci da uno schermo ma carezze e coccole sul divano. 

Ora che Natale si avvicina Aida è tornata a Miami. Film sul divano e partite di calcio, a vederli sembra una famiglia normale, i drammi dimenticati. Invece questo è il primo Natale dopo tre passati lontani. Forse è davvero arrivato il lieto fine. 

Camilla Soru

Abbandonata dalla madre, il padre morto tra le sue braccia. Un’infanzia di stenti in Venezuela, con notti a dormire per terra tra gli scarafaggi. La vita non ha avuto certo un inizio gentile con la showgirl Aida Yespica. Ma poi l’Italia, il successo, l’amore con il calciatore Matteo Ferrari e infine la nascita del suo amatissimo Aron nel 2008.

Sembra la storia di un riscatto, una favola a lieto fine. Invece la prova più dura la vita gliela doveva ancora mettere davanti. Gli ultimi anni infatti sono stati di dolore e solitudine, separata per colpa di burocrazia e fatalità dal figlio. 

LA STORIA

Facciamo un passo indietro, nel 2008 Aida diventa mamma. L’inizio della maternità è scosso da una brutta depressione post partum che da una botta d’arresto alla sua carriera. La relazione con Ferrari si interrompe poco dopo e si porterà dietro strascichi legali risolti solo con il tempo.

Nel 2016 Aron ha 7 anni, vive in Italia con la mamma. Per Aida arriva l’ennesimo durissimo colpo: vittima di una truffa perde tutto il denaro trovandosi in una situazione di grave difficoltà economica. Da qui la decisione sofferta ma responsabile: per la stabilità di Aron è meglio che vada a vivere a Miami col padre. Aida non si dà per vinta, si rimette in sesto e ogni mese vola a Miami da suo figlio.

Riesce ad essere una madre presente nonostante tutto e lentamente ricostruisce sé stessa senza mai perdere di vista il suo ruolo di madre.

Tutto sembra andare per il meglio, fino ad agosto 2019. Le scade il passaporto e per la venezuelana inizia il vero calvario. La democratica America è diffidente nei confronti dei cittadini sudamericani, rinnovare il visto si rivela un percorso ad ostacoli senza precedenti. Tra rinvii e dinieghi passano 4 mesi. Riabbraccia il figlio, portato in Italia dal padre, solo per qualche ora s dicembre 2019. Il bambino è confuso, pensa che la mamma non lo voglia più vedere. Lei è distrutta. Le assicurano che a marzo avrà il suo visto e tutto si risolverà. Ma quel marzo il mondo cambia e non sarà mai più lo stesso. 

Il covid avviluppa la burocrazia e prendere un aereo diventa impossibile. Aida e Aron si vedono ogni giorno, internet salva il loro rapporto ma il dolore non passa. Fino a questa estate. Dopo due anni e mezzo Aida finalmente può andare negli Stati Uniti a riabbracciare suo figlio, non più sorrisi e baci da uno schermo ma carezze e coccole sul divano. 

Ora che Natale si avvicina Aida è tornata a Miami. Film sul divano e partite di calcio, a vederli sembra una famiglia normale, i drammi dimenticati. Invece questo è il primo Natale dopo tre passati lontani. Forse è davvero arrivato il lieto fine. 

Camilla Soru

Abbandonata dalla madre, il padre morto tra le sue braccia. Un’infanzia di stenti in Venezuela, con notti a dormire per terra tra gli scarafaggi. La vita non ha avuto certo un inizio gentile con la showgirl Aida Yespica. Ma poi l’Italia, il successo, l’amore con il calciatore Matteo Ferrari e infine la nascita del suo amatissimo Aron nel 2008.

Sembra la storia di un riscatto, una favola a lieto fine. Invece la prova più dura la vita gliela doveva ancora mettere davanti. Gli ultimi anni infatti sono stati di dolore e solitudine, separata per colpa di burocrazia e fatalità dal figlio. 

LA STORIA

Facciamo un passo indietro, nel 2008 Aida diventa mamma. L’inizio della maternità è scosso da una brutta depressione post partum che da una botta d’arresto alla sua carriera. La relazione con Ferrari si interrompe poco dopo e si porterà dietro strascichi legali risolti solo con il tempo.

Nel 2016 Aron ha 7 anni, vive in Italia con la mamma. Per Aida arriva l’ennesimo durissimo colpo: vittima di una truffa perde tutto il denaro trovandosi in una situazione di grave difficoltà economica. Da qui la decisione sofferta ma responsabile: per la stabilità di Aron è meglio che vada a vivere a Miami col padre. Aida non si dà per vinta, si rimette in sesto e ogni mese vola a Miami da suo figlio.

Riesce ad essere una madre presente nonostante tutto e lentamente ricostruisce sé stessa senza mai perdere di vista il suo ruolo di madre.

Tutto sembra andare per il meglio, fino ad agosto 2019. Le scade il passaporto e per la venezuelana inizia il vero calvario. La democratica America è diffidente nei confronti dei cittadini sudamericani, rinnovare il visto si rivela un percorso ad ostacoli senza precedenti. Tra rinvii e dinieghi passano 4 mesi. Riabbraccia il figlio, portato in Italia dal padre, solo per qualche ora s dicembre 2019. Il bambino è confuso, pensa che la mamma non lo voglia più vedere. Lei è distrutta. Le assicurano che a marzo avrà il suo visto e tutto si risolverà. Ma quel marzo il mondo cambia e non sarà mai più lo stesso. 

Il covid avviluppa la burocrazia e prendere un aereo diventa impossibile. Aida e Aron si vedono ogni giorno, internet salva il loro rapporto ma il dolore non passa. Fino a questa estate. Dopo due anni e mezzo Aida finalmente può andare negli Stati Uniti a riabbracciare suo figlio, non più sorrisi e baci da uno schermo ma carezze e coccole sul divano. 

Ora che Natale si avvicina Aida è tornata a Miami. Film sul divano e partite di calcio, a vederli sembra una famiglia normale, i drammi dimenticati. Invece questo è il primo Natale dopo tre passati lontani. Forse è davvero arrivato il lieto fine. 

Camilla Soru

Abbandonata dalla madre, il padre morto tra le sue braccia. Un’infanzia di stenti in Venezuela, con notti a dormire per terra tra gli scarafaggi. La vita non ha avuto certo un inizio gentile con la showgirl Aida Yespica. Ma poi l’Italia, il successo, l’amore con il calciatore Matteo Ferrari e infine la nascita del suo amatissimo Aron nel 2008.

Sembra la storia di un riscatto, una favola a lieto fine. Invece la prova più dura la vita gliela doveva ancora mettere davanti. Gli ultimi anni infatti sono stati di dolore e solitudine, separata per colpa di burocrazia e fatalità dal figlio. 

LA STORIA

Facciamo un passo indietro, nel 2008 Aida diventa mamma. L’inizio della maternità è scosso da una brutta depressione post partum che da una botta d’arresto alla sua carriera. La relazione con Ferrari si interrompe poco dopo e si porterà dietro strascichi legali risolti solo con il tempo.

Nel 2016 Aron ha 7 anni, vive in Italia con la mamma. Per Aida arriva l’ennesimo durissimo colpo: vittima di una truffa perde tutto il denaro trovandosi in una situazione di grave difficoltà economica. Da qui la decisione sofferta ma responsabile: per la stabilità di Aron è meglio che vada a vivere a Miami col padre. Aida non si dà per vinta, si rimette in sesto e ogni mese vola a Miami da suo figlio.

Riesce ad essere una madre presente nonostante tutto e lentamente ricostruisce sé stessa senza mai perdere di vista il suo ruolo di madre.

Tutto sembra andare per il meglio, fino ad agosto 2019. Le scade il passaporto e per la venezuelana inizia il vero calvario. La democratica America è diffidente nei confronti dei cittadini sudamericani, rinnovare il visto si rivela un percorso ad ostacoli senza precedenti. Tra rinvii e dinieghi passano 4 mesi. Riabbraccia il figlio, portato in Italia dal padre, solo per qualche ora s dicembre 2019. Il bambino è confuso, pensa che la mamma non lo voglia più vedere. Lei è distrutta. Le assicurano che a marzo avrà il suo visto e tutto si risolverà. Ma quel marzo il mondo cambia e non sarà mai più lo stesso. 

Il covid avviluppa la burocrazia e prendere un aereo diventa impossibile. Aida e Aron si vedono ogni giorno, internet salva il loro rapporto ma il dolore non passa. Fino a questa estate. Dopo due anni e mezzo Aida finalmente può andare negli Stati Uniti a riabbracciare suo figlio, non più sorrisi e baci da uno schermo ma carezze e coccole sul divano. 

Ora che Natale si avvicina Aida è tornata a Miami. Film sul divano e partite di calcio, a vederli sembra una famiglia normale, i drammi dimenticati. Invece questo è il primo Natale dopo tre passati lontani. Forse è davvero arrivato il lieto fine. 

Camilla Soru

Abbandonata dalla madre, il padre morto tra le sue braccia. Un’infanzia di stenti in Venezuela, con notti a dormire per terra tra gli scarafaggi. La vita non ha avuto certo un inizio gentile con la showgirl Aida Yespica. Ma poi l’Italia, il successo, l’amore con il calciatore Matteo Ferrari e infine la nascita del suo amatissimo Aron nel 2008.

Sembra la storia di un riscatto, una favola a lieto fine. Invece la prova più dura la vita gliela doveva ancora mettere davanti. Gli ultimi anni infatti sono stati di dolore e solitudine, separata per colpa di burocrazia e fatalità dal figlio. 

LA STORIA

Facciamo un passo indietro, nel 2008 Aida diventa mamma. L’inizio della maternità è scosso da una brutta depressione post partum che da una botta d’arresto alla sua carriera. La relazione con Ferrari si interrompe poco dopo e si porterà dietro strascichi legali risolti solo con il tempo.

Nel 2016 Aron ha 7 anni, vive in Italia con la mamma. Per Aida arriva l’ennesimo durissimo colpo: vittima di una truffa perde tutto il denaro trovandosi in una situazione di grave difficoltà economica. Da qui la decisione sofferta ma responsabile: per la stabilità di Aron è meglio che vada a vivere a Miami col padre. Aida non si dà per vinta, si rimette in sesto e ogni mese vola a Miami da suo figlio.

Riesce ad essere una madre presente nonostante tutto e lentamente ricostruisce sé stessa senza mai perdere di vista il suo ruolo di madre.

Tutto sembra andare per il meglio, fino ad agosto 2019. Le scade il passaporto e per la venezuelana inizia il vero calvario. La democratica America è diffidente nei confronti dei cittadini sudamericani, rinnovare il visto si rivela un percorso ad ostacoli senza precedenti. Tra rinvii e dinieghi passano 4 mesi. Riabbraccia il figlio, portato in Italia dal padre, solo per qualche ora s dicembre 2019. Il bambino è confuso, pensa che la mamma non lo voglia più vedere. Lei è distrutta. Le assicurano che a marzo avrà il suo visto e tutto si risolverà. Ma quel marzo il mondo cambia e non sarà mai più lo stesso. 

Il covid avviluppa la burocrazia e prendere un aereo diventa impossibile. Aida e Aron si vedono ogni giorno, internet salva il loro rapporto ma il dolore non passa. Fino a questa estate. Dopo due anni e mezzo Aida finalmente può andare negli Stati Uniti a riabbracciare suo figlio, non più sorrisi e baci da uno schermo ma carezze e coccole sul divano. 

Ora che Natale si avvicina Aida è tornata a Miami. Film sul divano e partite di calcio, a vederli sembra una famiglia normale, i drammi dimenticati. Invece questo è il primo Natale dopo tre passati lontani. Forse è davvero arrivato il lieto fine. 

Camilla Soru

Abbandonata dalla madre, il padre morto tra le sue braccia. Un’infanzia di stenti in Venezuela, con notti a dormire per terra tra gli scarafaggi. La vita non ha avuto certo un inizio gentile con la showgirl Aida Yespica. Ma poi l’Italia, il successo, l’amore con il calciatore Matteo Ferrari e infine la nascita del suo amatissimo Aron nel 2008.

Sembra la storia di un riscatto, una favola a lieto fine. Invece la prova più dura la vita gliela doveva ancora mettere davanti. Gli ultimi anni infatti sono stati di dolore e solitudine, separata per colpa di burocrazia e fatalità dal figlio. 

LA STORIA

Facciamo un passo indietro, nel 2008 Aida diventa mamma. L’inizio della maternità è scosso da una brutta depressione post partum che da una botta d’arresto alla sua carriera. La relazione con Ferrari si interrompe poco dopo e si porterà dietro strascichi legali risolti solo con il tempo.

Nel 2016 Aron ha 7 anni, vive in Italia con la mamma. Per Aida arriva l’ennesimo durissimo colpo: vittima di una truffa perde tutto il denaro trovandosi in una situazione di grave difficoltà economica. Da qui la decisione sofferta ma responsabile: per la stabilità di Aron è meglio che vada a vivere a Miami col padre. Aida non si dà per vinta, si rimette in sesto e ogni mese vola a Miami da suo figlio.

Riesce ad essere una madre presente nonostante tutto e lentamente ricostruisce sé stessa senza mai perdere di vista il suo ruolo di madre.

Tutto sembra andare per il meglio, fino ad agosto 2019. Le scade il passaporto e per la venezuelana inizia il vero calvario. La democratica America è diffidente nei confronti dei cittadini sudamericani, rinnovare il visto si rivela un percorso ad ostacoli senza precedenti. Tra rinvii e dinieghi passano 4 mesi. Riabbraccia il figlio, portato in Italia dal padre, solo per qualche ora s dicembre 2019. Il bambino è confuso, pensa che la mamma non lo voglia più vedere. Lei è distrutta. Le assicurano che a marzo avrà il suo visto e tutto si risolverà. Ma quel marzo il mondo cambia e non sarà mai più lo stesso. 

Il covid avviluppa la burocrazia e prendere un aereo diventa impossibile. Aida e Aron si vedono ogni giorno, internet salva il loro rapporto ma il dolore non passa. Fino a questa estate. Dopo due anni e mezzo Aida finalmente può andare negli Stati Uniti a riabbracciare suo figlio, non più sorrisi e baci da uno schermo ma carezze e coccole sul divano. 

Ora che Natale si avvicina Aida è tornata a Miami. Film sul divano e partite di calcio, a vederli sembra una famiglia normale, i drammi dimenticati. Invece questo è il primo Natale dopo tre passati lontani. Forse è davvero arrivato il lieto fine. 

Camilla Soru

Abbandonata dalla madre, il padre morto tra le sue braccia. Un’infanzia di stenti in Venezuela, con notti a dormire per terra tra gli scarafaggi. La vita non ha avuto certo un inizio gentile con la showgirl Aida Yespica. Ma poi l’Italia, il successo, l’amore con il calciatore Matteo Ferrari e infine la nascita del suo amatissimo Aron nel 2008.

Sembra la storia di un riscatto, una favola a lieto fine. Invece la prova più dura la vita gliela doveva ancora mettere davanti. Gli ultimi anni infatti sono stati di dolore e solitudine, separata per colpa di burocrazia e fatalità dal figlio. 

LA STORIA

Facciamo un passo indietro, nel 2008 Aida diventa mamma. L’inizio della maternità è scosso da una brutta depressione post partum che da una botta d’arresto alla sua carriera. La relazione con Ferrari si interrompe poco dopo e si porterà dietro strascichi legali risolti solo con il tempo.

Nel 2016 Aron ha 7 anni, vive in Italia con la mamma. Per Aida arriva l’ennesimo durissimo colpo: vittima di una truffa perde tutto il denaro trovandosi in una situazione di grave difficoltà economica. Da qui la decisione sofferta ma responsabile: per la stabilità di Aron è meglio che vada a vivere a Miami col padre. Aida non si dà per vinta, si rimette in sesto e ogni mese vola a Miami da suo figlio.

Riesce ad essere una madre presente nonostante tutto e lentamente ricostruisce sé stessa senza mai perdere di vista il suo ruolo di madre.

Tutto sembra andare per il meglio, fino ad agosto 2019. Le scade il passaporto e per la venezuelana inizia il vero calvario. La democratica America è diffidente nei confronti dei cittadini sudamericani, rinnovare il visto si rivela un percorso ad ostacoli senza precedenti. Tra rinvii e dinieghi passano 4 mesi. Riabbraccia il figlio, portato in Italia dal padre, solo per qualche ora s dicembre 2019. Il bambino è confuso, pensa che la mamma non lo voglia più vedere. Lei è distrutta. Le assicurano che a marzo avrà il suo visto e tutto si risolverà. Ma quel marzo il mondo cambia e non sarà mai più lo stesso. 

Il covid avviluppa la burocrazia e prendere un aereo diventa impossibile. Aida e Aron si vedono ogni giorno, internet salva il loro rapporto ma il dolore non passa. Fino a questa estate. Dopo due anni e mezzo Aida finalmente può andare negli Stati Uniti a riabbracciare suo figlio, non più sorrisi e baci da uno schermo ma carezze e coccole sul divano. 

Ora che Natale si avvicina Aida è tornata a Miami. Film sul divano e partite di calcio, a vederli sembra una famiglia normale, i drammi dimenticati. Invece questo è il primo Natale dopo tre passati lontani. Forse è davvero arrivato il lieto fine. 

Camilla Soru

Abbandonata dalla madre, il padre morto tra le sue braccia. Un’infanzia di stenti in Venezuela, con notti a dormire per terra tra gli scarafaggi. La vita non ha avuto certo un inizio gentile con la showgirl Aida Yespica. Ma poi l’Italia, il successo, l’amore con il calciatore Matteo Ferrari e infine la nascita del suo amatissimo Aron nel 2008.

Sembra la storia di un riscatto, una favola a lieto fine. Invece la prova più dura la vita gliela doveva ancora mettere davanti. Gli ultimi anni infatti sono stati di dolore e solitudine, separata per colpa di burocrazia e fatalità dal figlio. 

LA STORIA

Facciamo un passo indietro, nel 2008 Aida diventa mamma. L’inizio della maternità è scosso da una brutta depressione post partum che da una botta d’arresto alla sua carriera. La relazione con Ferrari si interrompe poco dopo e si porterà dietro strascichi legali risolti solo con il tempo.

Nel 2016 Aron ha 7 anni, vive in Italia con la mamma. Per Aida arriva l’ennesimo durissimo colpo: vittima di una truffa perde tutto il denaro trovandosi in una situazione di grave difficoltà economica. Da qui la decisione sofferta ma responsabile: per la stabilità di Aron è meglio che vada a vivere a Miami col padre. Aida non si dà per vinta, si rimette in sesto e ogni mese vola a Miami da suo figlio.

Riesce ad essere una madre presente nonostante tutto e lentamente ricostruisce sé stessa senza mai perdere di vista il suo ruolo di madre.

Tutto sembra andare per il meglio, fino ad agosto 2019. Le scade il passaporto e per la venezuelana inizia il vero calvario. La democratica America è diffidente nei confronti dei cittadini sudamericani, rinnovare il visto si rivela un percorso ad ostacoli senza precedenti. Tra rinvii e dinieghi passano 4 mesi. Riabbraccia il figlio, portato in Italia dal padre, solo per qualche ora s dicembre 2019. Il bambino è confuso, pensa che la mamma non lo voglia più vedere. Lei è distrutta. Le assicurano che a marzo avrà il suo visto e tutto si risolverà. Ma quel marzo il mondo cambia e non sarà mai più lo stesso. 

Il covid avviluppa la burocrazia e prendere un aereo diventa impossibile. Aida e Aron si vedono ogni giorno, internet salva il loro rapporto ma il dolore non passa. Fino a questa estate. Dopo due anni e mezzo Aida finalmente può andare negli Stati Uniti a riabbracciare suo figlio, non più sorrisi e baci da uno schermo ma carezze e coccole sul divano. 

Ora che Natale si avvicina Aida è tornata a Miami. Film sul divano e partite di calcio, a vederli sembra una famiglia normale, i drammi dimenticati. Invece questo è il primo Natale dopo tre passati lontani. Forse è davvero arrivato il lieto fine. 

Camilla Soru

Abbandonata dalla madre, il padre morto tra le sue braccia. Un’infanzia di stenti in Venezuela, con notti a dormire per terra tra gli scarafaggi. La vita non ha avuto certo un inizio gentile con la showgirl Aida Yespica. Ma poi l’Italia, il successo, l’amore con il calciatore Matteo Ferrari e infine la nascita del suo amatissimo Aron nel 2008.

Sembra la storia di un riscatto, una favola a lieto fine. Invece la prova più dura la vita gliela doveva ancora mettere davanti. Gli ultimi anni infatti sono stati di dolore e solitudine, separata per colpa di burocrazia e fatalità dal figlio. 

LA STORIA

Facciamo un passo indietro, nel 2008 Aida diventa mamma. L’inizio della maternità è scosso da una brutta depressione post partum che da una botta d’arresto alla sua carriera. La relazione con Ferrari si interrompe poco dopo e si porterà dietro strascichi legali risolti solo con il tempo.

Nel 2016 Aron ha 7 anni, vive in Italia con la mamma. Per Aida arriva l’ennesimo durissimo colpo: vittima di una truffa perde tutto il denaro trovandosi in una situazione di grave difficoltà economica. Da qui la decisione sofferta ma responsabile: per la stabilità di Aron è meglio che vada a vivere a Miami col padre. Aida non si dà per vinta, si rimette in sesto e ogni mese vola a Miami da suo figlio.

Riesce ad essere una madre presente nonostante tutto e lentamente ricostruisce sé stessa senza mai perdere di vista il suo ruolo di madre.

Tutto sembra andare per il meglio, fino ad agosto 2019. Le scade il passaporto e per la venezuelana inizia il vero calvario. La democratica America è diffidente nei confronti dei cittadini sudamericani, rinnovare il visto si rivela un percorso ad ostacoli senza precedenti. Tra rinvii e dinieghi passano 4 mesi. Riabbraccia il figlio, portato in Italia dal padre, solo per qualche ora s dicembre 2019. Il bambino è confuso, pensa che la mamma non lo voglia più vedere. Lei è distrutta. Le assicurano che a marzo avrà il suo visto e tutto si risolverà. Ma quel marzo il mondo cambia e non sarà mai più lo stesso. 

Il covid avviluppa la burocrazia e prendere un aereo diventa impossibile. Aida e Aron si vedono ogni giorno, internet salva il loro rapporto ma il dolore non passa. Fino a questa estate. Dopo due anni e mezzo Aida finalmente può andare negli Stati Uniti a riabbracciare suo figlio, non più sorrisi e baci da uno schermo ma carezze e coccole sul divano. 

Ora che Natale si avvicina Aida è tornata a Miami. Film sul divano e partite di calcio, a vederli sembra una famiglia normale, i drammi dimenticati. Invece questo è il primo Natale dopo tre passati lontani. Forse è davvero arrivato il lieto fine. 

Camilla Soru

Abbandonata dalla madre, il padre morto tra le sue braccia. Un’infanzia di stenti in Venezuela, con notti a dormire per terra tra gli scarafaggi. La vita non ha avuto certo un inizio gentile con la showgirl Aida Yespica. Ma poi l’Italia, il successo, l’amore con il calciatore Matteo Ferrari e infine la nascita del suo amatissimo Aron nel 2008.

Sembra la storia di un riscatto, una favola a lieto fine. Invece la prova più dura la vita gliela doveva ancora mettere davanti. Gli ultimi anni infatti sono stati di dolore e solitudine, separata per colpa di burocrazia e fatalità dal figlio. 

LA STORIA

Facciamo un passo indietro, nel 2008 Aida diventa mamma. L’inizio della maternità è scosso da una brutta depressione post partum che da una botta d’arresto alla sua carriera. La relazione con Ferrari si interrompe poco dopo e si porterà dietro strascichi legali risolti solo con il tempo.

Nel 2016 Aron ha 7 anni, vive in Italia con la mamma. Per Aida arriva l’ennesimo durissimo colpo: vittima di una truffa perde tutto il denaro trovandosi in una situazione di grave difficoltà economica. Da qui la decisione sofferta ma responsabile: per la stabilità di Aron è meglio che vada a vivere a Miami col padre. Aida non si dà per vinta, si rimette in sesto e ogni mese vola a Miami da suo figlio.

Riesce ad essere una madre presente nonostante tutto e lentamente ricostruisce sé stessa senza mai perdere di vista il suo ruolo di madre.

Tutto sembra andare per il meglio, fino ad agosto 2019. Le scade il passaporto e per la venezuelana inizia il vero calvario. La democratica America è diffidente nei confronti dei cittadini sudamericani, rinnovare il visto si rivela un percorso ad ostacoli senza precedenti. Tra rinvii e dinieghi passano 4 mesi. Riabbraccia il figlio, portato in Italia dal padre, solo per qualche ora s dicembre 2019. Il bambino è confuso, pensa che la mamma non lo voglia più vedere. Lei è distrutta. Le assicurano che a marzo avrà il suo visto e tutto si risolverà. Ma quel marzo il mondo cambia e non sarà mai più lo stesso. 

Il covid avviluppa la burocrazia e prendere un aereo diventa impossibile. Aida e Aron si vedono ogni giorno, internet salva il loro rapporto ma il dolore non passa. Fino a questa estate. Dopo due anni e mezzo Aida finalmente può andare negli Stati Uniti a riabbracciare suo figlio, non più sorrisi e baci da uno schermo ma carezze e coccole sul divano. 

Ora che Natale si avvicina Aida è tornata a Miami. Film sul divano e partite di calcio, a vederli sembra una famiglia normale, i drammi dimenticati. Invece questo è il primo Natale dopo tre passati lontani. Forse è davvero arrivato il lieto fine. 

Camilla Soru

Abbandonata dalla madre, il padre morto tra le sue braccia. Un’infanzia di stenti in Venezuela, con notti a dormire per terra tra gli scarafaggi. La vita non ha avuto certo un inizio gentile con la showgirl Aida Yespica. Ma poi l’Italia, il successo, l’amore con il calciatore Matteo Ferrari e infine la nascita del suo amatissimo Aron nel 2008.

Sembra la storia di un riscatto, una favola a lieto fine. Invece la prova più dura la vita gliela doveva ancora mettere davanti. Gli ultimi anni infatti sono stati di dolore e solitudine, separata per colpa di burocrazia e fatalità dal figlio. 

LA STORIA

Facciamo un passo indietro, nel 2008 Aida diventa mamma. L’inizio della maternità è scosso da una brutta depressione post partum che da una botta d’arresto alla sua carriera. La relazione con Ferrari si interrompe poco dopo e si porterà dietro strascichi legali risolti solo con il tempo.

Nel 2016 Aron ha 7 anni, vive in Italia con la mamma. Per Aida arriva l’ennesimo durissimo colpo: vittima di una truffa perde tutto il denaro trovandosi in una situazione di grave difficoltà economica. Da qui la decisione sofferta ma responsabile: per la stabilità di Aron è meglio che vada a vivere a Miami col padre. Aida non si dà per vinta, si rimette in sesto e ogni mese vola a Miami da suo figlio.

Riesce ad essere una madre presente nonostante tutto e lentamente ricostruisce sé stessa senza mai perdere di vista il suo ruolo di madre.

Tutto sembra andare per il meglio, fino ad agosto 2019. Le scade il passaporto e per la venezuelana inizia il vero calvario. La democratica America è diffidente nei confronti dei cittadini sudamericani, rinnovare il visto si rivela un percorso ad ostacoli senza precedenti. Tra rinvii e dinieghi passano 4 mesi. Riabbraccia il figlio, portato in Italia dal padre, solo per qualche ora s dicembre 2019. Il bambino è confuso, pensa che la mamma non lo voglia più vedere. Lei è distrutta. Le assicurano che a marzo avrà il suo visto e tutto si risolverà. Ma quel marzo il mondo cambia e non sarà mai più lo stesso. 

Il covid avviluppa la burocrazia e prendere un aereo diventa impossibile. Aida e Aron si vedono ogni giorno, internet salva il loro rapporto ma il dolore non passa. Fino a questa estate. Dopo due anni e mezzo Aida finalmente può andare negli Stati Uniti a riabbracciare suo figlio, non più sorrisi e baci da uno schermo ma carezze e coccole sul divano. 

Ora che Natale si avvicina Aida è tornata a Miami. Film sul divano e partite di calcio, a vederli sembra una famiglia normale, i drammi dimenticati. Invece questo è il primo Natale dopo tre passati lontani. Forse è davvero arrivato il lieto fine. 

Camilla Soru

Abbandonata dalla madre, il padre morto tra le sue braccia. Un’infanzia di stenti in Venezuela, con notti a dormire per terra tra gli scarafaggi. La vita non ha avuto certo un inizio gentile con la showgirl Aida Yespica. Ma poi l’Italia, il successo, l’amore con il calciatore Matteo Ferrari e infine la nascita del suo amatissimo Aron nel 2008.

Sembra la storia di un riscatto, una favola a lieto fine. Invece la prova più dura la vita gliela doveva ancora mettere davanti. Gli ultimi anni infatti sono stati di dolore e solitudine, separata per colpa di burocrazia e fatalità dal figlio. 

LA STORIA

Facciamo un passo indietro, nel 2008 Aida diventa mamma. L’inizio della maternità è scosso da una brutta depressione post partum che da una botta d’arresto alla sua carriera. La relazione con Ferrari si interrompe poco dopo e si porterà dietro strascichi legali risolti solo con il tempo.

Nel 2016 Aron ha 7 anni, vive in Italia con la mamma. Per Aida arriva l’ennesimo durissimo colpo: vittima di una truffa perde tutto il denaro trovandosi in una situazione di grave difficoltà economica. Da qui la decisione sofferta ma responsabile: per la stabilità di Aron è meglio che vada a vivere a Miami col padre. Aida non si dà per vinta, si rimette in sesto e ogni mese vola a Miami da suo figlio.

Riesce ad essere una madre presente nonostante tutto e lentamente ricostruisce sé stessa senza mai perdere di vista il suo ruolo di madre.

Tutto sembra andare per il meglio, fino ad agosto 2019. Le scade il passaporto e per la venezuelana inizia il vero calvario. La democratica America è diffidente nei confronti dei cittadini sudamericani, rinnovare il visto si rivela un percorso ad ostacoli senza precedenti. Tra rinvii e dinieghi passano 4 mesi. Riabbraccia il figlio, portato in Italia dal padre, solo per qualche ora s dicembre 2019. Il bambino è confuso, pensa che la mamma non lo voglia più vedere. Lei è distrutta. Le assicurano che a marzo avrà il suo visto e tutto si risolverà. Ma quel marzo il mondo cambia e non sarà mai più lo stesso. 

Il covid avviluppa la burocrazia e prendere un aereo diventa impossibile. Aida e Aron si vedono ogni giorno, internet salva il loro rapporto ma il dolore non passa. Fino a questa estate. Dopo due anni e mezzo Aida finalmente può andare negli Stati Uniti a riabbracciare suo figlio, non più sorrisi e baci da uno schermo ma carezze e coccole sul divano. 

Ora che Natale si avvicina Aida è tornata a Miami. Film sul divano e partite di calcio, a vederli sembra una famiglia normale, i drammi dimenticati. Invece questo è il primo Natale dopo tre passati lontani. Forse è davvero arrivato il lieto fine. 

Camilla Soru

Abbandonata dalla madre, il padre morto tra le sue braccia. Un’infanzia di stenti in Venezuela, con notti a dormire per terra tra gli scarafaggi. La vita non ha avuto certo un inizio gentile con la showgirl Aida Yespica. Ma poi l’Italia, il successo, l’amore con il calciatore Matteo Ferrari e infine la nascita del suo amatissimo Aron nel 2008.

Sembra la storia di un riscatto, una favola a lieto fine. Invece la prova più dura la vita gliela doveva ancora mettere davanti. Gli ultimi anni infatti sono stati di dolore e solitudine, separata per colpa di burocrazia e fatalità dal figlio. 

LA STORIA

Facciamo un passo indietro, nel 2008 Aida diventa mamma. L’inizio della maternità è scosso da una brutta depressione post partum che da una botta d’arresto alla sua carriera. La relazione con Ferrari si interrompe poco dopo e si porterà dietro strascichi legali risolti solo con il tempo.

Nel 2016 Aron ha 7 anni, vive in Italia con la mamma. Per Aida arriva l’ennesimo durissimo colpo: vittima di una truffa perde tutto il denaro trovandosi in una situazione di grave difficoltà economica. Da qui la decisione sofferta ma responsabile: per la stabilità di Aron è meglio che vada a vivere a Miami col padre. Aida non si dà per vinta, si rimette in sesto e ogni mese vola a Miami da suo figlio.

Riesce ad essere una madre presente nonostante tutto e lentamente ricostruisce sé stessa senza mai perdere di vista il suo ruolo di madre.

Tutto sembra andare per il meglio, fino ad agosto 2019. Le scade il passaporto e per la venezuelana inizia il vero calvario. La democratica America è diffidente nei confronti dei cittadini sudamericani, rinnovare il visto si rivela un percorso ad ostacoli senza precedenti. Tra rinvii e dinieghi passano 4 mesi. Riabbraccia il figlio, portato in Italia dal padre, solo per qualche ora s dicembre 2019. Il bambino è confuso, pensa che la mamma non lo voglia più vedere. Lei è distrutta. Le assicurano che a marzo avrà il suo visto e tutto si risolverà. Ma quel marzo il mondo cambia e non sarà mai più lo stesso. 

Il covid avviluppa la burocrazia e prendere un aereo diventa impossibile. Aida e Aron si vedono ogni giorno, internet salva il loro rapporto ma il dolore non passa. Fino a questa estate. Dopo due anni e mezzo Aida finalmente può andare negli Stati Uniti a riabbracciare suo figlio, non più sorrisi e baci da uno schermo ma carezze e coccole sul divano. 

Ora che Natale si avvicina Aida è tornata a Miami. Film sul divano e partite di calcio, a vederli sembra una famiglia normale, i drammi dimenticati. Invece questo è il primo Natale dopo tre passati lontani. Forse è davvero arrivato il lieto fine. 

Camilla Soru

Abbandonata dalla madre, il padre morto tra le sue braccia. Un’infanzia di stenti in Venezuela, con notti a dormire per terra tra gli scarafaggi. La vita non ha avuto certo un inizio gentile con la showgirl Aida Yespica. Ma poi l’Italia, il successo, l’amore con il calciatore Matteo Ferrari e infine la nascita del suo amatissimo Aron nel 2008.

Sembra la storia di un riscatto, una favola a lieto fine. Invece la prova più dura la vita gliela doveva ancora mettere davanti. Gli ultimi anni infatti sono stati di dolore e solitudine, separata per colpa di burocrazia e fatalità dal figlio. 

LA STORIA

Facciamo un passo indietro, nel 2008 Aida diventa mamma. L’inizio della maternità è scosso da una brutta depressione post partum che da una botta d’arresto alla sua carriera. La relazione con Ferrari si interrompe poco dopo e si porterà dietro strascichi legali risolti solo con il tempo.

Nel 2016 Aron ha 7 anni, vive in Italia con la mamma. Per Aida arriva l’ennesimo durissimo colpo: vittima di una truffa perde tutto il denaro trovandosi in una situazione di grave difficoltà economica. Da qui la decisione sofferta ma responsabile: per la stabilità di Aron è meglio che vada a vivere a Miami col padre. Aida non si dà per vinta, si rimette in sesto e ogni mese vola a Miami da suo figlio.

Riesce ad essere una madre presente nonostante tutto e lentamente ricostruisce sé stessa senza mai perdere di vista il suo ruolo di madre.

Tutto sembra andare per il meglio, fino ad agosto 2019. Le scade il passaporto e per la venezuelana inizia il vero calvario. La democratica America è diffidente nei confronti dei cittadini sudamericani, rinnovare il visto si rivela un percorso ad ostacoli senza precedenti. Tra rinvii e dinieghi passano 4 mesi. Riabbraccia il figlio, portato in Italia dal padre, solo per qualche ora s dicembre 2019. Il bambino è confuso, pensa che la mamma non lo voglia più vedere. Lei è distrutta. Le assicurano che a marzo avrà il suo visto e tutto si risolverà. Ma quel marzo il mondo cambia e non sarà mai più lo stesso. 

Il covid avviluppa la burocrazia e prendere un aereo diventa impossibile. Aida e Aron si vedono ogni giorno, internet salva il loro rapporto ma il dolore non passa. Fino a questa estate. Dopo due anni e mezzo Aida finalmente può andare negli Stati Uniti a riabbracciare suo figlio, non più sorrisi e baci da uno schermo ma carezze e coccole sul divano. 

Ora che Natale si avvicina Aida è tornata a Miami. Film sul divano e partite di calcio, a vederli sembra una famiglia normale, i drammi dimenticati. Invece questo è il primo Natale dopo tre passati lontani. Forse è davvero arrivato il lieto fine. 

Camilla Soru

Abbandonata dalla madre, il padre morto tra le sue braccia. Un’infanzia di stenti in Venezuela, con notti a dormire per terra tra gli scarafaggi. La vita non ha avuto certo un inizio gentile con la showgirl Aida Yespica. Ma poi l’Italia, il successo, l’amore con il calciatore Matteo Ferrari e infine la nascita del suo amatissimo Aron nel 2008.

Sembra la storia di un riscatto, una favola a lieto fine. Invece la prova più dura la vita gliela doveva ancora mettere davanti. Gli ultimi anni infatti sono stati di dolore e solitudine, separata per colpa di burocrazia e fatalità dal figlio. 

LA STORIA

Facciamo un passo indietro, nel 2008 Aida diventa mamma. L’inizio della maternità è scosso da una brutta depressione post partum che da una botta d’arresto alla sua carriera. La relazione con Ferrari si interrompe poco dopo e si porterà dietro strascichi legali risolti solo con il tempo.

Nel 2016 Aron ha 7 anni, vive in Italia con la mamma. Per Aida arriva l’ennesimo durissimo colpo: vittima di una truffa perde tutto il denaro trovandosi in una situazione di grave difficoltà economica. Da qui la decisione sofferta ma responsabile: per la stabilità di Aron è meglio che vada a vivere a Miami col padre. Aida non si dà per vinta, si rimette in sesto e ogni mese vola a Miami da suo figlio.

Riesce ad essere una madre presente nonostante tutto e lentamente ricostruisce sé stessa senza mai perdere di vista il suo ruolo di madre.

Tutto sembra andare per il meglio, fino ad agosto 2019. Le scade il passaporto e per la venezuelana inizia il vero calvario. La democratica America è diffidente nei confronti dei cittadini sudamericani, rinnovare il visto si rivela un percorso ad ostacoli senza precedenti. Tra rinvii e dinieghi passano 4 mesi. Riabbraccia il figlio, portato in Italia dal padre, solo per qualche ora s dicembre 2019. Il bambino è confuso, pensa che la mamma non lo voglia più vedere. Lei è distrutta. Le assicurano che a marzo avrà il suo visto e tutto si risolverà. Ma quel marzo il mondo cambia e non sarà mai più lo stesso. 

Il covid avviluppa la burocrazia e prendere un aereo diventa impossibile. Aida e Aron si vedono ogni giorno, internet salva il loro rapporto ma il dolore non passa. Fino a questa estate. Dopo due anni e mezzo Aida finalmente può andare negli Stati Uniti a riabbracciare suo figlio, non più sorrisi e baci da uno schermo ma carezze e coccole sul divano. 

Ora che Natale si avvicina Aida è tornata a Miami. Film sul divano e partite di calcio, a vederli sembra una famiglia normale, i drammi dimenticati. Invece questo è il primo Natale dopo tre passati lontani. Forse è davvero arrivato il lieto fine. 

Camilla Soru

Abbandonata dalla madre, il padre morto tra le sue braccia. Un’infanzia di stenti in Venezuela, con notti a dormire per terra tra gli scarafaggi. La vita non ha avuto certo un inizio gentile con la showgirl Aida Yespica. Ma poi l’Italia, il successo, l’amore con il calciatore Matteo Ferrari e infine la nascita del suo amatissimo Aron nel 2008.

Sembra la storia di un riscatto, una favola a lieto fine. Invece la prova più dura la vita gliela doveva ancora mettere davanti. Gli ultimi anni infatti sono stati di dolore e solitudine, separata per colpa di burocrazia e fatalità dal figlio. 

LA STORIA

Facciamo un passo indietro, nel 2008 Aida diventa mamma. L’inizio della maternità è scosso da una brutta depressione post partum che da una botta d’arresto alla sua carriera. La relazione con Ferrari si interrompe poco dopo e si porterà dietro strascichi legali risolti solo con il tempo.

Nel 2016 Aron ha 7 anni, vive in Italia con la mamma. Per Aida arriva l’ennesimo durissimo colpo: vittima di una truffa perde tutto il denaro trovandosi in una situazione di grave difficoltà economica. Da qui la decisione sofferta ma responsabile: per la stabilità di Aron è meglio che vada a vivere a Miami col padre. Aida non si dà per vinta, si rimette in sesto e ogni mese vola a Miami da suo figlio.

Riesce ad essere una madre presente nonostante tutto e lentamente ricostruisce sé stessa senza mai perdere di vista il suo ruolo di madre.

Tutto sembra andare per il meglio, fino ad agosto 2019. Le scade il passaporto e per la venezuelana inizia il vero calvario. La democratica America è diffidente nei confronti dei cittadini sudamericani, rinnovare il visto si rivela un percorso ad ostacoli senza precedenti. Tra rinvii e dinieghi passano 4 mesi. Riabbraccia il figlio, portato in Italia dal padre, solo per qualche ora s dicembre 2019. Il bambino è confuso, pensa che la mamma non lo voglia più vedere. Lei è distrutta. Le assicurano che a marzo avrà il suo visto e tutto si risolverà. Ma quel marzo il mondo cambia e non sarà mai più lo stesso. 

Il covid avviluppa la burocrazia e prendere un aereo diventa impossibile. Aida e Aron si vedono ogni giorno, internet salva il loro rapporto ma il dolore non passa. Fino a questa estate. Dopo due anni e mezzo Aida finalmente può andare negli Stati Uniti a riabbracciare suo figlio, non più sorrisi e baci da uno schermo ma carezze e coccole sul divano. 

Ora che Natale si avvicina Aida è tornata a Miami. Film sul divano e partite di calcio, a vederli sembra una famiglia normale, i drammi dimenticati. Invece questo è il primo Natale dopo tre passati lontani. Forse è davvero arrivato il lieto fine. 

Camilla Soru

Abbandonata dalla madre, il padre morto tra le sue braccia. Un’infanzia di stenti in Venezuela, con notti a dormire per terra tra gli scarafaggi. La vita non ha avuto certo un inizio gentile con la showgirl Aida Yespica. Ma poi l’Italia, il successo, l’amore con il calciatore Matteo Ferrari e infine la nascita del suo amatissimo Aron nel 2008.

Sembra la storia di un riscatto, una favola a lieto fine. Invece la prova più dura la vita gliela doveva ancora mettere davanti. Gli ultimi anni infatti sono stati di dolore e solitudine, separata per colpa di burocrazia e fatalità dal figlio. 

LA STORIA

Facciamo un passo indietro, nel 2008 Aida diventa mamma. L’inizio della maternità è scosso da una brutta depressione post partum che da una botta d’arresto alla sua carriera. La relazione con Ferrari si interrompe poco dopo e si porterà dietro strascichi legali risolti solo con il tempo.

Nel 2016 Aron ha 7 anni, vive in Italia con la mamma. Per Aida arriva l’ennesimo durissimo colpo: vittima di una truffa perde tutto il denaro trovandosi in una situazione di grave difficoltà economica. Da qui la decisione sofferta ma responsabile: per la stabilità di Aron è meglio che vada a vivere a Miami col padre. Aida non si dà per vinta, si rimette in sesto e ogni mese vola a Miami da suo figlio.

Riesce ad essere una madre presente nonostante tutto e lentamente ricostruisce sé stessa senza mai perdere di vista il suo ruolo di madre.

Tutto sembra andare per il meglio, fino ad agosto 2019. Le scade il passaporto e per la venezuelana inizia il vero calvario. La democratica America è diffidente nei confronti dei cittadini sudamericani, rinnovare il visto si rivela un percorso ad ostacoli senza precedenti. Tra rinvii e dinieghi passano 4 mesi. Riabbraccia il figlio, portato in Italia dal padre, solo per qualche ora s dicembre 2019. Il bambino è confuso, pensa che la mamma non lo voglia più vedere. Lei è distrutta. Le assicurano che a marzo avrà il suo visto e tutto si risolverà. Ma quel marzo il mondo cambia e non sarà mai più lo stesso. 

Il covid avviluppa la burocrazia e prendere un aereo diventa impossibile. Aida e Aron si vedono ogni giorno, internet salva il loro rapporto ma il dolore non passa. Fino a questa estate. Dopo due anni e mezzo Aida finalmente può andare negli Stati Uniti a riabbracciare suo figlio, non più sorrisi e baci da uno schermo ma carezze e coccole sul divano. 

Ora che Natale si avvicina Aida è tornata a Miami. Film sul divano e partite di calcio, a vederli sembra una famiglia normale, i drammi dimenticati. Invece questo è il primo Natale dopo tre passati lontani. Forse è davvero arrivato il lieto fine. 

Camilla Soru

Abbandonata dalla madre, il padre morto tra le sue braccia. Un’infanzia di stenti in Venezuela, con notti a dormire per terra tra gli scarafaggi. La vita non ha avuto certo un inizio gentile con la showgirl Aida Yespica. Ma poi l’Italia, il successo, l’amore con il calciatore Matteo Ferrari e infine la nascita del suo amatissimo Aron nel 2008.

Sembra la storia di un riscatto, una favola a lieto fine. Invece la prova più dura la vita gliela doveva ancora mettere davanti. Gli ultimi anni infatti sono stati di dolore e solitudine, separata per colpa di burocrazia e fatalità dal figlio. 

LA STORIA

Facciamo un passo indietro, nel 2008 Aida diventa mamma. L’inizio della maternità è scosso da una brutta depressione post partum che da una botta d’arresto alla sua carriera. La relazione con Ferrari si interrompe poco dopo e si porterà dietro strascichi legali risolti solo con il tempo.

Nel 2016 Aron ha 7 anni, vive in Italia con la mamma. Per Aida arriva l’ennesimo durissimo colpo: vittima di una truffa perde tutto il denaro trovandosi in una situazione di grave difficoltà economica. Da qui la decisione sofferta ma responsabile: per la stabilità di Aron è meglio che vada a vivere a Miami col padre. Aida non si dà per vinta, si rimette in sesto e ogni mese vola a Miami da suo figlio.

Riesce ad essere una madre presente nonostante tutto e lentamente ricostruisce sé stessa senza mai perdere di vista il suo ruolo di madre.

Tutto sembra andare per il meglio, fino ad agosto 2019. Le scade il passaporto e per la venezuelana inizia il vero calvario. La democratica America è diffidente nei confronti dei cittadini sudamericani, rinnovare il visto si rivela un percorso ad ostacoli senza precedenti. Tra rinvii e dinieghi passano 4 mesi. Riabbraccia il figlio, portato in Italia dal padre, solo per qualche ora s dicembre 2019. Il bambino è confuso, pensa che la mamma non lo voglia più vedere. Lei è distrutta. Le assicurano che a marzo avrà il suo visto e tutto si risolverà. Ma quel marzo il mondo cambia e non sarà mai più lo stesso. 

Il covid avviluppa la burocrazia e prendere un aereo diventa impossibile. Aida e Aron si vedono ogni giorno, internet salva il loro rapporto ma il dolore non passa. Fino a questa estate. Dopo due anni e mezzo Aida finalmente può andare negli Stati Uniti a riabbracciare suo figlio, non più sorrisi e baci da uno schermo ma carezze e coccole sul divano. 

Ora che Natale si avvicina Aida è tornata a Miami. Film sul divano e partite di calcio, a vederli sembra una famiglia normale, i drammi dimenticati. Invece questo è il primo Natale dopo tre passati lontani. Forse è davvero arrivato il lieto fine. 

Camilla Soru

Abbandonata dalla madre, il padre morto tra le sue braccia. Un’infanzia di stenti in Venezuela, con notti a dormire per terra tra gli scarafaggi. La vita non ha avuto certo un inizio gentile con la showgirl Aida Yespica. Ma poi l’Italia, il successo, l’amore con il calciatore Matteo Ferrari e infine la nascita del suo amatissimo Aron nel 2008.

Sembra la storia di un riscatto, una favola a lieto fine. Invece la prova più dura la vita gliela doveva ancora mettere davanti. Gli ultimi anni infatti sono stati di dolore e solitudine, separata per colpa di burocrazia e fatalità dal figlio. 

LA STORIA

Facciamo un passo indietro, nel 2008 Aida diventa mamma. L’inizio della maternità è scosso da una brutta depressione post partum che da una botta d’arresto alla sua carriera. La relazione con Ferrari si interrompe poco dopo e si porterà dietro strascichi legali risolti solo con il tempo.

Nel 2016 Aron ha 7 anni, vive in Italia con la mamma. Per Aida arriva l’ennesimo durissimo colpo: vittima di una truffa perde tutto il denaro trovandosi in una situazione di grave difficoltà economica. Da qui la decisione sofferta ma responsabile: per la stabilità di Aron è meglio che vada a vivere a Miami col padre. Aida non si dà per vinta, si rimette in sesto e ogni mese vola a Miami da suo figlio.

Riesce ad essere una madre presente nonostante tutto e lentamente ricostruisce sé stessa senza mai perdere di vista il suo ruolo di madre.

Tutto sembra andare per il meglio, fino ad agosto 2019. Le scade il passaporto e per la venezuelana inizia il vero calvario. La democratica America è diffidente nei confronti dei cittadini sudamericani, rinnovare il visto si rivela un percorso ad ostacoli senza precedenti. Tra rinvii e dinieghi passano 4 mesi. Riabbraccia il figlio, portato in Italia dal padre, solo per qualche ora s dicembre 2019. Il bambino è confuso, pensa che la mamma non lo voglia più vedere. Lei è distrutta. Le assicurano che a marzo avrà il suo visto e tutto si risolverà. Ma quel marzo il mondo cambia e non sarà mai più lo stesso. 

Il covid avviluppa la burocrazia e prendere un aereo diventa impossibile. Aida e Aron si vedono ogni giorno, internet salva il loro rapporto ma il dolore non passa. Fino a questa estate. Dopo due anni e mezzo Aida finalmente può andare negli Stati Uniti a riabbracciare suo figlio, non più sorrisi e baci da uno schermo ma carezze e coccole sul divano. 

Ora che Natale si avvicina Aida è tornata a Miami. Film sul divano e partite di calcio, a vederli sembra una famiglia normale, i drammi dimenticati. Invece questo è il primo Natale dopo tre passati lontani. Forse è davvero arrivato il lieto fine. 

Camilla Soru

Abbandonata dalla madre, il padre morto tra le sue braccia. Un’infanzia di stenti in Venezuela, con notti a dormire per terra tra gli scarafaggi. La vita non ha avuto certo un inizio gentile con la showgirl Aida Yespica. Ma poi l’Italia, il successo, l’amore con il calciatore Matteo Ferrari e infine la nascita del suo amatissimo Aron nel 2008.

Sembra la storia di un riscatto, una favola a lieto fine. Invece la prova più dura la vita gliela doveva ancora mettere davanti. Gli ultimi anni infatti sono stati di dolore e solitudine, separata per colpa di burocrazia e fatalità dal figlio. 

LA STORIA

Facciamo un passo indietro, nel 2008 Aida diventa mamma. L’inizio della maternità è scosso da una brutta depressione post partum che da una botta d’arresto alla sua carriera. La relazione con Ferrari si interrompe poco dopo e si porterà dietro strascichi legali risolti solo con il tempo.

Nel 2016 Aron ha 7 anni, vive in Italia con la mamma. Per Aida arriva l’ennesimo durissimo colpo: vittima di una truffa perde tutto il denaro trovandosi in una situazione di grave difficoltà economica. Da qui la decisione sofferta ma responsabile: per la stabilità di Aron è meglio che vada a vivere a Miami col padre. Aida non si dà per vinta, si rimette in sesto e ogni mese vola a Miami da suo figlio.

Riesce ad essere una madre presente nonostante tutto e lentamente ricostruisce sé stessa senza mai perdere di vista il suo ruolo di madre.

Tutto sembra andare per il meglio, fino ad agosto 2019. Le scade il passaporto e per la venezuelana inizia il vero calvario. La democratica America è diffidente nei confronti dei cittadini sudamericani, rinnovare il visto si rivela un percorso ad ostacoli senza precedenti. Tra rinvii e dinieghi passano 4 mesi. Riabbraccia il figlio, portato in Italia dal padre, solo per qualche ora s dicembre 2019. Il bambino è confuso, pensa che la mamma non lo voglia più vedere. Lei è distrutta. Le assicurano che a marzo avrà il suo visto e tutto si risolverà. Ma quel marzo il mondo cambia e non sarà mai più lo stesso. 

Il covid avviluppa la burocrazia e prendere un aereo diventa impossibile. Aida e Aron si vedono ogni giorno, internet salva il loro rapporto ma il dolore non passa. Fino a questa estate. Dopo due anni e mezzo Aida finalmente può andare negli Stati Uniti a riabbracciare suo figlio, non più sorrisi e baci da uno schermo ma carezze e coccole sul divano. 

Ora che Natale si avvicina Aida è tornata a Miami. Film sul divano e partite di calcio, a vederli sembra una famiglia normale, i drammi dimenticati. Invece questo è il primo Natale dopo tre passati lontani. Forse è davvero arrivato il lieto fine. 

Camilla Soru

Abbandonata dalla madre, il padre morto tra le sue braccia. Un’infanzia di stenti in Venezuela, con notti a dormire per terra tra gli scarafaggi. La vita non ha avuto certo un inizio gentile con la showgirl Aida Yespica. Ma poi l’Italia, il successo, l’amore con il calciatore Matteo Ferrari e infine la nascita del suo amatissimo Aron nel 2008.

Sembra la storia di un riscatto, una favola a lieto fine. Invece la prova più dura la vita gliela doveva ancora mettere davanti. Gli ultimi anni infatti sono stati di dolore e solitudine, separata per colpa di burocrazia e fatalità dal figlio. 

LA STORIA

Facciamo un passo indietro, nel 2008 Aida diventa mamma. L’inizio della maternità è scosso da una brutta depressione post partum che da una botta d’arresto alla sua carriera. La relazione con Ferrari si interrompe poco dopo e si porterà dietro strascichi legali risolti solo con il tempo.

Nel 2016 Aron ha 7 anni, vive in Italia con la mamma. Per Aida arriva l’ennesimo durissimo colpo: vittima di una truffa perde tutto il denaro trovandosi in una situazione di grave difficoltà economica. Da qui la decisione sofferta ma responsabile: per la stabilità di Aron è meglio che vada a vivere a Miami col padre. Aida non si dà per vinta, si rimette in sesto e ogni mese vola a Miami da suo figlio.

Riesce ad essere una madre presente nonostante tutto e lentamente ricostruisce sé stessa senza mai perdere di vista il suo ruolo di madre.

Tutto sembra andare per il meglio, fino ad agosto 2019. Le scade il passaporto e per la venezuelana inizia il vero calvario. La democratica America è diffidente nei confronti dei cittadini sudamericani, rinnovare il visto si rivela un percorso ad ostacoli senza precedenti. Tra rinvii e dinieghi passano 4 mesi. Riabbraccia il figlio, portato in Italia dal padre, solo per qualche ora s dicembre 2019. Il bambino è confuso, pensa che la mamma non lo voglia più vedere. Lei è distrutta. Le assicurano che a marzo avrà il suo visto e tutto si risolverà. Ma quel marzo il mondo cambia e non sarà mai più lo stesso. 

Il covid avviluppa la burocrazia e prendere un aereo diventa impossibile. Aida e Aron si vedono ogni giorno, internet salva il loro rapporto ma il dolore non passa. Fino a questa estate. Dopo due anni e mezzo Aida finalmente può andare negli Stati Uniti a riabbracciare suo figlio, non più sorrisi e baci da uno schermo ma carezze e coccole sul divano. 

Ora che Natale si avvicina Aida è tornata a Miami. Film sul divano e partite di calcio, a vederli sembra una famiglia normale, i drammi dimenticati. Invece questo è il primo Natale dopo tre passati lontani. Forse è davvero arrivato il lieto fine. 

Camilla Soru

Abbandonata dalla madre, il padre morto tra le sue braccia. Un’infanzia di stenti in Venezuela, con notti a dormire per terra tra gli scarafaggi. La vita non ha avuto certo un inizio gentile con la showgirl Aida Yespica. Ma poi l’Italia, il successo, l’amore con il calciatore Matteo Ferrari e infine la nascita del suo amatissimo Aron nel 2008.

Sembra la storia di un riscatto, una favola a lieto fine. Invece la prova più dura la vita gliela doveva ancora mettere davanti. Gli ultimi anni infatti sono stati di dolore e solitudine, separata per colpa di burocrazia e fatalità dal figlio. 

LA STORIA

Facciamo un passo indietro, nel 2008 Aida diventa mamma. L’inizio della maternità è scosso da una brutta depressione post partum che da una botta d’arresto alla sua carriera. La relazione con Ferrari si interrompe poco dopo e si porterà dietro strascichi legali risolti solo con il tempo.

Nel 2016 Aron ha 7 anni, vive in Italia con la mamma. Per Aida arriva l’ennesimo durissimo colpo: vittima di una truffa perde tutto il denaro trovandosi in una situazione di grave difficoltà economica. Da qui la decisione sofferta ma responsabile: per la stabilità di Aron è meglio che vada a vivere a Miami col padre. Aida non si dà per vinta, si rimette in sesto e ogni mese vola a Miami da suo figlio.

Riesce ad essere una madre presente nonostante tutto e lentamente ricostruisce sé stessa senza mai perdere di vista il suo ruolo di madre.

Tutto sembra andare per il meglio, fino ad agosto 2019. Le scade il passaporto e per la venezuelana inizia il vero calvario. La democratica America è diffidente nei confronti dei cittadini sudamericani, rinnovare il visto si rivela un percorso ad ostacoli senza precedenti. Tra rinvii e dinieghi passano 4 mesi. Riabbraccia il figlio, portato in Italia dal padre, solo per qualche ora s dicembre 2019. Il bambino è confuso, pensa che la mamma non lo voglia più vedere. Lei è distrutta. Le assicurano che a marzo avrà il suo visto e tutto si risolverà. Ma quel marzo il mondo cambia e non sarà mai più lo stesso. 

Il covid avviluppa la burocrazia e prendere un aereo diventa impossibile. Aida e Aron si vedono ogni giorno, internet salva il loro rapporto ma il dolore non passa. Fino a questa estate. Dopo due anni e mezzo Aida finalmente può andare negli Stati Uniti a riabbracciare suo figlio, non più sorrisi e baci da uno schermo ma carezze e coccole sul divano. 

Ora che Natale si avvicina Aida è tornata a Miami. Film sul divano e partite di calcio, a vederli sembra una famiglia normale, i drammi dimenticati. Invece questo è il primo Natale dopo tre passati lontani. Forse è davvero arrivato il lieto fine. 

Camilla Soru

Abbandonata dalla madre, il padre morto tra le sue braccia. Un’infanzia di stenti in Venezuela, con notti a dormire per terra tra gli scarafaggi. La vita non ha avuto certo un inizio gentile con la showgirl Aida Yespica. Ma poi l’Italia, il successo, l’amore con il calciatore Matteo Ferrari e infine la nascita del suo amatissimo Aron nel 2008.

Sembra la storia di un riscatto, una favola a lieto fine. Invece la prova più dura la vita gliela doveva ancora mettere davanti. Gli ultimi anni infatti sono stati di dolore e solitudine, separata per colpa di burocrazia e fatalità dal figlio. 

LA STORIA

Facciamo un passo indietro, nel 2008 Aida diventa mamma. L’inizio della maternità è scosso da una brutta depressione post partum che da una botta d’arresto alla sua carriera. La relazione con Ferrari si interrompe poco dopo e si porterà dietro strascichi legali risolti solo con il tempo.

Nel 2016 Aron ha 7 anni, vive in Italia con la mamma. Per Aida arriva l’ennesimo durissimo colpo: vittima di una truffa perde tutto il denaro trovandosi in una situazione di grave difficoltà economica. Da qui la decisione sofferta ma responsabile: per la stabilità di Aron è meglio che vada a vivere a Miami col padre. Aida non si dà per vinta, si rimette in sesto e ogni mese vola a Miami da suo figlio.

Riesce ad essere una madre presente nonostante tutto e lentamente ricostruisce sé stessa senza mai perdere di vista il suo ruolo di madre.

Tutto sembra andare per il meglio, fino ad agosto 2019. Le scade il passaporto e per la venezuelana inizia il vero calvario. La democratica America è diffidente nei confronti dei cittadini sudamericani, rinnovare il visto si rivela un percorso ad ostacoli senza precedenti. Tra rinvii e dinieghi passano 4 mesi. Riabbraccia il figlio, portato in Italia dal padre, solo per qualche ora s dicembre 2019. Il bambino è confuso, pensa che la mamma non lo voglia più vedere. Lei è distrutta. Le assicurano che a marzo avrà il suo visto e tutto si risolverà. Ma quel marzo il mondo cambia e non sarà mai più lo stesso. 

Il covid avviluppa la burocrazia e prendere un aereo diventa impossibile. Aida e Aron si vedono ogni giorno, internet salva il loro rapporto ma il dolore non passa. Fino a questa estate. Dopo due anni e mezzo Aida finalmente può andare negli Stati Uniti a riabbracciare suo figlio, non più sorrisi e baci da uno schermo ma carezze e coccole sul divano. 

Ora che Natale si avvicina Aida è tornata a Miami. Film sul divano e partite di calcio, a vederli sembra una famiglia normale, i drammi dimenticati. Invece questo è il primo Natale dopo tre passati lontani. Forse è davvero arrivato il lieto fine. 

Camilla Soru

Abbandonata dalla madre, il padre morto tra le sue braccia. Un’infanzia di stenti in Venezuela, con notti a dormire per terra tra gli scarafaggi. La vita non ha avuto certo un inizio gentile con la showgirl Aida Yespica. Ma poi l’Italia, il successo, l’amore con il calciatore Matteo Ferrari e infine la nascita del suo amatissimo Aron nel 2008.

Sembra la storia di un riscatto, una favola a lieto fine. Invece la prova più dura la vita gliela doveva ancora mettere davanti. Gli ultimi anni infatti sono stati di dolore e solitudine, separata per colpa di burocrazia e fatalità dal figlio. 

LA STORIA

Facciamo un passo indietro, nel 2008 Aida diventa mamma. L’inizio della maternità è scosso da una brutta depressione post partum che da una botta d’arresto alla sua carriera. La relazione con Ferrari si interrompe poco dopo e si porterà dietro strascichi legali risolti solo con il tempo.

Nel 2016 Aron ha 7 anni, vive in Italia con la mamma. Per Aida arriva l’ennesimo durissimo colpo: vittima di una truffa perde tutto il denaro trovandosi in una situazione di grave difficoltà economica. Da qui la decisione sofferta ma responsabile: per la stabilità di Aron è meglio che vada a vivere a Miami col padre. Aida non si dà per vinta, si rimette in sesto e ogni mese vola a Miami da suo figlio.

Riesce ad essere una madre presente nonostante tutto e lentamente ricostruisce sé stessa senza mai perdere di vista il suo ruolo di madre.

Tutto sembra andare per il meglio, fino ad agosto 2019. Le scade il passaporto e per la venezuelana inizia il vero calvario. La democratica America è diffidente nei confronti dei cittadini sudamericani, rinnovare il visto si rivela un percorso ad ostacoli senza precedenti. Tra rinvii e dinieghi passano 4 mesi. Riabbraccia il figlio, portato in Italia dal padre, solo per qualche ora s dicembre 2019. Il bambino è confuso, pensa che la mamma non lo voglia più vedere. Lei è distrutta. Le assicurano che a marzo avrà il suo visto e tutto si risolverà. Ma quel marzo il mondo cambia e non sarà mai più lo stesso. 

Il covid avviluppa la burocrazia e prendere un aereo diventa impossibile. Aida e Aron si vedono ogni giorno, internet salva il loro rapporto ma il dolore non passa. Fino a questa estate. Dopo due anni e mezzo Aida finalmente può andare negli Stati Uniti a riabbracciare suo figlio, non più sorrisi e baci da uno schermo ma carezze e coccole sul divano. 

Ora che Natale si avvicina Aida è tornata a Miami. Film sul divano e partite di calcio, a vederli sembra una famiglia normale, i drammi dimenticati. Invece questo è il primo Natale dopo tre passati lontani. Forse è davvero arrivato il lieto fine. 

Camilla Soru

Abbandonata dalla madre, il padre morto tra le sue braccia. Un’infanzia di stenti in Venezuela, con notti a dormire per terra tra gli scarafaggi. La vita non ha avuto certo un inizio gentile con la showgirl Aida Yespica. Ma poi l’Italia, il successo, l’amore con il calciatore Matteo Ferrari e infine la nascita del suo amatissimo Aron nel 2008.

Sembra la storia di un riscatto, una favola a lieto fine. Invece la prova più dura la vita gliela doveva ancora mettere davanti. Gli ultimi anni infatti sono stati di dolore e solitudine, separata per colpa di burocrazia e fatalità dal figlio. 

LA STORIA

Facciamo un passo indietro, nel 2008 Aida diventa mamma. L’inizio della maternità è scosso da una brutta depressione post partum che da una botta d’arresto alla sua carriera. La relazione con Ferrari si interrompe poco dopo e si porterà dietro strascichi legali risolti solo con il tempo.

Nel 2016 Aron ha 7 anni, vive in Italia con la mamma. Per Aida arriva l’ennesimo durissimo colpo: vittima di una truffa perde tutto il denaro trovandosi in una situazione di grave difficoltà economica. Da qui la decisione sofferta ma responsabile: per la stabilità di Aron è meglio che vada a vivere a Miami col padre. Aida non si dà per vinta, si rimette in sesto e ogni mese vola a Miami da suo figlio.

Riesce ad essere una madre presente nonostante tutto e lentamente ricostruisce sé stessa senza mai perdere di vista il suo ruolo di madre.

Tutto sembra andare per il meglio, fino ad agosto 2019. Le scade il passaporto e per la venezuelana inizia il vero calvario. La democratica America è diffidente nei confronti dei cittadini sudamericani, rinnovare il visto si rivela un percorso ad ostacoli senza precedenti. Tra rinvii e dinieghi passano 4 mesi. Riabbraccia il figlio, portato in Italia dal padre, solo per qualche ora s dicembre 2019. Il bambino è confuso, pensa che la mamma non lo voglia più vedere. Lei è distrutta. Le assicurano che a marzo avrà il suo visto e tutto si risolverà. Ma quel marzo il mondo cambia e non sarà mai più lo stesso. 

Il covid avviluppa la burocrazia e prendere un aereo diventa impossibile. Aida e Aron si vedono ogni giorno, internet salva il loro rapporto ma il dolore non passa. Fino a questa estate. Dopo due anni e mezzo Aida finalmente può andare negli Stati Uniti a riabbracciare suo figlio, non più sorrisi e baci da uno schermo ma carezze e coccole sul divano. 

Ora che Natale si avvicina Aida è tornata a Miami. Film sul divano e partite di calcio, a vederli sembra una famiglia normale, i drammi dimenticati. Invece questo è il primo Natale dopo tre passati lontani. Forse è davvero arrivato il lieto fine. 

Camilla Soru

Abbandonata dalla madre, il padre morto tra le sue braccia. Un’infanzia di stenti in Venezuela, con notti a dormire per terra tra gli scarafaggi. La vita non ha avuto certo un inizio gentile con la showgirl Aida Yespica. Ma poi l’Italia, il successo, l’amore con il calciatore Matteo Ferrari e infine la nascita del suo amatissimo Aron nel 2008.

Sembra la storia di un riscatto, una favola a lieto fine. Invece la prova più dura la vita gliela doveva ancora mettere davanti. Gli ultimi anni infatti sono stati di dolore e solitudine, separata per colpa di burocrazia e fatalità dal figlio. 

LA STORIA

Facciamo un passo indietro, nel 2008 Aida diventa mamma. L’inizio della maternità è scosso da una brutta depressione post partum che da una botta d’arresto alla sua carriera. La relazione con Ferrari si interrompe poco dopo e si porterà dietro strascichi legali risolti solo con il tempo.

Nel 2016 Aron ha 7 anni, vive in Italia con la mamma. Per Aida arriva l’ennesimo durissimo colpo: vittima di una truffa perde tutto il denaro trovandosi in una situazione di grave difficoltà economica. Da qui la decisione sofferta ma responsabile: per la stabilità di Aron è meglio che vada a vivere a Miami col padre. Aida non si dà per vinta, si rimette in sesto e ogni mese vola a Miami da suo figlio.

Riesce ad essere una madre presente nonostante tutto e lentamente ricostruisce sé stessa senza mai perdere di vista il suo ruolo di madre.

Tutto sembra andare per il meglio, fino ad agosto 2019. Le scade il passaporto e per la venezuelana inizia il vero calvario. La democratica America è diffidente nei confronti dei cittadini sudamericani, rinnovare il visto si rivela un percorso ad ostacoli senza precedenti. Tra rinvii e dinieghi passano 4 mesi. Riabbraccia il figlio, portato in Italia dal padre, solo per qualche ora s dicembre 2019. Il bambino è confuso, pensa che la mamma non lo voglia più vedere. Lei è distrutta. Le assicurano che a marzo avrà il suo visto e tutto si risolverà. Ma quel marzo il mondo cambia e non sarà mai più lo stesso. 

Il covid avviluppa la burocrazia e prendere un aereo diventa impossibile. Aida e Aron si vedono ogni giorno, internet salva il loro rapporto ma il dolore non passa. Fino a questa estate. Dopo due anni e mezzo Aida finalmente può andare negli Stati Uniti a riabbracciare suo figlio, non più sorrisi e baci da uno schermo ma carezze e coccole sul divano. 

Ora che Natale si avvicina Aida è tornata a Miami. Film sul divano e partite di calcio, a vederli sembra una famiglia normale, i drammi dimenticati. Invece questo è il primo Natale dopo tre passati lontani. Forse è davvero arrivato il lieto fine. 

Camilla Soru

Abbandonata dalla madre, il padre morto tra le sue braccia. Un’infanzia di stenti in Venezuela, con notti a dormire per terra tra gli scarafaggi. La vita non ha avuto certo un inizio gentile con la showgirl Aida Yespica. Ma poi l’Italia, il successo, l’amore con il calciatore Matteo Ferrari e infine la nascita del suo amatissimo Aron nel 2008.

Sembra la storia di un riscatto, una favola a lieto fine. Invece la prova più dura la vita gliela doveva ancora mettere davanti. Gli ultimi anni infatti sono stati di dolore e solitudine, separata per colpa di burocrazia e fatalità dal figlio. 

LA STORIA

Facciamo un passo indietro, nel 2008 Aida diventa mamma. L’inizio della maternità è scosso da una brutta depressione post partum che da una botta d’arresto alla sua carriera. La relazione con Ferrari si interrompe poco dopo e si porterà dietro strascichi legali risolti solo con il tempo.

Nel 2016 Aron ha 7 anni, vive in Italia con la mamma. Per Aida arriva l’ennesimo durissimo colpo: vittima di una truffa perde tutto il denaro trovandosi in una situazione di grave difficoltà economica. Da qui la decisione sofferta ma responsabile: per la stabilità di Aron è meglio che vada a vivere a Miami col padre. Aida non si dà per vinta, si rimette in sesto e ogni mese vola a Miami da suo figlio.

Riesce ad essere una madre presente nonostante tutto e lentamente ricostruisce sé stessa senza mai perdere di vista il suo ruolo di madre.

Tutto sembra andare per il meglio, fino ad agosto 2019. Le scade il passaporto e per la venezuelana inizia il vero calvario. La democratica America è diffidente nei confronti dei cittadini sudamericani, rinnovare il visto si rivela un percorso ad ostacoli senza precedenti. Tra rinvii e dinieghi passano 4 mesi. Riabbraccia il figlio, portato in Italia dal padre, solo per qualche ora s dicembre 2019. Il bambino è confuso, pensa che la mamma non lo voglia più vedere. Lei è distrutta. Le assicurano che a marzo avrà il suo visto e tutto si risolverà. Ma quel marzo il mondo cambia e non sarà mai più lo stesso. 

Il covid avviluppa la burocrazia e prendere un aereo diventa impossibile. Aida e Aron si vedono ogni giorno, internet salva il loro rapporto ma il dolore non passa. Fino a questa estate. Dopo due anni e mezzo Aida finalmente può andare negli Stati Uniti a riabbracciare suo figlio, non più sorrisi e baci da uno schermo ma carezze e coccole sul divano. 

Ora che Natale si avvicina Aida è tornata a Miami. Film sul divano e partite di calcio, a vederli sembra una famiglia normale, i drammi dimenticati. Invece questo è il primo Natale dopo tre passati lontani. Forse è davvero arrivato il lieto fine. 

Camilla Soru

Abbandonata dalla madre, il padre morto tra le sue braccia. Un’infanzia di stenti in Venezuela, con notti a dormire per terra tra gli scarafaggi. La vita non ha avuto certo un inizio gentile con la showgirl Aida Yespica. Ma poi l’Italia, il successo, l’amore con il calciatore Matteo Ferrari e infine la nascita del suo amatissimo Aron nel 2008.

Sembra la storia di un riscatto, una favola a lieto fine. Invece la prova più dura la vita gliela doveva ancora mettere davanti. Gli ultimi anni infatti sono stati di dolore e solitudine, separata per colpa di burocrazia e fatalità dal figlio. 

LA STORIA

Facciamo un passo indietro, nel 2008 Aida diventa mamma. L’inizio della maternità è scosso da una brutta depressione post partum che da una botta d’arresto alla sua carriera. La relazione con Ferrari si interrompe poco dopo e si porterà dietro strascichi legali risolti solo con il tempo.

Nel 2016 Aron ha 7 anni, vive in Italia con la mamma. Per Aida arriva l’ennesimo durissimo colpo: vittima di una truffa perde tutto il denaro trovandosi in una situazione di grave difficoltà economica. Da qui la decisione sofferta ma responsabile: per la stabilità di Aron è meglio che vada a vivere a Miami col padre. Aida non si dà per vinta, si rimette in sesto e ogni mese vola a Miami da suo figlio.

Riesce ad essere una madre presente nonostante tutto e lentamente ricostruisce sé stessa senza mai perdere di vista il suo ruolo di madre.

Tutto sembra andare per il meglio, fino ad agosto 2019. Le scade il passaporto e per la venezuelana inizia il vero calvario. La democratica America è diffidente nei confronti dei cittadini sudamericani, rinnovare il visto si rivela un percorso ad ostacoli senza precedenti. Tra rinvii e dinieghi passano 4 mesi. Riabbraccia il figlio, portato in Italia dal padre, solo per qualche ora s dicembre 2019. Il bambino è confuso, pensa che la mamma non lo voglia più vedere. Lei è distrutta. Le assicurano che a marzo avrà il suo visto e tutto si risolverà. Ma quel marzo il mondo cambia e non sarà mai più lo stesso. 

Il covid avviluppa la burocrazia e prendere un aereo diventa impossibile. Aida e Aron si vedono ogni giorno, internet salva il loro rapporto ma il dolore non passa. Fino a questa estate. Dopo due anni e mezzo Aida finalmente può andare negli Stati Uniti a riabbracciare suo figlio, non più sorrisi e baci da uno schermo ma carezze e coccole sul divano. 

Ora che Natale si avvicina Aida è tornata a Miami. Film sul divano e partite di calcio, a vederli sembra una famiglia normale, i drammi dimenticati. Invece questo è il primo Natale dopo tre passati lontani. Forse è davvero arrivato il lieto fine. 

Camilla Soru

Abbandonata dalla madre, il padre morto tra le sue braccia. Un’infanzia di stenti in Venezuela, con notti a dormire per terra tra gli scarafaggi. La vita non ha avuto certo un inizio gentile con la showgirl Aida Yespica. Ma poi l’Italia, il successo, l’amore con il calciatore Matteo Ferrari e infine la nascita del suo amatissimo Aron nel 2008.

Sembra la storia di un riscatto, una favola a lieto fine. Invece la prova più dura la vita gliela doveva ancora mettere davanti. Gli ultimi anni infatti sono stati di dolore e solitudine, separata per colpa di burocrazia e fatalità dal figlio. 

LA STORIA

Facciamo un passo indietro, nel 2008 Aida diventa mamma. L’inizio della maternità è scosso da una brutta depressione post partum che da una botta d’arresto alla sua carriera. La relazione con Ferrari si interrompe poco dopo e si porterà dietro strascichi legali risolti solo con il tempo.

Nel 2016 Aron ha 7 anni, vive in Italia con la mamma. Per Aida arriva l’ennesimo durissimo colpo: vittima di una truffa perde tutto il denaro trovandosi in una situazione di grave difficoltà economica. Da qui la decisione sofferta ma responsabile: per la stabilità di Aron è meglio che vada a vivere a Miami col padre. Aida non si dà per vinta, si rimette in sesto e ogni mese vola a Miami da suo figlio.

Riesce ad essere una madre presente nonostante tutto e lentamente ricostruisce sé stessa senza mai perdere di vista il suo ruolo di madre.

Tutto sembra andare per il meglio, fino ad agosto 2019. Le scade il passaporto e per la venezuelana inizia il vero calvario. La democratica America è diffidente nei confronti dei cittadini sudamericani, rinnovare il visto si rivela un percorso ad ostacoli senza precedenti. Tra rinvii e dinieghi passano 4 mesi. Riabbraccia il figlio, portato in Italia dal padre, solo per qualche ora s dicembre 2019. Il bambino è confuso, pensa che la mamma non lo voglia più vedere. Lei è distrutta. Le assicurano che a marzo avrà il suo visto e tutto si risolverà. Ma quel marzo il mondo cambia e non sarà mai più lo stesso. 

Il covid avviluppa la burocrazia e prendere un aereo diventa impossibile. Aida e Aron si vedono ogni giorno, internet salva il loro rapporto ma il dolore non passa. Fino a questa estate. Dopo due anni e mezzo Aida finalmente può andare negli Stati Uniti a riabbracciare suo figlio, non più sorrisi e baci da uno schermo ma carezze e coccole sul divano. 

Ora che Natale si avvicina Aida è tornata a Miami. Film sul divano e partite di calcio, a vederli sembra una famiglia normale, i drammi dimenticati. Invece questo è il primo Natale dopo tre passati lontani. Forse è davvero arrivato il lieto fine. 

Camilla Soru

Abbandonata dalla madre, il padre morto tra le sue braccia. Un’infanzia di stenti in Venezuela, con notti a dormire per terra tra gli scarafaggi. La vita non ha avuto certo un inizio gentile con la showgirl Aida Yespica. Ma poi l’Italia, il successo, l’amore con il calciatore Matteo Ferrari e infine la nascita del suo amatissimo Aron nel 2008.

Sembra la storia di un riscatto, una favola a lieto fine. Invece la prova più dura la vita gliela doveva ancora mettere davanti. Gli ultimi anni infatti sono stati di dolore e solitudine, separata per colpa di burocrazia e fatalità dal figlio. 

LA STORIA

Facciamo un passo indietro, nel 2008 Aida diventa mamma. L’inizio della maternità è scosso da una brutta depressione post partum che da una botta d’arresto alla sua carriera. La relazione con Ferrari si interrompe poco dopo e si porterà dietro strascichi legali risolti solo con il tempo.

Nel 2016 Aron ha 7 anni, vive in Italia con la mamma. Per Aida arriva l’ennesimo durissimo colpo: vittima di una truffa perde tutto il denaro trovandosi in una situazione di grave difficoltà economica. Da qui la decisione sofferta ma responsabile: per la stabilità di Aron è meglio che vada a vivere a Miami col padre. Aida non si dà per vinta, si rimette in sesto e ogni mese vola a Miami da suo figlio.

Riesce ad essere una madre presente nonostante tutto e lentamente ricostruisce sé stessa senza mai perdere di vista il suo ruolo di madre.

Tutto sembra andare per il meglio, fino ad agosto 2019. Le scade il passaporto e per la venezuelana inizia il vero calvario. La democratica America è diffidente nei confronti dei cittadini sudamericani, rinnovare il visto si rivela un percorso ad ostacoli senza precedenti. Tra rinvii e dinieghi passano 4 mesi. Riabbraccia il figlio, portato in Italia dal padre, solo per qualche ora s dicembre 2019. Il bambino è confuso, pensa che la mamma non lo voglia più vedere. Lei è distrutta. Le assicurano che a marzo avrà il suo visto e tutto si risolverà. Ma quel marzo il mondo cambia e non sarà mai più lo stesso. 

Il covid avviluppa la burocrazia e prendere un aereo diventa impossibile. Aida e Aron si vedono ogni giorno, internet salva il loro rapporto ma il dolore non passa. Fino a questa estate. Dopo due anni e mezzo Aida finalmente può andare negli Stati Uniti a riabbracciare suo figlio, non più sorrisi e baci da uno schermo ma carezze e coccole sul divano. 

Ora che Natale si avvicina Aida è tornata a Miami. Film sul divano e partite di calcio, a vederli sembra una famiglia normale, i drammi dimenticati. Invece questo è il primo Natale dopo tre passati lontani. Forse è davvero arrivato il lieto fine. 

Camilla Soru

Abbandonata dalla madre, il padre morto tra le sue braccia. Un’infanzia di stenti in Venezuela, con notti a dormire per terra tra gli scarafaggi. La vita non ha avuto certo un inizio gentile con la showgirl Aida Yespica. Ma poi l’Italia, il successo, l’amore con il calciatore Matteo Ferrari e infine la nascita del suo amatissimo Aron nel 2008.

Sembra la storia di un riscatto, una favola a lieto fine. Invece la prova più dura la vita gliela doveva ancora mettere davanti. Gli ultimi anni infatti sono stati di dolore e solitudine, separata per colpa di burocrazia e fatalità dal figlio. 

LA STORIA

Facciamo un passo indietro, nel 2008 Aida diventa mamma. L’inizio della maternità è scosso da una brutta depressione post partum che da una botta d’arresto alla sua carriera. La relazione con Ferrari si interrompe poco dopo e si porterà dietro strascichi legali risolti solo con il tempo.

Nel 2016 Aron ha 7 anni, vive in Italia con la mamma. Per Aida arriva l’ennesimo durissimo colpo: vittima di una truffa perde tutto il denaro trovandosi in una situazione di grave difficoltà economica. Da qui la decisione sofferta ma responsabile: per la stabilità di Aron è meglio che vada a vivere a Miami col padre. Aida non si dà per vinta, si rimette in sesto e ogni mese vola a Miami da suo figlio.

Riesce ad essere una madre presente nonostante tutto e lentamente ricostruisce sé stessa senza mai perdere di vista il suo ruolo di madre.

Tutto sembra andare per il meglio, fino ad agosto 2019. Le scade il passaporto e per la venezuelana inizia il vero calvario. La democratica America è diffidente nei confronti dei cittadini sudamericani, rinnovare il visto si rivela un percorso ad ostacoli senza precedenti. Tra rinvii e dinieghi passano 4 mesi. Riabbraccia il figlio, portato in Italia dal padre, solo per qualche ora s dicembre 2019. Il bambino è confuso, pensa che la mamma non lo voglia più vedere. Lei è distrutta. Le assicurano che a marzo avrà il suo visto e tutto si risolverà. Ma quel marzo il mondo cambia e non sarà mai più lo stesso. 

Il covid avviluppa la burocrazia e prendere un aereo diventa impossibile. Aida e Aron si vedono ogni giorno, internet salva il loro rapporto ma il dolore non passa. Fino a questa estate. Dopo due anni e mezzo Aida finalmente può andare negli Stati Uniti a riabbracciare suo figlio, non più sorrisi e baci da uno schermo ma carezze e coccole sul divano. 

Ora che Natale si avvicina Aida è tornata a Miami. Film sul divano e partite di calcio, a vederli sembra una famiglia normale, i drammi dimenticati. Invece questo è il primo Natale dopo tre passati lontani. Forse è davvero arrivato il lieto fine. 

Camilla Soru

Abbandonata dalla madre, il padre morto tra le sue braccia. Un’infanzia di stenti in Venezuela, con notti a dormire per terra tra gli scarafaggi. La vita non ha avuto certo un inizio gentile con la showgirl Aida Yespica. Ma poi l’Italia, il successo, l’amore con il calciatore Matteo Ferrari e infine la nascita del suo amatissimo Aron nel 2008.

Sembra la storia di un riscatto, una favola a lieto fine. Invece la prova più dura la vita gliela doveva ancora mettere davanti. Gli ultimi anni infatti sono stati di dolore e solitudine, separata per colpa di burocrazia e fatalità dal figlio. 

LA STORIA

Facciamo un passo indietro, nel 2008 Aida diventa mamma. L’inizio della maternità è scosso da una brutta depressione post partum che da una botta d’arresto alla sua carriera. La relazione con Ferrari si interrompe poco dopo e si porterà dietro strascichi legali risolti solo con il tempo.

Nel 2016 Aron ha 7 anni, vive in Italia con la mamma. Per Aida arriva l’ennesimo durissimo colpo: vittima di una truffa perde tutto il denaro trovandosi in una situazione di grave difficoltà economica. Da qui la decisione sofferta ma responsabile: per la stabilità di Aron è meglio che vada a vivere a Miami col padre. Aida non si dà per vinta, si rimette in sesto e ogni mese vola a Miami da suo figlio.

Riesce ad essere una madre presente nonostante tutto e lentamente ricostruisce sé stessa senza mai perdere di vista il suo ruolo di madre.

Tutto sembra andare per il meglio, fino ad agosto 2019. Le scade il passaporto e per la venezuelana inizia il vero calvario. La democratica America è diffidente nei confronti dei cittadini sudamericani, rinnovare il visto si rivela un percorso ad ostacoli senza precedenti. Tra rinvii e dinieghi passano 4 mesi. Riabbraccia il figlio, portato in Italia dal padre, solo per qualche ora s dicembre 2019. Il bambino è confuso, pensa che la mamma non lo voglia più vedere. Lei è distrutta. Le assicurano che a marzo avrà il suo visto e tutto si risolverà. Ma quel marzo il mondo cambia e non sarà mai più lo stesso. 

Il covid avviluppa la burocrazia e prendere un aereo diventa impossibile. Aida e Aron si vedono ogni giorno, internet salva il loro rapporto ma il dolore non passa. Fino a questa estate. Dopo due anni e mezzo Aida finalmente può andare negli Stati Uniti a riabbracciare suo figlio, non più sorrisi e baci da uno schermo ma carezze e coccole sul divano. 

Ora che Natale si avvicina Aida è tornata a Miami. Film sul divano e partite di calcio, a vederli sembra una famiglia normale, i drammi dimenticati. Invece questo è il primo Natale dopo tre passati lontani. Forse è davvero arrivato il lieto fine. 

Camilla Soru

Abbandonata dalla madre, il padre morto tra le sue braccia. Un’infanzia di stenti in Venezuela, con notti a dormire per terra tra gli scarafaggi. La vita non ha avuto certo un inizio gentile con la showgirl Aida Yespica. Ma poi l’Italia, il successo, l’amore con il calciatore Matteo Ferrari e infine la nascita del suo amatissimo Aron nel 2008.

Sembra la storia di un riscatto, una favola a lieto fine. Invece la prova più dura la vita gliela doveva ancora mettere davanti. Gli ultimi anni infatti sono stati di dolore e solitudine, separata per colpa di burocrazia e fatalità dal figlio. 

LA STORIA

Facciamo un passo indietro, nel 2008 Aida diventa mamma. L’inizio della maternità è scosso da una brutta depressione post partum che da una botta d’arresto alla sua carriera. La relazione con Ferrari si interrompe poco dopo e si porterà dietro strascichi legali risolti solo con il tempo.

Nel 2016 Aron ha 7 anni, vive in Italia con la mamma. Per Aida arriva l’ennesimo durissimo colpo: vittima di una truffa perde tutto il denaro trovandosi in una situazione di grave difficoltà economica. Da qui la decisione sofferta ma responsabile: per la stabilità di Aron è meglio che vada a vivere a Miami col padre. Aida non si dà per vinta, si rimette in sesto e ogni mese vola a Miami da suo figlio.

Riesce ad essere una madre presente nonostante tutto e lentamente ricostruisce sé stessa senza mai perdere di vista il suo ruolo di madre.

Tutto sembra andare per il meglio, fino ad agosto 2019. Le scade il passaporto e per la venezuelana inizia il vero calvario. La democratica America è diffidente nei confronti dei cittadini sudamericani, rinnovare il visto si rivela un percorso ad ostacoli senza precedenti. Tra rinvii e dinieghi passano 4 mesi. Riabbraccia il figlio, portato in Italia dal padre, solo per qualche ora s dicembre 2019. Il bambino è confuso, pensa che la mamma non lo voglia più vedere. Lei è distrutta. Le assicurano che a marzo avrà il suo visto e tutto si risolverà. Ma quel marzo il mondo cambia e non sarà mai più lo stesso. 

Il covid avviluppa la burocrazia e prendere un aereo diventa impossibile. Aida e Aron si vedono ogni giorno, internet salva il loro rapporto ma il dolore non passa. Fino a questa estate. Dopo due anni e mezzo Aida finalmente può andare negli Stati Uniti a riabbracciare suo figlio, non più sorrisi e baci da uno schermo ma carezze e coccole sul divano. 

Ora che Natale si avvicina Aida è tornata a Miami. Film sul divano e partite di calcio, a vederli sembra una famiglia normale, i drammi dimenticati. Invece questo è il primo Natale dopo tre passati lontani. Forse è davvero arrivato il lieto fine. 

Camilla Soru

Abbandonata dalla madre, il padre morto tra le sue braccia. Un’infanzia di stenti in Venezuela, con notti a dormire per terra tra gli scarafaggi. La vita non ha avuto certo un inizio gentile con la showgirl Aida Yespica. Ma poi l’Italia, il successo, l’amore con il calciatore Matteo Ferrari e infine la nascita del suo amatissimo Aron nel 2008.

Sembra la storia di un riscatto, una favola a lieto fine. Invece la prova più dura la vita gliela doveva ancora mettere davanti. Gli ultimi anni infatti sono stati di dolore e solitudine, separata per colpa di burocrazia e fatalità dal figlio. 

LA STORIA

Facciamo un passo indietro, nel 2008 Aida diventa mamma. L’inizio della maternità è scosso da una brutta depressione post partum che da una botta d’arresto alla sua carriera. La relazione con Ferrari si interrompe poco dopo e si porterà dietro strascichi legali risolti solo con il tempo.

Nel 2016 Aron ha 7 anni, vive in Italia con la mamma. Per Aida arriva l’ennesimo durissimo colpo: vittima di una truffa perde tutto il denaro trovandosi in una situazione di grave difficoltà economica. Da qui la decisione sofferta ma responsabile: per la stabilità di Aron è meglio che vada a vivere a Miami col padre. Aida non si dà per vinta, si rimette in sesto e ogni mese vola a Miami da suo figlio.

Riesce ad essere una madre presente nonostante tutto e lentamente ricostruisce sé stessa senza mai perdere di vista il suo ruolo di madre.

Tutto sembra andare per il meglio, fino ad agosto 2019. Le scade il passaporto e per la venezuelana inizia il vero calvario. La democratica America è diffidente nei confronti dei cittadini sudamericani, rinnovare il visto si rivela un percorso ad ostacoli senza precedenti. Tra rinvii e dinieghi passano 4 mesi. Riabbraccia il figlio, portato in Italia dal padre, solo per qualche ora s dicembre 2019. Il bambino è confuso, pensa che la mamma non lo voglia più vedere. Lei è distrutta. Le assicurano che a marzo avrà il suo visto e tutto si risolverà. Ma quel marzo il mondo cambia e non sarà mai più lo stesso. 

Il covid avviluppa la burocrazia e prendere un aereo diventa impossibile. Aida e Aron si vedono ogni giorno, internet salva il loro rapporto ma il dolore non passa. Fino a questa estate. Dopo due anni e mezzo Aida finalmente può andare negli Stati Uniti a riabbracciare suo figlio, non più sorrisi e baci da uno schermo ma carezze e coccole sul divano. 

Ora che Natale si avvicina Aida è tornata a Miami. Film sul divano e partite di calcio, a vederli sembra una famiglia normale, i drammi dimenticati. Invece questo è il primo Natale dopo tre passati lontani. Forse è davvero arrivato il lieto fine. 

Camilla Soru

Abbandonata dalla madre, il padre morto tra le sue braccia. Un’infanzia di stenti in Venezuela, con notti a dormire per terra tra gli scarafaggi. La vita non ha avuto certo un inizio gentile con la showgirl Aida Yespica. Ma poi l’Italia, il successo, l’amore con il calciatore Matteo Ferrari e infine la nascita del suo amatissimo Aron nel 2008.

Sembra la storia di un riscatto, una favola a lieto fine. Invece la prova più dura la vita gliela doveva ancora mettere davanti. Gli ultimi anni infatti sono stati di dolore e solitudine, separata per colpa di burocrazia e fatalità dal figlio. 

LA STORIA

Facciamo un passo indietro, nel 2008 Aida diventa mamma. L’inizio della maternità è scosso da una brutta depressione post partum che da una botta d’arresto alla sua carriera. La relazione con Ferrari si interrompe poco dopo e si porterà dietro strascichi legali risolti solo con il tempo.

Nel 2016 Aron ha 7 anni, vive in Italia con la mamma. Per Aida arriva l’ennesimo durissimo colpo: vittima di una truffa perde tutto il denaro trovandosi in una situazione di grave difficoltà economica. Da qui la decisione sofferta ma responsabile: per la stabilità di Aron è meglio che vada a vivere a Miami col padre. Aida non si dà per vinta, si rimette in sesto e ogni mese vola a Miami da suo figlio.

Riesce ad essere una madre presente nonostante tutto e lentamente ricostruisce sé stessa senza mai perdere di vista il suo ruolo di madre.

Tutto sembra andare per il meglio, fino ad agosto 2019. Le scade il passaporto e per la venezuelana inizia il vero calvario. La democratica America è diffidente nei confronti dei cittadini sudamericani, rinnovare il visto si rivela un percorso ad ostacoli senza precedenti. Tra rinvii e dinieghi passano 4 mesi. Riabbraccia il figlio, portato in Italia dal padre, solo per qualche ora s dicembre 2019. Il bambino è confuso, pensa che la mamma non lo voglia più vedere. Lei è distrutta. Le assicurano che a marzo avrà il suo visto e tutto si risolverà. Ma quel marzo il mondo cambia e non sarà mai più lo stesso. 

Il covid avviluppa la burocrazia e prendere un aereo diventa impossibile. Aida e Aron si vedono ogni giorno, internet salva il loro rapporto ma il dolore non passa. Fino a questa estate. Dopo due anni e mezzo Aida finalmente può andare negli Stati Uniti a riabbracciare suo figlio, non più sorrisi e baci da uno schermo ma carezze e coccole sul divano. 

Ora che Natale si avvicina Aida è tornata a Miami. Film sul divano e partite di calcio, a vederli sembra una famiglia normale, i drammi dimenticati. Invece questo è il primo Natale dopo tre passati lontani. Forse è davvero arrivato il lieto fine. 

Camilla Soru

Abbandonata dalla madre, il padre morto tra le sue braccia. Un’infanzia di stenti in Venezuela, con notti a dormire per terra tra gli scarafaggi. La vita non ha avuto certo un inizio gentile con la showgirl Aida Yespica. Ma poi l’Italia, il successo, l’amore con il calciatore Matteo Ferrari e infine la nascita del suo amatissimo Aron nel 2008.

Sembra la storia di un riscatto, una favola a lieto fine. Invece la prova più dura la vita gliela doveva ancora mettere davanti. Gli ultimi anni infatti sono stati di dolore e solitudine, separata per colpa di burocrazia e fatalità dal figlio. 

LA STORIA

Facciamo un passo indietro, nel 2008 Aida diventa mamma. L’inizio della maternità è scosso da una brutta depressione post partum che da una botta d’arresto alla sua carriera. La relazione con Ferrari si interrompe poco dopo e si porterà dietro strascichi legali risolti solo con il tempo.

Nel 2016 Aron ha 7 anni, vive in Italia con la mamma. Per Aida arriva l’ennesimo durissimo colpo: vittima di una truffa perde tutto il denaro trovandosi in una situazione di grave difficoltà economica. Da qui la decisione sofferta ma responsabile: per la stabilità di Aron è meglio che vada a vivere a Miami col padre. Aida non si dà per vinta, si rimette in sesto e ogni mese vola a Miami da suo figlio.

Riesce ad essere una madre presente nonostante tutto e lentamente ricostruisce sé stessa senza mai perdere di vista il suo ruolo di madre.

Tutto sembra andare per il meglio, fino ad agosto 2019. Le scade il passaporto e per la venezuelana inizia il vero calvario. La democratica America è diffidente nei confronti dei cittadini sudamericani, rinnovare il visto si rivela un percorso ad ostacoli senza precedenti. Tra rinvii e dinieghi passano 4 mesi. Riabbraccia il figlio, portato in Italia dal padre, solo per qualche ora s dicembre 2019. Il bambino è confuso, pensa che la mamma non lo voglia più vedere. Lei è distrutta. Le assicurano che a marzo avrà il suo visto e tutto si risolverà. Ma quel marzo il mondo cambia e non sarà mai più lo stesso. 

Il covid avviluppa la burocrazia e prendere un aereo diventa impossibile. Aida e Aron si vedono ogni giorno, internet salva il loro rapporto ma il dolore non passa. Fino a questa estate. Dopo due anni e mezzo Aida finalmente può andare negli Stati Uniti a riabbracciare suo figlio, non più sorrisi e baci da uno schermo ma carezze e coccole sul divano. 

Ora che Natale si avvicina Aida è tornata a Miami. Film sul divano e partite di calcio, a vederli sembra una famiglia normale, i drammi dimenticati. Invece questo è il primo Natale dopo tre passati lontani. Forse è davvero arrivato il lieto fine. 

Camilla Soru

Abbandonata dalla madre, il padre morto tra le sue braccia. Un’infanzia di stenti in Venezuela, con notti a dormire per terra tra gli scarafaggi. La vita non ha avuto certo un inizio gentile con la showgirl Aida Yespica. Ma poi l’Italia, il successo, l’amore con il calciatore Matteo Ferrari e infine la nascita del suo amatissimo Aron nel 2008.

Sembra la storia di un riscatto, una favola a lieto fine. Invece la prova più dura la vita gliela doveva ancora mettere davanti. Gli ultimi anni infatti sono stati di dolore e solitudine, separata per colpa di burocrazia e fatalità dal figlio. 

LA STORIA

Facciamo un passo indietro, nel 2008 Aida diventa mamma. L’inizio della maternità è scosso da una brutta depressione post partum che da una botta d’arresto alla sua carriera. La relazione con Ferrari si interrompe poco dopo e si porterà dietro strascichi legali risolti solo con il tempo.

Nel 2016 Aron ha 7 anni, vive in Italia con la mamma. Per Aida arriva l’ennesimo durissimo colpo: vittima di una truffa perde tutto il denaro trovandosi in una situazione di grave difficoltà economica. Da qui la decisione sofferta ma responsabile: per la stabilità di Aron è meglio che vada a vivere a Miami col padre. Aida non si dà per vinta, si rimette in sesto e ogni mese vola a Miami da suo figlio.

Riesce ad essere una madre presente nonostante tutto e lentamente ricostruisce sé stessa senza mai perdere di vista il suo ruolo di madre.

Tutto sembra andare per il meglio, fino ad agosto 2019. Le scade il passaporto e per la venezuelana inizia il vero calvario. La democratica America è diffidente nei confronti dei cittadini sudamericani, rinnovare il visto si rivela un percorso ad ostacoli senza precedenti. Tra rinvii e dinieghi passano 4 mesi. Riabbraccia il figlio, portato in Italia dal padre, solo per qualche ora s dicembre 2019. Il bambino è confuso, pensa che la mamma non lo voglia più vedere. Lei è distrutta. Le assicurano che a marzo avrà il suo visto e tutto si risolverà. Ma quel marzo il mondo cambia e non sarà mai più lo stesso. 

Il covid avviluppa la burocrazia e prendere un aereo diventa impossibile. Aida e Aron si vedono ogni giorno, internet salva il loro rapporto ma il dolore non passa. Fino a questa estate. Dopo due anni e mezzo Aida finalmente può andare negli Stati Uniti a riabbracciare suo figlio, non più sorrisi e baci da uno schermo ma carezze e coccole sul divano. 

Ora che Natale si avvicina Aida è tornata a Miami. Film sul divano e partite di calcio, a vederli sembra una famiglia normale, i drammi dimenticati. Invece questo è il primo Natale dopo tre passati lontani. Forse è davvero arrivato il lieto fine. 

Camilla Soru

Abbandonata dalla madre, il padre morto tra le sue braccia. Un’infanzia di stenti in Venezuela, con notti a dormire per terra tra gli scarafaggi. La vita non ha avuto certo un inizio gentile con la showgirl Aida Yespica. Ma poi l’Italia, il successo, l’amore con il calciatore Matteo Ferrari e infine la nascita del suo amatissimo Aron nel 2008.

Sembra la storia di un riscatto, una favola a lieto fine. Invece la prova più dura la vita gliela doveva ancora mettere davanti. Gli ultimi anni infatti sono stati di dolore e solitudine, separata per colpa di burocrazia e fatalità dal figlio. 

LA STORIA

Facciamo un passo indietro, nel 2008 Aida diventa mamma. L’inizio della maternità è scosso da una brutta depressione post partum che da una botta d’arresto alla sua carriera. La relazione con Ferrari si interrompe poco dopo e si porterà dietro strascichi legali risolti solo con il tempo.

Nel 2016 Aron ha 7 anni, vive in Italia con la mamma. Per Aida arriva l’ennesimo durissimo colpo: vittima di una truffa perde tutto il denaro trovandosi in una situazione di grave difficoltà economica. Da qui la decisione sofferta ma responsabile: per la stabilità di Aron è meglio che vada a vivere a Miami col padre. Aida non si dà per vinta, si rimette in sesto e ogni mese vola a Miami da suo figlio.

Riesce ad essere una madre presente nonostante tutto e lentamente ricostruisce sé stessa senza mai perdere di vista il suo ruolo di madre.

Tutto sembra andare per il meglio, fino ad agosto 2019. Le scade il passaporto e per la venezuelana inizia il vero calvario. La democratica America è diffidente nei confronti dei cittadini sudamericani, rinnovare il visto si rivela un percorso ad ostacoli senza precedenti. Tra rinvii e dinieghi passano 4 mesi. Riabbraccia il figlio, portato in Italia dal padre, solo per qualche ora s dicembre 2019. Il bambino è confuso, pensa che la mamma non lo voglia più vedere. Lei è distrutta. Le assicurano che a marzo avrà il suo visto e tutto si risolverà. Ma quel marzo il mondo cambia e non sarà mai più lo stesso. 

Il covid avviluppa la burocrazia e prendere un aereo diventa impossibile. Aida e Aron si vedono ogni giorno, internet salva il loro rapporto ma il dolore non passa. Fino a questa estate. Dopo due anni e mezzo Aida finalmente può andare negli Stati Uniti a riabbracciare suo figlio, non più sorrisi e baci da uno schermo ma carezze e coccole sul divano. 

Ora che Natale si avvicina Aida è tornata a Miami. Film sul divano e partite di calcio, a vederli sembra una famiglia normale, i drammi dimenticati. Invece questo è il primo Natale dopo tre passati lontani. Forse è davvero arrivato il lieto fine. 

Camilla Soru

Abbandonata dalla madre, il padre morto tra le sue braccia. Un’infanzia di stenti in Venezuela, con notti a dormire per terra tra gli scarafaggi. La vita non ha avuto certo un inizio gentile con la showgirl Aida Yespica. Ma poi l’Italia, il successo, l’amore con il calciatore Matteo Ferrari e infine la nascita del suo amatissimo Aron nel 2008.

Sembra la storia di un riscatto, una favola a lieto fine. Invece la prova più dura la vita gliela doveva ancora mettere davanti. Gli ultimi anni infatti sono stati di dolore e solitudine, separata per colpa di burocrazia e fatalità dal figlio. 

LA STORIA

Facciamo un passo indietro, nel 2008 Aida diventa mamma. L’inizio della maternità è scosso da una brutta depressione post partum che da una botta d’arresto alla sua carriera. La relazione con Ferrari si interrompe poco dopo e si porterà dietro strascichi legali risolti solo con il tempo.

Nel 2016 Aron ha 7 anni, vive in Italia con la mamma. Per Aida arriva l’ennesimo durissimo colpo: vittima di una truffa perde tutto il denaro trovandosi in una situazione di grave difficoltà economica. Da qui la decisione sofferta ma responsabile: per la stabilità di Aron è meglio che vada a vivere a Miami col padre. Aida non si dà per vinta, si rimette in sesto e ogni mese vola a Miami da suo figlio.

Riesce ad essere una madre presente nonostante tutto e lentamente ricostruisce sé stessa senza mai perdere di vista il suo ruolo di madre.

Tutto sembra andare per il meglio, fino ad agosto 2019. Le scade il passaporto e per la venezuelana inizia il vero calvario. La democratica America è diffidente nei confronti dei cittadini sudamericani, rinnovare il visto si rivela un percorso ad ostacoli senza precedenti. Tra rinvii e dinieghi passano 4 mesi. Riabbraccia il figlio, portato in Italia dal padre, solo per qualche ora s dicembre 2019. Il bambino è confuso, pensa che la mamma non lo voglia più vedere. Lei è distrutta. Le assicurano che a marzo avrà il suo visto e tutto si risolverà. Ma quel marzo il mondo cambia e non sarà mai più lo stesso. 

Il covid avviluppa la burocrazia e prendere un aereo diventa impossibile. Aida e Aron si vedono ogni giorno, internet salva il loro rapporto ma il dolore non passa. Fino a questa estate. Dopo due anni e mezzo Aida finalmente può andare negli Stati Uniti a riabbracciare suo figlio, non più sorrisi e baci da uno schermo ma carezze e coccole sul divano. 

Ora che Natale si avvicina Aida è tornata a Miami. Film sul divano e partite di calcio, a vederli sembra una famiglia normale, i drammi dimenticati. Invece questo è il primo Natale dopo tre passati lontani. Forse è davvero arrivato il lieto fine. 

Camilla Soru

Abbandonata dalla madre, il padre morto tra le sue braccia. Un’infanzia di stenti in Venezuela, con notti a dormire per terra tra gli scarafaggi. La vita non ha avuto certo un inizio gentile con la showgirl Aida Yespica. Ma poi l’Italia, il successo, l’amore con il calciatore Matteo Ferrari e infine la nascita del suo amatissimo Aron nel 2008.

Sembra la storia di un riscatto, una favola a lieto fine. Invece la prova più dura la vita gliela doveva ancora mettere davanti. Gli ultimi anni infatti sono stati di dolore e solitudine, separata per colpa di burocrazia e fatalità dal figlio. 

LA STORIA

Facciamo un passo indietro, nel 2008 Aida diventa mamma. L’inizio della maternità è scosso da una brutta depressione post partum che da una botta d’arresto alla sua carriera. La relazione con Ferrari si interrompe poco dopo e si porterà dietro strascichi legali risolti solo con il tempo.

Nel 2016 Aron ha 7 anni, vive in Italia con la mamma. Per Aida arriva l’ennesimo durissimo colpo: vittima di una truffa perde tutto il denaro trovandosi in una situazione di grave difficoltà economica. Da qui la decisione sofferta ma responsabile: per la stabilità di Aron è meglio che vada a vivere a Miami col padre. Aida non si dà per vinta, si rimette in sesto e ogni mese vola a Miami da suo figlio.

Riesce ad essere una madre presente nonostante tutto e lentamente ricostruisce sé stessa senza mai perdere di vista il suo ruolo di madre.

Tutto sembra andare per il meglio, fino ad agosto 2019. Le scade il passaporto e per la venezuelana inizia il vero calvario. La democratica America è diffidente nei confronti dei cittadini sudamericani, rinnovare il visto si rivela un percorso ad ostacoli senza precedenti. Tra rinvii e dinieghi passano 4 mesi. Riabbraccia il figlio, portato in Italia dal padre, solo per qualche ora s dicembre 2019. Il bambino è confuso, pensa che la mamma non lo voglia più vedere. Lei è distrutta. Le assicurano che a marzo avrà il suo visto e tutto si risolverà. Ma quel marzo il mondo cambia e non sarà mai più lo stesso. 

Il covid avviluppa la burocrazia e prendere un aereo diventa impossibile. Aida e Aron si vedono ogni giorno, internet salva il loro rapporto ma il dolore non passa. Fino a questa estate. Dopo due anni e mezzo Aida finalmente può andare negli Stati Uniti a riabbracciare suo figlio, non più sorrisi e baci da uno schermo ma carezze e coccole sul divano. 

Ora che Natale si avvicina Aida è tornata a Miami. Film sul divano e partite di calcio, a vederli sembra una famiglia normale, i drammi dimenticati. Invece questo è il primo Natale dopo tre passati lontani. Forse è davvero arrivato il lieto fine. 

Camilla Soru

Abbandonata dalla madre, il padre morto tra le sue braccia. Un’infanzia di stenti in Venezuela, con notti a dormire per terra tra gli scarafaggi. La vita non ha avuto certo un inizio gentile con la showgirl Aida Yespica. Ma poi l’Italia, il successo, l’amore con il calciatore Matteo Ferrari e infine la nascita del suo amatissimo Aron nel 2008.

Sembra la storia di un riscatto, una favola a lieto fine. Invece la prova più dura la vita gliela doveva ancora mettere davanti. Gli ultimi anni infatti sono stati di dolore e solitudine, separata per colpa di burocrazia e fatalità dal figlio. 

LA STORIA

Facciamo un passo indietro, nel 2008 Aida diventa mamma. L’inizio della maternità è scosso da una brutta depressione post partum che da una botta d’arresto alla sua carriera. La relazione con Ferrari si interrompe poco dopo e si porterà dietro strascichi legali risolti solo con il tempo.

Nel 2016 Aron ha 7 anni, vive in Italia con la mamma. Per Aida arriva l’ennesimo durissimo colpo: vittima di una truffa perde tutto il denaro trovandosi in una situazione di grave difficoltà economica. Da qui la decisione sofferta ma responsabile: per la stabilità di Aron è meglio che vada a vivere a Miami col padre. Aida non si dà per vinta, si rimette in sesto e ogni mese vola a Miami da suo figlio.

Riesce ad essere una madre presente nonostante tutto e lentamente ricostruisce sé stessa senza mai perdere di vista il suo ruolo di madre.

Tutto sembra andare per il meglio, fino ad agosto 2019. Le scade il passaporto e per la venezuelana inizia il vero calvario. La democratica America è diffidente nei confronti dei cittadini sudamericani, rinnovare il visto si rivela un percorso ad ostacoli senza precedenti. Tra rinvii e dinieghi passano 4 mesi. Riabbraccia il figlio, portato in Italia dal padre, solo per qualche ora s dicembre 2019. Il bambino è confuso, pensa che la mamma non lo voglia più vedere. Lei è distrutta. Le assicurano che a marzo avrà il suo visto e tutto si risolverà. Ma quel marzo il mondo cambia e non sarà mai più lo stesso. 

Il covid avviluppa la burocrazia e prendere un aereo diventa impossibile. Aida e Aron si vedono ogni giorno, internet salva il loro rapporto ma il dolore non passa. Fino a questa estate. Dopo due anni e mezzo Aida finalmente può andare negli Stati Uniti a riabbracciare suo figlio, non più sorrisi e baci da uno schermo ma carezze e coccole sul divano. 

Ora che Natale si avvicina Aida è tornata a Miami. Film sul divano e partite di calcio, a vederli sembra una famiglia normale, i drammi dimenticati. Invece questo è il primo Natale dopo tre passati lontani. Forse è davvero arrivato il lieto fine. 

Camilla Soru

Abbandonata dalla madre, il padre morto tra le sue braccia. Un’infanzia di stenti in Venezuela, con notti a dormire per terra tra gli scarafaggi. La vita non ha avuto certo un inizio gentile con la showgirl Aida Yespica. Ma poi l’Italia, il successo, l’amore con il calciatore Matteo Ferrari e infine la nascita del suo amatissimo Aron nel 2008.

Sembra la storia di un riscatto, una favola a lieto fine. Invece la prova più dura la vita gliela doveva ancora mettere davanti. Gli ultimi anni infatti sono stati di dolore e solitudine, separata per colpa di burocrazia e fatalità dal figlio. 

LA STORIA

Facciamo un passo indietro, nel 2008 Aida diventa mamma. L’inizio della maternità è scosso da una brutta depressione post partum che da una botta d’arresto alla sua carriera. La relazione con Ferrari si interrompe poco dopo e si porterà dietro strascichi legali risolti solo con il tempo.

Nel 2016 Aron ha 7 anni, vive in Italia con la mamma. Per Aida arriva l’ennesimo durissimo colpo: vittima di una truffa perde tutto il denaro trovandosi in una situazione di grave difficoltà economica. Da qui la decisione sofferta ma responsabile: per la stabilità di Aron è meglio che vada a vivere a Miami col padre. Aida non si dà per vinta, si rimette in sesto e ogni mese vola a Miami da suo figlio.

Riesce ad essere una madre presente nonostante tutto e lentamente ricostruisce sé stessa senza mai perdere di vista il suo ruolo di madre.

Tutto sembra andare per il meglio, fino ad agosto 2019. Le scade il passaporto e per la venezuelana inizia il vero calvario. La democratica America è diffidente nei confronti dei cittadini sudamericani, rinnovare il visto si rivela un percorso ad ostacoli senza precedenti. Tra rinvii e dinieghi passano 4 mesi. Riabbraccia il figlio, portato in Italia dal padre, solo per qualche ora s dicembre 2019. Il bambino è confuso, pensa che la mamma non lo voglia più vedere. Lei è distrutta. Le assicurano che a marzo avrà il suo visto e tutto si risolverà. Ma quel marzo il mondo cambia e non sarà mai più lo stesso. 

Il covid avviluppa la burocrazia e prendere un aereo diventa impossibile. Aida e Aron si vedono ogni giorno, internet salva il loro rapporto ma il dolore non passa. Fino a questa estate. Dopo due anni e mezzo Aida finalmente può andare negli Stati Uniti a riabbracciare suo figlio, non più sorrisi e baci da uno schermo ma carezze e coccole sul divano. 

Ora che Natale si avvicina Aida è tornata a Miami. Film sul divano e partite di calcio, a vederli sembra una famiglia normale, i drammi dimenticati. Invece questo è il primo Natale dopo tre passati lontani. Forse è davvero arrivato il lieto fine. 

Camilla Soru

Abbandonata dalla madre, il padre morto tra le sue braccia. Un’infanzia di stenti in Venezuela, con notti a dormire per terra tra gli scarafaggi. La vita non ha avuto certo un inizio gentile con la showgirl Aida Yespica. Ma poi l’Italia, il successo, l’amore con il calciatore Matteo Ferrari e infine la nascita del suo amatissimo Aron nel 2008.

Sembra la storia di un riscatto, una favola a lieto fine. Invece la prova più dura la vita gliela doveva ancora mettere davanti. Gli ultimi anni infatti sono stati di dolore e solitudine, separata per colpa di burocrazia e fatalità dal figlio. 

LA STORIA

Facciamo un passo indietro, nel 2008 Aida diventa mamma. L’inizio della maternità è scosso da una brutta depressione post partum che da una botta d’arresto alla sua carriera. La relazione con Ferrari si interrompe poco dopo e si porterà dietro strascichi legali risolti solo con il tempo.

Nel 2016 Aron ha 7 anni, vive in Italia con la mamma. Per Aida arriva l’ennesimo durissimo colpo: vittima di una truffa perde tutto il denaro trovandosi in una situazione di grave difficoltà economica. Da qui la decisione sofferta ma responsabile: per la stabilità di Aron è meglio che vada a vivere a Miami col padre. Aida non si dà per vinta, si rimette in sesto e ogni mese vola a Miami da suo figlio.

Riesce ad essere una madre presente nonostante tutto e lentamente ricostruisce sé stessa senza mai perdere di vista il suo ruolo di madre.

Tutto sembra andare per il meglio, fino ad agosto 2019. Le scade il passaporto e per la venezuelana inizia il vero calvario. La democratica America è diffidente nei confronti dei cittadini sudamericani, rinnovare il visto si rivela un percorso ad ostacoli senza precedenti. Tra rinvii e dinieghi passano 4 mesi. Riabbraccia il figlio, portato in Italia dal padre, solo per qualche ora s dicembre 2019. Il bambino è confuso, pensa che la mamma non lo voglia più vedere. Lei è distrutta. Le assicurano che a marzo avrà il suo visto e tutto si risolverà. Ma quel marzo il mondo cambia e non sarà mai più lo stesso. 

Il covid avviluppa la burocrazia e prendere un aereo diventa impossibile. Aida e Aron si vedono ogni giorno, internet salva il loro rapporto ma il dolore non passa. Fino a questa estate. Dopo due anni e mezzo Aida finalmente può andare negli Stati Uniti a riabbracciare suo figlio, non più sorrisi e baci da uno schermo ma carezze e coccole sul divano. 

Ora che Natale si avvicina Aida è tornata a Miami. Film sul divano e partite di calcio, a vederli sembra una famiglia normale, i drammi dimenticati. Invece questo è il primo Natale dopo tre passati lontani. Forse è davvero arrivato il lieto fine. 

Camilla Soru

Abbandonata dalla madre, il padre morto tra le sue braccia. Un’infanzia di stenti in Venezuela, con notti a dormire per terra tra gli scarafaggi. La vita non ha avuto certo un inizio gentile con la showgirl Aida Yespica. Ma poi l’Italia, il successo, l’amore con il calciatore Matteo Ferrari e infine la nascita del suo amatissimo Aron nel 2008.

Sembra la storia di un riscatto, una favola a lieto fine. Invece la prova più dura la vita gliela doveva ancora mettere davanti. Gli ultimi anni infatti sono stati di dolore e solitudine, separata per colpa di burocrazia e fatalità dal figlio. 

LA STORIA

Facciamo un passo indietro, nel 2008 Aida diventa mamma. L’inizio della maternità è scosso da una brutta depressione post partum che da una botta d’arresto alla sua carriera. La relazione con Ferrari si interrompe poco dopo e si porterà dietro strascichi legali risolti solo con il tempo.

Nel 2016 Aron ha 7 anni, vive in Italia con la mamma. Per Aida arriva l’ennesimo durissimo colpo: vittima di una truffa perde tutto il denaro trovandosi in una situazione di grave difficoltà economica. Da qui la decisione sofferta ma responsabile: per la stabilità di Aron è meglio che vada a vivere a Miami col padre. Aida non si dà per vinta, si rimette in sesto e ogni mese vola a Miami da suo figlio.

Riesce ad essere una madre presente nonostante tutto e lentamente ricostruisce sé stessa senza mai perdere di vista il suo ruolo di madre.

Tutto sembra andare per il meglio, fino ad agosto 2019. Le scade il passaporto e per la venezuelana inizia il vero calvario. La democratica America è diffidente nei confronti dei cittadini sudamericani, rinnovare il visto si rivela un percorso ad ostacoli senza precedenti. Tra rinvii e dinieghi passano 4 mesi. Riabbraccia il figlio, portato in Italia dal padre, solo per qualche ora s dicembre 2019. Il bambino è confuso, pensa che la mamma non lo voglia più vedere. Lei è distrutta. Le assicurano che a marzo avrà il suo visto e tutto si risolverà. Ma quel marzo il mondo cambia e non sarà mai più lo stesso. 

Il covid avviluppa la burocrazia e prendere un aereo diventa impossibile. Aida e Aron si vedono ogni giorno, internet salva il loro rapporto ma il dolore non passa. Fino a questa estate. Dopo due anni e mezzo Aida finalmente può andare negli Stati Uniti a riabbracciare suo figlio, non più sorrisi e baci da uno schermo ma carezze e coccole sul divano. 

Ora che Natale si avvicina Aida è tornata a Miami. Film sul divano e partite di calcio, a vederli sembra una famiglia normale, i drammi dimenticati. Invece questo è il primo Natale dopo tre passati lontani. Forse è davvero arrivato il lieto fine. 

Camilla Soru

Abbandonata dalla madre, il padre morto tra le sue braccia. Un’infanzia di stenti in Venezuela, con notti a dormire per terra tra gli scarafaggi. La vita non ha avuto certo un inizio gentile con la showgirl Aida Yespica. Ma poi l’Italia, il successo, l’amore con il calciatore Matteo Ferrari e infine la nascita del suo amatissimo Aron nel 2008.

Sembra la storia di un riscatto, una favola a lieto fine. Invece la prova più dura la vita gliela doveva ancora mettere davanti. Gli ultimi anni infatti sono stati di dolore e solitudine, separata per colpa di burocrazia e fatalità dal figlio. 

LA STORIA

Facciamo un passo indietro, nel 2008 Aida diventa mamma. L’inizio della maternità è scosso da una brutta depressione post partum che da una botta d’arresto alla sua carriera. La relazione con Ferrari si interrompe poco dopo e si porterà dietro strascichi legali risolti solo con il tempo.

Nel 2016 Aron ha 7 anni, vive in Italia con la mamma. Per Aida arriva l’ennesimo durissimo colpo: vittima di una truffa perde tutto il denaro trovandosi in una situazione di grave difficoltà economica. Da qui la decisione sofferta ma responsabile: per la stabilità di Aron è meglio che vada a vivere a Miami col padre. Aida non si dà per vinta, si rimette in sesto e ogni mese vola a Miami da suo figlio.

Riesce ad essere una madre presente nonostante tutto e lentamente ricostruisce sé stessa senza mai perdere di vista il suo ruolo di madre.

Tutto sembra andare per il meglio, fino ad agosto 2019. Le scade il passaporto e per la venezuelana inizia il vero calvario. La democratica America è diffidente nei confronti dei cittadini sudamericani, rinnovare il visto si rivela un percorso ad ostacoli senza precedenti. Tra rinvii e dinieghi passano 4 mesi. Riabbraccia il figlio, portato in Italia dal padre, solo per qualche ora s dicembre 2019. Il bambino è confuso, pensa che la mamma non lo voglia più vedere. Lei è distrutta. Le assicurano che a marzo avrà il suo visto e tutto si risolverà. Ma quel marzo il mondo cambia e non sarà mai più lo stesso. 

Il covid avviluppa la burocrazia e prendere un aereo diventa impossibile. Aida e Aron si vedono ogni giorno, internet salva il loro rapporto ma il dolore non passa. Fino a questa estate. Dopo due anni e mezzo Aida finalmente può andare negli Stati Uniti a riabbracciare suo figlio, non più sorrisi e baci da uno schermo ma carezze e coccole sul divano. 

Ora che Natale si avvicina Aida è tornata a Miami. Film sul divano e partite di calcio, a vederli sembra una famiglia normale, i drammi dimenticati. Invece questo è il primo Natale dopo tre passati lontani. Forse è davvero arrivato il lieto fine. 

Camilla Soru

Abbandonata dalla madre, il padre morto tra le sue braccia. Un’infanzia di stenti in Venezuela, con notti a dormire per terra tra gli scarafaggi. La vita non ha avuto certo un inizio gentile con la showgirl Aida Yespica. Ma poi l’Italia, il successo, l’amore con il calciatore Matteo Ferrari e infine la nascita del suo amatissimo Aron nel 2008.

Sembra la storia di un riscatto, una favola a lieto fine. Invece la prova più dura la vita gliela doveva ancora mettere davanti. Gli ultimi anni infatti sono stati di dolore e solitudine, separata per colpa di burocrazia e fatalità dal figlio. 

LA STORIA

Facciamo un passo indietro, nel 2008 Aida diventa mamma. L’inizio della maternità è scosso da una brutta depressione post partum che da una botta d’arresto alla sua carriera. La relazione con Ferrari si interrompe poco dopo e si porterà dietro strascichi legali risolti solo con il tempo.

Nel 2016 Aron ha 7 anni, vive in Italia con la mamma. Per Aida arriva l’ennesimo durissimo colpo: vittima di una truffa perde tutto il denaro trovandosi in una situazione di grave difficoltà economica. Da qui la decisione sofferta ma responsabile: per la stabilità di Aron è meglio che vada a vivere a Miami col padre. Aida non si dà per vinta, si rimette in sesto e ogni mese vola a Miami da suo figlio.

Riesce ad essere una madre presente nonostante tutto e lentamente ricostruisce sé stessa senza mai perdere di vista il suo ruolo di madre.

Tutto sembra andare per il meglio, fino ad agosto 2019. Le scade il passaporto e per la venezuelana inizia il vero calvario. La democratica America è diffidente nei confronti dei cittadini sudamericani, rinnovare il visto si rivela un percorso ad ostacoli senza precedenti. Tra rinvii e dinieghi passano 4 mesi. Riabbraccia il figlio, portato in Italia dal padre, solo per qualche ora s dicembre 2019. Il bambino è confuso, pensa che la mamma non lo voglia più vedere. Lei è distrutta. Le assicurano che a marzo avrà il suo visto e tutto si risolverà. Ma quel marzo il mondo cambia e non sarà mai più lo stesso. 

Il covid avviluppa la burocrazia e prendere un aereo diventa impossibile. Aida e Aron si vedono ogni giorno, internet salva il loro rapporto ma il dolore non passa. Fino a questa estate. Dopo due anni e mezzo Aida finalmente può andare negli Stati Uniti a riabbracciare suo figlio, non più sorrisi e baci da uno schermo ma carezze e coccole sul divano. 

Ora che Natale si avvicina Aida è tornata a Miami. Film sul divano e partite di calcio, a vederli sembra una famiglia normale, i drammi dimenticati. Invece questo è il primo Natale dopo tre passati lontani. Forse è davvero arrivato il lieto fine. 

Camilla Soru

Abbandonata dalla madre, il padre morto tra le sue braccia. Un’infanzia di stenti in Venezuela, con notti a dormire per terra tra gli scarafaggi. La vita non ha avuto certo un inizio gentile con la showgirl Aida Yespica. Ma poi l’Italia, il successo, l’amore con il calciatore Matteo Ferrari e infine la nascita del suo amatissimo Aron nel 2008.

Sembra la storia di un riscatto, una favola a lieto fine. Invece la prova più dura la vita gliela doveva ancora mettere davanti. Gli ultimi anni infatti sono stati di dolore e solitudine, separata per colpa di burocrazia e fatalità dal figlio. 

LA STORIA

Facciamo un passo indietro, nel 2008 Aida diventa mamma. L’inizio della maternità è scosso da una brutta depressione post partum che da una botta d’arresto alla sua carriera. La relazione con Ferrari si interrompe poco dopo e si porterà dietro strascichi legali risolti solo con il tempo.

Nel 2016 Aron ha 7 anni, vive in Italia con la mamma. Per Aida arriva l’ennesimo durissimo colpo: vittima di una truffa perde tutto il denaro trovandosi in una situazione di grave difficoltà economica. Da qui la decisione sofferta ma responsabile: per la stabilità di Aron è meglio che vada a vivere a Miami col padre. Aida non si dà per vinta, si rimette in sesto e ogni mese vola a Miami da suo figlio.

Riesce ad essere una madre presente nonostante tutto e lentamente ricostruisce sé stessa senza mai perdere di vista il suo ruolo di madre.

Tutto sembra andare per il meglio, fino ad agosto 2019. Le scade il passaporto e per la venezuelana inizia il vero calvario. La democratica America è diffidente nei confronti dei cittadini sudamericani, rinnovare il visto si rivela un percorso ad ostacoli senza precedenti. Tra rinvii e dinieghi passano 4 mesi. Riabbraccia il figlio, portato in Italia dal padre, solo per qualche ora s dicembre 2019. Il bambino è confuso, pensa che la mamma non lo voglia più vedere. Lei è distrutta. Le assicurano che a marzo avrà il suo visto e tutto si risolverà. Ma quel marzo il mondo cambia e non sarà mai più lo stesso. 

Il covid avviluppa la burocrazia e prendere un aereo diventa impossibile. Aida e Aron si vedono ogni giorno, internet salva il loro rapporto ma il dolore non passa. Fino a questa estate. Dopo due anni e mezzo Aida finalmente può andare negli Stati Uniti a riabbracciare suo figlio, non più sorrisi e baci da uno schermo ma carezze e coccole sul divano. 

Ora che Natale si avvicina Aida è tornata a Miami. Film sul divano e partite di calcio, a vederli sembra una famiglia normale, i drammi dimenticati. Invece questo è il primo Natale dopo tre passati lontani. Forse è davvero arrivato il lieto fine. 

Camilla Soru

Abbandonata dalla madre, il padre morto tra le sue braccia. Un’infanzia di stenti in Venezuela, con notti a dormire per terra tra gli scarafaggi. La vita non ha avuto certo un inizio gentile con la showgirl Aida Yespica. Ma poi l’Italia, il successo, l’amore con il calciatore Matteo Ferrari e infine la nascita del suo amatissimo Aron nel 2008.

Sembra la storia di un riscatto, una favola a lieto fine. Invece la prova più dura la vita gliela doveva ancora mettere davanti. Gli ultimi anni infatti sono stati di dolore e solitudine, separata per colpa di burocrazia e fatalità dal figlio. 

LA STORIA

Facciamo un passo indietro, nel 2008 Aida diventa mamma. L’inizio della maternità è scosso da una brutta depressione post partum che da una botta d’arresto alla sua carriera. La relazione con Ferrari si interrompe poco dopo e si porterà dietro strascichi legali risolti solo con il tempo.

Nel 2016 Aron ha 7 anni, vive in Italia con la mamma. Per Aida arriva l’ennesimo durissimo colpo: vittima di una truffa perde tutto il denaro trovandosi in una situazione di grave difficoltà economica. Da qui la decisione sofferta ma responsabile: per la stabilità di Aron è meglio che vada a vivere a Miami col padre. Aida non si dà per vinta, si rimette in sesto e ogni mese vola a Miami da suo figlio.

Riesce ad essere una madre presente nonostante tutto e lentamente ricostruisce sé stessa senza mai perdere di vista il suo ruolo di madre.

Tutto sembra andare per il meglio, fino ad agosto 2019. Le scade il passaporto e per la venezuelana inizia il vero calvario. La democratica America è diffidente nei confronti dei cittadini sudamericani, rinnovare il visto si rivela un percorso ad ostacoli senza precedenti. Tra rinvii e dinieghi passano 4 mesi. Riabbraccia il figlio, portato in Italia dal padre, solo per qualche ora s dicembre 2019. Il bambino è confuso, pensa che la mamma non lo voglia più vedere. Lei è distrutta. Le assicurano che a marzo avrà il suo visto e tutto si risolverà. Ma quel marzo il mondo cambia e non sarà mai più lo stesso. 

Il covid avviluppa la burocrazia e prendere un aereo diventa impossibile. Aida e Aron si vedono ogni giorno, internet salva il loro rapporto ma il dolore non passa. Fino a questa estate. Dopo due anni e mezzo Aida finalmente può andare negli Stati Uniti a riabbracciare suo figlio, non più sorrisi e baci da uno schermo ma carezze e coccole sul divano. 

Ora che Natale si avvicina Aida è tornata a Miami. Film sul divano e partite di calcio, a vederli sembra una famiglia normale, i drammi dimenticati. Invece questo è il primo Natale dopo tre passati lontani. Forse è davvero arrivato il lieto fine. 

Camilla Soru

Abbandonata dalla madre, il padre morto tra le sue braccia. Un’infanzia di stenti in Venezuela, con notti a dormire per terra tra gli scarafaggi. La vita non ha avuto certo un inizio gentile con la showgirl Aida Yespica. Ma poi l’Italia, il successo, l’amore con il calciatore Matteo Ferrari e infine la nascita del suo amatissimo Aron nel 2008.

Sembra la storia di un riscatto, una favola a lieto fine. Invece la prova più dura la vita gliela doveva ancora mettere davanti. Gli ultimi anni infatti sono stati di dolore e solitudine, separata per colpa di burocrazia e fatalità dal figlio. 

LA STORIA

Facciamo un passo indietro, nel 2008 Aida diventa mamma. L’inizio della maternità è scosso da una brutta depressione post partum che da una botta d’arresto alla sua carriera. La relazione con Ferrari si interrompe poco dopo e si porterà dietro strascichi legali risolti solo con il tempo.

Nel 2016 Aron ha 7 anni, vive in Italia con la mamma. Per Aida arriva l’ennesimo durissimo colpo: vittima di una truffa perde tutto il denaro trovandosi in una situazione di grave difficoltà economica. Da qui la decisione sofferta ma responsabile: per la stabilità di Aron è meglio che vada a vivere a Miami col padre. Aida non si dà per vinta, si rimette in sesto e ogni mese vola a Miami da suo figlio.

Riesce ad essere una madre presente nonostante tutto e lentamente ricostruisce sé stessa senza mai perdere di vista il suo ruolo di madre.

Tutto sembra andare per il meglio, fino ad agosto 2019. Le scade il passaporto e per la venezuelana inizia il vero calvario. La democratica America è diffidente nei confronti dei cittadini sudamericani, rinnovare il visto si rivela un percorso ad ostacoli senza precedenti. Tra rinvii e dinieghi passano 4 mesi. Riabbraccia il figlio, portato in Italia dal padre, solo per qualche ora s dicembre 2019. Il bambino è confuso, pensa che la mamma non lo voglia più vedere. Lei è distrutta. Le assicurano che a marzo avrà il suo visto e tutto si risolverà. Ma quel marzo il mondo cambia e non sarà mai più lo stesso. 

Il covid avviluppa la burocrazia e prendere un aereo diventa impossibile. Aida e Aron si vedono ogni giorno, internet salva il loro rapporto ma il dolore non passa. Fino a questa estate. Dopo due anni e mezzo Aida finalmente può andare negli Stati Uniti a riabbracciare suo figlio, non più sorrisi e baci da uno schermo ma carezze e coccole sul divano. 

Ora che Natale si avvicina Aida è tornata a Miami. Film sul divano e partite di calcio, a vederli sembra una famiglia normale, i drammi dimenticati. Invece questo è il primo Natale dopo tre passati lontani. Forse è davvero arrivato il lieto fine. 

Camilla Soru

Abbandonata dalla madre, il padre morto tra le sue braccia. Un’infanzia di stenti in Venezuela, con notti a dormire per terra tra gli scarafaggi. La vita non ha avuto certo un inizio gentile con la showgirl Aida Yespica. Ma poi l’Italia, il successo, l’amore con il calciatore Matteo Ferrari e infine la nascita del suo amatissimo Aron nel 2008.

Sembra la storia di un riscatto, una favola a lieto fine. Invece la prova più dura la vita gliela doveva ancora mettere davanti. Gli ultimi anni infatti sono stati di dolore e solitudine, separata per colpa di burocrazia e fatalità dal figlio. 

LA STORIA

Facciamo un passo indietro, nel 2008 Aida diventa mamma. L’inizio della maternità è scosso da una brutta depressione post partum che da una botta d’arresto alla sua carriera. La relazione con Ferrari si interrompe poco dopo e si porterà dietro strascichi legali risolti solo con il tempo.

Nel 2016 Aron ha 7 anni, vive in Italia con la mamma. Per Aida arriva l’ennesimo durissimo colpo: vittima di una truffa perde tutto il denaro trovandosi in una situazione di grave difficoltà economica. Da qui la decisione sofferta ma responsabile: per la stabilità di Aron è meglio che vada a vivere a Miami col padre. Aida non si dà per vinta, si rimette in sesto e ogni mese vola a Miami da suo figlio.

Riesce ad essere una madre presente nonostante tutto e lentamente ricostruisce sé stessa senza mai perdere di vista il suo ruolo di madre.

Tutto sembra andare per il meglio, fino ad agosto 2019. Le scade il passaporto e per la venezuelana inizia il vero calvario. La democratica America è diffidente nei confronti dei cittadini sudamericani, rinnovare il visto si rivela un percorso ad ostacoli senza precedenti. Tra rinvii e dinieghi passano 4 mesi. Riabbraccia il figlio, portato in Italia dal padre, solo per qualche ora s dicembre 2019. Il bambino è confuso, pensa che la mamma non lo voglia più vedere. Lei è distrutta. Le assicurano che a marzo avrà il suo visto e tutto si risolverà. Ma quel marzo il mondo cambia e non sarà mai più lo stesso. 

Il covid avviluppa la burocrazia e prendere un aereo diventa impossibile. Aida e Aron si vedono ogni giorno, internet salva il loro rapporto ma il dolore non passa. Fino a questa estate. Dopo due anni e mezzo Aida finalmente può andare negli Stati Uniti a riabbracciare suo figlio, non più sorrisi e baci da uno schermo ma carezze e coccole sul divano. 

Ora che Natale si avvicina Aida è tornata a Miami. Film sul divano e partite di calcio, a vederli sembra una famiglia normale, i drammi dimenticati. Invece questo è il primo Natale dopo tre passati lontani. Forse è davvero arrivato il lieto fine. 

Camilla Soru

Abbandonata dalla madre, il padre morto tra le sue braccia. Un’infanzia di stenti in Venezuela, con notti a dormire per terra tra gli scarafaggi. La vita non ha avuto certo un inizio gentile con la showgirl Aida Yespica. Ma poi l’Italia, il successo, l’amore con il calciatore Matteo Ferrari e infine la nascita del suo amatissimo Aron nel 2008.

Sembra la storia di un riscatto, una favola a lieto fine. Invece la prova più dura la vita gliela doveva ancora mettere davanti. Gli ultimi anni infatti sono stati di dolore e solitudine, separata per colpa di burocrazia e fatalità dal figlio. 

LA STORIA

Facciamo un passo indietro, nel 2008 Aida diventa mamma. L’inizio della maternità è scosso da una brutta depressione post partum che da una botta d’arresto alla sua carriera. La relazione con Ferrari si interrompe poco dopo e si porterà dietro strascichi legali risolti solo con il tempo.

Nel 2016 Aron ha 7 anni, vive in Italia con la mamma. Per Aida arriva l’ennesimo durissimo colpo: vittima di una truffa perde tutto il denaro trovandosi in una situazione di grave difficoltà economica. Da qui la decisione sofferta ma responsabile: per la stabilità di Aron è meglio che vada a vivere a Miami col padre. Aida non si dà per vinta, si rimette in sesto e ogni mese vola a Miami da suo figlio.

Riesce ad essere una madre presente nonostante tutto e lentamente ricostruisce sé stessa senza mai perdere di vista il suo ruolo di madre.

Tutto sembra andare per il meglio, fino ad agosto 2019. Le scade il passaporto e per la venezuelana inizia il vero calvario. La democratica America è diffidente nei confronti dei cittadini sudamericani, rinnovare il visto si rivela un percorso ad ostacoli senza precedenti. Tra rinvii e dinieghi passano 4 mesi. Riabbraccia il figlio, portato in Italia dal padre, solo per qualche ora s dicembre 2019. Il bambino è confuso, pensa che la mamma non lo voglia più vedere. Lei è distrutta. Le assicurano che a marzo avrà il suo visto e tutto si risolverà. Ma quel marzo il mondo cambia e non sarà mai più lo stesso. 

Il covid avviluppa la burocrazia e prendere un aereo diventa impossibile. Aida e Aron si vedono ogni giorno, internet salva il loro rapporto ma il dolore non passa. Fino a questa estate. Dopo due anni e mezzo Aida finalmente può andare negli Stati Uniti a riabbracciare suo figlio, non più sorrisi e baci da uno schermo ma carezze e coccole sul divano. 

Ora che Natale si avvicina Aida è tornata a Miami. Film sul divano e partite di calcio, a vederli sembra una famiglia normale, i drammi dimenticati. Invece questo è il primo Natale dopo tre passati lontani. Forse è davvero arrivato il lieto fine. 

Camilla Soru

Abbandonata dalla madre, il padre morto tra le sue braccia. Un’infanzia di stenti in Venezuela, con notti a dormire per terra tra gli scarafaggi. La vita non ha avuto certo un inizio gentile con la showgirl Aida Yespica. Ma poi l’Italia, il successo, l’amore con il calciatore Matteo Ferrari e infine la nascita del suo amatissimo Aron nel 2008.

Sembra la storia di un riscatto, una favola a lieto fine. Invece la prova più dura la vita gliela doveva ancora mettere davanti. Gli ultimi anni infatti sono stati di dolore e solitudine, separata per colpa di burocrazia e fatalità dal figlio. 

LA STORIA

Facciamo un passo indietro, nel 2008 Aida diventa mamma. L’inizio della maternità è scosso da una brutta depressione post partum che da una botta d’arresto alla sua carriera. La relazione con Ferrari si interrompe poco dopo e si porterà dietro strascichi legali risolti solo con il tempo.

Nel 2016 Aron ha 7 anni, vive in Italia con la mamma. Per Aida arriva l’ennesimo durissimo colpo: vittima di una truffa perde tutto il denaro trovandosi in una situazione di grave difficoltà economica. Da qui la decisione sofferta ma responsabile: per la stabilità di Aron è meglio che vada a vivere a Miami col padre. Aida non si dà per vinta, si rimette in sesto e ogni mese vola a Miami da suo figlio.

Riesce ad essere una madre presente nonostante tutto e lentamente ricostruisce sé stessa senza mai perdere di vista il suo ruolo di madre.

Tutto sembra andare per il meglio, fino ad agosto 2019. Le scade il passaporto e per la venezuelana inizia il vero calvario. La democratica America è diffidente nei confronti dei cittadini sudamericani, rinnovare il visto si rivela un percorso ad ostacoli senza precedenti. Tra rinvii e dinieghi passano 4 mesi. Riabbraccia il figlio, portato in Italia dal padre, solo per qualche ora s dicembre 2019. Il bambino è confuso, pensa che la mamma non lo voglia più vedere. Lei è distrutta. Le assicurano che a marzo avrà il suo visto e tutto si risolverà. Ma quel marzo il mondo cambia e non sarà mai più lo stesso. 

Il covid avviluppa la burocrazia e prendere un aereo diventa impossibile. Aida e Aron si vedono ogni giorno, internet salva il loro rapporto ma il dolore non passa. Fino a questa estate. Dopo due anni e mezzo Aida finalmente può andare negli Stati Uniti a riabbracciare suo figlio, non più sorrisi e baci da uno schermo ma carezze e coccole sul divano. 

Ora che Natale si avvicina Aida è tornata a Miami. Film sul divano e partite di calcio, a vederli sembra una famiglia normale, i drammi dimenticati. Invece questo è il primo Natale dopo tre passati lontani. Forse è davvero arrivato il lieto fine. 

Camilla Soru

Abbandonata dalla madre, il padre morto tra le sue braccia. Un’infanzia di stenti in Venezuela, con notti a dormire per terra tra gli scarafaggi. La vita non ha avuto certo un inizio gentile con la showgirl Aida Yespica. Ma poi l’Italia, il successo, l’amore con il calciatore Matteo Ferrari e infine la nascita del suo amatissimo Aron nel 2008.

Sembra la storia di un riscatto, una favola a lieto fine. Invece la prova più dura la vita gliela doveva ancora mettere davanti. Gli ultimi anni infatti sono stati di dolore e solitudine, separata per colpa di burocrazia e fatalità dal figlio. 

LA STORIA

Facciamo un passo indietro, nel 2008 Aida diventa mamma. L’inizio della maternità è scosso da una brutta depressione post partum che da una botta d’arresto alla sua carriera. La relazione con Ferrari si interrompe poco dopo e si porterà dietro strascichi legali risolti solo con il tempo.

Nel 2016 Aron ha 7 anni, vive in Italia con la mamma. Per Aida arriva l’ennesimo durissimo colpo: vittima di una truffa perde tutto il denaro trovandosi in una situazione di grave difficoltà economica. Da qui la decisione sofferta ma responsabile: per la stabilità di Aron è meglio che vada a vivere a Miami col padre. Aida non si dà per vinta, si rimette in sesto e ogni mese vola a Miami da suo figlio.

Riesce ad essere una madre presente nonostante tutto e lentamente ricostruisce sé stessa senza mai perdere di vista il suo ruolo di madre.

Tutto sembra andare per il meglio, fino ad agosto 2019. Le scade il passaporto e per la venezuelana inizia il vero calvario. La democratica America è diffidente nei confronti dei cittadini sudamericani, rinnovare il visto si rivela un percorso ad ostacoli senza precedenti. Tra rinvii e dinieghi passano 4 mesi. Riabbraccia il figlio, portato in Italia dal padre, solo per qualche ora s dicembre 2019. Il bambino è confuso, pensa che la mamma non lo voglia più vedere. Lei è distrutta. Le assicurano che a marzo avrà il suo visto e tutto si risolverà. Ma quel marzo il mondo cambia e non sarà mai più lo stesso. 

Il covid avviluppa la burocrazia e prendere un aereo diventa impossibile. Aida e Aron si vedono ogni giorno, internet salva il loro rapporto ma il dolore non passa. Fino a questa estate. Dopo due anni e mezzo Aida finalmente può andare negli Stati Uniti a riabbracciare suo figlio, non più sorrisi e baci da uno schermo ma carezze e coccole sul divano. 

Ora che Natale si avvicina Aida è tornata a Miami. Film sul divano e partite di calcio, a vederli sembra una famiglia normale, i drammi dimenticati. Invece questo è il primo Natale dopo tre passati lontani. Forse è davvero arrivato il lieto fine. 

Camilla Soru

Abbandonata dalla madre, il padre morto tra le sue braccia. Un’infanzia di stenti in Venezuela, con notti a dormire per terra tra gli scarafaggi. La vita non ha avuto certo un inizio gentile con la showgirl Aida Yespica. Ma poi l’Italia, il successo, l’amore con il calciatore Matteo Ferrari e infine la nascita del suo amatissimo Aron nel 2008.

Sembra la storia di un riscatto, una favola a lieto fine. Invece la prova più dura la vita gliela doveva ancora mettere davanti. Gli ultimi anni infatti sono stati di dolore e solitudine, separata per colpa di burocrazia e fatalità dal figlio. 

LA STORIA

Facciamo un passo indietro, nel 2008 Aida diventa mamma. L’inizio della maternità è scosso da una brutta depressione post partum che da una botta d’arresto alla sua carriera. La relazione con Ferrari si interrompe poco dopo e si porterà dietro strascichi legali risolti solo con il tempo.

Nel 2016 Aron ha 7 anni, vive in Italia con la mamma. Per Aida arriva l’ennesimo durissimo colpo: vittima di una truffa perde tutto il denaro trovandosi in una situazione di grave difficoltà economica. Da qui la decisione sofferta ma responsabile: per la stabilità di Aron è meglio che vada a vivere a Miami col padre. Aida non si dà per vinta, si rimette in sesto e ogni mese vola a Miami da suo figlio.

Riesce ad essere una madre presente nonostante tutto e lentamente ricostruisce sé stessa senza mai perdere di vista il suo ruolo di madre.

Tutto sembra andare per il meglio, fino ad agosto 2019. Le scade il passaporto e per la venezuelana inizia il vero calvario. La democratica America è diffidente nei confronti dei cittadini sudamericani, rinnovare il visto si rivela un percorso ad ostacoli senza precedenti. Tra rinvii e dinieghi passano 4 mesi. Riabbraccia il figlio, portato in Italia dal padre, solo per qualche ora s dicembre 2019. Il bambino è confuso, pensa che la mamma non lo voglia più vedere. Lei è distrutta. Le assicurano che a marzo avrà il suo visto e tutto si risolverà. Ma quel marzo il mondo cambia e non sarà mai più lo stesso. 

Il covid avviluppa la burocrazia e prendere un aereo diventa impossibile. Aida e Aron si vedono ogni giorno, internet salva il loro rapporto ma il dolore non passa. Fino a questa estate. Dopo due anni e mezzo Aida finalmente può andare negli Stati Uniti a riabbracciare suo figlio, non più sorrisi e baci da uno schermo ma carezze e coccole sul divano. 

Ora che Natale si avvicina Aida è tornata a Miami. Film sul divano e partite di calcio, a vederli sembra una famiglia normale, i drammi dimenticati. Invece questo è il primo Natale dopo tre passati lontani. Forse è davvero arrivato il lieto fine. 

Camilla Soru

Abbandonata dalla madre, il padre morto tra le sue braccia. Un’infanzia di stenti in Venezuela, con notti a dormire per terra tra gli scarafaggi. La vita non ha avuto certo un inizio gentile con la showgirl Aida Yespica. Ma poi l’Italia, il successo, l’amore con il calciatore Matteo Ferrari e infine la nascita del suo amatissimo Aron nel 2008.

Sembra la storia di un riscatto, una favola a lieto fine. Invece la prova più dura la vita gliela doveva ancora mettere davanti. Gli ultimi anni infatti sono stati di dolore e solitudine, separata per colpa di burocrazia e fatalità dal figlio. 

LA STORIA

Facciamo un passo indietro, nel 2008 Aida diventa mamma. L’inizio della maternità è scosso da una brutta depressione post partum che da una botta d’arresto alla sua carriera. La relazione con Ferrari si interrompe poco dopo e si porterà dietro strascichi legali risolti solo con il tempo.

Nel 2016 Aron ha 7 anni, vive in Italia con la mamma. Per Aida arriva l’ennesimo durissimo colpo: vittima di una truffa perde tutto il denaro trovandosi in una situazione di grave difficoltà economica. Da qui la decisione sofferta ma responsabile: per la stabilità di Aron è meglio che vada a vivere a Miami col padre. Aida non si dà per vinta, si rimette in sesto e ogni mese vola a Miami da suo figlio.

Riesce ad essere una madre presente nonostante tutto e lentamente ricostruisce sé stessa senza mai perdere di vista il suo ruolo di madre.

Tutto sembra andare per il meglio, fino ad agosto 2019. Le scade il passaporto e per la venezuelana inizia il vero calvario. La democratica America è diffidente nei confronti dei cittadini sudamericani, rinnovare il visto si rivela un percorso ad ostacoli senza precedenti. Tra rinvii e dinieghi passano 4 mesi. Riabbraccia il figlio, portato in Italia dal padre, solo per qualche ora s dicembre 2019. Il bambino è confuso, pensa che la mamma non lo voglia più vedere. Lei è distrutta. Le assicurano che a marzo avrà il suo visto e tutto si risolverà. Ma quel marzo il mondo cambia e non sarà mai più lo stesso. 

Il covid avviluppa la burocrazia e prendere un aereo diventa impossibile. Aida e Aron si vedono ogni giorno, internet salva il loro rapporto ma il dolore non passa. Fino a questa estate. Dopo due anni e mezzo Aida finalmente può andare negli Stati Uniti a riabbracciare suo figlio, non più sorrisi e baci da uno schermo ma carezze e coccole sul divano. 

Ora che Natale si avvicina Aida è tornata a Miami. Film sul divano e partite di calcio, a vederli sembra una famiglia normale, i drammi dimenticati. Invece questo è il primo Natale dopo tre passati lontani. Forse è davvero arrivato il lieto fine. 

Camilla Soru

Abbandonata dalla madre, il padre morto tra le sue braccia. Un’infanzia di stenti in Venezuela, con notti a dormire per terra tra gli scarafaggi. La vita non ha avuto certo un inizio gentile con la showgirl Aida Yespica. Ma poi l’Italia, il successo, l’amore con il calciatore Matteo Ferrari e infine la nascita del suo amatissimo Aron nel 2008.

Sembra la storia di un riscatto, una favola a lieto fine. Invece la prova più dura la vita gliela doveva ancora mettere davanti. Gli ultimi anni infatti sono stati di dolore e solitudine, separata per colpa di burocrazia e fatalità dal figlio. 

LA STORIA

Facciamo un passo indietro, nel 2008 Aida diventa mamma. L’inizio della maternità è scosso da una brutta depressione post partum che da una botta d’arresto alla sua carriera. La relazione con Ferrari si interrompe poco dopo e si porterà dietro strascichi legali risolti solo con il tempo.

Nel 2016 Aron ha 7 anni, vive in Italia con la mamma. Per Aida arriva l’ennesimo durissimo colpo: vittima di una truffa perde tutto il denaro trovandosi in una situazione di grave difficoltà economica. Da qui la decisione sofferta ma responsabile: per la stabilità di Aron è meglio che vada a vivere a Miami col padre. Aida non si dà per vinta, si rimette in sesto e ogni mese vola a Miami da suo figlio.

Riesce ad essere una madre presente nonostante tutto e lentamente ricostruisce sé stessa senza mai perdere di vista il suo ruolo di madre.

Tutto sembra andare per il meglio, fino ad agosto 2019. Le scade il passaporto e per la venezuelana inizia il vero calvario. La democratica America è diffidente nei confronti dei cittadini sudamericani, rinnovare il visto si rivela un percorso ad ostacoli senza precedenti. Tra rinvii e dinieghi passano 4 mesi. Riabbraccia il figlio, portato in Italia dal padre, solo per qualche ora s dicembre 2019. Il bambino è confuso, pensa che la mamma non lo voglia più vedere. Lei è distrutta. Le assicurano che a marzo avrà il suo visto e tutto si risolverà. Ma quel marzo il mondo cambia e non sarà mai più lo stesso. 

Il covid avviluppa la burocrazia e prendere un aereo diventa impossibile. Aida e Aron si vedono ogni giorno, internet salva il loro rapporto ma il dolore non passa. Fino a questa estate. Dopo due anni e mezzo Aida finalmente può andare negli Stati Uniti a riabbracciare suo figlio, non più sorrisi e baci da uno schermo ma carezze e coccole sul divano. 

Ora che Natale si avvicina Aida è tornata a Miami. Film sul divano e partite di calcio, a vederli sembra una famiglia normale, i drammi dimenticati. Invece questo è il primo Natale dopo tre passati lontani. Forse è davvero arrivato il lieto fine. 

Camilla Soru

Abbandonata dalla madre, il padre morto tra le sue braccia. Un’infanzia di stenti in Venezuela, con notti a dormire per terra tra gli scarafaggi. La vita non ha avuto certo un inizio gentile con la showgirl Aida Yespica. Ma poi l’Italia, il successo, l’amore con il calciatore Matteo Ferrari e infine la nascita del suo amatissimo Aron nel 2008.

Sembra la storia di un riscatto, una favola a lieto fine. Invece la prova più dura la vita gliela doveva ancora mettere davanti. Gli ultimi anni infatti sono stati di dolore e solitudine, separata per colpa di burocrazia e fatalità dal figlio. 

LA STORIA

Facciamo un passo indietro, nel 2008 Aida diventa mamma. L’inizio della maternità è scosso da una brutta depressione post partum che da una botta d’arresto alla sua carriera. La relazione con Ferrari si interrompe poco dopo e si porterà dietro strascichi legali risolti solo con il tempo.

Nel 2016 Aron ha 7 anni, vive in Italia con la mamma. Per Aida arriva l’ennesimo durissimo colpo: vittima di una truffa perde tutto il denaro trovandosi in una situazione di grave difficoltà economica. Da qui la decisione sofferta ma responsabile: per la stabilità di Aron è meglio che vada a vivere a Miami col padre. Aida non si dà per vinta, si rimette in sesto e ogni mese vola a Miami da suo figlio.

Riesce ad essere una madre presente nonostante tutto e lentamente ricostruisce sé stessa senza mai perdere di vista il suo ruolo di madre.

Tutto sembra andare per il meglio, fino ad agosto 2019. Le scade il passaporto e per la venezuelana inizia il vero calvario. La democratica America è diffidente nei confronti dei cittadini sudamericani, rinnovare il visto si rivela un percorso ad ostacoli senza precedenti. Tra rinvii e dinieghi passano 4 mesi. Riabbraccia il figlio, portato in Italia dal padre, solo per qualche ora s dicembre 2019. Il bambino è confuso, pensa che la mamma non lo voglia più vedere. Lei è distrutta. Le assicurano che a marzo avrà il suo visto e tutto si risolverà. Ma quel marzo il mondo cambia e non sarà mai più lo stesso. 

Il covid avviluppa la burocrazia e prendere un aereo diventa impossibile. Aida e Aron si vedono ogni giorno, internet salva il loro rapporto ma il dolore non passa. Fino a questa estate. Dopo due anni e mezzo Aida finalmente può andare negli Stati Uniti a riabbracciare suo figlio, non più sorrisi e baci da uno schermo ma carezze e coccole sul divano. 

Ora che Natale si avvicina Aida è tornata a Miami. Film sul divano e partite di calcio, a vederli sembra una famiglia normale, i drammi dimenticati. Invece questo è il primo Natale dopo tre passati lontani. Forse è davvero arrivato il lieto fine. 

Camilla Soru

Abbandonata dalla madre, il padre morto tra le sue braccia. Un’infanzia di stenti in Venezuela, con notti a dormire per terra tra gli scarafaggi. La vita non ha avuto certo un inizio gentile con la showgirl Aida Yespica. Ma poi l’Italia, il successo, l’amore con il calciatore Matteo Ferrari e infine la nascita del suo amatissimo Aron nel 2008.

Sembra la storia di un riscatto, una favola a lieto fine. Invece la prova più dura la vita gliela doveva ancora mettere davanti. Gli ultimi anni infatti sono stati di dolore e solitudine, separata per colpa di burocrazia e fatalità dal figlio. 

LA STORIA

Facciamo un passo indietro, nel 2008 Aida diventa mamma. L’inizio della maternità è scosso da una brutta depressione post partum che da una botta d’arresto alla sua carriera. La relazione con Ferrari si interrompe poco dopo e si porterà dietro strascichi legali risolti solo con il tempo.

Nel 2016 Aron ha 7 anni, vive in Italia con la mamma. Per Aida arriva l’ennesimo durissimo colpo: vittima di una truffa perde tutto il denaro trovandosi in una situazione di grave difficoltà economica. Da qui la decisione sofferta ma responsabile: per la stabilità di Aron è meglio che vada a vivere a Miami col padre. Aida non si dà per vinta, si rimette in sesto e ogni mese vola a Miami da suo figlio.

Riesce ad essere una madre presente nonostante tutto e lentamente ricostruisce sé stessa senza mai perdere di vista il suo ruolo di madre.

Tutto sembra andare per il meglio, fino ad agosto 2019. Le scade il passaporto e per la venezuelana inizia il vero calvario. La democratica America è diffidente nei confronti dei cittadini sudamericani, rinnovare il visto si rivela un percorso ad ostacoli senza precedenti. Tra rinvii e dinieghi passano 4 mesi. Riabbraccia il figlio, portato in Italia dal padre, solo per qualche ora s dicembre 2019. Il bambino è confuso, pensa che la mamma non lo voglia più vedere. Lei è distrutta. Le assicurano che a marzo avrà il suo visto e tutto si risolverà. Ma quel marzo il mondo cambia e non sarà mai più lo stesso. 

Il covid avviluppa la burocrazia e prendere un aereo diventa impossibile. Aida e Aron si vedono ogni giorno, internet salva il loro rapporto ma il dolore non passa. Fino a questa estate. Dopo due anni e mezzo Aida finalmente può andare negli Stati Uniti a riabbracciare suo figlio, non più sorrisi e baci da uno schermo ma carezze e coccole sul divano. 

Ora che Natale si avvicina Aida è tornata a Miami. Film sul divano e partite di calcio, a vederli sembra una famiglia normale, i drammi dimenticati. Invece questo è il primo Natale dopo tre passati lontani. Forse è davvero arrivato il lieto fine. 

Camilla Soru

Abbandonata dalla madre, il padre morto tra le sue braccia. Un’infanzia di stenti in Venezuela, con notti a dormire per terra tra gli scarafaggi. La vita non ha avuto certo un inizio gentile con la showgirl Aida Yespica. Ma poi l’Italia, il successo, l’amore con il calciatore Matteo Ferrari e infine la nascita del suo amatissimo Aron nel 2008.

Sembra la storia di un riscatto, una favola a lieto fine. Invece la prova più dura la vita gliela doveva ancora mettere davanti. Gli ultimi anni infatti sono stati di dolore e solitudine, separata per colpa di burocrazia e fatalità dal figlio. 

LA STORIA

Facciamo un passo indietro, nel 2008 Aida diventa mamma. L’inizio della maternità è scosso da una brutta depressione post partum che da una botta d’arresto alla sua carriera. La relazione con Ferrari si interrompe poco dopo e si porterà dietro strascichi legali risolti solo con il tempo.

Nel 2016 Aron ha 7 anni, vive in Italia con la mamma. Per Aida arriva l’ennesimo durissimo colpo: vittima di una truffa perde tutto il denaro trovandosi in una situazione di grave difficoltà economica. Da qui la decisione sofferta ma responsabile: per la stabilità di Aron è meglio che vada a vivere a Miami col padre. Aida non si dà per vinta, si rimette in sesto e ogni mese vola a Miami da suo figlio.

Riesce ad essere una madre presente nonostante tutto e lentamente ricostruisce sé stessa senza mai perdere di vista il suo ruolo di madre.

Tutto sembra andare per il meglio, fino ad agosto 2019. Le scade il passaporto e per la venezuelana inizia il vero calvario. La democratica America è diffidente nei confronti dei cittadini sudamericani, rinnovare il visto si rivela un percorso ad ostacoli senza precedenti. Tra rinvii e dinieghi passano 4 mesi. Riabbraccia il figlio, portato in Italia dal padre, solo per qualche ora s dicembre 2019. Il bambino è confuso, pensa che la mamma non lo voglia più vedere. Lei è distrutta. Le assicurano che a marzo avrà il suo visto e tutto si risolverà. Ma quel marzo il mondo cambia e non sarà mai più lo stesso. 

Il covid avviluppa la burocrazia e prendere un aereo diventa impossibile. Aida e Aron si vedono ogni giorno, internet salva il loro rapporto ma il dolore non passa. Fino a questa estate. Dopo due anni e mezzo Aida finalmente può andare negli Stati Uniti a riabbracciare suo figlio, non più sorrisi e baci da uno schermo ma carezze e coccole sul divano. 

Ora che Natale si avvicina Aida è tornata a Miami. Film sul divano e partite di calcio, a vederli sembra una famiglia normale, i drammi dimenticati. Invece questo è il primo Natale dopo tre passati lontani. Forse è davvero arrivato il lieto fine. 

Camilla Soru

Abbandonata dalla madre, il padre morto tra le sue braccia. Un’infanzia di stenti in Venezuela, con notti a dormire per terra tra gli scarafaggi. La vita non ha avuto certo un inizio gentile con la showgirl Aida Yespica. Ma poi l’Italia, il successo, l’amore con il calciatore Matteo Ferrari e infine la nascita del suo amatissimo Aron nel 2008.

Sembra la storia di un riscatto, una favola a lieto fine. Invece la prova più dura la vita gliela doveva ancora mettere davanti. Gli ultimi anni infatti sono stati di dolore e solitudine, separata per colpa di burocrazia e fatalità dal figlio. 

LA STORIA

Facciamo un passo indietro, nel 2008 Aida diventa mamma. L’inizio della maternità è scosso da una brutta depressione post partum che da una botta d’arresto alla sua carriera. La relazione con Ferrari si interrompe poco dopo e si porterà dietro strascichi legali risolti solo con il tempo.

Nel 2016 Aron ha 7 anni, vive in Italia con la mamma. Per Aida arriva l’ennesimo durissimo colpo: vittima di una truffa perde tutto il denaro trovandosi in una situazione di grave difficoltà economica. Da qui la decisione sofferta ma responsabile: per la stabilità di Aron è meglio che vada a vivere a Miami col padre. Aida non si dà per vinta, si rimette in sesto e ogni mese vola a Miami da suo figlio.

Riesce ad essere una madre presente nonostante tutto e lentamente ricostruisce sé stessa senza mai perdere di vista il suo ruolo di madre.

Tutto sembra andare per il meglio, fino ad agosto 2019. Le scade il passaporto e per la venezuelana inizia il vero calvario. La democratica America è diffidente nei confronti dei cittadini sudamericani, rinnovare il visto si rivela un percorso ad ostacoli senza precedenti. Tra rinvii e dinieghi passano 4 mesi. Riabbraccia il figlio, portato in Italia dal padre, solo per qualche ora s dicembre 2019. Il bambino è confuso, pensa che la mamma non lo voglia più vedere. Lei è distrutta. Le assicurano che a marzo avrà il suo visto e tutto si risolverà. Ma quel marzo il mondo cambia e non sarà mai più lo stesso. 

Il covid avviluppa la burocrazia e prendere un aereo diventa impossibile. Aida e Aron si vedono ogni giorno, internet salva il loro rapporto ma il dolore non passa. Fino a questa estate. Dopo due anni e mezzo Aida finalmente può andare negli Stati Uniti a riabbracciare suo figlio, non più sorrisi e baci da uno schermo ma carezze e coccole sul divano. 

Ora che Natale si avvicina Aida è tornata a Miami. Film sul divano e partite di calcio, a vederli sembra una famiglia normale, i drammi dimenticati. Invece questo è il primo Natale dopo tre passati lontani. Forse è davvero arrivato il lieto fine. 

Camilla Soru

Abbandonata dalla madre, il padre morto tra le sue braccia. Un’infanzia di stenti in Venezuela, con notti a dormire per terra tra gli scarafaggi. La vita non ha avuto certo un inizio gentile con la showgirl Aida Yespica. Ma poi l’Italia, il successo, l’amore con il calciatore Matteo Ferrari e infine la nascita del suo amatissimo Aron nel 2008.

Sembra la storia di un riscatto, una favola a lieto fine. Invece la prova più dura la vita gliela doveva ancora mettere davanti. Gli ultimi anni infatti sono stati di dolore e solitudine, separata per colpa di burocrazia e fatalità dal figlio. 

LA STORIA

Facciamo un passo indietro, nel 2008 Aida diventa mamma. L’inizio della maternità è scosso da una brutta depressione post partum che da una botta d’arresto alla sua carriera. La relazione con Ferrari si interrompe poco dopo e si porterà dietro strascichi legali risolti solo con il tempo.

Nel 2016 Aron ha 7 anni, vive in Italia con la mamma. Per Aida arriva l’ennesimo durissimo colpo: vittima di una truffa perde tutto il denaro trovandosi in una situazione di grave difficoltà economica. Da qui la decisione sofferta ma responsabile: per la stabilità di Aron è meglio che vada a vivere a Miami col padre. Aida non si dà per vinta, si rimette in sesto e ogni mese vola a Miami da suo figlio.

Riesce ad essere una madre presente nonostante tutto e lentamente ricostruisce sé stessa senza mai perdere di vista il suo ruolo di madre.

Tutto sembra andare per il meglio, fino ad agosto 2019. Le scade il passaporto e per la venezuelana inizia il vero calvario. La democratica America è diffidente nei confronti dei cittadini sudamericani, rinnovare il visto si rivela un percorso ad ostacoli senza precedenti. Tra rinvii e dinieghi passano 4 mesi. Riabbraccia il figlio, portato in Italia dal padre, solo per qualche ora s dicembre 2019. Il bambino è confuso, pensa che la mamma non lo voglia più vedere. Lei è distrutta. Le assicurano che a marzo avrà il suo visto e tutto si risolverà. Ma quel marzo il mondo cambia e non sarà mai più lo stesso. 

Il covid avviluppa la burocrazia e prendere un aereo diventa impossibile. Aida e Aron si vedono ogni giorno, internet salva il loro rapporto ma il dolore non passa. Fino a questa estate. Dopo due anni e mezzo Aida finalmente può andare negli Stati Uniti a riabbracciare suo figlio, non più sorrisi e baci da uno schermo ma carezze e coccole sul divano. 

Ora che Natale si avvicina Aida è tornata a Miami. Film sul divano e partite di calcio, a vederli sembra una famiglia normale, i drammi dimenticati. Invece questo è il primo Natale dopo tre passati lontani. Forse è davvero arrivato il lieto fine. 

Camilla Soru

Abbandonata dalla madre, il padre morto tra le sue braccia. Un’infanzia di stenti in Venezuela, con notti a dormire per terra tra gli scarafaggi. La vita non ha avuto certo un inizio gentile con la showgirl Aida Yespica. Ma poi l’Italia, il successo, l’amore con il calciatore Matteo Ferrari e infine la nascita del suo amatissimo Aron nel 2008.

Sembra la storia di un riscatto, una favola a lieto fine. Invece la prova più dura la vita gliela doveva ancora mettere davanti. Gli ultimi anni infatti sono stati di dolore e solitudine, separata per colpa di burocrazia e fatalità dal figlio. 

LA STORIA

Facciamo un passo indietro, nel 2008 Aida diventa mamma. L’inizio della maternità è scosso da una brutta depressione post partum che da una botta d’arresto alla sua carriera. La relazione con Ferrari si interrompe poco dopo e si porterà dietro strascichi legali risolti solo con il tempo.

Nel 2016 Aron ha 7 anni, vive in Italia con la mamma. Per Aida arriva l’ennesimo durissimo colpo: vittima di una truffa perde tutto il denaro trovandosi in una situazione di grave difficoltà economica. Da qui la decisione sofferta ma responsabile: per la stabilità di Aron è meglio che vada a vivere a Miami col padre. Aida non si dà per vinta, si rimette in sesto e ogni mese vola a Miami da suo figlio.

Riesce ad essere una madre presente nonostante tutto e lentamente ricostruisce sé stessa senza mai perdere di vista il suo ruolo di madre.

Tutto sembra andare per il meglio, fino ad agosto 2019. Le scade il passaporto e per la venezuelana inizia il vero calvario. La democratica America è diffidente nei confronti dei cittadini sudamericani, rinnovare il visto si rivela un percorso ad ostacoli senza precedenti. Tra rinvii e dinieghi passano 4 mesi. Riabbraccia il figlio, portato in Italia dal padre, solo per qualche ora s dicembre 2019. Il bambino è confuso, pensa che la mamma non lo voglia più vedere. Lei è distrutta. Le assicurano che a marzo avrà il suo visto e tutto si risolverà. Ma quel marzo il mondo cambia e non sarà mai più lo stesso. 

Il covid avviluppa la burocrazia e prendere un aereo diventa impossibile. Aida e Aron si vedono ogni giorno, internet salva il loro rapporto ma il dolore non passa. Fino a questa estate. Dopo due anni e mezzo Aida finalmente può andare negli Stati Uniti a riabbracciare suo figlio, non più sorrisi e baci da uno schermo ma carezze e coccole sul divano. 

Ora che Natale si avvicina Aida è tornata a Miami. Film sul divano e partite di calcio, a vederli sembra una famiglia normale, i drammi dimenticati. Invece questo è il primo Natale dopo tre passati lontani. Forse è davvero arrivato il lieto fine. 

Camilla Soru

Abbandonata dalla madre, il padre morto tra le sue braccia. Un’infanzia di stenti in Venezuela, con notti a dormire per terra tra gli scarafaggi. La vita non ha avuto certo un inizio gentile con la showgirl Aida Yespica. Ma poi l’Italia, il successo, l’amore con il calciatore Matteo Ferrari e infine la nascita del suo amatissimo Aron nel 2008.

Sembra la storia di un riscatto, una favola a lieto fine. Invece la prova più dura la vita gliela doveva ancora mettere davanti. Gli ultimi anni infatti sono stati di dolore e solitudine, separata per colpa di burocrazia e fatalità dal figlio. 

LA STORIA

Facciamo un passo indietro, nel 2008 Aida diventa mamma. L’inizio della maternità è scosso da una brutta depressione post partum che da una botta d’arresto alla sua carriera. La relazione con Ferrari si interrompe poco dopo e si porterà dietro strascichi legali risolti solo con il tempo.

Nel 2016 Aron ha 7 anni, vive in Italia con la mamma. Per Aida arriva l’ennesimo durissimo colpo: vittima di una truffa perde tutto il denaro trovandosi in una situazione di grave difficoltà economica. Da qui la decisione sofferta ma responsabile: per la stabilità di Aron è meglio che vada a vivere a Miami col padre. Aida non si dà per vinta, si rimette in sesto e ogni mese vola a Miami da suo figlio.

Riesce ad essere una madre presente nonostante tutto e lentamente ricostruisce sé stessa senza mai perdere di vista il suo ruolo di madre.

Tutto sembra andare per il meglio, fino ad agosto 2019. Le scade il passaporto e per la venezuelana inizia il vero calvario. La democratica America è diffidente nei confronti dei cittadini sudamericani, rinnovare il visto si rivela un percorso ad ostacoli senza precedenti. Tra rinvii e dinieghi passano 4 mesi. Riabbraccia il figlio, portato in Italia dal padre, solo per qualche ora s dicembre 2019. Il bambino è confuso, pensa che la mamma non lo voglia più vedere. Lei è distrutta. Le assicurano che a marzo avrà il suo visto e tutto si risolverà. Ma quel marzo il mondo cambia e non sarà mai più lo stesso. 

Il covid avviluppa la burocrazia e prendere un aereo diventa impossibile. Aida e Aron si vedono ogni giorno, internet salva il loro rapporto ma il dolore non passa. Fino a questa estate. Dopo due anni e mezzo Aida finalmente può andare negli Stati Uniti a riabbracciare suo figlio, non più sorrisi e baci da uno schermo ma carezze e coccole sul divano. 

Ora che Natale si avvicina Aida è tornata a Miami. Film sul divano e partite di calcio, a vederli sembra una famiglia normale, i drammi dimenticati. Invece questo è il primo Natale dopo tre passati lontani. Forse è davvero arrivato il lieto fine. 

Camilla Soru

Abbandonata dalla madre, il padre morto tra le sue braccia. Un’infanzia di stenti in Venezuela, con notti a dormire per terra tra gli scarafaggi. La vita non ha avuto certo un inizio gentile con la showgirl Aida Yespica. Ma poi l’Italia, il successo, l’amore con il calciatore Matteo Ferrari e infine la nascita del suo amatissimo Aron nel 2008.

Sembra la storia di un riscatto, una favola a lieto fine. Invece la prova più dura la vita gliela doveva ancora mettere davanti. Gli ultimi anni infatti sono stati di dolore e solitudine, separata per colpa di burocrazia e fatalità dal figlio. 

LA STORIA

Facciamo un passo indietro, nel 2008 Aida diventa mamma. L’inizio della maternità è scosso da una brutta depressione post partum che da una botta d’arresto alla sua carriera. La relazione con Ferrari si interrompe poco dopo e si porterà dietro strascichi legali risolti solo con il tempo.

Nel 2016 Aron ha 7 anni, vive in Italia con la mamma. Per Aida arriva l’ennesimo durissimo colpo: vittima di una truffa perde tutto il denaro trovandosi in una situazione di grave difficoltà economica. Da qui la decisione sofferta ma responsabile: per la stabilità di Aron è meglio che vada a vivere a Miami col padre. Aida non si dà per vinta, si rimette in sesto e ogni mese vola a Miami da suo figlio.

Riesce ad essere una madre presente nonostante tutto e lentamente ricostruisce sé stessa senza mai perdere di vista il suo ruolo di madre.

Tutto sembra andare per il meglio, fino ad agosto 2019. Le scade il passaporto e per la venezuelana inizia il vero calvario. La democratica America è diffidente nei confronti dei cittadini sudamericani, rinnovare il visto si rivela un percorso ad ostacoli senza precedenti. Tra rinvii e dinieghi passano 4 mesi. Riabbraccia il figlio, portato in Italia dal padre, solo per qualche ora s dicembre 2019. Il bambino è confuso, pensa che la mamma non lo voglia più vedere. Lei è distrutta. Le assicurano che a marzo avrà il suo visto e tutto si risolverà. Ma quel marzo il mondo cambia e non sarà mai più lo stesso. 

Il covid avviluppa la burocrazia e prendere un aereo diventa impossibile. Aida e Aron si vedono ogni giorno, internet salva il loro rapporto ma il dolore non passa. Fino a questa estate. Dopo due anni e mezzo Aida finalmente può andare negli Stati Uniti a riabbracciare suo figlio, non più sorrisi e baci da uno schermo ma carezze e coccole sul divano. 

Ora che Natale si avvicina Aida è tornata a Miami. Film sul divano e partite di calcio, a vederli sembra una famiglia normale, i drammi dimenticati. Invece questo è il primo Natale dopo tre passati lontani. Forse è davvero arrivato il lieto fine. 

Camilla Soru

Abbandonata dalla madre, il padre morto tra le sue braccia. Un’infanzia di stenti in Venezuela, con notti a dormire per terra tra gli scarafaggi. La vita non ha avuto certo un inizio gentile con la showgirl Aida Yespica. Ma poi l’Italia, il successo, l’amore con il calciatore Matteo Ferrari e infine la nascita del suo amatissimo Aron nel 2008.

Sembra la storia di un riscatto, una favola a lieto fine. Invece la prova più dura la vita gliela doveva ancora mettere davanti. Gli ultimi anni infatti sono stati di dolore e solitudine, separata per colpa di burocrazia e fatalità dal figlio. 

LA STORIA

Facciamo un passo indietro, nel 2008 Aida diventa mamma. L’inizio della maternità è scosso da una brutta depressione post partum che da una botta d’arresto alla sua carriera. La relazione con Ferrari si interrompe poco dopo e si porterà dietro strascichi legali risolti solo con il tempo.

Nel 2016 Aron ha 7 anni, vive in Italia con la mamma. Per Aida arriva l’ennesimo durissimo colpo: vittima di una truffa perde tutto il denaro trovandosi in una situazione di grave difficoltà economica. Da qui la decisione sofferta ma responsabile: per la stabilità di Aron è meglio che vada a vivere a Miami col padre. Aida non si dà per vinta, si rimette in sesto e ogni mese vola a Miami da suo figlio.

Riesce ad essere una madre presente nonostante tutto e lentamente ricostruisce sé stessa senza mai perdere di vista il suo ruolo di madre.

Tutto sembra andare per il meglio, fino ad agosto 2019. Le scade il passaporto e per la venezuelana inizia il vero calvario. La democratica America è diffidente nei confronti dei cittadini sudamericani, rinnovare il visto si rivela un percorso ad ostacoli senza precedenti. Tra rinvii e dinieghi passano 4 mesi. Riabbraccia il figlio, portato in Italia dal padre, solo per qualche ora s dicembre 2019. Il bambino è confuso, pensa che la mamma non lo voglia più vedere. Lei è distrutta. Le assicurano che a marzo avrà il suo visto e tutto si risolverà. Ma quel marzo il mondo cambia e non sarà mai più lo stesso. 

Il covid avviluppa la burocrazia e prendere un aereo diventa impossibile. Aida e Aron si vedono ogni giorno, internet salva il loro rapporto ma il dolore non passa. Fino a questa estate. Dopo due anni e mezzo Aida finalmente può andare negli Stati Uniti a riabbracciare suo figlio, non più sorrisi e baci da uno schermo ma carezze e coccole sul divano. 

Ora che Natale si avvicina Aida è tornata a Miami. Film sul divano e partite di calcio, a vederli sembra una famiglia normale, i drammi dimenticati. Invece questo è il primo Natale dopo tre passati lontani. Forse è davvero arrivato il lieto fine. 

Camilla Soru

Abbandonata dalla madre, il padre morto tra le sue braccia. Un’infanzia di stenti in Venezuela, con notti a dormire per terra tra gli scarafaggi. La vita non ha avuto certo un inizio gentile con la showgirl Aida Yespica. Ma poi l’Italia, il successo, l’amore con il calciatore Matteo Ferrari e infine la nascita del suo amatissimo Aron nel 2008.

Sembra la storia di un riscatto, una favola a lieto fine. Invece la prova più dura la vita gliela doveva ancora mettere davanti. Gli ultimi anni infatti sono stati di dolore e solitudine, separata per colpa di burocrazia e fatalità dal figlio. 

LA STORIA

Facciamo un passo indietro, nel 2008 Aida diventa mamma. L’inizio della maternità è scosso da una brutta depressione post partum che da una botta d’arresto alla sua carriera. La relazione con Ferrari si interrompe poco dopo e si porterà dietro strascichi legali risolti solo con il tempo.

Nel 2016 Aron ha 7 anni, vive in Italia con la mamma. Per Aida arriva l’ennesimo durissimo colpo: vittima di una truffa perde tutto il denaro trovandosi in una situazione di grave difficoltà economica. Da qui la decisione sofferta ma responsabile: per la stabilità di Aron è meglio che vada a vivere a Miami col padre. Aida non si dà per vinta, si rimette in sesto e ogni mese vola a Miami da suo figlio.

Riesce ad essere una madre presente nonostante tutto e lentamente ricostruisce sé stessa senza mai perdere di vista il suo ruolo di madre.

Tutto sembra andare per il meglio, fino ad agosto 2019. Le scade il passaporto e per la venezuelana inizia il vero calvario. La democratica America è diffidente nei confronti dei cittadini sudamericani, rinnovare il visto si rivela un percorso ad ostacoli senza precedenti. Tra rinvii e dinieghi passano 4 mesi. Riabbraccia il figlio, portato in Italia dal padre, solo per qualche ora s dicembre 2019. Il bambino è confuso, pensa che la mamma non lo voglia più vedere. Lei è distrutta. Le assicurano che a marzo avrà il suo visto e tutto si risolverà. Ma quel marzo il mondo cambia e non sarà mai più lo stesso. 

Il covid avviluppa la burocrazia e prendere un aereo diventa impossibile. Aida e Aron si vedono ogni giorno, internet salva il loro rapporto ma il dolore non passa. Fino a questa estate. Dopo due anni e mezzo Aida finalmente può andare negli Stati Uniti a riabbracciare suo figlio, non più sorrisi e baci da uno schermo ma carezze e coccole sul divano. 

Ora che Natale si avvicina Aida è tornata a Miami. Film sul divano e partite di calcio, a vederli sembra una famiglia normale, i drammi dimenticati. Invece questo è il primo Natale dopo tre passati lontani. Forse è davvero arrivato il lieto fine. 

Camilla Soru

Abbandonata dalla madre, il padre morto tra le sue braccia. Un’infanzia di stenti in Venezuela, con notti a dormire per terra tra gli scarafaggi. La vita non ha avuto certo un inizio gentile con la showgirl Aida Yespica. Ma poi l’Italia, il successo, l’amore con il calciatore Matteo Ferrari e infine la nascita del suo amatissimo Aron nel 2008.

Sembra la storia di un riscatto, una favola a lieto fine. Invece la prova più dura la vita gliela doveva ancora mettere davanti. Gli ultimi anni infatti sono stati di dolore e solitudine, separata per colpa di burocrazia e fatalità dal figlio. 

LA STORIA

Facciamo un passo indietro, nel 2008 Aida diventa mamma. L’inizio della maternità è scosso da una brutta depressione post partum che da una botta d’arresto alla sua carriera. La relazione con Ferrari si interrompe poco dopo e si porterà dietro strascichi legali risolti solo con il tempo.

Nel 2016 Aron ha 7 anni, vive in Italia con la mamma. Per Aida arriva l’ennesimo durissimo colpo: vittima di una truffa perde tutto il denaro trovandosi in una situazione di grave difficoltà economica. Da qui la decisione sofferta ma responsabile: per la stabilità di Aron è meglio che vada a vivere a Miami col padre. Aida non si dà per vinta, si rimette in sesto e ogni mese vola a Miami da suo figlio.

Riesce ad essere una madre presente nonostante tutto e lentamente ricostruisce sé stessa senza mai perdere di vista il suo ruolo di madre.

Tutto sembra andare per il meglio, fino ad agosto 2019. Le scade il passaporto e per la venezuelana inizia il vero calvario. La democratica America è diffidente nei confronti dei cittadini sudamericani, rinnovare il visto si rivela un percorso ad ostacoli senza precedenti. Tra rinvii e dinieghi passano 4 mesi. Riabbraccia il figlio, portato in Italia dal padre, solo per qualche ora s dicembre 2019. Il bambino è confuso, pensa che la mamma non lo voglia più vedere. Lei è distrutta. Le assicurano che a marzo avrà il suo visto e tutto si risolverà. Ma quel marzo il mondo cambia e non sarà mai più lo stesso. 

Il covid avviluppa la burocrazia e prendere un aereo diventa impossibile. Aida e Aron si vedono ogni giorno, internet salva il loro rapporto ma il dolore non passa. Fino a questa estate. Dopo due anni e mezzo Aida finalmente può andare negli Stati Uniti a riabbracciare suo figlio, non più sorrisi e baci da uno schermo ma carezze e coccole sul divano. 

Ora che Natale si avvicina Aida è tornata a Miami. Film sul divano e partite di calcio, a vederli sembra una famiglia normale, i drammi dimenticati. Invece questo è il primo Natale dopo tre passati lontani. Forse è davvero arrivato il lieto fine. 

Camilla Soru

Abbandonata dalla madre, il padre morto tra le sue braccia. Un’infanzia di stenti in Venezuela, con notti a dormire per terra tra gli scarafaggi. La vita non ha avuto certo un inizio gentile con la showgirl Aida Yespica. Ma poi l’Italia, il successo, l’amore con il calciatore Matteo Ferrari e infine la nascita del suo amatissimo Aron nel 2008.

Sembra la storia di un riscatto, una favola a lieto fine. Invece la prova più dura la vita gliela doveva ancora mettere davanti. Gli ultimi anni infatti sono stati di dolore e solitudine, separata per colpa di burocrazia e fatalità dal figlio. 

LA STORIA

Facciamo un passo indietro, nel 2008 Aida diventa mamma. L’inizio della maternità è scosso da una brutta depressione post partum che da una botta d’arresto alla sua carriera. La relazione con Ferrari si interrompe poco dopo e si porterà dietro strascichi legali risolti solo con il tempo.

Nel 2016 Aron ha 7 anni, vive in Italia con la mamma. Per Aida arriva l’ennesimo durissimo colpo: vittima di una truffa perde tutto il denaro trovandosi in una situazione di grave difficoltà economica. Da qui la decisione sofferta ma responsabile: per la stabilità di Aron è meglio che vada a vivere a Miami col padre. Aida non si dà per vinta, si rimette in sesto e ogni mese vola a Miami da suo figlio.

Riesce ad essere una madre presente nonostante tutto e lentamente ricostruisce sé stessa senza mai perdere di vista il suo ruolo di madre.

Tutto sembra andare per il meglio, fino ad agosto 2019. Le scade il passaporto e per la venezuelana inizia il vero calvario. La democratica America è diffidente nei confronti dei cittadini sudamericani, rinnovare il visto si rivela un percorso ad ostacoli senza precedenti. Tra rinvii e dinieghi passano 4 mesi. Riabbraccia il figlio, portato in Italia dal padre, solo per qualche ora s dicembre 2019. Il bambino è confuso, pensa che la mamma non lo voglia più vedere. Lei è distrutta. Le assicurano che a marzo avrà il suo visto e tutto si risolverà. Ma quel marzo il mondo cambia e non sarà mai più lo stesso. 

Il covid avviluppa la burocrazia e prendere un aereo diventa impossibile. Aida e Aron si vedono ogni giorno, internet salva il loro rapporto ma il dolore non passa. Fino a questa estate. Dopo due anni e mezzo Aida finalmente può andare negli Stati Uniti a riabbracciare suo figlio, non più sorrisi e baci da uno schermo ma carezze e coccole sul divano. 

Ora che Natale si avvicina Aida è tornata a Miami. Film sul divano e partite di calcio, a vederli sembra una famiglia normale, i drammi dimenticati. Invece questo è il primo Natale dopo tre passati lontani. Forse è davvero arrivato il lieto fine. 

Camilla Soru

Abbandonata dalla madre, il padre morto tra le sue braccia. Un’infanzia di stenti in Venezuela, con notti a dormire per terra tra gli scarafaggi. La vita non ha avuto certo un inizio gentile con la showgirl Aida Yespica. Ma poi l’Italia, il successo, l’amore con il calciatore Matteo Ferrari e infine la nascita del suo amatissimo Aron nel 2008.

Sembra la storia di un riscatto, una favola a lieto fine. Invece la prova più dura la vita gliela doveva ancora mettere davanti. Gli ultimi anni infatti sono stati di dolore e solitudine, separata per colpa di burocrazia e fatalità dal figlio. 

LA STORIA

Facciamo un passo indietro, nel 2008 Aida diventa mamma. L’inizio della maternità è scosso da una brutta depressione post partum che da una botta d’arresto alla sua carriera. La relazione con Ferrari si interrompe poco dopo e si porterà dietro strascichi legali risolti solo con il tempo.

Nel 2016 Aron ha 7 anni, vive in Italia con la mamma. Per Aida arriva l’ennesimo durissimo colpo: vittima di una truffa perde tutto il denaro trovandosi in una situazione di grave difficoltà economica. Da qui la decisione sofferta ma responsabile: per la stabilità di Aron è meglio che vada a vivere a Miami col padre. Aida non si dà per vinta, si rimette in sesto e ogni mese vola a Miami da suo figlio.

Riesce ad essere una madre presente nonostante tutto e lentamente ricostruisce sé stessa senza mai perdere di vista il suo ruolo di madre.

Tutto sembra andare per il meglio, fino ad agosto 2019. Le scade il passaporto e per la venezuelana inizia il vero calvario. La democratica America è diffidente nei confronti dei cittadini sudamericani, rinnovare il visto si rivela un percorso ad ostacoli senza precedenti. Tra rinvii e dinieghi passano 4 mesi. Riabbraccia il figlio, portato in Italia dal padre, solo per qualche ora s dicembre 2019. Il bambino è confuso, pensa che la mamma non lo voglia più vedere. Lei è distrutta. Le assicurano che a marzo avrà il suo visto e tutto si risolverà. Ma quel marzo il mondo cambia e non sarà mai più lo stesso. 

Il covid avviluppa la burocrazia e prendere un aereo diventa impossibile. Aida e Aron si vedono ogni giorno, internet salva il loro rapporto ma il dolore non passa. Fino a questa estate. Dopo due anni e mezzo Aida finalmente può andare negli Stati Uniti a riabbracciare suo figlio, non più sorrisi e baci da uno schermo ma carezze e coccole sul divano. 

Ora che Natale si avvicina Aida è tornata a Miami. Film sul divano e partite di calcio, a vederli sembra una famiglia normale, i drammi dimenticati. Invece questo è il primo Natale dopo tre passati lontani. Forse è davvero arrivato il lieto fine. 

Camilla Soru

Abbandonata dalla madre, il padre morto tra le sue braccia. Un’infanzia di stenti in Venezuela, con notti a dormire per terra tra gli scarafaggi. La vita non ha avuto certo un inizio gentile con la showgirl Aida Yespica. Ma poi l’Italia, il successo, l’amore con il calciatore Matteo Ferrari e infine la nascita del suo amatissimo Aron nel 2008.

Sembra la storia di un riscatto, una favola a lieto fine. Invece la prova più dura la vita gliela doveva ancora mettere davanti. Gli ultimi anni infatti sono stati di dolore e solitudine, separata per colpa di burocrazia e fatalità dal figlio. 

LA STORIA

Facciamo un passo indietro, nel 2008 Aida diventa mamma. L’inizio della maternità è scosso da una brutta depressione post partum che da una botta d’arresto alla sua carriera. La relazione con Ferrari si interrompe poco dopo e si porterà dietro strascichi legali risolti solo con il tempo.

Nel 2016 Aron ha 7 anni, vive in Italia con la mamma. Per Aida arriva l’ennesimo durissimo colpo: vittima di una truffa perde tutto il denaro trovandosi in una situazione di grave difficoltà economica. Da qui la decisione sofferta ma responsabile: per la stabilità di Aron è meglio che vada a vivere a Miami col padre. Aida non si dà per vinta, si rimette in sesto e ogni mese vola a Miami da suo figlio.

Riesce ad essere una madre presente nonostante tutto e lentamente ricostruisce sé stessa senza mai perdere di vista il suo ruolo di madre.

Tutto sembra andare per il meglio, fino ad agosto 2019. Le scade il passaporto e per la venezuelana inizia il vero calvario. La democratica America è diffidente nei confronti dei cittadini sudamericani, rinnovare il visto si rivela un percorso ad ostacoli senza precedenti. Tra rinvii e dinieghi passano 4 mesi. Riabbraccia il figlio, portato in Italia dal padre, solo per qualche ora s dicembre 2019. Il bambino è confuso, pensa che la mamma non lo voglia più vedere. Lei è distrutta. Le assicurano che a marzo avrà il suo visto e tutto si risolverà. Ma quel marzo il mondo cambia e non sarà mai più lo stesso. 

Il covid avviluppa la burocrazia e prendere un aereo diventa impossibile. Aida e Aron si vedono ogni giorno, internet salva il loro rapporto ma il dolore non passa. Fino a questa estate. Dopo due anni e mezzo Aida finalmente può andare negli Stati Uniti a riabbracciare suo figlio, non più sorrisi e baci da uno schermo ma carezze e coccole sul divano. 

Ora che Natale si avvicina Aida è tornata a Miami. Film sul divano e partite di calcio, a vederli sembra una famiglia normale, i drammi dimenticati. Invece questo è il primo Natale dopo tre passati lontani. Forse è davvero arrivato il lieto fine. 

Camilla Soru

Abbandonata dalla madre, il padre morto tra le sue braccia. Un’infanzia di stenti in Venezuela, con notti a dormire per terra tra gli scarafaggi. La vita non ha avuto certo un inizio gentile con la showgirl Aida Yespica. Ma poi l’Italia, il successo, l’amore con il calciatore Matteo Ferrari e infine la nascita del suo amatissimo Aron nel 2008.

Sembra la storia di un riscatto, una favola a lieto fine. Invece la prova più dura la vita gliela doveva ancora mettere davanti. Gli ultimi anni infatti sono stati di dolore e solitudine, separata per colpa di burocrazia e fatalità dal figlio. 

LA STORIA

Facciamo un passo indietro, nel 2008 Aida diventa mamma. L’inizio della maternità è scosso da una brutta depressione post partum che da una botta d’arresto alla sua carriera. La relazione con Ferrari si interrompe poco dopo e si porterà dietro strascichi legali risolti solo con il tempo.

Nel 2016 Aron ha 7 anni, vive in Italia con la mamma. Per Aida arriva l’ennesimo durissimo colpo: vittima di una truffa perde tutto il denaro trovandosi in una situazione di grave difficoltà economica. Da qui la decisione sofferta ma responsabile: per la stabilità di Aron è meglio che vada a vivere a Miami col padre. Aida non si dà per vinta, si rimette in sesto e ogni mese vola a Miami da suo figlio.

Riesce ad essere una madre presente nonostante tutto e lentamente ricostruisce sé stessa senza mai perdere di vista il suo ruolo di madre.

Tutto sembra andare per il meglio, fino ad agosto 2019. Le scade il passaporto e per la venezuelana inizia il vero calvario. La democratica America è diffidente nei confronti dei cittadini sudamericani, rinnovare il visto si rivela un percorso ad ostacoli senza precedenti. Tra rinvii e dinieghi passano 4 mesi. Riabbraccia il figlio, portato in Italia dal padre, solo per qualche ora s dicembre 2019. Il bambino è confuso, pensa che la mamma non lo voglia più vedere. Lei è distrutta. Le assicurano che a marzo avrà il suo visto e tutto si risolverà. Ma quel marzo il mondo cambia e non sarà mai più lo stesso. 

Il covid avviluppa la burocrazia e prendere un aereo diventa impossibile. Aida e Aron si vedono ogni giorno, internet salva il loro rapporto ma il dolore non passa. Fino a questa estate. Dopo due anni e mezzo Aida finalmente può andare negli Stati Uniti a riabbracciare suo figlio, non più sorrisi e baci da uno schermo ma carezze e coccole sul divano. 

Ora che Natale si avvicina Aida è tornata a Miami. Film sul divano e partite di calcio, a vederli sembra una famiglia normale, i drammi dimenticati. Invece questo è il primo Natale dopo tre passati lontani. Forse è davvero arrivato il lieto fine. 

Camilla Soru

Abbandonata dalla madre, il padre morto tra le sue braccia. Un’infanzia di stenti in Venezuela, con notti a dormire per terra tra gli scarafaggi. La vita non ha avuto certo un inizio gentile con la showgirl Aida Yespica. Ma poi l’Italia, il successo, l’amore con il calciatore Matteo Ferrari e infine la nascita del suo amatissimo Aron nel 2008.

Sembra la storia di un riscatto, una favola a lieto fine. Invece la prova più dura la vita gliela doveva ancora mettere davanti. Gli ultimi anni infatti sono stati di dolore e solitudine, separata per colpa di burocrazia e fatalità dal figlio. 

LA STORIA

Facciamo un passo indietro, nel 2008 Aida diventa mamma. L’inizio della maternità è scosso da una brutta depressione post partum che da una botta d’arresto alla sua carriera. La relazione con Ferrari si interrompe poco dopo e si porterà dietro strascichi legali risolti solo con il tempo.

Nel 2016 Aron ha 7 anni, vive in Italia con la mamma. Per Aida arriva l’ennesimo durissimo colpo: vittima di una truffa perde tutto il denaro trovandosi in una situazione di grave difficoltà economica. Da qui la decisione sofferta ma responsabile: per la stabilità di Aron è meglio che vada a vivere a Miami col padre. Aida non si dà per vinta, si rimette in sesto e ogni mese vola a Miami da suo figlio.

Riesce ad essere una madre presente nonostante tutto e lentamente ricostruisce sé stessa senza mai perdere di vista il suo ruolo di madre.

Tutto sembra andare per il meglio, fino ad agosto 2019. Le scade il passaporto e per la venezuelana inizia il vero calvario. La democratica America è diffidente nei confronti dei cittadini sudamericani, rinnovare il visto si rivela un percorso ad ostacoli senza precedenti. Tra rinvii e dinieghi passano 4 mesi. Riabbraccia il figlio, portato in Italia dal padre, solo per qualche ora s dicembre 2019. Il bambino è confuso, pensa che la mamma non lo voglia più vedere. Lei è distrutta. Le assicurano che a marzo avrà il suo visto e tutto si risolverà. Ma quel marzo il mondo cambia e non sarà mai più lo stesso. 

Il covid avviluppa la burocrazia e prendere un aereo diventa impossibile. Aida e Aron si vedono ogni giorno, internet salva il loro rapporto ma il dolore non passa. Fino a questa estate. Dopo due anni e mezzo Aida finalmente può andare negli Stati Uniti a riabbracciare suo figlio, non più sorrisi e baci da uno schermo ma carezze e coccole sul divano. 

Ora che Natale si avvicina Aida è tornata a Miami. Film sul divano e partite di calcio, a vederli sembra una famiglia normale, i drammi dimenticati. Invece questo è il primo Natale dopo tre passati lontani. Forse è davvero arrivato il lieto fine. 

Camilla Soru

Abbandonata dalla madre, il padre morto tra le sue braccia. Un’infanzia di stenti in Venezuela, con notti a dormire per terra tra gli scarafaggi. La vita non ha avuto certo un inizio gentile con la showgirl Aida Yespica. Ma poi l’Italia, il successo, l’amore con il calciatore Matteo Ferrari e infine la nascita del suo amatissimo Aron nel 2008.

Sembra la storia di un riscatto, una favola a lieto fine. Invece la prova più dura la vita gliela doveva ancora mettere davanti. Gli ultimi anni infatti sono stati di dolore e solitudine, separata per colpa di burocrazia e fatalità dal figlio. 

LA STORIA

Facciamo un passo indietro, nel 2008 Aida diventa mamma. L’inizio della maternità è scosso da una brutta depressione post partum che da una botta d’arresto alla sua carriera. La relazione con Ferrari si interrompe poco dopo e si porterà dietro strascichi legali risolti solo con il tempo.

Nel 2016 Aron ha 7 anni, vive in Italia con la mamma. Per Aida arriva l’ennesimo durissimo colpo: vittima di una truffa perde tutto il denaro trovandosi in una situazione di grave difficoltà economica. Da qui la decisione sofferta ma responsabile: per la stabilità di Aron è meglio che vada a vivere a Miami col padre. Aida non si dà per vinta, si rimette in sesto e ogni mese vola a Miami da suo figlio.

Riesce ad essere una madre presente nonostante tutto e lentamente ricostruisce sé stessa senza mai perdere di vista il suo ruolo di madre.

Tutto sembra andare per il meglio, fino ad agosto 2019. Le scade il passaporto e per la venezuelana inizia il vero calvario. La democratica America è diffidente nei confronti dei cittadini sudamericani, rinnovare il visto si rivela un percorso ad ostacoli senza precedenti. Tra rinvii e dinieghi passano 4 mesi. Riabbraccia il figlio, portato in Italia dal padre, solo per qualche ora s dicembre 2019. Il bambino è confuso, pensa che la mamma non lo voglia più vedere. Lei è distrutta. Le assicurano che a marzo avrà il suo visto e tutto si risolverà. Ma quel marzo il mondo cambia e non sarà mai più lo stesso. 

Il covid avviluppa la burocrazia e prendere un aereo diventa impossibile. Aida e Aron si vedono ogni giorno, internet salva il loro rapporto ma il dolore non passa. Fino a questa estate. Dopo due anni e mezzo Aida finalmente può andare negli Stati Uniti a riabbracciare suo figlio, non più sorrisi e baci da uno schermo ma carezze e coccole sul divano. 

Ora che Natale si avvicina Aida è tornata a Miami. Film sul divano e partite di calcio, a vederli sembra una famiglia normale, i drammi dimenticati. Invece questo è il primo Natale dopo tre passati lontani. Forse è davvero arrivato il lieto fine. 

Camilla Soru

Abbandonata dalla madre, il padre morto tra le sue braccia. Un’infanzia di stenti in Venezuela, con notti a dormire per terra tra gli scarafaggi. La vita non ha avuto certo un inizio gentile con la showgirl Aida Yespica. Ma poi l’Italia, il successo, l’amore con il calciatore Matteo Ferrari e infine la nascita del suo amatissimo Aron nel 2008.

Sembra la storia di un riscatto, una favola a lieto fine. Invece la prova più dura la vita gliela doveva ancora mettere davanti. Gli ultimi anni infatti sono stati di dolore e solitudine, separata per colpa di burocrazia e fatalità dal figlio. 

LA STORIA

Facciamo un passo indietro, nel 2008 Aida diventa mamma. L’inizio della maternità è scosso da una brutta depressione post partum che da una botta d’arresto alla sua carriera. La relazione con Ferrari si interrompe poco dopo e si porterà dietro strascichi legali risolti solo con il tempo.

Nel 2016 Aron ha 7 anni, vive in Italia con la mamma. Per Aida arriva l’ennesimo durissimo colpo: vittima di una truffa perde tutto il denaro trovandosi in una situazione di grave difficoltà economica. Da qui la decisione sofferta ma responsabile: per la stabilità di Aron è meglio che vada a vivere a Miami col padre. Aida non si dà per vinta, si rimette in sesto e ogni mese vola a Miami da suo figlio.

Riesce ad essere una madre presente nonostante tutto e lentamente ricostruisce sé stessa senza mai perdere di vista il suo ruolo di madre.

Tutto sembra andare per il meglio, fino ad agosto 2019. Le scade il passaporto e per la venezuelana inizia il vero calvario. La democratica America è diffidente nei confronti dei cittadini sudamericani, rinnovare il visto si rivela un percorso ad ostacoli senza precedenti. Tra rinvii e dinieghi passano 4 mesi. Riabbraccia il figlio, portato in Italia dal padre, solo per qualche ora s dicembre 2019. Il bambino è confuso, pensa che la mamma non lo voglia più vedere. Lei è distrutta. Le assicurano che a marzo avrà il suo visto e tutto si risolverà. Ma quel marzo il mondo cambia e non sarà mai più lo stesso. 

Il covid avviluppa la burocrazia e prendere un aereo diventa impossibile. Aida e Aron si vedono ogni giorno, internet salva il loro rapporto ma il dolore non passa. Fino a questa estate. Dopo due anni e mezzo Aida finalmente può andare negli Stati Uniti a riabbracciare suo figlio, non più sorrisi e baci da uno schermo ma carezze e coccole sul divano. 

Ora che Natale si avvicina Aida è tornata a Miami. Film sul divano e partite di calcio, a vederli sembra una famiglia normale, i drammi dimenticati. Invece questo è il primo Natale dopo tre passati lontani. Forse è davvero arrivato il lieto fine. 

Camilla Soru

Abbandonata dalla madre, il padre morto tra le sue braccia. Un’infanzia di stenti in Venezuela, con notti a dormire per terra tra gli scarafaggi. La vita non ha avuto certo un inizio gentile con la showgirl Aida Yespica. Ma poi l’Italia, il successo, l’amore con il calciatore Matteo Ferrari e infine la nascita del suo amatissimo Aron nel 2008.

Sembra la storia di un riscatto, una favola a lieto fine. Invece la prova più dura la vita gliela doveva ancora mettere davanti. Gli ultimi anni infatti sono stati di dolore e solitudine, separata per colpa di burocrazia e fatalità dal figlio. 

LA STORIA

Facciamo un passo indietro, nel 2008 Aida diventa mamma. L’inizio della maternità è scosso da una brutta depressione post partum che da una botta d’arresto alla sua carriera. La relazione con Ferrari si interrompe poco dopo e si porterà dietro strascichi legali risolti solo con il tempo.

Nel 2016 Aron ha 7 anni, vive in Italia con la mamma. Per Aida arriva l’ennesimo durissimo colpo: vittima di una truffa perde tutto il denaro trovandosi in una situazione di grave difficoltà economica. Da qui la decisione sofferta ma responsabile: per la stabilità di Aron è meglio che vada a vivere a Miami col padre. Aida non si dà per vinta, si rimette in sesto e ogni mese vola a Miami da suo figlio.

Riesce ad essere una madre presente nonostante tutto e lentamente ricostruisce sé stessa senza mai perdere di vista il suo ruolo di madre.

Tutto sembra andare per il meglio, fino ad agosto 2019. Le scade il passaporto e per la venezuelana inizia il vero calvario. La democratica America è diffidente nei confronti dei cittadini sudamericani, rinnovare il visto si rivela un percorso ad ostacoli senza precedenti. Tra rinvii e dinieghi passano 4 mesi. Riabbraccia il figlio, portato in Italia dal padre, solo per qualche ora s dicembre 2019. Il bambino è confuso, pensa che la mamma non lo voglia più vedere. Lei è distrutta. Le assicurano che a marzo avrà il suo visto e tutto si risolverà. Ma quel marzo il mondo cambia e non sarà mai più lo stesso. 

Il covid avviluppa la burocrazia e prendere un aereo diventa impossibile. Aida e Aron si vedono ogni giorno, internet salva il loro rapporto ma il dolore non passa. Fino a questa estate. Dopo due anni e mezzo Aida finalmente può andare negli Stati Uniti a riabbracciare suo figlio, non più sorrisi e baci da uno schermo ma carezze e coccole sul divano. 

Ora che Natale si avvicina Aida è tornata a Miami. Film sul divano e partite di calcio, a vederli sembra una famiglia normale, i drammi dimenticati. Invece questo è il primo Natale dopo tre passati lontani. Forse è davvero arrivato il lieto fine. 

Camilla Soru

Abbandonata dalla madre, il padre morto tra le sue braccia. Un’infanzia di stenti in Venezuela, con notti a dormire per terra tra gli scarafaggi. La vita non ha avuto certo un inizio gentile con la showgirl Aida Yespica. Ma poi l’Italia, il successo, l’amore con il calciatore Matteo Ferrari e infine la nascita del suo amatissimo Aron nel 2008.

Sembra la storia di un riscatto, una favola a lieto fine. Invece la prova più dura la vita gliela doveva ancora mettere davanti. Gli ultimi anni infatti sono stati di dolore e solitudine, separata per colpa di burocrazia e fatalità dal figlio. 

LA STORIA

Facciamo un passo indietro, nel 2008 Aida diventa mamma. L’inizio della maternità è scosso da una brutta depressione post partum che da una botta d’arresto alla sua carriera. La relazione con Ferrari si interrompe poco dopo e si porterà dietro strascichi legali risolti solo con il tempo.

Nel 2016 Aron ha 7 anni, vive in Italia con la mamma. Per Aida arriva l’ennesimo durissimo colpo: vittima di una truffa perde tutto il denaro trovandosi in una situazione di grave difficoltà economica. Da qui la decisione sofferta ma responsabile: per la stabilità di Aron è meglio che vada a vivere a Miami col padre. Aida non si dà per vinta, si rimette in sesto e ogni mese vola a Miami da suo figlio.

Riesce ad essere una madre presente nonostante tutto e lentamente ricostruisce sé stessa senza mai perdere di vista il suo ruolo di madre.

Tutto sembra andare per il meglio, fino ad agosto 2019. Le scade il passaporto e per la venezuelana inizia il vero calvario. La democratica America è diffidente nei confronti dei cittadini sudamericani, rinnovare il visto si rivela un percorso ad ostacoli senza precedenti. Tra rinvii e dinieghi passano 4 mesi. Riabbraccia il figlio, portato in Italia dal padre, solo per qualche ora s dicembre 2019. Il bambino è confuso, pensa che la mamma non lo voglia più vedere. Lei è distrutta. Le assicurano che a marzo avrà il suo visto e tutto si risolverà. Ma quel marzo il mondo cambia e non sarà mai più lo stesso. 

Il covid avviluppa la burocrazia e prendere un aereo diventa impossibile. Aida e Aron si vedono ogni giorno, internet salva il loro rapporto ma il dolore non passa. Fino a questa estate. Dopo due anni e mezzo Aida finalmente può andare negli Stati Uniti a riabbracciare suo figlio, non più sorrisi e baci da uno schermo ma carezze e coccole sul divano. 

Ora che Natale si avvicina Aida è tornata a Miami. Film sul divano e partite di calcio, a vederli sembra una famiglia normale, i drammi dimenticati. Invece questo è il primo Natale dopo tre passati lontani. Forse è davvero arrivato il lieto fine. 

Camilla Soru

Abbandonata dalla madre, il padre morto tra le sue braccia. Un’infanzia di stenti in Venezuela, con notti a dormire per terra tra gli scarafaggi. La vita non ha avuto certo un inizio gentile con la showgirl Aida Yespica. Ma poi l’Italia, il successo, l’amore con il calciatore Matteo Ferrari e infine la nascita del suo amatissimo Aron nel 2008.

Sembra la storia di un riscatto, una favola a lieto fine. Invece la prova più dura la vita gliela doveva ancora mettere davanti. Gli ultimi anni infatti sono stati di dolore e solitudine, separata per colpa di burocrazia e fatalità dal figlio. 

LA STORIA

Facciamo un passo indietro, nel 2008 Aida diventa mamma. L’inizio della maternità è scosso da una brutta depressione post partum che da una botta d’arresto alla sua carriera. La relazione con Ferrari si interrompe poco dopo e si porterà dietro strascichi legali risolti solo con il tempo.

Nel 2016 Aron ha 7 anni, vive in Italia con la mamma. Per Aida arriva l’ennesimo durissimo colpo: vittima di una truffa perde tutto il denaro trovandosi in una situazione di grave difficoltà economica. Da qui la decisione sofferta ma responsabile: per la stabilità di Aron è meglio che vada a vivere a Miami col padre. Aida non si dà per vinta, si rimette in sesto e ogni mese vola a Miami da suo figlio.

Riesce ad essere una madre presente nonostante tutto e lentamente ricostruisce sé stessa senza mai perdere di vista il suo ruolo di madre.

Tutto sembra andare per il meglio, fino ad agosto 2019. Le scade il passaporto e per la venezuelana inizia il vero calvario. La democratica America è diffidente nei confronti dei cittadini sudamericani, rinnovare il visto si rivela un percorso ad ostacoli senza precedenti. Tra rinvii e dinieghi passano 4 mesi. Riabbraccia il figlio, portato in Italia dal padre, solo per qualche ora s dicembre 2019. Il bambino è confuso, pensa che la mamma non lo voglia più vedere. Lei è distrutta. Le assicurano che a marzo avrà il suo visto e tutto si risolverà. Ma quel marzo il mondo cambia e non sarà mai più lo stesso. 

Il covid avviluppa la burocrazia e prendere un aereo diventa impossibile. Aida e Aron si vedono ogni giorno, internet salva il loro rapporto ma il dolore non passa. Fino a questa estate. Dopo due anni e mezzo Aida finalmente può andare negli Stati Uniti a riabbracciare suo figlio, non più sorrisi e baci da uno schermo ma carezze e coccole sul divano. 

Ora che Natale si avvicina Aida è tornata a Miami. Film sul divano e partite di calcio, a vederli sembra una famiglia normale, i drammi dimenticati. Invece questo è il primo Natale dopo tre passati lontani. Forse è davvero arrivato il lieto fine. 

Camilla Soru

Abbandonata dalla madre, il padre morto tra le sue braccia. Un’infanzia di stenti in Venezuela, con notti a dormire per terra tra gli scarafaggi. La vita non ha avuto certo un inizio gentile con la showgirl Aida Yespica. Ma poi l’Italia, il successo, l’amore con il calciatore Matteo Ferrari e infine la nascita del suo amatissimo Aron nel 2008.

Sembra la storia di un riscatto, una favola a lieto fine. Invece la prova più dura la vita gliela doveva ancora mettere davanti. Gli ultimi anni infatti sono stati di dolore e solitudine, separata per colpa di burocrazia e fatalità dal figlio. 

LA STORIA

Facciamo un passo indietro, nel 2008 Aida diventa mamma. L’inizio della maternità è scosso da una brutta depressione post partum che da una botta d’arresto alla sua carriera. La relazione con Ferrari si interrompe poco dopo e si porterà dietro strascichi legali risolti solo con il tempo.

Nel 2016 Aron ha 7 anni, vive in Italia con la mamma. Per Aida arriva l’ennesimo durissimo colpo: vittima di una truffa perde tutto il denaro trovandosi in una situazione di grave difficoltà economica. Da qui la decisione sofferta ma responsabile: per la stabilità di Aron è meglio che vada a vivere a Miami col padre. Aida non si dà per vinta, si rimette in sesto e ogni mese vola a Miami da suo figlio.

Riesce ad essere una madre presente nonostante tutto e lentamente ricostruisce sé stessa senza mai perdere di vista il suo ruolo di madre.

Tutto sembra andare per il meglio, fino ad agosto 2019. Le scade il passaporto e per la venezuelana inizia il vero calvario. La democratica America è diffidente nei confronti dei cittadini sudamericani, rinnovare il visto si rivela un percorso ad ostacoli senza precedenti. Tra rinvii e dinieghi passano 4 mesi. Riabbraccia il figlio, portato in Italia dal padre, solo per qualche ora s dicembre 2019. Il bambino è confuso, pensa che la mamma non lo voglia più vedere. Lei è distrutta. Le assicurano che a marzo avrà il suo visto e tutto si risolverà. Ma quel marzo il mondo cambia e non sarà mai più lo stesso. 

Il covid avviluppa la burocrazia e prendere un aereo diventa impossibile. Aida e Aron si vedono ogni giorno, internet salva il loro rapporto ma il dolore non passa. Fino a questa estate. Dopo due anni e mezzo Aida finalmente può andare negli Stati Uniti a riabbracciare suo figlio, non più sorrisi e baci da uno schermo ma carezze e coccole sul divano. 

Ora che Natale si avvicina Aida è tornata a Miami. Film sul divano e partite di calcio, a vederli sembra una famiglia normale, i drammi dimenticati. Invece questo è il primo Natale dopo tre passati lontani. Forse è davvero arrivato il lieto fine. 

Camilla Soru

Abbandonata dalla madre, il padre morto tra le sue braccia. Un’infanzia di stenti in Venezuela, con notti a dormire per terra tra gli scarafaggi. La vita non ha avuto certo un inizio gentile con la showgirl Aida Yespica. Ma poi l’Italia, il successo, l’amore con il calciatore Matteo Ferrari e infine la nascita del suo amatissimo Aron nel 2008.

Sembra la storia di un riscatto, una favola a lieto fine. Invece la prova più dura la vita gliela doveva ancora mettere davanti. Gli ultimi anni infatti sono stati di dolore e solitudine, separata per colpa di burocrazia e fatalità dal figlio. 

LA STORIA

Facciamo un passo indietro, nel 2008 Aida diventa mamma. L’inizio della maternità è scosso da una brutta depressione post partum che da una botta d’arresto alla sua carriera. La relazione con Ferrari si interrompe poco dopo e si porterà dietro strascichi legali risolti solo con il tempo.

Nel 2016 Aron ha 7 anni, vive in Italia con la mamma. Per Aida arriva l’ennesimo durissimo colpo: vittima di una truffa perde tutto il denaro trovandosi in una situazione di grave difficoltà economica. Da qui la decisione sofferta ma responsabile: per la stabilità di Aron è meglio che vada a vivere a Miami col padre. Aida non si dà per vinta, si rimette in sesto e ogni mese vola a Miami da suo figlio.

Riesce ad essere una madre presente nonostante tutto e lentamente ricostruisce sé stessa senza mai perdere di vista il suo ruolo di madre.

Tutto sembra andare per il meglio, fino ad agosto 2019. Le scade il passaporto e per la venezuelana inizia il vero calvario. La democratica America è diffidente nei confronti dei cittadini sudamericani, rinnovare il visto si rivela un percorso ad ostacoli senza precedenti. Tra rinvii e dinieghi passano 4 mesi. Riabbraccia il figlio, portato in Italia dal padre, solo per qualche ora s dicembre 2019. Il bambino è confuso, pensa che la mamma non lo voglia più vedere. Lei è distrutta. Le assicurano che a marzo avrà il suo visto e tutto si risolverà. Ma quel marzo il mondo cambia e non sarà mai più lo stesso. 

Il covid avviluppa la burocrazia e prendere un aereo diventa impossibile. Aida e Aron si vedono ogni giorno, internet salva il loro rapporto ma il dolore non passa. Fino a questa estate. Dopo due anni e mezzo Aida finalmente può andare negli Stati Uniti a riabbracciare suo figlio, non più sorrisi e baci da uno schermo ma carezze e coccole sul divano. 

Ora che Natale si avvicina Aida è tornata a Miami. Film sul divano e partite di calcio, a vederli sembra una famiglia normale, i drammi dimenticati. Invece questo è il primo Natale dopo tre passati lontani. Forse è davvero arrivato il lieto fine. 

Camilla Soru

Abbandonata dalla madre, il padre morto tra le sue braccia. Un’infanzia di stenti in Venezuela, con notti a dormire per terra tra gli scarafaggi. La vita non ha avuto certo un inizio gentile con la showgirl Aida Yespica. Ma poi l’Italia, il successo, l’amore con il calciatore Matteo Ferrari e infine la nascita del suo amatissimo Aron nel 2008.

Sembra la storia di un riscatto, una favola a lieto fine. Invece la prova più dura la vita gliela doveva ancora mettere davanti. Gli ultimi anni infatti sono stati di dolore e solitudine, separata per colpa di burocrazia e fatalità dal figlio. 

LA STORIA

Facciamo un passo indietro, nel 2008 Aida diventa mamma. L’inizio della maternità è scosso da una brutta depressione post partum che da una botta d’arresto alla sua carriera. La relazione con Ferrari si interrompe poco dopo e si porterà dietro strascichi legali risolti solo con il tempo.

Nel 2016 Aron ha 7 anni, vive in Italia con la mamma. Per Aida arriva l’ennesimo durissimo colpo: vittima di una truffa perde tutto il denaro trovandosi in una situazione di grave difficoltà economica. Da qui la decisione sofferta ma responsabile: per la stabilità di Aron è meglio che vada a vivere a Miami col padre. Aida non si dà per vinta, si rimette in sesto e ogni mese vola a Miami da suo figlio.

Riesce ad essere una madre presente nonostante tutto e lentamente ricostruisce sé stessa senza mai perdere di vista il suo ruolo di madre.

Tutto sembra andare per il meglio, fino ad agosto 2019. Le scade il passaporto e per la venezuelana inizia il vero calvario. La democratica America è diffidente nei confronti dei cittadini sudamericani, rinnovare il visto si rivela un percorso ad ostacoli senza precedenti. Tra rinvii e dinieghi passano 4 mesi. Riabbraccia il figlio, portato in Italia dal padre, solo per qualche ora s dicembre 2019. Il bambino è confuso, pensa che la mamma non lo voglia più vedere. Lei è distrutta. Le assicurano che a marzo avrà il suo visto e tutto si risolverà. Ma quel marzo il mondo cambia e non sarà mai più lo stesso. 

Il covid avviluppa la burocrazia e prendere un aereo diventa impossibile. Aida e Aron si vedono ogni giorno, internet salva il loro rapporto ma il dolore non passa. Fino a questa estate. Dopo due anni e mezzo Aida finalmente può andare negli Stati Uniti a riabbracciare suo figlio, non più sorrisi e baci da uno schermo ma carezze e coccole sul divano. 

Ora che Natale si avvicina Aida è tornata a Miami. Film sul divano e partite di calcio, a vederli sembra una famiglia normale, i drammi dimenticati. Invece questo è il primo Natale dopo tre passati lontani. Forse è davvero arrivato il lieto fine. 

Camilla Soru

Abbandonata dalla madre, il padre morto tra le sue braccia. Un’infanzia di stenti in Venezuela, con notti a dormire per terra tra gli scarafaggi. La vita non ha avuto certo un inizio gentile con la showgirl Aida Yespica. Ma poi l’Italia, il successo, l’amore con il calciatore Matteo Ferrari e infine la nascita del suo amatissimo Aron nel 2008.

Sembra la storia di un riscatto, una favola a lieto fine. Invece la prova più dura la vita gliela doveva ancora mettere davanti. Gli ultimi anni infatti sono stati di dolore e solitudine, separata per colpa di burocrazia e fatalità dal figlio. 

LA STORIA

Facciamo un passo indietro, nel 2008 Aida diventa mamma. L’inizio della maternità è scosso da una brutta depressione post partum che da una botta d’arresto alla sua carriera. La relazione con Ferrari si interrompe poco dopo e si porterà dietro strascichi legali risolti solo con il tempo.

Nel 2016 Aron ha 7 anni, vive in Italia con la mamma. Per Aida arriva l’ennesimo durissimo colpo: vittima di una truffa perde tutto il denaro trovandosi in una situazione di grave difficoltà economica. Da qui la decisione sofferta ma responsabile: per la stabilità di Aron è meglio che vada a vivere a Miami col padre. Aida non si dà per vinta, si rimette in sesto e ogni mese vola a Miami da suo figlio.

Riesce ad essere una madre presente nonostante tutto e lentamente ricostruisce sé stessa senza mai perdere di vista il suo ruolo di madre.

Tutto sembra andare per il meglio, fino ad agosto 2019. Le scade il passaporto e per la venezuelana inizia il vero calvario. La democratica America è diffidente nei confronti dei cittadini sudamericani, rinnovare il visto si rivela un percorso ad ostacoli senza precedenti. Tra rinvii e dinieghi passano 4 mesi. Riabbraccia il figlio, portato in Italia dal padre, solo per qualche ora s dicembre 2019. Il bambino è confuso, pensa che la mamma non lo voglia più vedere. Lei è distrutta. Le assicurano che a marzo avrà il suo visto e tutto si risolverà. Ma quel marzo il mondo cambia e non sarà mai più lo stesso. 

Il covid avviluppa la burocrazia e prendere un aereo diventa impossibile. Aida e Aron si vedono ogni giorno, internet salva il loro rapporto ma il dolore non passa. Fino a questa estate. Dopo due anni e mezzo Aida finalmente può andare negli Stati Uniti a riabbracciare suo figlio, non più sorrisi e baci da uno schermo ma carezze e coccole sul divano. 

Ora che Natale si avvicina Aida è tornata a Miami. Film sul divano e partite di calcio, a vederli sembra una famiglia normale, i drammi dimenticati. Invece questo è il primo Natale dopo tre passati lontani. Forse è davvero arrivato il lieto fine. 

Camilla Soru

Abbandonata dalla madre, il padre morto tra le sue braccia. Un’infanzia di stenti in Venezuela, con notti a dormire per terra tra gli scarafaggi. La vita non ha avuto certo un inizio gentile con la showgirl Aida Yespica. Ma poi l’Italia, il successo, l’amore con il calciatore Matteo Ferrari e infine la nascita del suo amatissimo Aron nel 2008.

Sembra la storia di un riscatto, una favola a lieto fine. Invece la prova più dura la vita gliela doveva ancora mettere davanti. Gli ultimi anni infatti sono stati di dolore e solitudine, separata per colpa di burocrazia e fatalità dal figlio. 

LA STORIA

Facciamo un passo indietro, nel 2008 Aida diventa mamma. L’inizio della maternità è scosso da una brutta depressione post partum che da una botta d’arresto alla sua carriera. La relazione con Ferrari si interrompe poco dopo e si porterà dietro strascichi legali risolti solo con il tempo.

Nel 2016 Aron ha 7 anni, vive in Italia con la mamma. Per Aida arriva l’ennesimo durissimo colpo: vittima di una truffa perde tutto il denaro trovandosi in una situazione di grave difficoltà economica. Da qui la decisione sofferta ma responsabile: per la stabilità di Aron è meglio che vada a vivere a Miami col padre. Aida non si dà per vinta, si rimette in sesto e ogni mese vola a Miami da suo figlio.

Riesce ad essere una madre presente nonostante tutto e lentamente ricostruisce sé stessa senza mai perdere di vista il suo ruolo di madre.

Tutto sembra andare per il meglio, fino ad agosto 2019. Le scade il passaporto e per la venezuelana inizia il vero calvario. La democratica America è diffidente nei confronti dei cittadini sudamericani, rinnovare il visto si rivela un percorso ad ostacoli senza precedenti. Tra rinvii e dinieghi passano 4 mesi. Riabbraccia il figlio, portato in Italia dal padre, solo per qualche ora s dicembre 2019. Il bambino è confuso, pensa che la mamma non lo voglia più vedere. Lei è distrutta. Le assicurano che a marzo avrà il suo visto e tutto si risolverà. Ma quel marzo il mondo cambia e non sarà mai più lo stesso. 

Il covid avviluppa la burocrazia e prendere un aereo diventa impossibile. Aida e Aron si vedono ogni giorno, internet salva il loro rapporto ma il dolore non passa. Fino a questa estate. Dopo due anni e mezzo Aida finalmente può andare negli Stati Uniti a riabbracciare suo figlio, non più sorrisi e baci da uno schermo ma carezze e coccole sul divano. 

Ora che Natale si avvicina Aida è tornata a Miami. Film sul divano e partite di calcio, a vederli sembra una famiglia normale, i drammi dimenticati. Invece questo è il primo Natale dopo tre passati lontani. Forse è davvero arrivato il lieto fine. 

Camilla Soru

Abbandonata dalla madre, il padre morto tra le sue braccia. Un’infanzia di stenti in Venezuela, con notti a dormire per terra tra gli scarafaggi. La vita non ha avuto certo un inizio gentile con la showgirl Aida Yespica. Ma poi l’Italia, il successo, l’amore con il calciatore Matteo Ferrari e infine la nascita del suo amatissimo Aron nel 2008.

Sembra la storia di un riscatto, una favola a lieto fine. Invece la prova più dura la vita gliela doveva ancora mettere davanti. Gli ultimi anni infatti sono stati di dolore e solitudine, separata per colpa di burocrazia e fatalità dal figlio. 

LA STORIA

Facciamo un passo indietro, nel 2008 Aida diventa mamma. L’inizio della maternità è scosso da una brutta depressione post partum che da una botta d’arresto alla sua carriera. La relazione con Ferrari si interrompe poco dopo e si porterà dietro strascichi legali risolti solo con il tempo.

Nel 2016 Aron ha 7 anni, vive in Italia con la mamma. Per Aida arriva l’ennesimo durissimo colpo: vittima di una truffa perde tutto il denaro trovandosi in una situazione di grave difficoltà economica. Da qui la decisione sofferta ma responsabile: per la stabilità di Aron è meglio che vada a vivere a Miami col padre. Aida non si dà per vinta, si rimette in sesto e ogni mese vola a Miami da suo figlio.

Riesce ad essere una madre presente nonostante tutto e lentamente ricostruisce sé stessa senza mai perdere di vista il suo ruolo di madre.

Tutto sembra andare per il meglio, fino ad agosto 2019. Le scade il passaporto e per la venezuelana inizia il vero calvario. La democratica America è diffidente nei confronti dei cittadini sudamericani, rinnovare il visto si rivela un percorso ad ostacoli senza precedenti. Tra rinvii e dinieghi passano 4 mesi. Riabbraccia il figlio, portato in Italia dal padre, solo per qualche ora s dicembre 2019. Il bambino è confuso, pensa che la mamma non lo voglia più vedere. Lei è distrutta. Le assicurano che a marzo avrà il suo visto e tutto si risolverà. Ma quel marzo il mondo cambia e non sarà mai più lo stesso. 

Il covid avviluppa la burocrazia e prendere un aereo diventa impossibile. Aida e Aron si vedono ogni giorno, internet salva il loro rapporto ma il dolore non passa. Fino a questa estate. Dopo due anni e mezzo Aida finalmente può andare negli Stati Uniti a riabbracciare suo figlio, non più sorrisi e baci da uno schermo ma carezze e coccole sul divano. 

Ora che Natale si avvicina Aida è tornata a Miami. Film sul divano e partite di calcio, a vederli sembra una famiglia normale, i drammi dimenticati. Invece questo è il primo Natale dopo tre passati lontani. Forse è davvero arrivato il lieto fine. 

Camilla Soru

Abbandonata dalla madre, il padre morto tra le sue braccia. Un’infanzia di stenti in Venezuela, con notti a dormire per terra tra gli scarafaggi. La vita non ha avuto certo un inizio gentile con la showgirl Aida Yespica. Ma poi l’Italia, il successo, l’amore con il calciatore Matteo Ferrari e infine la nascita del suo amatissimo Aron nel 2008.

Sembra la storia di un riscatto, una favola a lieto fine. Invece la prova più dura la vita gliela doveva ancora mettere davanti. Gli ultimi anni infatti sono stati di dolore e solitudine, separata per colpa di burocrazia e fatalità dal figlio. 

LA STORIA

Facciamo un passo indietro, nel 2008 Aida diventa mamma. L’inizio della maternità è scosso da una brutta depressione post partum che da una botta d’arresto alla sua carriera. La relazione con Ferrari si interrompe poco dopo e si porterà dietro strascichi legali risolti solo con il tempo.

Nel 2016 Aron ha 7 anni, vive in Italia con la mamma. Per Aida arriva l’ennesimo durissimo colpo: vittima di una truffa perde tutto il denaro trovandosi in una situazione di grave difficoltà economica. Da qui la decisione sofferta ma responsabile: per la stabilità di Aron è meglio che vada a vivere a Miami col padre. Aida non si dà per vinta, si rimette in sesto e ogni mese vola a Miami da suo figlio.

Riesce ad essere una madre presente nonostante tutto e lentamente ricostruisce sé stessa senza mai perdere di vista il suo ruolo di madre.

Tutto sembra andare per il meglio, fino ad agosto 2019. Le scade il passaporto e per la venezuelana inizia il vero calvario. La democratica America è diffidente nei confronti dei cittadini sudamericani, rinnovare il visto si rivela un percorso ad ostacoli senza precedenti. Tra rinvii e dinieghi passano 4 mesi. Riabbraccia il figlio, portato in Italia dal padre, solo per qualche ora s dicembre 2019. Il bambino è confuso, pensa che la mamma non lo voglia più vedere. Lei è distrutta. Le assicurano che a marzo avrà il suo visto e tutto si risolverà. Ma quel marzo il mondo cambia e non sarà mai più lo stesso. 

Il covid avviluppa la burocrazia e prendere un aereo diventa impossibile. Aida e Aron si vedono ogni giorno, internet salva il loro rapporto ma il dolore non passa. Fino a questa estate. Dopo due anni e mezzo Aida finalmente può andare negli Stati Uniti a riabbracciare suo figlio, non più sorrisi e baci da uno schermo ma carezze e coccole sul divano. 

Ora che Natale si avvicina Aida è tornata a Miami. Film sul divano e partite di calcio, a vederli sembra una famiglia normale, i drammi dimenticati. Invece questo è il primo Natale dopo tre passati lontani. Forse è davvero arrivato il lieto fine. 

Camilla Soru

Previous

Gallery correlate
Canalis mozzafiato in tv: "Ecco com'è la mia vita americana". E...
Al Bano: "Sarei stato con Romina tutta la vita, ho amato tutto di...
Sabrina Ferilli: "Ecco perché non me la sono sentita di fare figli"
indietro avanti
Commenti
Leggi la Netiquette
offerta precedente offerta successiva

I più recenti

Fiorello svela lo scherzo ad Amadeus ma gela la Rai sul futuro di "Viva Rai2"

Tina Turner è morta, la regina del rock aveva 83 anni: "Simply the Best"

La Fede e i suoi misteri: Bellocchio si candida alla Palma e Fabrizio Gifuni...

"Romagna mia" e l'orgoglio delle figlie di Raoul Casadei: “Le parole di nostro...

Fan in delirio per Di Caprio: "Un'esperienza che non dimenticherà mai". Scorsese...

offerta precedente offerta successiva

Autori

Andrea Giordano

Giornalista pubblicista, insegna Cinematografia, linguaggi e tendenze, presso la Ferrari Fashion School di Milano

Emanuele Bigi

Giornalista freelance si occupa di cinema, tv, cultura e spettacoli per diverse testate

Cinzia Marongiu

Direttrice responsabile di Milleunadonna e di Tiscali Spettacoli, Cultura, Ambiente, Food and Culture. Per 20 anni ha fatto parte della redazione di “Tv Sorrisi e Canzoni”. Dal 2013 a Tiscali.it.

Maria Elena Pistuddi

Giornalista professionista, dal 2000 scrive per Tiscali prima su politica e cronaca poi su Spettacoli

Camilla Soru

Cagliaritana, studi classici, giornalista pubblicista, ha intrapreso la carriera di attrice tra cinema e teatro

Cristiano Sanna Martini

Giornalista professionista, ha scritto per L’Unione Sarda, Il Sole 24 Ore, Cineforum, Rockstar, Duel, Lettera 43.

Fazio è fuori dalla Rai: "Grazie, il vostro affetto mi ha consolato"

Bullo Pan, Leo Gassmann e Cucinotta nella serata contro il bullismo

A Cannes il red carpet di Ken Loach con "The old oak"

 
Attualità
  • Ultimora
  • Cronaca
  • Economia
  • Politica
  • Le nostre firme
  • Interviste
  • Ambiente
  • Sport
  • Innovazione
  • Motori
  • Argomenti e Personaggi della settimana
Intrattenimento
  • Shopping
  • Gamesurf
  • Cinema
  • Rockol Awards
  • Milleunadonna
  • People
  • Benessere
  • Spettacoli
  • Televisione
  • Musica
  • Cultura
Servizi
  • Mail
  • Fax
  • Luce e Gas
  • Assicurazioni
  • Immobili
  • Tagliacosti
  • Noleggio auto
  • Sicurezza
  • Posta certificata
  • Raccomandata elettronica
  • Meteo
Prodotti e Assistenza
  • Internet e Voce
  • Mobile
  • Professionisti/P. IVA
  • Aziende
  • Pubblica Amministrazione
  • Negozi
  • MyTiscali
  • Assistenza
 
Chi siamo | Mappa | Investor Relations | Pubblicità | Redazione | Condizioni d'uso | Privacy Policy | Cookie Policy | Gestione privacy | Modello 231
© Tiscali Italia S.p.A. 2023  P.IVA 02508100928 | Dati Sociali

Dati Sociali

Tiscali Italia S.p.A. con socio unico

Sede Sociale: Cagliari, Località Sa Illetta, S.S. 195, Km 2.300, 09123

Capitale Sociale: 18.794.000,00 i.v.

Iscrizione al registro delle imprese: n. 02508100928 Cagliari

Codice Fiscale - P. IVA: n. 02508100928

R.E.A.: n. 204250 Cagliari

Direzione e Coordinamento: Tiscali S.p.A.

Dati Sociali

Tiscali Italia S.p.A. con socio unico

Sede Sociale: Cagliari, Località Sa Illetta, S.S. 195, Km 2.300, 09123

Capitale Sociale: 36.994.000,00 i.v.

Iscrizione al registro delle imprese: n. 02508100928 Cagliari

Codice Fiscale - P. IVA: n. 02508100928

R.E.A.: n. 204250 Cagliari

Direzione e Coordinamento: Tessellis S.p.A.