40 anni di Thriller: Quincy Jones e "le stranezze di Michael Jackson"





Nessun altro come questo album. Il 30 novembre 1982 usciva "Thriller", da allora stabilmente in cima alla classifica dei dischi più venduti di tutti i tempi. Oggi se ne celebra il quarantennale. E' l'album che ha definitivamente trasformato il già famoso Michael Jackson in superstar e icona pop. Che ha visto il lancio del singolo omonimo con un lungo videoclip shock in stile zombie-horror con la regia di John Landis ("Un lupo mannaro americano a Londra", "The Blues Brothers"), la creazione del celebre passo di ballo "moonwak" e il cementarsi del mitico e problematico sodalizio musicale con Quincy Jones.
Proprio Jones, grande musicista e arrangiatore, ha raccontato in diverse occasioni (fra cui a Rolling Stones, a Variety e al Los Angeles Times) cosa significò lavorare spalla a spalla con Michal Jackson e far nascere questo album capolavoro. "Michael è sempre stato strano, glielo dissi pure. Lo notai fin dalla prima volta che lo incontrai, aveva 13 anni". E ancora: "Ha rubato un sacco di idee ad altri brani, come per il giro di basso di Billie Jean che riprende pari pari State Of Independance di Donna Summer. Per non parlare di quanto fosse tirchio nel dividere i diritti d'autore".
Su alcuni di quest brani Jones fece causa agli eredi di Jackson, chiedendo di avere il pagamento di oltre 9 milioni di dollari. Prima riconosciuti, poi ridotti a 2,6 in appello, e pagati. Sulla lavorazione di Thriller, Quincy Jones ha detto: "Io lavoravo con Donna Summer, poi abbiamo iniziato a registrare con Michael il brano The Girl Is Mine perché era l'occasione di lavorare assieme a Paul McCartney". Da lì nacque tutto.
"Lavorammo come un razzo e facemmo tutto in 8 settimane, anche Michael si mise a scrivere musica a tutta velocità - ha svelato ancora Jones - stava accadendo qualcosa di magico ed è stato irripetibile esserci in mezzo. Abbiamo fatto il mix finale e tutte le correzioni audio lavorando no stop fino alle nove del mattino".
"Thriller" è anche l'album in cui Jones e Jackson si tolsero lo sfizio di far suonare l'assolo di chitarra della celebre Beat It al re della chitarra rock-metal Eddie Van Halen. Questo l'aneddoto di Quincy Jones: "Ho ingaggiato Eddie, preso due confezioni da sei di birra, uno studio mobile e grandi altoparlanti, uno dei quali prese fuoco talmente il volume era alto". Poi sostituimmo la batteria elettronica con uno dei miei batteristi di fiducia. Il pop da classifica incontrava il metal, fu successo enorme.
Foto da Shutterstock, Listal, Ansa
Nessun altro come questo album. Il 30 novembre 1982 usciva "Thriller", da allora stabilmente in cima alla classifica dei dischi più venduti di tutti i tempi. Oggi se ne celebra il quarantennale. E' l'album che ha definitivamente trasformato il già famoso Michael Jackson in superstar e icona pop. Che ha visto il lancio del singolo omonimo con un lungo videoclip shock in stile zombie-horror con la regia di John Landis ("Un lupo mannaro americano a Londra", "The Blues Brothers"), la creazione del celebre passo di ballo "moonwak" e il cementarsi del mitico e problematico sodalizio musicale con Quincy Jones.
Proprio Jones, grande musicista e arrangiatore, ha raccontato in diverse occasioni (fra cui a Rolling Stones, a Variety e al Los Angeles Times) cosa significò lavorare spalla a spalla con Michal Jackson e far nascere questo album capolavoro. "Michael è sempre stato strano, glielo dissi pure. Lo notai fin dalla prima volta che lo incontrai, aveva 13 anni". E ancora: "Ha rubato un sacco di idee ad altri brani, come per il giro di basso di Billie Jean che riprende pari pari State Of Independance di Donna Summer. Per non parlare di quanto fosse tirchio nel dividere i diritti d'autore".
Su alcuni di quest brani Jones fece causa agli eredi di Jackson, chiedendo di avere il pagamento di oltre 9 milioni di dollari. Prima riconosciuti, poi ridotti a 2,6 in appello, e pagati. Sulla lavorazione di Thriller, Quincy Jones ha detto: "Io lavoravo con Donna Summer, poi abbiamo iniziato a registrare con Michael il brano The Girl Is Mine perché era l'occasione di lavorare assieme a Paul McCartney". Da lì nacque tutto.
"Lavorammo come un razzo e facemmo tutto in 8 settimane, anche Michael si mise a scrivere musica a tutta velocità - ha svelato ancora Jones - stava accadendo qualcosa di magico ed è stato irripetibile esserci in mezzo. Abbiamo fatto il mix finale e tutte le correzioni audio lavorando no stop fino alle nove del mattino".
"Thriller" è anche l'album in cui Jones e Jackson si tolsero lo sfizio di far suonare l'assolo di chitarra della celebre Beat It al re della chitarra rock-metal Eddie Van Halen. Questo l'aneddoto di Quincy Jones: "Ho ingaggiato Eddie, preso due confezioni da sei di birra, uno studio mobile e grandi altoparlanti, uno dei quali prese fuoco talmente il volume era alto". Poi sostituimmo la batteria elettronica con uno dei miei batteristi di fiducia. Il pop da classifica incontrava il metal, fu successo enorme.
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Nessun altro come questo album. Il 30 novembre 1982 usciva "Thriller", da allora stabilmente in cima alla classifica dei dischi più venduti di tutti i tempi. Oggi se ne celebra il quarantennale. E' l'album che ha definitivamente trasformato il già famoso Michael Jackson in superstar e icona pop. Che ha visto il lancio del singolo omonimo con un lungo videoclip shock in stile zombie-horror con la regia di John Landis ("Un lupo mannaro americano a Londra", "The Blues Brothers"), la creazione del celebre passo di ballo "moonwak" e il cementarsi del mitico e problematico sodalizio musicale con Quincy Jones.
Proprio Jones, grande musicista e arrangiatore, ha raccontato in diverse occasioni (fra cui a Rolling Stones, a Variety e al Los Angeles Times) cosa significò lavorare spalla a spalla con Michal Jackson e far nascere questo album capolavoro. "Michael è sempre stato strano, glielo dissi pure. Lo notai fin dalla prima volta che lo incontrai, aveva 13 anni". E ancora: "Ha rubato un sacco di idee ad altri brani, come per il giro di basso di Billie Jean che riprende pari pari State Of Independance di Donna Summer. Per non parlare di quanto fosse tirchio nel dividere i diritti d'autore".
Su alcuni di quest brani Jones fece causa agli eredi di Jackson, chiedendo di avere il pagamento di oltre 9 milioni di dollari. Prima riconosciuti, poi ridotti a 2,6 in appello, e pagati. Sulla lavorazione di Thriller, Quincy Jones ha detto: "Io lavoravo con Donna Summer, poi abbiamo iniziato a registrare con Michael il brano The Girl Is Mine perché era l'occasione di lavorare assieme a Paul McCartney". Da lì nacque tutto.
"Lavorammo come un razzo e facemmo tutto in 8 settimane, anche Michael si mise a scrivere musica a tutta velocità - ha svelato ancora Jones - stava accadendo qualcosa di magico ed è stato irripetibile esserci in mezzo. Abbiamo fatto il mix finale e tutte le correzioni audio lavorando no stop fino alle nove del mattino".
"Thriller" è anche l'album in cui Jones e Jackson si tolsero lo sfizio di far suonare l'assolo di chitarra della celebre Beat It al re della chitarra rock-metal Eddie Van Halen. Questo l'aneddoto di Quincy Jones: "Ho ingaggiato Eddie, preso due confezioni da sei di birra, uno studio mobile e grandi altoparlanti, uno dei quali prese fuoco talmente il volume era alto". Poi sostituimmo la batteria elettronica con uno dei miei batteristi di fiducia. Il pop da classifica incontrava il metal, fu successo enorme.
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Nessun altro come questo album. Il 30 novembre 1982 usciva "Thriller", da allora stabilmente in cima alla classifica dei dischi più venduti di tutti i tempi. Oggi se ne celebra il quarantennale. E' l'album che ha definitivamente trasformato il già famoso Michael Jackson in superstar e icona pop. Che ha visto il lancio del singolo omonimo con un lungo videoclip shock in stile zombie-horror con la regia di John Landis ("Un lupo mannaro americano a Londra", "The Blues Brothers"), la creazione del celebre passo di ballo "moonwak" e il cementarsi del mitico e problematico sodalizio musicale con Quincy Jones.
Proprio Jones, grande musicista e arrangiatore, ha raccontato in diverse occasioni (fra cui a Rolling Stones, a Variety e al Los Angeles Times) cosa significò lavorare spalla a spalla con Michal Jackson e far nascere questo album capolavoro. "Michael è sempre stato strano, glielo dissi pure. Lo notai fin dalla prima volta che lo incontrai, aveva 13 anni". E ancora: "Ha rubato un sacco di idee ad altri brani, come per il giro di basso di Billie Jean che riprende pari pari State Of Independance di Donna Summer. Per non parlare di quanto fosse tirchio nel dividere i diritti d'autore".
Su alcuni di quest brani Jones fece causa agli eredi di Jackson, chiedendo di avere il pagamento di oltre 9 milioni di dollari. Prima riconosciuti, poi ridotti a 2,6 in appello, e pagati. Sulla lavorazione di Thriller, Quincy Jones ha detto: "Io lavoravo con Donna Summer, poi abbiamo iniziato a registrare con Michael il brano The Girl Is Mine perché era l'occasione di lavorare assieme a Paul McCartney". Da lì nacque tutto.
"Lavorammo come un razzo e facemmo tutto in 8 settimane, anche Michael si mise a scrivere musica a tutta velocità - ha svelato ancora Jones - stava accadendo qualcosa di magico ed è stato irripetibile esserci in mezzo. Abbiamo fatto il mix finale e tutte le correzioni audio lavorando no stop fino alle nove del mattino".
"Thriller" è anche l'album in cui Jones e Jackson si tolsero lo sfizio di far suonare l'assolo di chitarra della celebre Beat It al re della chitarra rock-metal Eddie Van Halen. Questo l'aneddoto di Quincy Jones: "Ho ingaggiato Eddie, preso due confezioni da sei di birra, uno studio mobile e grandi altoparlanti, uno dei quali prese fuoco talmente il volume era alto". Poi sostituimmo la batteria elettronica con uno dei miei batteristi di fiducia. Il pop da classifica incontrava il metal, fu successo enorme.
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Nessun altro come questo album. Il 30 novembre 1982 usciva "Thriller", da allora stabilmente in cima alla classifica dei dischi più venduti di tutti i tempi. Oggi se ne celebra il quarantennale. E' l'album che ha definitivamente trasformato il già famoso Michael Jackson in superstar e icona pop. Che ha visto il lancio del singolo omonimo con un lungo videoclip shock in stile zombie-horror con la regia di John Landis ("Un lupo mannaro americano a Londra", "The Blues Brothers"), la creazione del celebre passo di ballo "moonwak" e il cementarsi del mitico e problematico sodalizio musicale con Quincy Jones.
Proprio Jones, grande musicista e arrangiatore, ha raccontato in diverse occasioni (fra cui a Rolling Stones, a Variety e al Los Angeles Times) cosa significò lavorare spalla a spalla con Michal Jackson e far nascere questo album capolavoro. "Michael è sempre stato strano, glielo dissi pure. Lo notai fin dalla prima volta che lo incontrai, aveva 13 anni". E ancora: "Ha rubato un sacco di idee ad altri brani, come per il giro di basso di Billie Jean che riprende pari pari State Of Independance di Donna Summer. Per non parlare di quanto fosse tirchio nel dividere i diritti d'autore".
Su alcuni di quest brani Jones fece causa agli eredi di Jackson, chiedendo di avere il pagamento di oltre 9 milioni di dollari. Prima riconosciuti, poi ridotti a 2,6 in appello, e pagati. Sulla lavorazione di Thriller, Quincy Jones ha detto: "Io lavoravo con Donna Summer, poi abbiamo iniziato a registrare con Michael il brano The Girl Is Mine perché era l'occasione di lavorare assieme a Paul McCartney". Da lì nacque tutto.
"Lavorammo come un razzo e facemmo tutto in 8 settimane, anche Michael si mise a scrivere musica a tutta velocità - ha svelato ancora Jones - stava accadendo qualcosa di magico ed è stato irripetibile esserci in mezzo. Abbiamo fatto il mix finale e tutte le correzioni audio lavorando no stop fino alle nove del mattino".
"Thriller" è anche l'album in cui Jones e Jackson si tolsero lo sfizio di far suonare l'assolo di chitarra della celebre Beat It al re della chitarra rock-metal Eddie Van Halen. Questo l'aneddoto di Quincy Jones: "Ho ingaggiato Eddie, preso due confezioni da sei di birra, uno studio mobile e grandi altoparlanti, uno dei quali prese fuoco talmente il volume era alto". Poi sostituimmo la batteria elettronica con uno dei miei batteristi di fiducia. Il pop da classifica incontrava il metal, fu successo enorme.
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Nessun altro come questo album. Il 30 novembre 1982 usciva "Thriller", da allora stabilmente in cima alla classifica dei dischi più venduti di tutti i tempi. Oggi se ne celebra il quarantennale. E' l'album che ha definitivamente trasformato il già famoso Michael Jackson in superstar e icona pop. Che ha visto il lancio del singolo omonimo con un lungo videoclip shock in stile zombie-horror con la regia di John Landis ("Un lupo mannaro americano a Londra", "The Blues Brothers"), la creazione del celebre passo di ballo "moonwak" e il cementarsi del mitico e problematico sodalizio musicale con Quincy Jones.
Proprio Jones, grande musicista e arrangiatore, ha raccontato in diverse occasioni (fra cui a Rolling Stones, a Variety e al Los Angeles Times) cosa significò lavorare spalla a spalla con Michal Jackson e far nascere questo album capolavoro. "Michael è sempre stato strano, glielo dissi pure. Lo notai fin dalla prima volta che lo incontrai, aveva 13 anni". E ancora: "Ha rubato un sacco di idee ad altri brani, come per il giro di basso di Billie Jean che riprende pari pari State Of Independance di Donna Summer. Per non parlare di quanto fosse tirchio nel dividere i diritti d'autore".
Su alcuni di quest brani Jones fece causa agli eredi di Jackson, chiedendo di avere il pagamento di oltre 9 milioni di dollari. Prima riconosciuti, poi ridotti a 2,6 in appello, e pagati. Sulla lavorazione di Thriller, Quincy Jones ha detto: "Io lavoravo con Donna Summer, poi abbiamo iniziato a registrare con Michael il brano The Girl Is Mine perché era l'occasione di lavorare assieme a Paul McCartney". Da lì nacque tutto.
"Lavorammo come un razzo e facemmo tutto in 8 settimane, anche Michael si mise a scrivere musica a tutta velocità - ha svelato ancora Jones - stava accadendo qualcosa di magico ed è stato irripetibile esserci in mezzo. Abbiamo fatto il mix finale e tutte le correzioni audio lavorando no stop fino alle nove del mattino".
"Thriller" è anche l'album in cui Jones e Jackson si tolsero lo sfizio di far suonare l'assolo di chitarra della celebre Beat It al re della chitarra rock-metal Eddie Van Halen. Questo l'aneddoto di Quincy Jones: "Ho ingaggiato Eddie, preso due confezioni da sei di birra, uno studio mobile e grandi altoparlanti, uno dei quali prese fuoco talmente il volume era alto". Poi sostituimmo la batteria elettronica con uno dei miei batteristi di fiducia. Il pop da classifica incontrava il metal, fu successo enorme.
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Nessun altro come questo album. Il 30 novembre 1982 usciva "Thriller", da allora stabilmente in cima alla classifica dei dischi più venduti di tutti i tempi. Oggi se ne celebra il quarantennale. E' l'album che ha definitivamente trasformato il già famoso Michael Jackson in superstar e icona pop. Che ha visto il lancio del singolo omonimo con un lungo videoclip shock in stile zombie-horror con la regia di John Landis ("Un lupo mannaro americano a Londra", "The Blues Brothers"), la creazione del celebre passo di ballo "moonwak" e il cementarsi del mitico e problematico sodalizio musicale con Quincy Jones.
Proprio Jones, grande musicista e arrangiatore, ha raccontato in diverse occasioni (fra cui a Rolling Stones, a Variety e al Los Angeles Times) cosa significò lavorare spalla a spalla con Michal Jackson e far nascere questo album capolavoro. "Michael è sempre stato strano, glielo dissi pure. Lo notai fin dalla prima volta che lo incontrai, aveva 13 anni". E ancora: "Ha rubato un sacco di idee ad altri brani, come per il giro di basso di Billie Jean che riprende pari pari State Of Independance di Donna Summer. Per non parlare di quanto fosse tirchio nel dividere i diritti d'autore".
Su alcuni di quest brani Jones fece causa agli eredi di Jackson, chiedendo di avere il pagamento di oltre 9 milioni di dollari. Prima riconosciuti, poi ridotti a 2,6 in appello, e pagati. Sulla lavorazione di Thriller, Quincy Jones ha detto: "Io lavoravo con Donna Summer, poi abbiamo iniziato a registrare con Michael il brano The Girl Is Mine perché era l'occasione di lavorare assieme a Paul McCartney". Da lì nacque tutto.
"Lavorammo come un razzo e facemmo tutto in 8 settimane, anche Michael si mise a scrivere musica a tutta velocità - ha svelato ancora Jones - stava accadendo qualcosa di magico ed è stato irripetibile esserci in mezzo. Abbiamo fatto il mix finale e tutte le correzioni audio lavorando no stop fino alle nove del mattino".
"Thriller" è anche l'album in cui Jones e Jackson si tolsero lo sfizio di far suonare l'assolo di chitarra della celebre Beat It al re della chitarra rock-metal Eddie Van Halen. Questo l'aneddoto di Quincy Jones: "Ho ingaggiato Eddie, preso due confezioni da sei di birra, uno studio mobile e grandi altoparlanti, uno dei quali prese fuoco talmente il volume era alto". Poi sostituimmo la batteria elettronica con uno dei miei batteristi di fiducia. Il pop da classifica incontrava il metal, fu successo enorme.
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Nessun altro come questo album. Il 30 novembre 1982 usciva "Thriller", da allora stabilmente in cima alla classifica dei dischi più venduti di tutti i tempi. Oggi se ne celebra il quarantennale. E' l'album che ha definitivamente trasformato il già famoso Michael Jackson in superstar e icona pop. Che ha visto il lancio del singolo omonimo con un lungo videoclip shock in stile zombie-horror con la regia di John Landis ("Un lupo mannaro americano a Londra", "The Blues Brothers"), la creazione del celebre passo di ballo "moonwak" e il cementarsi del mitico e problematico sodalizio musicale con Quincy Jones.
Proprio Jones, grande musicista e arrangiatore, ha raccontato in diverse occasioni (fra cui a Rolling Stones, a Variety e al Los Angeles Times) cosa significò lavorare spalla a spalla con Michal Jackson e far nascere questo album capolavoro. "Michael è sempre stato strano, glielo dissi pure. Lo notai fin dalla prima volta che lo incontrai, aveva 13 anni". E ancora: "Ha rubato un sacco di idee ad altri brani, come per il giro di basso di Billie Jean che riprende pari pari State Of Independance di Donna Summer. Per non parlare di quanto fosse tirchio nel dividere i diritti d'autore".
Su alcuni di quest brani Jones fece causa agli eredi di Jackson, chiedendo di avere il pagamento di oltre 9 milioni di dollari. Prima riconosciuti, poi ridotti a 2,6 in appello, e pagati. Sulla lavorazione di Thriller, Quincy Jones ha detto: "Io lavoravo con Donna Summer, poi abbiamo iniziato a registrare con Michael il brano The Girl Is Mine perché era l'occasione di lavorare assieme a Paul McCartney". Da lì nacque tutto.
"Lavorammo come un razzo e facemmo tutto in 8 settimane, anche Michael si mise a scrivere musica a tutta velocità - ha svelato ancora Jones - stava accadendo qualcosa di magico ed è stato irripetibile esserci in mezzo. Abbiamo fatto il mix finale e tutte le correzioni audio lavorando no stop fino alle nove del mattino".
"Thriller" è anche l'album in cui Jones e Jackson si tolsero lo sfizio di far suonare l'assolo di chitarra della celebre Beat It al re della chitarra rock-metal Eddie Van Halen. Questo l'aneddoto di Quincy Jones: "Ho ingaggiato Eddie, preso due confezioni da sei di birra, uno studio mobile e grandi altoparlanti, uno dei quali prese fuoco talmente il volume era alto". Poi sostituimmo la batteria elettronica con uno dei miei batteristi di fiducia. Il pop da classifica incontrava il metal, fu successo enorme.
Foto da Shutterstock, Listal, Ansa
Nessun altro come questo album. Il 30 novembre 1982 usciva "Thriller", da allora stabilmente in cima alla classifica dei dischi più venduti di tutti i tempi. Oggi se ne celebra il quarantennale. E' l'album che ha definitivamente trasformato il già famoso Michael Jackson in superstar e icona pop. Che ha visto il lancio del singolo omonimo con un lungo videoclip shock in stile zombie-horror con la regia di John Landis ("Un lupo mannaro americano a Londra", "The Blues Brothers"), la creazione del celebre passo di ballo "moonwak" e il cementarsi del mitico e problematico sodalizio musicale con Quincy Jones.
Proprio Jones, grande musicista e arrangiatore, ha raccontato in diverse occasioni (fra cui a Rolling Stones, a Variety e al Los Angeles Times) cosa significò lavorare spalla a spalla con Michal Jackson e far nascere questo album capolavoro. "Michael è sempre stato strano, glielo dissi pure. Lo notai fin dalla prima volta che lo incontrai, aveva 13 anni". E ancora: "Ha rubato un sacco di idee ad altri brani, come per il giro di basso di Billie Jean che riprende pari pari State Of Independance di Donna Summer. Per non parlare di quanto fosse tirchio nel dividere i diritti d'autore".
Su alcuni di quest brani Jones fece causa agli eredi di Jackson, chiedendo di avere il pagamento di oltre 9 milioni di dollari. Prima riconosciuti, poi ridotti a 2,6 in appello, e pagati. Sulla lavorazione di Thriller, Quincy Jones ha detto: "Io lavoravo con Donna Summer, poi abbiamo iniziato a registrare con Michael il brano The Girl Is Mine perché era l'occasione di lavorare assieme a Paul McCartney". Da lì nacque tutto.
"Lavorammo come un razzo e facemmo tutto in 8 settimane, anche Michael si mise a scrivere musica a tutta velocità - ha svelato ancora Jones - stava accadendo qualcosa di magico ed è stato irripetibile esserci in mezzo. Abbiamo fatto il mix finale e tutte le correzioni audio lavorando no stop fino alle nove del mattino".
"Thriller" è anche l'album in cui Jones e Jackson si tolsero lo sfizio di far suonare l'assolo di chitarra della celebre Beat It al re della chitarra rock-metal Eddie Van Halen. Questo l'aneddoto di Quincy Jones: "Ho ingaggiato Eddie, preso due confezioni da sei di birra, uno studio mobile e grandi altoparlanti, uno dei quali prese fuoco talmente il volume era alto". Poi sostituimmo la batteria elettronica con uno dei miei batteristi di fiducia. Il pop da classifica incontrava il metal, fu successo enorme.
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Nessun altro come questo album. Il 30 novembre 1982 usciva "Thriller", da allora stabilmente in cima alla classifica dei dischi più venduti di tutti i tempi. Oggi se ne celebra il quarantennale. E' l'album che ha definitivamente trasformato il già famoso Michael Jackson in superstar e icona pop. Che ha visto il lancio del singolo omonimo con un lungo videoclip shock in stile zombie-horror con la regia di John Landis ("Un lupo mannaro americano a Londra", "The Blues Brothers"), la creazione del celebre passo di ballo "moonwak" e il cementarsi del mitico e problematico sodalizio musicale con Quincy Jones.
Proprio Jones, grande musicista e arrangiatore, ha raccontato in diverse occasioni (fra cui a Rolling Stones, a Variety e al Los Angeles Times) cosa significò lavorare spalla a spalla con Michal Jackson e far nascere questo album capolavoro. "Michael è sempre stato strano, glielo dissi pure. Lo notai fin dalla prima volta che lo incontrai, aveva 13 anni". E ancora: "Ha rubato un sacco di idee ad altri brani, come per il giro di basso di Billie Jean che riprende pari pari State Of Independance di Donna Summer. Per non parlare di quanto fosse tirchio nel dividere i diritti d'autore".
Su alcuni di quest brani Jones fece causa agli eredi di Jackson, chiedendo di avere il pagamento di oltre 9 milioni di dollari. Prima riconosciuti, poi ridotti a 2,6 in appello, e pagati. Sulla lavorazione di Thriller, Quincy Jones ha detto: "Io lavoravo con Donna Summer, poi abbiamo iniziato a registrare con Michael il brano The Girl Is Mine perché era l'occasione di lavorare assieme a Paul McCartney". Da lì nacque tutto.
"Lavorammo come un razzo e facemmo tutto in 8 settimane, anche Michael si mise a scrivere musica a tutta velocità - ha svelato ancora Jones - stava accadendo qualcosa di magico ed è stato irripetibile esserci in mezzo. Abbiamo fatto il mix finale e tutte le correzioni audio lavorando no stop fino alle nove del mattino".
"Thriller" è anche l'album in cui Jones e Jackson si tolsero lo sfizio di far suonare l'assolo di chitarra della celebre Beat It al re della chitarra rock-metal Eddie Van Halen. Questo l'aneddoto di Quincy Jones: "Ho ingaggiato Eddie, preso due confezioni da sei di birra, uno studio mobile e grandi altoparlanti, uno dei quali prese fuoco talmente il volume era alto". Poi sostituimmo la batteria elettronica con uno dei miei batteristi di fiducia. Il pop da classifica incontrava il metal, fu successo enorme.
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Nessun altro come questo album. Il 30 novembre 1982 usciva "Thriller", da allora stabilmente in cima alla classifica dei dischi più venduti di tutti i tempi. Oggi se ne celebra il quarantennale. E' l'album che ha definitivamente trasformato il già famoso Michael Jackson in superstar e icona pop. Che ha visto il lancio del singolo omonimo con un lungo videoclip shock in stile zombie-horror con la regia di John Landis ("Un lupo mannaro americano a Londra", "The Blues Brothers"), la creazione del celebre passo di ballo "moonwak" e il cementarsi del mitico e problematico sodalizio musicale con Quincy Jones.
Proprio Jones, grande musicista e arrangiatore, ha raccontato in diverse occasioni (fra cui a Rolling Stones, a Variety e al Los Angeles Times) cosa significò lavorare spalla a spalla con Michal Jackson e far nascere questo album capolavoro. "Michael è sempre stato strano, glielo dissi pure. Lo notai fin dalla prima volta che lo incontrai, aveva 13 anni". E ancora: "Ha rubato un sacco di idee ad altri brani, come per il giro di basso di Billie Jean che riprende pari pari State Of Independance di Donna Summer. Per non parlare di quanto fosse tirchio nel dividere i diritti d'autore".
Su alcuni di quest brani Jones fece causa agli eredi di Jackson, chiedendo di avere il pagamento di oltre 9 milioni di dollari. Prima riconosciuti, poi ridotti a 2,6 in appello, e pagati. Sulla lavorazione di Thriller, Quincy Jones ha detto: "Io lavoravo con Donna Summer, poi abbiamo iniziato a registrare con Michael il brano The Girl Is Mine perché era l'occasione di lavorare assieme a Paul McCartney". Da lì nacque tutto.
"Lavorammo come un razzo e facemmo tutto in 8 settimane, anche Michael si mise a scrivere musica a tutta velocità - ha svelato ancora Jones - stava accadendo qualcosa di magico ed è stato irripetibile esserci in mezzo. Abbiamo fatto il mix finale e tutte le correzioni audio lavorando no stop fino alle nove del mattino".
"Thriller" è anche l'album in cui Jones e Jackson si tolsero lo sfizio di far suonare l'assolo di chitarra della celebre Beat It al re della chitarra rock-metal Eddie Van Halen. Questo l'aneddoto di Quincy Jones: "Ho ingaggiato Eddie, preso due confezioni da sei di birra, uno studio mobile e grandi altoparlanti, uno dei quali prese fuoco talmente il volume era alto". Poi sostituimmo la batteria elettronica con uno dei miei batteristi di fiducia. Il pop da classifica incontrava il metal, fu successo enorme.
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Proprio Jones, grande musicista e arrangiatore, ha raccontato in diverse occasioni (fra cui a Rolling Stones, a Variety e al Los Angeles Times) cosa significò lavorare spalla a spalla con Michal Jackson e far nascere questo album capolavoro. "Michael è sempre stato strano, glielo dissi pure. Lo notai fin dalla prima volta che lo incontrai, aveva 13 anni". E ancora: "Ha rubato un sacco di idee ad altri brani, come per il giro di basso di Billie Jean che riprende pari pari State Of Independance di Donna Summer. Per non parlare di quanto fosse tirchio nel dividere i diritti d'autore".
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"Thriller" è anche l'album in cui Jones e Jackson si tolsero lo sfizio di far suonare l'assolo di chitarra della celebre Beat It al re della chitarra rock-metal Eddie Van Halen. Questo l'aneddoto di Quincy Jones: "Ho ingaggiato Eddie, preso due confezioni da sei di birra, uno studio mobile e grandi altoparlanti, uno dei quali prese fuoco talmente il volume era alto". Poi sostituimmo la batteria elettronica con uno dei miei batteristi di fiducia. Il pop da classifica incontrava il metal, fu successo enorme.
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Proprio Jones, grande musicista e arrangiatore, ha raccontato in diverse occasioni (fra cui a Rolling Stones, a Variety e al Los Angeles Times) cosa significò lavorare spalla a spalla con Michal Jackson e far nascere questo album capolavoro. "Michael è sempre stato strano, glielo dissi pure. Lo notai fin dalla prima volta che lo incontrai, aveva 13 anni". E ancora: "Ha rubato un sacco di idee ad altri brani, come per il giro di basso di Billie Jean che riprende pari pari State Of Independance di Donna Summer. Per non parlare di quanto fosse tirchio nel dividere i diritti d'autore".
Su alcuni di quest brani Jones fece causa agli eredi di Jackson, chiedendo di avere il pagamento di oltre 9 milioni di dollari. Prima riconosciuti, poi ridotti a 2,6 in appello, e pagati. Sulla lavorazione di Thriller, Quincy Jones ha detto: "Io lavoravo con Donna Summer, poi abbiamo iniziato a registrare con Michael il brano The Girl Is Mine perché era l'occasione di lavorare assieme a Paul McCartney". Da lì nacque tutto.
"Lavorammo come un razzo e facemmo tutto in 8 settimane, anche Michael si mise a scrivere musica a tutta velocità - ha svelato ancora Jones - stava accadendo qualcosa di magico ed è stato irripetibile esserci in mezzo. Abbiamo fatto il mix finale e tutte le correzioni audio lavorando no stop fino alle nove del mattino".
"Thriller" è anche l'album in cui Jones e Jackson si tolsero lo sfizio di far suonare l'assolo di chitarra della celebre Beat It al re della chitarra rock-metal Eddie Van Halen. Questo l'aneddoto di Quincy Jones: "Ho ingaggiato Eddie, preso due confezioni da sei di birra, uno studio mobile e grandi altoparlanti, uno dei quali prese fuoco talmente il volume era alto". Poi sostituimmo la batteria elettronica con uno dei miei batteristi di fiducia. Il pop da classifica incontrava il metal, fu successo enorme.
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Nessun altro come questo album. Il 30 novembre 1982 usciva "Thriller", da allora stabilmente in cima alla classifica dei dischi più venduti di tutti i tempi. Oggi se ne celebra il quarantennale. E' l'album che ha definitivamente trasformato il già famoso Michael Jackson in superstar e icona pop. Che ha visto il lancio del singolo omonimo con un lungo videoclip shock in stile zombie-horror con la regia di John Landis ("Un lupo mannaro americano a Londra", "The Blues Brothers"), la creazione del celebre passo di ballo "moonwak" e il cementarsi del mitico e problematico sodalizio musicale con Quincy Jones.
Proprio Jones, grande musicista e arrangiatore, ha raccontato in diverse occasioni (fra cui a Rolling Stones, a Variety e al Los Angeles Times) cosa significò lavorare spalla a spalla con Michal Jackson e far nascere questo album capolavoro. "Michael è sempre stato strano, glielo dissi pure. Lo notai fin dalla prima volta che lo incontrai, aveva 13 anni". E ancora: "Ha rubato un sacco di idee ad altri brani, come per il giro di basso di Billie Jean che riprende pari pari State Of Independance di Donna Summer. Per non parlare di quanto fosse tirchio nel dividere i diritti d'autore".
Su alcuni di quest brani Jones fece causa agli eredi di Jackson, chiedendo di avere il pagamento di oltre 9 milioni di dollari. Prima riconosciuti, poi ridotti a 2,6 in appello, e pagati. Sulla lavorazione di Thriller, Quincy Jones ha detto: "Io lavoravo con Donna Summer, poi abbiamo iniziato a registrare con Michael il brano The Girl Is Mine perché era l'occasione di lavorare assieme a Paul McCartney". Da lì nacque tutto.
"Lavorammo come un razzo e facemmo tutto in 8 settimane, anche Michael si mise a scrivere musica a tutta velocità - ha svelato ancora Jones - stava accadendo qualcosa di magico ed è stato irripetibile esserci in mezzo. Abbiamo fatto il mix finale e tutte le correzioni audio lavorando no stop fino alle nove del mattino".
"Thriller" è anche l'album in cui Jones e Jackson si tolsero lo sfizio di far suonare l'assolo di chitarra della celebre Beat It al re della chitarra rock-metal Eddie Van Halen. Questo l'aneddoto di Quincy Jones: "Ho ingaggiato Eddie, preso due confezioni da sei di birra, uno studio mobile e grandi altoparlanti, uno dei quali prese fuoco talmente il volume era alto". Poi sostituimmo la batteria elettronica con uno dei miei batteristi di fiducia. Il pop da classifica incontrava il metal, fu successo enorme.
Foto da Shutterstock, Listal, Ansa
Nessun altro come questo album. Il 30 novembre 1982 usciva "Thriller", da allora stabilmente in cima alla classifica dei dischi più venduti di tutti i tempi. Oggi se ne celebra il quarantennale. E' l'album che ha definitivamente trasformato il già famoso Michael Jackson in superstar e icona pop. Che ha visto il lancio del singolo omonimo con un lungo videoclip shock in stile zombie-horror con la regia di John Landis ("Un lupo mannaro americano a Londra", "The Blues Brothers"), la creazione del celebre passo di ballo "moonwak" e il cementarsi del mitico e problematico sodalizio musicale con Quincy Jones.
Proprio Jones, grande musicista e arrangiatore, ha raccontato in diverse occasioni (fra cui a Rolling Stones, a Variety e al Los Angeles Times) cosa significò lavorare spalla a spalla con Michal Jackson e far nascere questo album capolavoro. "Michael è sempre stato strano, glielo dissi pure. Lo notai fin dalla prima volta che lo incontrai, aveva 13 anni". E ancora: "Ha rubato un sacco di idee ad altri brani, come per il giro di basso di Billie Jean che riprende pari pari State Of Independance di Donna Summer. Per non parlare di quanto fosse tirchio nel dividere i diritti d'autore".
Su alcuni di quest brani Jones fece causa agli eredi di Jackson, chiedendo di avere il pagamento di oltre 9 milioni di dollari. Prima riconosciuti, poi ridotti a 2,6 in appello, e pagati. Sulla lavorazione di Thriller, Quincy Jones ha detto: "Io lavoravo con Donna Summer, poi abbiamo iniziato a registrare con Michael il brano The Girl Is Mine perché era l'occasione di lavorare assieme a Paul McCartney". Da lì nacque tutto.
"Lavorammo come un razzo e facemmo tutto in 8 settimane, anche Michael si mise a scrivere musica a tutta velocità - ha svelato ancora Jones - stava accadendo qualcosa di magico ed è stato irripetibile esserci in mezzo. Abbiamo fatto il mix finale e tutte le correzioni audio lavorando no stop fino alle nove del mattino".
"Thriller" è anche l'album in cui Jones e Jackson si tolsero lo sfizio di far suonare l'assolo di chitarra della celebre Beat It al re della chitarra rock-metal Eddie Van Halen. Questo l'aneddoto di Quincy Jones: "Ho ingaggiato Eddie, preso due confezioni da sei di birra, uno studio mobile e grandi altoparlanti, uno dei quali prese fuoco talmente il volume era alto". Poi sostituimmo la batteria elettronica con uno dei miei batteristi di fiducia. Il pop da classifica incontrava il metal, fu successo enorme.
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Nessun altro come questo album. Il 30 novembre 1982 usciva "Thriller", da allora stabilmente in cima alla classifica dei dischi più venduti di tutti i tempi. Oggi se ne celebra il quarantennale. E' l'album che ha definitivamente trasformato il già famoso Michael Jackson in superstar e icona pop. Che ha visto il lancio del singolo omonimo con un lungo videoclip shock in stile zombie-horror con la regia di John Landis ("Un lupo mannaro americano a Londra", "The Blues Brothers"), la creazione del celebre passo di ballo "moonwak" e il cementarsi del mitico e problematico sodalizio musicale con Quincy Jones.
Proprio Jones, grande musicista e arrangiatore, ha raccontato in diverse occasioni (fra cui a Rolling Stones, a Variety e al Los Angeles Times) cosa significò lavorare spalla a spalla con Michal Jackson e far nascere questo album capolavoro. "Michael è sempre stato strano, glielo dissi pure. Lo notai fin dalla prima volta che lo incontrai, aveva 13 anni". E ancora: "Ha rubato un sacco di idee ad altri brani, come per il giro di basso di Billie Jean che riprende pari pari State Of Independance di Donna Summer. Per non parlare di quanto fosse tirchio nel dividere i diritti d'autore".
Su alcuni di quest brani Jones fece causa agli eredi di Jackson, chiedendo di avere il pagamento di oltre 9 milioni di dollari. Prima riconosciuti, poi ridotti a 2,6 in appello, e pagati. Sulla lavorazione di Thriller, Quincy Jones ha detto: "Io lavoravo con Donna Summer, poi abbiamo iniziato a registrare con Michael il brano The Girl Is Mine perché era l'occasione di lavorare assieme a Paul McCartney". Da lì nacque tutto.
"Lavorammo come un razzo e facemmo tutto in 8 settimane, anche Michael si mise a scrivere musica a tutta velocità - ha svelato ancora Jones - stava accadendo qualcosa di magico ed è stato irripetibile esserci in mezzo. Abbiamo fatto il mix finale e tutte le correzioni audio lavorando no stop fino alle nove del mattino".
"Thriller" è anche l'album in cui Jones e Jackson si tolsero lo sfizio di far suonare l'assolo di chitarra della celebre Beat It al re della chitarra rock-metal Eddie Van Halen. Questo l'aneddoto di Quincy Jones: "Ho ingaggiato Eddie, preso due confezioni da sei di birra, uno studio mobile e grandi altoparlanti, uno dei quali prese fuoco talmente il volume era alto". Poi sostituimmo la batteria elettronica con uno dei miei batteristi di fiducia. Il pop da classifica incontrava il metal, fu successo enorme.
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Nessun altro come questo album. Il 30 novembre 1982 usciva "Thriller", da allora stabilmente in cima alla classifica dei dischi più venduti di tutti i tempi. Oggi se ne celebra il quarantennale. E' l'album che ha definitivamente trasformato il già famoso Michael Jackson in superstar e icona pop. Che ha visto il lancio del singolo omonimo con un lungo videoclip shock in stile zombie-horror con la regia di John Landis ("Un lupo mannaro americano a Londra", "The Blues Brothers"), la creazione del celebre passo di ballo "moonwak" e il cementarsi del mitico e problematico sodalizio musicale con Quincy Jones.
Proprio Jones, grande musicista e arrangiatore, ha raccontato in diverse occasioni (fra cui a Rolling Stones, a Variety e al Los Angeles Times) cosa significò lavorare spalla a spalla con Michal Jackson e far nascere questo album capolavoro. "Michael è sempre stato strano, glielo dissi pure. Lo notai fin dalla prima volta che lo incontrai, aveva 13 anni". E ancora: "Ha rubato un sacco di idee ad altri brani, come per il giro di basso di Billie Jean che riprende pari pari State Of Independance di Donna Summer. Per non parlare di quanto fosse tirchio nel dividere i diritti d'autore".
Su alcuni di quest brani Jones fece causa agli eredi di Jackson, chiedendo di avere il pagamento di oltre 9 milioni di dollari. Prima riconosciuti, poi ridotti a 2,6 in appello, e pagati. Sulla lavorazione di Thriller, Quincy Jones ha detto: "Io lavoravo con Donna Summer, poi abbiamo iniziato a registrare con Michael il brano The Girl Is Mine perché era l'occasione di lavorare assieme a Paul McCartney". Da lì nacque tutto.
"Lavorammo come un razzo e facemmo tutto in 8 settimane, anche Michael si mise a scrivere musica a tutta velocità - ha svelato ancora Jones - stava accadendo qualcosa di magico ed è stato irripetibile esserci in mezzo. Abbiamo fatto il mix finale e tutte le correzioni audio lavorando no stop fino alle nove del mattino".
"Thriller" è anche l'album in cui Jones e Jackson si tolsero lo sfizio di far suonare l'assolo di chitarra della celebre Beat It al re della chitarra rock-metal Eddie Van Halen. Questo l'aneddoto di Quincy Jones: "Ho ingaggiato Eddie, preso due confezioni da sei di birra, uno studio mobile e grandi altoparlanti, uno dei quali prese fuoco talmente il volume era alto". Poi sostituimmo la batteria elettronica con uno dei miei batteristi di fiducia. Il pop da classifica incontrava il metal, fu successo enorme.
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Nessun altro come questo album. Il 30 novembre 1982 usciva "Thriller", da allora stabilmente in cima alla classifica dei dischi più venduti di tutti i tempi. Oggi se ne celebra il quarantennale. E' l'album che ha definitivamente trasformato il già famoso Michael Jackson in superstar e icona pop. Che ha visto il lancio del singolo omonimo con un lungo videoclip shock in stile zombie-horror con la regia di John Landis ("Un lupo mannaro americano a Londra", "The Blues Brothers"), la creazione del celebre passo di ballo "moonwak" e il cementarsi del mitico e problematico sodalizio musicale con Quincy Jones.
Proprio Jones, grande musicista e arrangiatore, ha raccontato in diverse occasioni (fra cui a Rolling Stones, a Variety e al Los Angeles Times) cosa significò lavorare spalla a spalla con Michal Jackson e far nascere questo album capolavoro. "Michael è sempre stato strano, glielo dissi pure. Lo notai fin dalla prima volta che lo incontrai, aveva 13 anni". E ancora: "Ha rubato un sacco di idee ad altri brani, come per il giro di basso di Billie Jean che riprende pari pari State Of Independance di Donna Summer. Per non parlare di quanto fosse tirchio nel dividere i diritti d'autore".
Su alcuni di quest brani Jones fece causa agli eredi di Jackson, chiedendo di avere il pagamento di oltre 9 milioni di dollari. Prima riconosciuti, poi ridotti a 2,6 in appello, e pagati. Sulla lavorazione di Thriller, Quincy Jones ha detto: "Io lavoravo con Donna Summer, poi abbiamo iniziato a registrare con Michael il brano The Girl Is Mine perché era l'occasione di lavorare assieme a Paul McCartney". Da lì nacque tutto.
"Lavorammo come un razzo e facemmo tutto in 8 settimane, anche Michael si mise a scrivere musica a tutta velocità - ha svelato ancora Jones - stava accadendo qualcosa di magico ed è stato irripetibile esserci in mezzo. Abbiamo fatto il mix finale e tutte le correzioni audio lavorando no stop fino alle nove del mattino".
"Thriller" è anche l'album in cui Jones e Jackson si tolsero lo sfizio di far suonare l'assolo di chitarra della celebre Beat It al re della chitarra rock-metal Eddie Van Halen. Questo l'aneddoto di Quincy Jones: "Ho ingaggiato Eddie, preso due confezioni da sei di birra, uno studio mobile e grandi altoparlanti, uno dei quali prese fuoco talmente il volume era alto". Poi sostituimmo la batteria elettronica con uno dei miei batteristi di fiducia. Il pop da classifica incontrava il metal, fu successo enorme.
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Nessun altro come questo album. Il 30 novembre 1982 usciva "Thriller", da allora stabilmente in cima alla classifica dei dischi più venduti di tutti i tempi. Oggi se ne celebra il quarantennale. E' l'album che ha definitivamente trasformato il già famoso Michael Jackson in superstar e icona pop. Che ha visto il lancio del singolo omonimo con un lungo videoclip shock in stile zombie-horror con la regia di John Landis ("Un lupo mannaro americano a Londra", "The Blues Brothers"), la creazione del celebre passo di ballo "moonwak" e il cementarsi del mitico e problematico sodalizio musicale con Quincy Jones.
Proprio Jones, grande musicista e arrangiatore, ha raccontato in diverse occasioni (fra cui a Rolling Stones, a Variety e al Los Angeles Times) cosa significò lavorare spalla a spalla con Michal Jackson e far nascere questo album capolavoro. "Michael è sempre stato strano, glielo dissi pure. Lo notai fin dalla prima volta che lo incontrai, aveva 13 anni". E ancora: "Ha rubato un sacco di idee ad altri brani, come per il giro di basso di Billie Jean che riprende pari pari State Of Independance di Donna Summer. Per non parlare di quanto fosse tirchio nel dividere i diritti d'autore".
Su alcuni di quest brani Jones fece causa agli eredi di Jackson, chiedendo di avere il pagamento di oltre 9 milioni di dollari. Prima riconosciuti, poi ridotti a 2,6 in appello, e pagati. Sulla lavorazione di Thriller, Quincy Jones ha detto: "Io lavoravo con Donna Summer, poi abbiamo iniziato a registrare con Michael il brano The Girl Is Mine perché era l'occasione di lavorare assieme a Paul McCartney". Da lì nacque tutto.
"Lavorammo come un razzo e facemmo tutto in 8 settimane, anche Michael si mise a scrivere musica a tutta velocità - ha svelato ancora Jones - stava accadendo qualcosa di magico ed è stato irripetibile esserci in mezzo. Abbiamo fatto il mix finale e tutte le correzioni audio lavorando no stop fino alle nove del mattino".
"Thriller" è anche l'album in cui Jones e Jackson si tolsero lo sfizio di far suonare l'assolo di chitarra della celebre Beat It al re della chitarra rock-metal Eddie Van Halen. Questo l'aneddoto di Quincy Jones: "Ho ingaggiato Eddie, preso due confezioni da sei di birra, uno studio mobile e grandi altoparlanti, uno dei quali prese fuoco talmente il volume era alto". Poi sostituimmo la batteria elettronica con uno dei miei batteristi di fiducia. Il pop da classifica incontrava il metal, fu successo enorme.
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Nessun altro come questo album. Il 30 novembre 1982 usciva "Thriller", da allora stabilmente in cima alla classifica dei dischi più venduti di tutti i tempi. Oggi se ne celebra il quarantennale. E' l'album che ha definitivamente trasformato il già famoso Michael Jackson in superstar e icona pop. Che ha visto il lancio del singolo omonimo con un lungo videoclip shock in stile zombie-horror con la regia di John Landis ("Un lupo mannaro americano a Londra", "The Blues Brothers"), la creazione del celebre passo di ballo "moonwak" e il cementarsi del mitico e problematico sodalizio musicale con Quincy Jones.
Proprio Jones, grande musicista e arrangiatore, ha raccontato in diverse occasioni (fra cui a Rolling Stones, a Variety e al Los Angeles Times) cosa significò lavorare spalla a spalla con Michal Jackson e far nascere questo album capolavoro. "Michael è sempre stato strano, glielo dissi pure. Lo notai fin dalla prima volta che lo incontrai, aveva 13 anni". E ancora: "Ha rubato un sacco di idee ad altri brani, come per il giro di basso di Billie Jean che riprende pari pari State Of Independance di Donna Summer. Per non parlare di quanto fosse tirchio nel dividere i diritti d'autore".
Su alcuni di quest brani Jones fece causa agli eredi di Jackson, chiedendo di avere il pagamento di oltre 9 milioni di dollari. Prima riconosciuti, poi ridotti a 2,6 in appello, e pagati. Sulla lavorazione di Thriller, Quincy Jones ha detto: "Io lavoravo con Donna Summer, poi abbiamo iniziato a registrare con Michael il brano The Girl Is Mine perché era l'occasione di lavorare assieme a Paul McCartney". Da lì nacque tutto.
"Lavorammo come un razzo e facemmo tutto in 8 settimane, anche Michael si mise a scrivere musica a tutta velocità - ha svelato ancora Jones - stava accadendo qualcosa di magico ed è stato irripetibile esserci in mezzo. Abbiamo fatto il mix finale e tutte le correzioni audio lavorando no stop fino alle nove del mattino".
"Thriller" è anche l'album in cui Jones e Jackson si tolsero lo sfizio di far suonare l'assolo di chitarra della celebre Beat It al re della chitarra rock-metal Eddie Van Halen. Questo l'aneddoto di Quincy Jones: "Ho ingaggiato Eddie, preso due confezioni da sei di birra, uno studio mobile e grandi altoparlanti, uno dei quali prese fuoco talmente il volume era alto". Poi sostituimmo la batteria elettronica con uno dei miei batteristi di fiducia. Il pop da classifica incontrava il metal, fu successo enorme.
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Nessun altro come questo album. Il 30 novembre 1982 usciva "Thriller", da allora stabilmente in cima alla classifica dei dischi più venduti di tutti i tempi. Oggi se ne celebra il quarantennale. E' l'album che ha definitivamente trasformato il già famoso Michael Jackson in superstar e icona pop. Che ha visto il lancio del singolo omonimo con un lungo videoclip shock in stile zombie-horror con la regia di John Landis ("Un lupo mannaro americano a Londra", "The Blues Brothers"), la creazione del celebre passo di ballo "moonwak" e il cementarsi del mitico e problematico sodalizio musicale con Quincy Jones.
Proprio Jones, grande musicista e arrangiatore, ha raccontato in diverse occasioni (fra cui a Rolling Stones, a Variety e al Los Angeles Times) cosa significò lavorare spalla a spalla con Michal Jackson e far nascere questo album capolavoro. "Michael è sempre stato strano, glielo dissi pure. Lo notai fin dalla prima volta che lo incontrai, aveva 13 anni". E ancora: "Ha rubato un sacco di idee ad altri brani, come per il giro di basso di Billie Jean che riprende pari pari State Of Independance di Donna Summer. Per non parlare di quanto fosse tirchio nel dividere i diritti d'autore".
Su alcuni di quest brani Jones fece causa agli eredi di Jackson, chiedendo di avere il pagamento di oltre 9 milioni di dollari. Prima riconosciuti, poi ridotti a 2,6 in appello, e pagati. Sulla lavorazione di Thriller, Quincy Jones ha detto: "Io lavoravo con Donna Summer, poi abbiamo iniziato a registrare con Michael il brano The Girl Is Mine perché era l'occasione di lavorare assieme a Paul McCartney". Da lì nacque tutto.
"Lavorammo come un razzo e facemmo tutto in 8 settimane, anche Michael si mise a scrivere musica a tutta velocità - ha svelato ancora Jones - stava accadendo qualcosa di magico ed è stato irripetibile esserci in mezzo. Abbiamo fatto il mix finale e tutte le correzioni audio lavorando no stop fino alle nove del mattino".
"Thriller" è anche l'album in cui Jones e Jackson si tolsero lo sfizio di far suonare l'assolo di chitarra della celebre Beat It al re della chitarra rock-metal Eddie Van Halen. Questo l'aneddoto di Quincy Jones: "Ho ingaggiato Eddie, preso due confezioni da sei di birra, uno studio mobile e grandi altoparlanti, uno dei quali prese fuoco talmente il volume era alto". Poi sostituimmo la batteria elettronica con uno dei miei batteristi di fiducia. Il pop da classifica incontrava il metal, fu successo enorme.
Foto da Shutterstock, Listal, Ansa
Nessun altro come questo album. Il 30 novembre 1982 usciva "Thriller", da allora stabilmente in cima alla classifica dei dischi più venduti di tutti i tempi. Oggi se ne celebra il quarantennale. E' l'album che ha definitivamente trasformato il già famoso Michael Jackson in superstar e icona pop. Che ha visto il lancio del singolo omonimo con un lungo videoclip shock in stile zombie-horror con la regia di John Landis ("Un lupo mannaro americano a Londra", "The Blues Brothers"), la creazione del celebre passo di ballo "moonwak" e il cementarsi del mitico e problematico sodalizio musicale con Quincy Jones.
Proprio Jones, grande musicista e arrangiatore, ha raccontato in diverse occasioni (fra cui a Rolling Stones, a Variety e al Los Angeles Times) cosa significò lavorare spalla a spalla con Michal Jackson e far nascere questo album capolavoro. "Michael è sempre stato strano, glielo dissi pure. Lo notai fin dalla prima volta che lo incontrai, aveva 13 anni". E ancora: "Ha rubato un sacco di idee ad altri brani, come per il giro di basso di Billie Jean che riprende pari pari State Of Independance di Donna Summer. Per non parlare di quanto fosse tirchio nel dividere i diritti d'autore".
Su alcuni di quest brani Jones fece causa agli eredi di Jackson, chiedendo di avere il pagamento di oltre 9 milioni di dollari. Prima riconosciuti, poi ridotti a 2,6 in appello, e pagati. Sulla lavorazione di Thriller, Quincy Jones ha detto: "Io lavoravo con Donna Summer, poi abbiamo iniziato a registrare con Michael il brano The Girl Is Mine perché era l'occasione di lavorare assieme a Paul McCartney". Da lì nacque tutto.
"Lavorammo come un razzo e facemmo tutto in 8 settimane, anche Michael si mise a scrivere musica a tutta velocità - ha svelato ancora Jones - stava accadendo qualcosa di magico ed è stato irripetibile esserci in mezzo. Abbiamo fatto il mix finale e tutte le correzioni audio lavorando no stop fino alle nove del mattino".
"Thriller" è anche l'album in cui Jones e Jackson si tolsero lo sfizio di far suonare l'assolo di chitarra della celebre Beat It al re della chitarra rock-metal Eddie Van Halen. Questo l'aneddoto di Quincy Jones: "Ho ingaggiato Eddie, preso due confezioni da sei di birra, uno studio mobile e grandi altoparlanti, uno dei quali prese fuoco talmente il volume era alto". Poi sostituimmo la batteria elettronica con uno dei miei batteristi di fiducia. Il pop da classifica incontrava il metal, fu successo enorme.
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Nessun altro come questo album. Il 30 novembre 1982 usciva "Thriller", da allora stabilmente in cima alla classifica dei dischi più venduti di tutti i tempi. Oggi se ne celebra il quarantennale. E' l'album che ha definitivamente trasformato il già famoso Michael Jackson in superstar e icona pop. Che ha visto il lancio del singolo omonimo con un lungo videoclip shock in stile zombie-horror con la regia di John Landis ("Un lupo mannaro americano a Londra", "The Blues Brothers"), la creazione del celebre passo di ballo "moonwak" e il cementarsi del mitico e problematico sodalizio musicale con Quincy Jones.
Proprio Jones, grande musicista e arrangiatore, ha raccontato in diverse occasioni (fra cui a Rolling Stones, a Variety e al Los Angeles Times) cosa significò lavorare spalla a spalla con Michal Jackson e far nascere questo album capolavoro. "Michael è sempre stato strano, glielo dissi pure. Lo notai fin dalla prima volta che lo incontrai, aveva 13 anni". E ancora: "Ha rubato un sacco di idee ad altri brani, come per il giro di basso di Billie Jean che riprende pari pari State Of Independance di Donna Summer. Per non parlare di quanto fosse tirchio nel dividere i diritti d'autore".
Su alcuni di quest brani Jones fece causa agli eredi di Jackson, chiedendo di avere il pagamento di oltre 9 milioni di dollari. Prima riconosciuti, poi ridotti a 2,6 in appello, e pagati. Sulla lavorazione di Thriller, Quincy Jones ha detto: "Io lavoravo con Donna Summer, poi abbiamo iniziato a registrare con Michael il brano The Girl Is Mine perché era l'occasione di lavorare assieme a Paul McCartney". Da lì nacque tutto.
"Lavorammo come un razzo e facemmo tutto in 8 settimane, anche Michael si mise a scrivere musica a tutta velocità - ha svelato ancora Jones - stava accadendo qualcosa di magico ed è stato irripetibile esserci in mezzo. Abbiamo fatto il mix finale e tutte le correzioni audio lavorando no stop fino alle nove del mattino".
"Thriller" è anche l'album in cui Jones e Jackson si tolsero lo sfizio di far suonare l'assolo di chitarra della celebre Beat It al re della chitarra rock-metal Eddie Van Halen. Questo l'aneddoto di Quincy Jones: "Ho ingaggiato Eddie, preso due confezioni da sei di birra, uno studio mobile e grandi altoparlanti, uno dei quali prese fuoco talmente il volume era alto". Poi sostituimmo la batteria elettronica con uno dei miei batteristi di fiducia. Il pop da classifica incontrava il metal, fu successo enorme.
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Nessun altro come questo album. Il 30 novembre 1982 usciva "Thriller", da allora stabilmente in cima alla classifica dei dischi più venduti di tutti i tempi. Oggi se ne celebra il quarantennale. E' l'album che ha definitivamente trasformato il già famoso Michael Jackson in superstar e icona pop. Che ha visto il lancio del singolo omonimo con un lungo videoclip shock in stile zombie-horror con la regia di John Landis ("Un lupo mannaro americano a Londra", "The Blues Brothers"), la creazione del celebre passo di ballo "moonwak" e il cementarsi del mitico e problematico sodalizio musicale con Quincy Jones.
Proprio Jones, grande musicista e arrangiatore, ha raccontato in diverse occasioni (fra cui a Rolling Stones, a Variety e al Los Angeles Times) cosa significò lavorare spalla a spalla con Michal Jackson e far nascere questo album capolavoro. "Michael è sempre stato strano, glielo dissi pure. Lo notai fin dalla prima volta che lo incontrai, aveva 13 anni". E ancora: "Ha rubato un sacco di idee ad altri brani, come per il giro di basso di Billie Jean che riprende pari pari State Of Independance di Donna Summer. Per non parlare di quanto fosse tirchio nel dividere i diritti d'autore".
Su alcuni di quest brani Jones fece causa agli eredi di Jackson, chiedendo di avere il pagamento di oltre 9 milioni di dollari. Prima riconosciuti, poi ridotti a 2,6 in appello, e pagati. Sulla lavorazione di Thriller, Quincy Jones ha detto: "Io lavoravo con Donna Summer, poi abbiamo iniziato a registrare con Michael il brano The Girl Is Mine perché era l'occasione di lavorare assieme a Paul McCartney". Da lì nacque tutto.
"Lavorammo come un razzo e facemmo tutto in 8 settimane, anche Michael si mise a scrivere musica a tutta velocità - ha svelato ancora Jones - stava accadendo qualcosa di magico ed è stato irripetibile esserci in mezzo. Abbiamo fatto il mix finale e tutte le correzioni audio lavorando no stop fino alle nove del mattino".
"Thriller" è anche l'album in cui Jones e Jackson si tolsero lo sfizio di far suonare l'assolo di chitarra della celebre Beat It al re della chitarra rock-metal Eddie Van Halen. Questo l'aneddoto di Quincy Jones: "Ho ingaggiato Eddie, preso due confezioni da sei di birra, uno studio mobile e grandi altoparlanti, uno dei quali prese fuoco talmente il volume era alto". Poi sostituimmo la batteria elettronica con uno dei miei batteristi di fiducia. Il pop da classifica incontrava il metal, fu successo enorme.
Foto da Shutterstock, Listal, Ansa
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Proprio Jones, grande musicista e arrangiatore, ha raccontato in diverse occasioni (fra cui a Rolling Stones, a Variety e al Los Angeles Times) cosa significò lavorare spalla a spalla con Michal Jackson e far nascere questo album capolavoro. "Michael è sempre stato strano, glielo dissi pure. Lo notai fin dalla prima volta che lo incontrai, aveva 13 anni". E ancora: "Ha rubato un sacco di idee ad altri brani, come per il giro di basso di Billie Jean che riprende pari pari State Of Independance di Donna Summer. Per non parlare di quanto fosse tirchio nel dividere i diritti d'autore".
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"Lavorammo come un razzo e facemmo tutto in 8 settimane, anche Michael si mise a scrivere musica a tutta velocità - ha svelato ancora Jones - stava accadendo qualcosa di magico ed è stato irripetibile esserci in mezzo. Abbiamo fatto il mix finale e tutte le correzioni audio lavorando no stop fino alle nove del mattino".
"Thriller" è anche l'album in cui Jones e Jackson si tolsero lo sfizio di far suonare l'assolo di chitarra della celebre Beat It al re della chitarra rock-metal Eddie Van Halen. Questo l'aneddoto di Quincy Jones: "Ho ingaggiato Eddie, preso due confezioni da sei di birra, uno studio mobile e grandi altoparlanti, uno dei quali prese fuoco talmente il volume era alto". Poi sostituimmo la batteria elettronica con uno dei miei batteristi di fiducia. Il pop da classifica incontrava il metal, fu successo enorme.
Foto da Shutterstock, Listal, Ansa
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Proprio Jones, grande musicista e arrangiatore, ha raccontato in diverse occasioni (fra cui a Rolling Stones, a Variety e al Los Angeles Times) cosa significò lavorare spalla a spalla con Michal Jackson e far nascere questo album capolavoro. "Michael è sempre stato strano, glielo dissi pure. Lo notai fin dalla prima volta che lo incontrai, aveva 13 anni". E ancora: "Ha rubato un sacco di idee ad altri brani, come per il giro di basso di Billie Jean che riprende pari pari State Of Independance di Donna Summer. Per non parlare di quanto fosse tirchio nel dividere i diritti d'autore".
Su alcuni di quest brani Jones fece causa agli eredi di Jackson, chiedendo di avere il pagamento di oltre 9 milioni di dollari. Prima riconosciuti, poi ridotti a 2,6 in appello, e pagati. Sulla lavorazione di Thriller, Quincy Jones ha detto: "Io lavoravo con Donna Summer, poi abbiamo iniziato a registrare con Michael il brano The Girl Is Mine perché era l'occasione di lavorare assieme a Paul McCartney". Da lì nacque tutto.
"Lavorammo come un razzo e facemmo tutto in 8 settimane, anche Michael si mise a scrivere musica a tutta velocità - ha svelato ancora Jones - stava accadendo qualcosa di magico ed è stato irripetibile esserci in mezzo. Abbiamo fatto il mix finale e tutte le correzioni audio lavorando no stop fino alle nove del mattino".
"Thriller" è anche l'album in cui Jones e Jackson si tolsero lo sfizio di far suonare l'assolo di chitarra della celebre Beat It al re della chitarra rock-metal Eddie Van Halen. Questo l'aneddoto di Quincy Jones: "Ho ingaggiato Eddie, preso due confezioni da sei di birra, uno studio mobile e grandi altoparlanti, uno dei quali prese fuoco talmente il volume era alto". Poi sostituimmo la batteria elettronica con uno dei miei batteristi di fiducia. Il pop da classifica incontrava il metal, fu successo enorme.
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Nessun altro come questo album. Il 30 novembre 1982 usciva "Thriller", da allora stabilmente in cima alla classifica dei dischi più venduti di tutti i tempi. Oggi se ne celebra il quarantennale. E' l'album che ha definitivamente trasformato il già famoso Michael Jackson in superstar e icona pop. Che ha visto il lancio del singolo omonimo con un lungo videoclip shock in stile zombie-horror con la regia di John Landis ("Un lupo mannaro americano a Londra", "The Blues Brothers"), la creazione del celebre passo di ballo "moonwak" e il cementarsi del mitico e problematico sodalizio musicale con Quincy Jones.
Proprio Jones, grande musicista e arrangiatore, ha raccontato in diverse occasioni (fra cui a Rolling Stones, a Variety e al Los Angeles Times) cosa significò lavorare spalla a spalla con Michal Jackson e far nascere questo album capolavoro. "Michael è sempre stato strano, glielo dissi pure. Lo notai fin dalla prima volta che lo incontrai, aveva 13 anni". E ancora: "Ha rubato un sacco di idee ad altri brani, come per il giro di basso di Billie Jean che riprende pari pari State Of Independance di Donna Summer. Per non parlare di quanto fosse tirchio nel dividere i diritti d'autore".
Su alcuni di quest brani Jones fece causa agli eredi di Jackson, chiedendo di avere il pagamento di oltre 9 milioni di dollari. Prima riconosciuti, poi ridotti a 2,6 in appello, e pagati. Sulla lavorazione di Thriller, Quincy Jones ha detto: "Io lavoravo con Donna Summer, poi abbiamo iniziato a registrare con Michael il brano The Girl Is Mine perché era l'occasione di lavorare assieme a Paul McCartney". Da lì nacque tutto.
"Lavorammo come un razzo e facemmo tutto in 8 settimane, anche Michael si mise a scrivere musica a tutta velocità - ha svelato ancora Jones - stava accadendo qualcosa di magico ed è stato irripetibile esserci in mezzo. Abbiamo fatto il mix finale e tutte le correzioni audio lavorando no stop fino alle nove del mattino".
"Thriller" è anche l'album in cui Jones e Jackson si tolsero lo sfizio di far suonare l'assolo di chitarra della celebre Beat It al re della chitarra rock-metal Eddie Van Halen. Questo l'aneddoto di Quincy Jones: "Ho ingaggiato Eddie, preso due confezioni da sei di birra, uno studio mobile e grandi altoparlanti, uno dei quali prese fuoco talmente il volume era alto". Poi sostituimmo la batteria elettronica con uno dei miei batteristi di fiducia. Il pop da classifica incontrava il metal, fu successo enorme.
Foto da Shutterstock, Listal, Ansa
Nessun altro come questo album. Il 30 novembre 1982 usciva "Thriller", da allora stabilmente in cima alla classifica dei dischi più venduti di tutti i tempi. Oggi se ne celebra il quarantennale. E' l'album che ha definitivamente trasformato il già famoso Michael Jackson in superstar e icona pop. Che ha visto il lancio del singolo omonimo con un lungo videoclip shock in stile zombie-horror con la regia di John Landis ("Un lupo mannaro americano a Londra", "The Blues Brothers"), la creazione del celebre passo di ballo "moonwak" e il cementarsi del mitico e problematico sodalizio musicale con Quincy Jones.
Proprio Jones, grande musicista e arrangiatore, ha raccontato in diverse occasioni (fra cui a Rolling Stones, a Variety e al Los Angeles Times) cosa significò lavorare spalla a spalla con Michal Jackson e far nascere questo album capolavoro. "Michael è sempre stato strano, glielo dissi pure. Lo notai fin dalla prima volta che lo incontrai, aveva 13 anni". E ancora: "Ha rubato un sacco di idee ad altri brani, come per il giro di basso di Billie Jean che riprende pari pari State Of Independance di Donna Summer. Per non parlare di quanto fosse tirchio nel dividere i diritti d'autore".
Su alcuni di quest brani Jones fece causa agli eredi di Jackson, chiedendo di avere il pagamento di oltre 9 milioni di dollari. Prima riconosciuti, poi ridotti a 2,6 in appello, e pagati. Sulla lavorazione di Thriller, Quincy Jones ha detto: "Io lavoravo con Donna Summer, poi abbiamo iniziato a registrare con Michael il brano The Girl Is Mine perché era l'occasione di lavorare assieme a Paul McCartney". Da lì nacque tutto.
"Lavorammo come un razzo e facemmo tutto in 8 settimane, anche Michael si mise a scrivere musica a tutta velocità - ha svelato ancora Jones - stava accadendo qualcosa di magico ed è stato irripetibile esserci in mezzo. Abbiamo fatto il mix finale e tutte le correzioni audio lavorando no stop fino alle nove del mattino".
"Thriller" è anche l'album in cui Jones e Jackson si tolsero lo sfizio di far suonare l'assolo di chitarra della celebre Beat It al re della chitarra rock-metal Eddie Van Halen. Questo l'aneddoto di Quincy Jones: "Ho ingaggiato Eddie, preso due confezioni da sei di birra, uno studio mobile e grandi altoparlanti, uno dei quali prese fuoco talmente il volume era alto". Poi sostituimmo la batteria elettronica con uno dei miei batteristi di fiducia. Il pop da classifica incontrava il metal, fu successo enorme.
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Nessun altro come questo album. Il 30 novembre 1982 usciva "Thriller", da allora stabilmente in cima alla classifica dei dischi più venduti di tutti i tempi. Oggi se ne celebra il quarantennale. E' l'album che ha definitivamente trasformato il già famoso Michael Jackson in superstar e icona pop. Che ha visto il lancio del singolo omonimo con un lungo videoclip shock in stile zombie-horror con la regia di John Landis ("Un lupo mannaro americano a Londra", "The Blues Brothers"), la creazione del celebre passo di ballo "moonwak" e il cementarsi del mitico e problematico sodalizio musicale con Quincy Jones.
Proprio Jones, grande musicista e arrangiatore, ha raccontato in diverse occasioni (fra cui a Rolling Stones, a Variety e al Los Angeles Times) cosa significò lavorare spalla a spalla con Michal Jackson e far nascere questo album capolavoro. "Michael è sempre stato strano, glielo dissi pure. Lo notai fin dalla prima volta che lo incontrai, aveva 13 anni". E ancora: "Ha rubato un sacco di idee ad altri brani, come per il giro di basso di Billie Jean che riprende pari pari State Of Independance di Donna Summer. Per non parlare di quanto fosse tirchio nel dividere i diritti d'autore".
Su alcuni di quest brani Jones fece causa agli eredi di Jackson, chiedendo di avere il pagamento di oltre 9 milioni di dollari. Prima riconosciuti, poi ridotti a 2,6 in appello, e pagati. Sulla lavorazione di Thriller, Quincy Jones ha detto: "Io lavoravo con Donna Summer, poi abbiamo iniziato a registrare con Michael il brano The Girl Is Mine perché era l'occasione di lavorare assieme a Paul McCartney". Da lì nacque tutto.
"Lavorammo come un razzo e facemmo tutto in 8 settimane, anche Michael si mise a scrivere musica a tutta velocità - ha svelato ancora Jones - stava accadendo qualcosa di magico ed è stato irripetibile esserci in mezzo. Abbiamo fatto il mix finale e tutte le correzioni audio lavorando no stop fino alle nove del mattino".
"Thriller" è anche l'album in cui Jones e Jackson si tolsero lo sfizio di far suonare l'assolo di chitarra della celebre Beat It al re della chitarra rock-metal Eddie Van Halen. Questo l'aneddoto di Quincy Jones: "Ho ingaggiato Eddie, preso due confezioni da sei di birra, uno studio mobile e grandi altoparlanti, uno dei quali prese fuoco talmente il volume era alto". Poi sostituimmo la batteria elettronica con uno dei miei batteristi di fiducia. Il pop da classifica incontrava il metal, fu successo enorme.
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Nessun altro come questo album. Il 30 novembre 1982 usciva "Thriller", da allora stabilmente in cima alla classifica dei dischi più venduti di tutti i tempi. Oggi se ne celebra il quarantennale. E' l'album che ha definitivamente trasformato il già famoso Michael Jackson in superstar e icona pop. Che ha visto il lancio del singolo omonimo con un lungo videoclip shock in stile zombie-horror con la regia di John Landis ("Un lupo mannaro americano a Londra", "The Blues Brothers"), la creazione del celebre passo di ballo "moonwak" e il cementarsi del mitico e problematico sodalizio musicale con Quincy Jones.
Proprio Jones, grande musicista e arrangiatore, ha raccontato in diverse occasioni (fra cui a Rolling Stones, a Variety e al Los Angeles Times) cosa significò lavorare spalla a spalla con Michal Jackson e far nascere questo album capolavoro. "Michael è sempre stato strano, glielo dissi pure. Lo notai fin dalla prima volta che lo incontrai, aveva 13 anni". E ancora: "Ha rubato un sacco di idee ad altri brani, come per il giro di basso di Billie Jean che riprende pari pari State Of Independance di Donna Summer. Per non parlare di quanto fosse tirchio nel dividere i diritti d'autore".
Su alcuni di quest brani Jones fece causa agli eredi di Jackson, chiedendo di avere il pagamento di oltre 9 milioni di dollari. Prima riconosciuti, poi ridotti a 2,6 in appello, e pagati. Sulla lavorazione di Thriller, Quincy Jones ha detto: "Io lavoravo con Donna Summer, poi abbiamo iniziato a registrare con Michael il brano The Girl Is Mine perché era l'occasione di lavorare assieme a Paul McCartney". Da lì nacque tutto.
"Lavorammo come un razzo e facemmo tutto in 8 settimane, anche Michael si mise a scrivere musica a tutta velocità - ha svelato ancora Jones - stava accadendo qualcosa di magico ed è stato irripetibile esserci in mezzo. Abbiamo fatto il mix finale e tutte le correzioni audio lavorando no stop fino alle nove del mattino".
"Thriller" è anche l'album in cui Jones e Jackson si tolsero lo sfizio di far suonare l'assolo di chitarra della celebre Beat It al re della chitarra rock-metal Eddie Van Halen. Questo l'aneddoto di Quincy Jones: "Ho ingaggiato Eddie, preso due confezioni da sei di birra, uno studio mobile e grandi altoparlanti, uno dei quali prese fuoco talmente il volume era alto". Poi sostituimmo la batteria elettronica con uno dei miei batteristi di fiducia. Il pop da classifica incontrava il metal, fu successo enorme.
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Nessun altro come questo album. Il 30 novembre 1982 usciva "Thriller", da allora stabilmente in cima alla classifica dei dischi più venduti di tutti i tempi. Oggi se ne celebra il quarantennale. E' l'album che ha definitivamente trasformato il già famoso Michael Jackson in superstar e icona pop. Che ha visto il lancio del singolo omonimo con un lungo videoclip shock in stile zombie-horror con la regia di John Landis ("Un lupo mannaro americano a Londra", "The Blues Brothers"), la creazione del celebre passo di ballo "moonwak" e il cementarsi del mitico e problematico sodalizio musicale con Quincy Jones.
Proprio Jones, grande musicista e arrangiatore, ha raccontato in diverse occasioni (fra cui a Rolling Stones, a Variety e al Los Angeles Times) cosa significò lavorare spalla a spalla con Michal Jackson e far nascere questo album capolavoro. "Michael è sempre stato strano, glielo dissi pure. Lo notai fin dalla prima volta che lo incontrai, aveva 13 anni". E ancora: "Ha rubato un sacco di idee ad altri brani, come per il giro di basso di Billie Jean che riprende pari pari State Of Independance di Donna Summer. Per non parlare di quanto fosse tirchio nel dividere i diritti d'autore".
Su alcuni di quest brani Jones fece causa agli eredi di Jackson, chiedendo di avere il pagamento di oltre 9 milioni di dollari. Prima riconosciuti, poi ridotti a 2,6 in appello, e pagati. Sulla lavorazione di Thriller, Quincy Jones ha detto: "Io lavoravo con Donna Summer, poi abbiamo iniziato a registrare con Michael il brano The Girl Is Mine perché era l'occasione di lavorare assieme a Paul McCartney". Da lì nacque tutto.
"Lavorammo come un razzo e facemmo tutto in 8 settimane, anche Michael si mise a scrivere musica a tutta velocità - ha svelato ancora Jones - stava accadendo qualcosa di magico ed è stato irripetibile esserci in mezzo. Abbiamo fatto il mix finale e tutte le correzioni audio lavorando no stop fino alle nove del mattino".
"Thriller" è anche l'album in cui Jones e Jackson si tolsero lo sfizio di far suonare l'assolo di chitarra della celebre Beat It al re della chitarra rock-metal Eddie Van Halen. Questo l'aneddoto di Quincy Jones: "Ho ingaggiato Eddie, preso due confezioni da sei di birra, uno studio mobile e grandi altoparlanti, uno dei quali prese fuoco talmente il volume era alto". Poi sostituimmo la batteria elettronica con uno dei miei batteristi di fiducia. Il pop da classifica incontrava il metal, fu successo enorme.
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Nessun altro come questo album. Il 30 novembre 1982 usciva "Thriller", da allora stabilmente in cima alla classifica dei dischi più venduti di tutti i tempi. Oggi se ne celebra il quarantennale. E' l'album che ha definitivamente trasformato il già famoso Michael Jackson in superstar e icona pop. Che ha visto il lancio del singolo omonimo con un lungo videoclip shock in stile zombie-horror con la regia di John Landis ("Un lupo mannaro americano a Londra", "The Blues Brothers"), la creazione del celebre passo di ballo "moonwak" e il cementarsi del mitico e problematico sodalizio musicale con Quincy Jones.
Proprio Jones, grande musicista e arrangiatore, ha raccontato in diverse occasioni (fra cui a Rolling Stones, a Variety e al Los Angeles Times) cosa significò lavorare spalla a spalla con Michal Jackson e far nascere questo album capolavoro. "Michael è sempre stato strano, glielo dissi pure. Lo notai fin dalla prima volta che lo incontrai, aveva 13 anni". E ancora: "Ha rubato un sacco di idee ad altri brani, come per il giro di basso di Billie Jean che riprende pari pari State Of Independance di Donna Summer. Per non parlare di quanto fosse tirchio nel dividere i diritti d'autore".
Su alcuni di quest brani Jones fece causa agli eredi di Jackson, chiedendo di avere il pagamento di oltre 9 milioni di dollari. Prima riconosciuti, poi ridotti a 2,6 in appello, e pagati. Sulla lavorazione di Thriller, Quincy Jones ha detto: "Io lavoravo con Donna Summer, poi abbiamo iniziato a registrare con Michael il brano The Girl Is Mine perché era l'occasione di lavorare assieme a Paul McCartney". Da lì nacque tutto.
"Lavorammo come un razzo e facemmo tutto in 8 settimane, anche Michael si mise a scrivere musica a tutta velocità - ha svelato ancora Jones - stava accadendo qualcosa di magico ed è stato irripetibile esserci in mezzo. Abbiamo fatto il mix finale e tutte le correzioni audio lavorando no stop fino alle nove del mattino".
"Thriller" è anche l'album in cui Jones e Jackson si tolsero lo sfizio di far suonare l'assolo di chitarra della celebre Beat It al re della chitarra rock-metal Eddie Van Halen. Questo l'aneddoto di Quincy Jones: "Ho ingaggiato Eddie, preso due confezioni da sei di birra, uno studio mobile e grandi altoparlanti, uno dei quali prese fuoco talmente il volume era alto". Poi sostituimmo la batteria elettronica con uno dei miei batteristi di fiducia. Il pop da classifica incontrava il metal, fu successo enorme.
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Nessun altro come questo album. Il 30 novembre 1982 usciva "Thriller", da allora stabilmente in cima alla classifica dei dischi più venduti di tutti i tempi. Oggi se ne celebra il quarantennale. E' l'album che ha definitivamente trasformato il già famoso Michael Jackson in superstar e icona pop. Che ha visto il lancio del singolo omonimo con un lungo videoclip shock in stile zombie-horror con la regia di John Landis ("Un lupo mannaro americano a Londra", "The Blues Brothers"), la creazione del celebre passo di ballo "moonwak" e il cementarsi del mitico e problematico sodalizio musicale con Quincy Jones.
Proprio Jones, grande musicista e arrangiatore, ha raccontato in diverse occasioni (fra cui a Rolling Stones, a Variety e al Los Angeles Times) cosa significò lavorare spalla a spalla con Michal Jackson e far nascere questo album capolavoro. "Michael è sempre stato strano, glielo dissi pure. Lo notai fin dalla prima volta che lo incontrai, aveva 13 anni". E ancora: "Ha rubato un sacco di idee ad altri brani, come per il giro di basso di Billie Jean che riprende pari pari State Of Independance di Donna Summer. Per non parlare di quanto fosse tirchio nel dividere i diritti d'autore".
Su alcuni di quest brani Jones fece causa agli eredi di Jackson, chiedendo di avere il pagamento di oltre 9 milioni di dollari. Prima riconosciuti, poi ridotti a 2,6 in appello, e pagati. Sulla lavorazione di Thriller, Quincy Jones ha detto: "Io lavoravo con Donna Summer, poi abbiamo iniziato a registrare con Michael il brano The Girl Is Mine perché era l'occasione di lavorare assieme a Paul McCartney". Da lì nacque tutto.
"Lavorammo come un razzo e facemmo tutto in 8 settimane, anche Michael si mise a scrivere musica a tutta velocità - ha svelato ancora Jones - stava accadendo qualcosa di magico ed è stato irripetibile esserci in mezzo. Abbiamo fatto il mix finale e tutte le correzioni audio lavorando no stop fino alle nove del mattino".
"Thriller" è anche l'album in cui Jones e Jackson si tolsero lo sfizio di far suonare l'assolo di chitarra della celebre Beat It al re della chitarra rock-metal Eddie Van Halen. Questo l'aneddoto di Quincy Jones: "Ho ingaggiato Eddie, preso due confezioni da sei di birra, uno studio mobile e grandi altoparlanti, uno dei quali prese fuoco talmente il volume era alto". Poi sostituimmo la batteria elettronica con uno dei miei batteristi di fiducia. Il pop da classifica incontrava il metal, fu successo enorme.
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Nessun altro come questo album. Il 30 novembre 1982 usciva "Thriller", da allora stabilmente in cima alla classifica dei dischi più venduti di tutti i tempi. Oggi se ne celebra il quarantennale. E' l'album che ha definitivamente trasformato il già famoso Michael Jackson in superstar e icona pop. Che ha visto il lancio del singolo omonimo con un lungo videoclip shock in stile zombie-horror con la regia di John Landis ("Un lupo mannaro americano a Londra", "The Blues Brothers"), la creazione del celebre passo di ballo "moonwak" e il cementarsi del mitico e problematico sodalizio musicale con Quincy Jones.
Proprio Jones, grande musicista e arrangiatore, ha raccontato in diverse occasioni (fra cui a Rolling Stones, a Variety e al Los Angeles Times) cosa significò lavorare spalla a spalla con Michal Jackson e far nascere questo album capolavoro. "Michael è sempre stato strano, glielo dissi pure. Lo notai fin dalla prima volta che lo incontrai, aveva 13 anni". E ancora: "Ha rubato un sacco di idee ad altri brani, come per il giro di basso di Billie Jean che riprende pari pari State Of Independance di Donna Summer. Per non parlare di quanto fosse tirchio nel dividere i diritti d'autore".
Su alcuni di quest brani Jones fece causa agli eredi di Jackson, chiedendo di avere il pagamento di oltre 9 milioni di dollari. Prima riconosciuti, poi ridotti a 2,6 in appello, e pagati. Sulla lavorazione di Thriller, Quincy Jones ha detto: "Io lavoravo con Donna Summer, poi abbiamo iniziato a registrare con Michael il brano The Girl Is Mine perché era l'occasione di lavorare assieme a Paul McCartney". Da lì nacque tutto.
"Lavorammo come un razzo e facemmo tutto in 8 settimane, anche Michael si mise a scrivere musica a tutta velocità - ha svelato ancora Jones - stava accadendo qualcosa di magico ed è stato irripetibile esserci in mezzo. Abbiamo fatto il mix finale e tutte le correzioni audio lavorando no stop fino alle nove del mattino".
"Thriller" è anche l'album in cui Jones e Jackson si tolsero lo sfizio di far suonare l'assolo di chitarra della celebre Beat It al re della chitarra rock-metal Eddie Van Halen. Questo l'aneddoto di Quincy Jones: "Ho ingaggiato Eddie, preso due confezioni da sei di birra, uno studio mobile e grandi altoparlanti, uno dei quali prese fuoco talmente il volume era alto". Poi sostituimmo la batteria elettronica con uno dei miei batteristi di fiducia. Il pop da classifica incontrava il metal, fu successo enorme.
Foto da Shutterstock, Listal, Ansa
Nessun altro come questo album. Il 30 novembre 1982 usciva "Thriller", da allora stabilmente in cima alla classifica dei dischi più venduti di tutti i tempi. Oggi se ne celebra il quarantennale. E' l'album che ha definitivamente trasformato il già famoso Michael Jackson in superstar e icona pop. Che ha visto il lancio del singolo omonimo con un lungo videoclip shock in stile zombie-horror con la regia di John Landis ("Un lupo mannaro americano a Londra", "The Blues Brothers"), la creazione del celebre passo di ballo "moonwak" e il cementarsi del mitico e problematico sodalizio musicale con Quincy Jones.
Proprio Jones, grande musicista e arrangiatore, ha raccontato in diverse occasioni (fra cui a Rolling Stones, a Variety e al Los Angeles Times) cosa significò lavorare spalla a spalla con Michal Jackson e far nascere questo album capolavoro. "Michael è sempre stato strano, glielo dissi pure. Lo notai fin dalla prima volta che lo incontrai, aveva 13 anni". E ancora: "Ha rubato un sacco di idee ad altri brani, come per il giro di basso di Billie Jean che riprende pari pari State Of Independance di Donna Summer. Per non parlare di quanto fosse tirchio nel dividere i diritti d'autore".
Su alcuni di quest brani Jones fece causa agli eredi di Jackson, chiedendo di avere il pagamento di oltre 9 milioni di dollari. Prima riconosciuti, poi ridotti a 2,6 in appello, e pagati. Sulla lavorazione di Thriller, Quincy Jones ha detto: "Io lavoravo con Donna Summer, poi abbiamo iniziato a registrare con Michael il brano The Girl Is Mine perché era l'occasione di lavorare assieme a Paul McCartney". Da lì nacque tutto.
"Lavorammo come un razzo e facemmo tutto in 8 settimane, anche Michael si mise a scrivere musica a tutta velocità - ha svelato ancora Jones - stava accadendo qualcosa di magico ed è stato irripetibile esserci in mezzo. Abbiamo fatto il mix finale e tutte le correzioni audio lavorando no stop fino alle nove del mattino".
"Thriller" è anche l'album in cui Jones e Jackson si tolsero lo sfizio di far suonare l'assolo di chitarra della celebre Beat It al re della chitarra rock-metal Eddie Van Halen. Questo l'aneddoto di Quincy Jones: "Ho ingaggiato Eddie, preso due confezioni da sei di birra, uno studio mobile e grandi altoparlanti, uno dei quali prese fuoco talmente il volume era alto". Poi sostituimmo la batteria elettronica con uno dei miei batteristi di fiducia. Il pop da classifica incontrava il metal, fu successo enorme.
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Nessun altro come questo album. Il 30 novembre 1982 usciva "Thriller", da allora stabilmente in cima alla classifica dei dischi più venduti di tutti i tempi. Oggi se ne celebra il quarantennale. E' l'album che ha definitivamente trasformato il già famoso Michael Jackson in superstar e icona pop. Che ha visto il lancio del singolo omonimo con un lungo videoclip shock in stile zombie-horror con la regia di John Landis ("Un lupo mannaro americano a Londra", "The Blues Brothers"), la creazione del celebre passo di ballo "moonwak" e il cementarsi del mitico e problematico sodalizio musicale con Quincy Jones.
Proprio Jones, grande musicista e arrangiatore, ha raccontato in diverse occasioni (fra cui a Rolling Stones, a Variety e al Los Angeles Times) cosa significò lavorare spalla a spalla con Michal Jackson e far nascere questo album capolavoro. "Michael è sempre stato strano, glielo dissi pure. Lo notai fin dalla prima volta che lo incontrai, aveva 13 anni". E ancora: "Ha rubato un sacco di idee ad altri brani, come per il giro di basso di Billie Jean che riprende pari pari State Of Independance di Donna Summer. Per non parlare di quanto fosse tirchio nel dividere i diritti d'autore".
Su alcuni di quest brani Jones fece causa agli eredi di Jackson, chiedendo di avere il pagamento di oltre 9 milioni di dollari. Prima riconosciuti, poi ridotti a 2,6 in appello, e pagati. Sulla lavorazione di Thriller, Quincy Jones ha detto: "Io lavoravo con Donna Summer, poi abbiamo iniziato a registrare con Michael il brano The Girl Is Mine perché era l'occasione di lavorare assieme a Paul McCartney". Da lì nacque tutto.
"Lavorammo come un razzo e facemmo tutto in 8 settimane, anche Michael si mise a scrivere musica a tutta velocità - ha svelato ancora Jones - stava accadendo qualcosa di magico ed è stato irripetibile esserci in mezzo. Abbiamo fatto il mix finale e tutte le correzioni audio lavorando no stop fino alle nove del mattino".
"Thriller" è anche l'album in cui Jones e Jackson si tolsero lo sfizio di far suonare l'assolo di chitarra della celebre Beat It al re della chitarra rock-metal Eddie Van Halen. Questo l'aneddoto di Quincy Jones: "Ho ingaggiato Eddie, preso due confezioni da sei di birra, uno studio mobile e grandi altoparlanti, uno dei quali prese fuoco talmente il volume era alto". Poi sostituimmo la batteria elettronica con uno dei miei batteristi di fiducia. Il pop da classifica incontrava il metal, fu successo enorme.
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Nessun altro come questo album. Il 30 novembre 1982 usciva "Thriller", da allora stabilmente in cima alla classifica dei dischi più venduti di tutti i tempi. Oggi se ne celebra il quarantennale. E' l'album che ha definitivamente trasformato il già famoso Michael Jackson in superstar e icona pop. Che ha visto il lancio del singolo omonimo con un lungo videoclip shock in stile zombie-horror con la regia di John Landis ("Un lupo mannaro americano a Londra", "The Blues Brothers"), la creazione del celebre passo di ballo "moonwak" e il cementarsi del mitico e problematico sodalizio musicale con Quincy Jones.
Proprio Jones, grande musicista e arrangiatore, ha raccontato in diverse occasioni (fra cui a Rolling Stones, a Variety e al Los Angeles Times) cosa significò lavorare spalla a spalla con Michal Jackson e far nascere questo album capolavoro. "Michael è sempre stato strano, glielo dissi pure. Lo notai fin dalla prima volta che lo incontrai, aveva 13 anni". E ancora: "Ha rubato un sacco di idee ad altri brani, come per il giro di basso di Billie Jean che riprende pari pari State Of Independance di Donna Summer. Per non parlare di quanto fosse tirchio nel dividere i diritti d'autore".
Su alcuni di quest brani Jones fece causa agli eredi di Jackson, chiedendo di avere il pagamento di oltre 9 milioni di dollari. Prima riconosciuti, poi ridotti a 2,6 in appello, e pagati. Sulla lavorazione di Thriller, Quincy Jones ha detto: "Io lavoravo con Donna Summer, poi abbiamo iniziato a registrare con Michael il brano The Girl Is Mine perché era l'occasione di lavorare assieme a Paul McCartney". Da lì nacque tutto.
"Lavorammo come un razzo e facemmo tutto in 8 settimane, anche Michael si mise a scrivere musica a tutta velocità - ha svelato ancora Jones - stava accadendo qualcosa di magico ed è stato irripetibile esserci in mezzo. Abbiamo fatto il mix finale e tutte le correzioni audio lavorando no stop fino alle nove del mattino".
"Thriller" è anche l'album in cui Jones e Jackson si tolsero lo sfizio di far suonare l'assolo di chitarra della celebre Beat It al re della chitarra rock-metal Eddie Van Halen. Questo l'aneddoto di Quincy Jones: "Ho ingaggiato Eddie, preso due confezioni da sei di birra, uno studio mobile e grandi altoparlanti, uno dei quali prese fuoco talmente il volume era alto". Poi sostituimmo la batteria elettronica con uno dei miei batteristi di fiducia. Il pop da classifica incontrava il metal, fu successo enorme.
Foto da Shutterstock, Listal, Ansa
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Proprio Jones, grande musicista e arrangiatore, ha raccontato in diverse occasioni (fra cui a Rolling Stones, a Variety e al Los Angeles Times) cosa significò lavorare spalla a spalla con Michal Jackson e far nascere questo album capolavoro. "Michael è sempre stato strano, glielo dissi pure. Lo notai fin dalla prima volta che lo incontrai, aveva 13 anni". E ancora: "Ha rubato un sacco di idee ad altri brani, come per il giro di basso di Billie Jean che riprende pari pari State Of Independance di Donna Summer. Per non parlare di quanto fosse tirchio nel dividere i diritti d'autore".
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"Lavorammo come un razzo e facemmo tutto in 8 settimane, anche Michael si mise a scrivere musica a tutta velocità - ha svelato ancora Jones - stava accadendo qualcosa di magico ed è stato irripetibile esserci in mezzo. Abbiamo fatto il mix finale e tutte le correzioni audio lavorando no stop fino alle nove del mattino".
"Thriller" è anche l'album in cui Jones e Jackson si tolsero lo sfizio di far suonare l'assolo di chitarra della celebre Beat It al re della chitarra rock-metal Eddie Van Halen. Questo l'aneddoto di Quincy Jones: "Ho ingaggiato Eddie, preso due confezioni da sei di birra, uno studio mobile e grandi altoparlanti, uno dei quali prese fuoco talmente il volume era alto". Poi sostituimmo la batteria elettronica con uno dei miei batteristi di fiducia. Il pop da classifica incontrava il metal, fu successo enorme.
Foto da Shutterstock, Listal, Ansa
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Proprio Jones, grande musicista e arrangiatore, ha raccontato in diverse occasioni (fra cui a Rolling Stones, a Variety e al Los Angeles Times) cosa significò lavorare spalla a spalla con Michal Jackson e far nascere questo album capolavoro. "Michael è sempre stato strano, glielo dissi pure. Lo notai fin dalla prima volta che lo incontrai, aveva 13 anni". E ancora: "Ha rubato un sacco di idee ad altri brani, come per il giro di basso di Billie Jean che riprende pari pari State Of Independance di Donna Summer. Per non parlare di quanto fosse tirchio nel dividere i diritti d'autore".
Su alcuni di quest brani Jones fece causa agli eredi di Jackson, chiedendo di avere il pagamento di oltre 9 milioni di dollari. Prima riconosciuti, poi ridotti a 2,6 in appello, e pagati. Sulla lavorazione di Thriller, Quincy Jones ha detto: "Io lavoravo con Donna Summer, poi abbiamo iniziato a registrare con Michael il brano The Girl Is Mine perché era l'occasione di lavorare assieme a Paul McCartney". Da lì nacque tutto.
"Lavorammo come un razzo e facemmo tutto in 8 settimane, anche Michael si mise a scrivere musica a tutta velocità - ha svelato ancora Jones - stava accadendo qualcosa di magico ed è stato irripetibile esserci in mezzo. Abbiamo fatto il mix finale e tutte le correzioni audio lavorando no stop fino alle nove del mattino".
"Thriller" è anche l'album in cui Jones e Jackson si tolsero lo sfizio di far suonare l'assolo di chitarra della celebre Beat It al re della chitarra rock-metal Eddie Van Halen. Questo l'aneddoto di Quincy Jones: "Ho ingaggiato Eddie, preso due confezioni da sei di birra, uno studio mobile e grandi altoparlanti, uno dei quali prese fuoco talmente il volume era alto". Poi sostituimmo la batteria elettronica con uno dei miei batteristi di fiducia. Il pop da classifica incontrava il metal, fu successo enorme.
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Nessun altro come questo album. Il 30 novembre 1982 usciva "Thriller", da allora stabilmente in cima alla classifica dei dischi più venduti di tutti i tempi. Oggi se ne celebra il quarantennale. E' l'album che ha definitivamente trasformato il già famoso Michael Jackson in superstar e icona pop. Che ha visto il lancio del singolo omonimo con un lungo videoclip shock in stile zombie-horror con la regia di John Landis ("Un lupo mannaro americano a Londra", "The Blues Brothers"), la creazione del celebre passo di ballo "moonwak" e il cementarsi del mitico e problematico sodalizio musicale con Quincy Jones.
Proprio Jones, grande musicista e arrangiatore, ha raccontato in diverse occasioni (fra cui a Rolling Stones, a Variety e al Los Angeles Times) cosa significò lavorare spalla a spalla con Michal Jackson e far nascere questo album capolavoro. "Michael è sempre stato strano, glielo dissi pure. Lo notai fin dalla prima volta che lo incontrai, aveva 13 anni". E ancora: "Ha rubato un sacco di idee ad altri brani, come per il giro di basso di Billie Jean che riprende pari pari State Of Independance di Donna Summer. Per non parlare di quanto fosse tirchio nel dividere i diritti d'autore".
Su alcuni di quest brani Jones fece causa agli eredi di Jackson, chiedendo di avere il pagamento di oltre 9 milioni di dollari. Prima riconosciuti, poi ridotti a 2,6 in appello, e pagati. Sulla lavorazione di Thriller, Quincy Jones ha detto: "Io lavoravo con Donna Summer, poi abbiamo iniziato a registrare con Michael il brano The Girl Is Mine perché era l'occasione di lavorare assieme a Paul McCartney". Da lì nacque tutto.
"Lavorammo come un razzo e facemmo tutto in 8 settimane, anche Michael si mise a scrivere musica a tutta velocità - ha svelato ancora Jones - stava accadendo qualcosa di magico ed è stato irripetibile esserci in mezzo. Abbiamo fatto il mix finale e tutte le correzioni audio lavorando no stop fino alle nove del mattino".
"Thriller" è anche l'album in cui Jones e Jackson si tolsero lo sfizio di far suonare l'assolo di chitarra della celebre Beat It al re della chitarra rock-metal Eddie Van Halen. Questo l'aneddoto di Quincy Jones: "Ho ingaggiato Eddie, preso due confezioni da sei di birra, uno studio mobile e grandi altoparlanti, uno dei quali prese fuoco talmente il volume era alto". Poi sostituimmo la batteria elettronica con uno dei miei batteristi di fiducia. Il pop da classifica incontrava il metal, fu successo enorme.
Foto da Shutterstock, Listal, Ansa
Nessun altro come questo album. Il 30 novembre 1982 usciva "Thriller", da allora stabilmente in cima alla classifica dei dischi più venduti di tutti i tempi. Oggi se ne celebra il quarantennale. E' l'album che ha definitivamente trasformato il già famoso Michael Jackson in superstar e icona pop. Che ha visto il lancio del singolo omonimo con un lungo videoclip shock in stile zombie-horror con la regia di John Landis ("Un lupo mannaro americano a Londra", "The Blues Brothers"), la creazione del celebre passo di ballo "moonwak" e il cementarsi del mitico e problematico sodalizio musicale con Quincy Jones.
Proprio Jones, grande musicista e arrangiatore, ha raccontato in diverse occasioni (fra cui a Rolling Stones, a Variety e al Los Angeles Times) cosa significò lavorare spalla a spalla con Michal Jackson e far nascere questo album capolavoro. "Michael è sempre stato strano, glielo dissi pure. Lo notai fin dalla prima volta che lo incontrai, aveva 13 anni". E ancora: "Ha rubato un sacco di idee ad altri brani, come per il giro di basso di Billie Jean che riprende pari pari State Of Independance di Donna Summer. Per non parlare di quanto fosse tirchio nel dividere i diritti d'autore".
Su alcuni di quest brani Jones fece causa agli eredi di Jackson, chiedendo di avere il pagamento di oltre 9 milioni di dollari. Prima riconosciuti, poi ridotti a 2,6 in appello, e pagati. Sulla lavorazione di Thriller, Quincy Jones ha detto: "Io lavoravo con Donna Summer, poi abbiamo iniziato a registrare con Michael il brano The Girl Is Mine perché era l'occasione di lavorare assieme a Paul McCartney". Da lì nacque tutto.
"Lavorammo come un razzo e facemmo tutto in 8 settimane, anche Michael si mise a scrivere musica a tutta velocità - ha svelato ancora Jones - stava accadendo qualcosa di magico ed è stato irripetibile esserci in mezzo. Abbiamo fatto il mix finale e tutte le correzioni audio lavorando no stop fino alle nove del mattino".
"Thriller" è anche l'album in cui Jones e Jackson si tolsero lo sfizio di far suonare l'assolo di chitarra della celebre Beat It al re della chitarra rock-metal Eddie Van Halen. Questo l'aneddoto di Quincy Jones: "Ho ingaggiato Eddie, preso due confezioni da sei di birra, uno studio mobile e grandi altoparlanti, uno dei quali prese fuoco talmente il volume era alto". Poi sostituimmo la batteria elettronica con uno dei miei batteristi di fiducia. Il pop da classifica incontrava il metal, fu successo enorme.
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Nessun altro come questo album. Il 30 novembre 1982 usciva "Thriller", da allora stabilmente in cima alla classifica dei dischi più venduti di tutti i tempi. Oggi se ne celebra il quarantennale. E' l'album che ha definitivamente trasformato il già famoso Michael Jackson in superstar e icona pop. Che ha visto il lancio del singolo omonimo con un lungo videoclip shock in stile zombie-horror con la regia di John Landis ("Un lupo mannaro americano a Londra", "The Blues Brothers"), la creazione del celebre passo di ballo "moonwak" e il cementarsi del mitico e problematico sodalizio musicale con Quincy Jones.
Proprio Jones, grande musicista e arrangiatore, ha raccontato in diverse occasioni (fra cui a Rolling Stones, a Variety e al Los Angeles Times) cosa significò lavorare spalla a spalla con Michal Jackson e far nascere questo album capolavoro. "Michael è sempre stato strano, glielo dissi pure. Lo notai fin dalla prima volta che lo incontrai, aveva 13 anni". E ancora: "Ha rubato un sacco di idee ad altri brani, come per il giro di basso di Billie Jean che riprende pari pari State Of Independance di Donna Summer. Per non parlare di quanto fosse tirchio nel dividere i diritti d'autore".
Su alcuni di quest brani Jones fece causa agli eredi di Jackson, chiedendo di avere il pagamento di oltre 9 milioni di dollari. Prima riconosciuti, poi ridotti a 2,6 in appello, e pagati. Sulla lavorazione di Thriller, Quincy Jones ha detto: "Io lavoravo con Donna Summer, poi abbiamo iniziato a registrare con Michael il brano The Girl Is Mine perché era l'occasione di lavorare assieme a Paul McCartney". Da lì nacque tutto.
"Lavorammo come un razzo e facemmo tutto in 8 settimane, anche Michael si mise a scrivere musica a tutta velocità - ha svelato ancora Jones - stava accadendo qualcosa di magico ed è stato irripetibile esserci in mezzo. Abbiamo fatto il mix finale e tutte le correzioni audio lavorando no stop fino alle nove del mattino".
"Thriller" è anche l'album in cui Jones e Jackson si tolsero lo sfizio di far suonare l'assolo di chitarra della celebre Beat It al re della chitarra rock-metal Eddie Van Halen. Questo l'aneddoto di Quincy Jones: "Ho ingaggiato Eddie, preso due confezioni da sei di birra, uno studio mobile e grandi altoparlanti, uno dei quali prese fuoco talmente il volume era alto". Poi sostituimmo la batteria elettronica con uno dei miei batteristi di fiducia. Il pop da classifica incontrava il metal, fu successo enorme.
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Nessun altro come questo album. Il 30 novembre 1982 usciva "Thriller", da allora stabilmente in cima alla classifica dei dischi più venduti di tutti i tempi. Oggi se ne celebra il quarantennale. E' l'album che ha definitivamente trasformato il già famoso Michael Jackson in superstar e icona pop. Che ha visto il lancio del singolo omonimo con un lungo videoclip shock in stile zombie-horror con la regia di John Landis ("Un lupo mannaro americano a Londra", "The Blues Brothers"), la creazione del celebre passo di ballo "moonwak" e il cementarsi del mitico e problematico sodalizio musicale con Quincy Jones.
Proprio Jones, grande musicista e arrangiatore, ha raccontato in diverse occasioni (fra cui a Rolling Stones, a Variety e al Los Angeles Times) cosa significò lavorare spalla a spalla con Michal Jackson e far nascere questo album capolavoro. "Michael è sempre stato strano, glielo dissi pure. Lo notai fin dalla prima volta che lo incontrai, aveva 13 anni". E ancora: "Ha rubato un sacco di idee ad altri brani, come per il giro di basso di Billie Jean che riprende pari pari State Of Independance di Donna Summer. Per non parlare di quanto fosse tirchio nel dividere i diritti d'autore".
Su alcuni di quest brani Jones fece causa agli eredi di Jackson, chiedendo di avere il pagamento di oltre 9 milioni di dollari. Prima riconosciuti, poi ridotti a 2,6 in appello, e pagati. Sulla lavorazione di Thriller, Quincy Jones ha detto: "Io lavoravo con Donna Summer, poi abbiamo iniziato a registrare con Michael il brano The Girl Is Mine perché era l'occasione di lavorare assieme a Paul McCartney". Da lì nacque tutto.
"Lavorammo come un razzo e facemmo tutto in 8 settimane, anche Michael si mise a scrivere musica a tutta velocità - ha svelato ancora Jones - stava accadendo qualcosa di magico ed è stato irripetibile esserci in mezzo. Abbiamo fatto il mix finale e tutte le correzioni audio lavorando no stop fino alle nove del mattino".
"Thriller" è anche l'album in cui Jones e Jackson si tolsero lo sfizio di far suonare l'assolo di chitarra della celebre Beat It al re della chitarra rock-metal Eddie Van Halen. Questo l'aneddoto di Quincy Jones: "Ho ingaggiato Eddie, preso due confezioni da sei di birra, uno studio mobile e grandi altoparlanti, uno dei quali prese fuoco talmente il volume era alto". Poi sostituimmo la batteria elettronica con uno dei miei batteristi di fiducia. Il pop da classifica incontrava il metal, fu successo enorme.
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Nessun altro come questo album. Il 30 novembre 1982 usciva "Thriller", da allora stabilmente in cima alla classifica dei dischi più venduti di tutti i tempi. Oggi se ne celebra il quarantennale. E' l'album che ha definitivamente trasformato il già famoso Michael Jackson in superstar e icona pop. Che ha visto il lancio del singolo omonimo con un lungo videoclip shock in stile zombie-horror con la regia di John Landis ("Un lupo mannaro americano a Londra", "The Blues Brothers"), la creazione del celebre passo di ballo "moonwak" e il cementarsi del mitico e problematico sodalizio musicale con Quincy Jones.
Proprio Jones, grande musicista e arrangiatore, ha raccontato in diverse occasioni (fra cui a Rolling Stones, a Variety e al Los Angeles Times) cosa significò lavorare spalla a spalla con Michal Jackson e far nascere questo album capolavoro. "Michael è sempre stato strano, glielo dissi pure. Lo notai fin dalla prima volta che lo incontrai, aveva 13 anni". E ancora: "Ha rubato un sacco di idee ad altri brani, come per il giro di basso di Billie Jean che riprende pari pari State Of Independance di Donna Summer. Per non parlare di quanto fosse tirchio nel dividere i diritti d'autore".
Su alcuni di quest brani Jones fece causa agli eredi di Jackson, chiedendo di avere il pagamento di oltre 9 milioni di dollari. Prima riconosciuti, poi ridotti a 2,6 in appello, e pagati. Sulla lavorazione di Thriller, Quincy Jones ha detto: "Io lavoravo con Donna Summer, poi abbiamo iniziato a registrare con Michael il brano The Girl Is Mine perché era l'occasione di lavorare assieme a Paul McCartney". Da lì nacque tutto.
"Lavorammo come un razzo e facemmo tutto in 8 settimane, anche Michael si mise a scrivere musica a tutta velocità - ha svelato ancora Jones - stava accadendo qualcosa di magico ed è stato irripetibile esserci in mezzo. Abbiamo fatto il mix finale e tutte le correzioni audio lavorando no stop fino alle nove del mattino".
"Thriller" è anche l'album in cui Jones e Jackson si tolsero lo sfizio di far suonare l'assolo di chitarra della celebre Beat It al re della chitarra rock-metal Eddie Van Halen. Questo l'aneddoto di Quincy Jones: "Ho ingaggiato Eddie, preso due confezioni da sei di birra, uno studio mobile e grandi altoparlanti, uno dei quali prese fuoco talmente il volume era alto". Poi sostituimmo la batteria elettronica con uno dei miei batteristi di fiducia. Il pop da classifica incontrava il metal, fu successo enorme.
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Nessun altro come questo album. Il 30 novembre 1982 usciva "Thriller", da allora stabilmente in cima alla classifica dei dischi più venduti di tutti i tempi. Oggi se ne celebra il quarantennale. E' l'album che ha definitivamente trasformato il già famoso Michael Jackson in superstar e icona pop. Che ha visto il lancio del singolo omonimo con un lungo videoclip shock in stile zombie-horror con la regia di John Landis ("Un lupo mannaro americano a Londra", "The Blues Brothers"), la creazione del celebre passo di ballo "moonwak" e il cementarsi del mitico e problematico sodalizio musicale con Quincy Jones.
Proprio Jones, grande musicista e arrangiatore, ha raccontato in diverse occasioni (fra cui a Rolling Stones, a Variety e al Los Angeles Times) cosa significò lavorare spalla a spalla con Michal Jackson e far nascere questo album capolavoro. "Michael è sempre stato strano, glielo dissi pure. Lo notai fin dalla prima volta che lo incontrai, aveva 13 anni". E ancora: "Ha rubato un sacco di idee ad altri brani, come per il giro di basso di Billie Jean che riprende pari pari State Of Independance di Donna Summer. Per non parlare di quanto fosse tirchio nel dividere i diritti d'autore".
Su alcuni di quest brani Jones fece causa agli eredi di Jackson, chiedendo di avere il pagamento di oltre 9 milioni di dollari. Prima riconosciuti, poi ridotti a 2,6 in appello, e pagati. Sulla lavorazione di Thriller, Quincy Jones ha detto: "Io lavoravo con Donna Summer, poi abbiamo iniziato a registrare con Michael il brano The Girl Is Mine perché era l'occasione di lavorare assieme a Paul McCartney". Da lì nacque tutto.
"Lavorammo come un razzo e facemmo tutto in 8 settimane, anche Michael si mise a scrivere musica a tutta velocità - ha svelato ancora Jones - stava accadendo qualcosa di magico ed è stato irripetibile esserci in mezzo. Abbiamo fatto il mix finale e tutte le correzioni audio lavorando no stop fino alle nove del mattino".
"Thriller" è anche l'album in cui Jones e Jackson si tolsero lo sfizio di far suonare l'assolo di chitarra della celebre Beat It al re della chitarra rock-metal Eddie Van Halen. Questo l'aneddoto di Quincy Jones: "Ho ingaggiato Eddie, preso due confezioni da sei di birra, uno studio mobile e grandi altoparlanti, uno dei quali prese fuoco talmente il volume era alto". Poi sostituimmo la batteria elettronica con uno dei miei batteristi di fiducia. Il pop da classifica incontrava il metal, fu successo enorme.
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Nessun altro come questo album. Il 30 novembre 1982 usciva "Thriller", da allora stabilmente in cima alla classifica dei dischi più venduti di tutti i tempi. Oggi se ne celebra il quarantennale. E' l'album che ha definitivamente trasformato il già famoso Michael Jackson in superstar e icona pop. Che ha visto il lancio del singolo omonimo con un lungo videoclip shock in stile zombie-horror con la regia di John Landis ("Un lupo mannaro americano a Londra", "The Blues Brothers"), la creazione del celebre passo di ballo "moonwak" e il cementarsi del mitico e problematico sodalizio musicale con Quincy Jones.
Proprio Jones, grande musicista e arrangiatore, ha raccontato in diverse occasioni (fra cui a Rolling Stones, a Variety e al Los Angeles Times) cosa significò lavorare spalla a spalla con Michal Jackson e far nascere questo album capolavoro. "Michael è sempre stato strano, glielo dissi pure. Lo notai fin dalla prima volta che lo incontrai, aveva 13 anni". E ancora: "Ha rubato un sacco di idee ad altri brani, come per il giro di basso di Billie Jean che riprende pari pari State Of Independance di Donna Summer. Per non parlare di quanto fosse tirchio nel dividere i diritti d'autore".
Su alcuni di quest brani Jones fece causa agli eredi di Jackson, chiedendo di avere il pagamento di oltre 9 milioni di dollari. Prima riconosciuti, poi ridotti a 2,6 in appello, e pagati. Sulla lavorazione di Thriller, Quincy Jones ha detto: "Io lavoravo con Donna Summer, poi abbiamo iniziato a registrare con Michael il brano The Girl Is Mine perché era l'occasione di lavorare assieme a Paul McCartney". Da lì nacque tutto.
"Lavorammo come un razzo e facemmo tutto in 8 settimane, anche Michael si mise a scrivere musica a tutta velocità - ha svelato ancora Jones - stava accadendo qualcosa di magico ed è stato irripetibile esserci in mezzo. Abbiamo fatto il mix finale e tutte le correzioni audio lavorando no stop fino alle nove del mattino".
"Thriller" è anche l'album in cui Jones e Jackson si tolsero lo sfizio di far suonare l'assolo di chitarra della celebre Beat It al re della chitarra rock-metal Eddie Van Halen. Questo l'aneddoto di Quincy Jones: "Ho ingaggiato Eddie, preso due confezioni da sei di birra, uno studio mobile e grandi altoparlanti, uno dei quali prese fuoco talmente il volume era alto". Poi sostituimmo la batteria elettronica con uno dei miei batteristi di fiducia. Il pop da classifica incontrava il metal, fu successo enorme.
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Nessun altro come questo album. Il 30 novembre 1982 usciva "Thriller", da allora stabilmente in cima alla classifica dei dischi più venduti di tutti i tempi. Oggi se ne celebra il quarantennale. E' l'album che ha definitivamente trasformato il già famoso Michael Jackson in superstar e icona pop. Che ha visto il lancio del singolo omonimo con un lungo videoclip shock in stile zombie-horror con la regia di John Landis ("Un lupo mannaro americano a Londra", "The Blues Brothers"), la creazione del celebre passo di ballo "moonwak" e il cementarsi del mitico e problematico sodalizio musicale con Quincy Jones.
Proprio Jones, grande musicista e arrangiatore, ha raccontato in diverse occasioni (fra cui a Rolling Stones, a Variety e al Los Angeles Times) cosa significò lavorare spalla a spalla con Michal Jackson e far nascere questo album capolavoro. "Michael è sempre stato strano, glielo dissi pure. Lo notai fin dalla prima volta che lo incontrai, aveva 13 anni". E ancora: "Ha rubato un sacco di idee ad altri brani, come per il giro di basso di Billie Jean che riprende pari pari State Of Independance di Donna Summer. Per non parlare di quanto fosse tirchio nel dividere i diritti d'autore".
Su alcuni di quest brani Jones fece causa agli eredi di Jackson, chiedendo di avere il pagamento di oltre 9 milioni di dollari. Prima riconosciuti, poi ridotti a 2,6 in appello, e pagati. Sulla lavorazione di Thriller, Quincy Jones ha detto: "Io lavoravo con Donna Summer, poi abbiamo iniziato a registrare con Michael il brano The Girl Is Mine perché era l'occasione di lavorare assieme a Paul McCartney". Da lì nacque tutto.
"Lavorammo come un razzo e facemmo tutto in 8 settimane, anche Michael si mise a scrivere musica a tutta velocità - ha svelato ancora Jones - stava accadendo qualcosa di magico ed è stato irripetibile esserci in mezzo. Abbiamo fatto il mix finale e tutte le correzioni audio lavorando no stop fino alle nove del mattino".
"Thriller" è anche l'album in cui Jones e Jackson si tolsero lo sfizio di far suonare l'assolo di chitarra della celebre Beat It al re della chitarra rock-metal Eddie Van Halen. Questo l'aneddoto di Quincy Jones: "Ho ingaggiato Eddie, preso due confezioni da sei di birra, uno studio mobile e grandi altoparlanti, uno dei quali prese fuoco talmente il volume era alto". Poi sostituimmo la batteria elettronica con uno dei miei batteristi di fiducia. Il pop da classifica incontrava il metal, fu successo enorme.
Foto da Shutterstock, Listal, Ansa
Nessun altro come questo album. Il 30 novembre 1982 usciva "Thriller", da allora stabilmente in cima alla classifica dei dischi più venduti di tutti i tempi. Oggi se ne celebra il quarantennale. E' l'album che ha definitivamente trasformato il già famoso Michael Jackson in superstar e icona pop. Che ha visto il lancio del singolo omonimo con un lungo videoclip shock in stile zombie-horror con la regia di John Landis ("Un lupo mannaro americano a Londra", "The Blues Brothers"), la creazione del celebre passo di ballo "moonwak" e il cementarsi del mitico e problematico sodalizio musicale con Quincy Jones.
Proprio Jones, grande musicista e arrangiatore, ha raccontato in diverse occasioni (fra cui a Rolling Stones, a Variety e al Los Angeles Times) cosa significò lavorare spalla a spalla con Michal Jackson e far nascere questo album capolavoro. "Michael è sempre stato strano, glielo dissi pure. Lo notai fin dalla prima volta che lo incontrai, aveva 13 anni". E ancora: "Ha rubato un sacco di idee ad altri brani, come per il giro di basso di Billie Jean che riprende pari pari State Of Independance di Donna Summer. Per non parlare di quanto fosse tirchio nel dividere i diritti d'autore".
Su alcuni di quest brani Jones fece causa agli eredi di Jackson, chiedendo di avere il pagamento di oltre 9 milioni di dollari. Prima riconosciuti, poi ridotti a 2,6 in appello, e pagati. Sulla lavorazione di Thriller, Quincy Jones ha detto: "Io lavoravo con Donna Summer, poi abbiamo iniziato a registrare con Michael il brano The Girl Is Mine perché era l'occasione di lavorare assieme a Paul McCartney". Da lì nacque tutto.
"Lavorammo come un razzo e facemmo tutto in 8 settimane, anche Michael si mise a scrivere musica a tutta velocità - ha svelato ancora Jones - stava accadendo qualcosa di magico ed è stato irripetibile esserci in mezzo. Abbiamo fatto il mix finale e tutte le correzioni audio lavorando no stop fino alle nove del mattino".
"Thriller" è anche l'album in cui Jones e Jackson si tolsero lo sfizio di far suonare l'assolo di chitarra della celebre Beat It al re della chitarra rock-metal Eddie Van Halen. Questo l'aneddoto di Quincy Jones: "Ho ingaggiato Eddie, preso due confezioni da sei di birra, uno studio mobile e grandi altoparlanti, uno dei quali prese fuoco talmente il volume era alto". Poi sostituimmo la batteria elettronica con uno dei miei batteristi di fiducia. Il pop da classifica incontrava il metal, fu successo enorme.
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Nessun altro come questo album. Il 30 novembre 1982 usciva "Thriller", da allora stabilmente in cima alla classifica dei dischi più venduti di tutti i tempi. Oggi se ne celebra il quarantennale. E' l'album che ha definitivamente trasformato il già famoso Michael Jackson in superstar e icona pop. Che ha visto il lancio del singolo omonimo con un lungo videoclip shock in stile zombie-horror con la regia di John Landis ("Un lupo mannaro americano a Londra", "The Blues Brothers"), la creazione del celebre passo di ballo "moonwak" e il cementarsi del mitico e problematico sodalizio musicale con Quincy Jones.
Proprio Jones, grande musicista e arrangiatore, ha raccontato in diverse occasioni (fra cui a Rolling Stones, a Variety e al Los Angeles Times) cosa significò lavorare spalla a spalla con Michal Jackson e far nascere questo album capolavoro. "Michael è sempre stato strano, glielo dissi pure. Lo notai fin dalla prima volta che lo incontrai, aveva 13 anni". E ancora: "Ha rubato un sacco di idee ad altri brani, come per il giro di basso di Billie Jean che riprende pari pari State Of Independance di Donna Summer. Per non parlare di quanto fosse tirchio nel dividere i diritti d'autore".
Su alcuni di quest brani Jones fece causa agli eredi di Jackson, chiedendo di avere il pagamento di oltre 9 milioni di dollari. Prima riconosciuti, poi ridotti a 2,6 in appello, e pagati. Sulla lavorazione di Thriller, Quincy Jones ha detto: "Io lavoravo con Donna Summer, poi abbiamo iniziato a registrare con Michael il brano The Girl Is Mine perché era l'occasione di lavorare assieme a Paul McCartney". Da lì nacque tutto.
"Lavorammo come un razzo e facemmo tutto in 8 settimane, anche Michael si mise a scrivere musica a tutta velocità - ha svelato ancora Jones - stava accadendo qualcosa di magico ed è stato irripetibile esserci in mezzo. Abbiamo fatto il mix finale e tutte le correzioni audio lavorando no stop fino alle nove del mattino".
"Thriller" è anche l'album in cui Jones e Jackson si tolsero lo sfizio di far suonare l'assolo di chitarra della celebre Beat It al re della chitarra rock-metal Eddie Van Halen. Questo l'aneddoto di Quincy Jones: "Ho ingaggiato Eddie, preso due confezioni da sei di birra, uno studio mobile e grandi altoparlanti, uno dei quali prese fuoco talmente il volume era alto". Poi sostituimmo la batteria elettronica con uno dei miei batteristi di fiducia. Il pop da classifica incontrava il metal, fu successo enorme.
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Nessun altro come questo album. Il 30 novembre 1982 usciva "Thriller", da allora stabilmente in cima alla classifica dei dischi più venduti di tutti i tempi. Oggi se ne celebra il quarantennale. E' l'album che ha definitivamente trasformato il già famoso Michael Jackson in superstar e icona pop. Che ha visto il lancio del singolo omonimo con un lungo videoclip shock in stile zombie-horror con la regia di John Landis ("Un lupo mannaro americano a Londra", "The Blues Brothers"), la creazione del celebre passo di ballo "moonwak" e il cementarsi del mitico e problematico sodalizio musicale con Quincy Jones.
Proprio Jones, grande musicista e arrangiatore, ha raccontato in diverse occasioni (fra cui a Rolling Stones, a Variety e al Los Angeles Times) cosa significò lavorare spalla a spalla con Michal Jackson e far nascere questo album capolavoro. "Michael è sempre stato strano, glielo dissi pure. Lo notai fin dalla prima volta che lo incontrai, aveva 13 anni". E ancora: "Ha rubato un sacco di idee ad altri brani, come per il giro di basso di Billie Jean che riprende pari pari State Of Independance di Donna Summer. Per non parlare di quanto fosse tirchio nel dividere i diritti d'autore".
Su alcuni di quest brani Jones fece causa agli eredi di Jackson, chiedendo di avere il pagamento di oltre 9 milioni di dollari. Prima riconosciuti, poi ridotti a 2,6 in appello, e pagati. Sulla lavorazione di Thriller, Quincy Jones ha detto: "Io lavoravo con Donna Summer, poi abbiamo iniziato a registrare con Michael il brano The Girl Is Mine perché era l'occasione di lavorare assieme a Paul McCartney". Da lì nacque tutto.
"Lavorammo come un razzo e facemmo tutto in 8 settimane, anche Michael si mise a scrivere musica a tutta velocità - ha svelato ancora Jones - stava accadendo qualcosa di magico ed è stato irripetibile esserci in mezzo. Abbiamo fatto il mix finale e tutte le correzioni audio lavorando no stop fino alle nove del mattino".
"Thriller" è anche l'album in cui Jones e Jackson si tolsero lo sfizio di far suonare l'assolo di chitarra della celebre Beat It al re della chitarra rock-metal Eddie Van Halen. Questo l'aneddoto di Quincy Jones: "Ho ingaggiato Eddie, preso due confezioni da sei di birra, uno studio mobile e grandi altoparlanti, uno dei quali prese fuoco talmente il volume era alto". Poi sostituimmo la batteria elettronica con uno dei miei batteristi di fiducia. Il pop da classifica incontrava il metal, fu successo enorme.
Foto da Shutterstock, Listal, Ansa
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Proprio Jones, grande musicista e arrangiatore, ha raccontato in diverse occasioni (fra cui a Rolling Stones, a Variety e al Los Angeles Times) cosa significò lavorare spalla a spalla con Michal Jackson e far nascere questo album capolavoro. "Michael è sempre stato strano, glielo dissi pure. Lo notai fin dalla prima volta che lo incontrai, aveva 13 anni". E ancora: "Ha rubato un sacco di idee ad altri brani, come per il giro di basso di Billie Jean che riprende pari pari State Of Independance di Donna Summer. Per non parlare di quanto fosse tirchio nel dividere i diritti d'autore".
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"Lavorammo come un razzo e facemmo tutto in 8 settimane, anche Michael si mise a scrivere musica a tutta velocità - ha svelato ancora Jones - stava accadendo qualcosa di magico ed è stato irripetibile esserci in mezzo. Abbiamo fatto il mix finale e tutte le correzioni audio lavorando no stop fino alle nove del mattino".
"Thriller" è anche l'album in cui Jones e Jackson si tolsero lo sfizio di far suonare l'assolo di chitarra della celebre Beat It al re della chitarra rock-metal Eddie Van Halen. Questo l'aneddoto di Quincy Jones: "Ho ingaggiato Eddie, preso due confezioni da sei di birra, uno studio mobile e grandi altoparlanti, uno dei quali prese fuoco talmente il volume era alto". Poi sostituimmo la batteria elettronica con uno dei miei batteristi di fiducia. Il pop da classifica incontrava il metal, fu successo enorme.
Foto da Shutterstock, Listal, Ansa
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Proprio Jones, grande musicista e arrangiatore, ha raccontato in diverse occasioni (fra cui a Rolling Stones, a Variety e al Los Angeles Times) cosa significò lavorare spalla a spalla con Michal Jackson e far nascere questo album capolavoro. "Michael è sempre stato strano, glielo dissi pure. Lo notai fin dalla prima volta che lo incontrai, aveva 13 anni". E ancora: "Ha rubato un sacco di idee ad altri brani, come per il giro di basso di Billie Jean che riprende pari pari State Of Independance di Donna Summer. Per non parlare di quanto fosse tirchio nel dividere i diritti d'autore".
Su alcuni di quest brani Jones fece causa agli eredi di Jackson, chiedendo di avere il pagamento di oltre 9 milioni di dollari. Prima riconosciuti, poi ridotti a 2,6 in appello, e pagati. Sulla lavorazione di Thriller, Quincy Jones ha detto: "Io lavoravo con Donna Summer, poi abbiamo iniziato a registrare con Michael il brano The Girl Is Mine perché era l'occasione di lavorare assieme a Paul McCartney". Da lì nacque tutto.
"Lavorammo come un razzo e facemmo tutto in 8 settimane, anche Michael si mise a scrivere musica a tutta velocità - ha svelato ancora Jones - stava accadendo qualcosa di magico ed è stato irripetibile esserci in mezzo. Abbiamo fatto il mix finale e tutte le correzioni audio lavorando no stop fino alle nove del mattino".
"Thriller" è anche l'album in cui Jones e Jackson si tolsero lo sfizio di far suonare l'assolo di chitarra della celebre Beat It al re della chitarra rock-metal Eddie Van Halen. Questo l'aneddoto di Quincy Jones: "Ho ingaggiato Eddie, preso due confezioni da sei di birra, uno studio mobile e grandi altoparlanti, uno dei quali prese fuoco talmente il volume era alto". Poi sostituimmo la batteria elettronica con uno dei miei batteristi di fiducia. Il pop da classifica incontrava il metal, fu successo enorme.
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Nessun altro come questo album. Il 30 novembre 1982 usciva "Thriller", da allora stabilmente in cima alla classifica dei dischi più venduti di tutti i tempi. Oggi se ne celebra il quarantennale. E' l'album che ha definitivamente trasformato il già famoso Michael Jackson in superstar e icona pop. Che ha visto il lancio del singolo omonimo con un lungo videoclip shock in stile zombie-horror con la regia di John Landis ("Un lupo mannaro americano a Londra", "The Blues Brothers"), la creazione del celebre passo di ballo "moonwak" e il cementarsi del mitico e problematico sodalizio musicale con Quincy Jones.
Proprio Jones, grande musicista e arrangiatore, ha raccontato in diverse occasioni (fra cui a Rolling Stones, a Variety e al Los Angeles Times) cosa significò lavorare spalla a spalla con Michal Jackson e far nascere questo album capolavoro. "Michael è sempre stato strano, glielo dissi pure. Lo notai fin dalla prima volta che lo incontrai, aveva 13 anni". E ancora: "Ha rubato un sacco di idee ad altri brani, come per il giro di basso di Billie Jean che riprende pari pari State Of Independance di Donna Summer. Per non parlare di quanto fosse tirchio nel dividere i diritti d'autore".
Su alcuni di quest brani Jones fece causa agli eredi di Jackson, chiedendo di avere il pagamento di oltre 9 milioni di dollari. Prima riconosciuti, poi ridotti a 2,6 in appello, e pagati. Sulla lavorazione di Thriller, Quincy Jones ha detto: "Io lavoravo con Donna Summer, poi abbiamo iniziato a registrare con Michael il brano The Girl Is Mine perché era l'occasione di lavorare assieme a Paul McCartney". Da lì nacque tutto.
"Lavorammo come un razzo e facemmo tutto in 8 settimane, anche Michael si mise a scrivere musica a tutta velocità - ha svelato ancora Jones - stava accadendo qualcosa di magico ed è stato irripetibile esserci in mezzo. Abbiamo fatto il mix finale e tutte le correzioni audio lavorando no stop fino alle nove del mattino".
"Thriller" è anche l'album in cui Jones e Jackson si tolsero lo sfizio di far suonare l'assolo di chitarra della celebre Beat It al re della chitarra rock-metal Eddie Van Halen. Questo l'aneddoto di Quincy Jones: "Ho ingaggiato Eddie, preso due confezioni da sei di birra, uno studio mobile e grandi altoparlanti, uno dei quali prese fuoco talmente il volume era alto". Poi sostituimmo la batteria elettronica con uno dei miei batteristi di fiducia. Il pop da classifica incontrava il metal, fu successo enorme.
Foto da Shutterstock, Listal, Ansa
Nessun altro come questo album. Il 30 novembre 1982 usciva "Thriller", da allora stabilmente in cima alla classifica dei dischi più venduti di tutti i tempi. Oggi se ne celebra il quarantennale. E' l'album che ha definitivamente trasformato il già famoso Michael Jackson in superstar e icona pop. Che ha visto il lancio del singolo omonimo con un lungo videoclip shock in stile zombie-horror con la regia di John Landis ("Un lupo mannaro americano a Londra", "The Blues Brothers"), la creazione del celebre passo di ballo "moonwak" e il cementarsi del mitico e problematico sodalizio musicale con Quincy Jones.
Proprio Jones, grande musicista e arrangiatore, ha raccontato in diverse occasioni (fra cui a Rolling Stones, a Variety e al Los Angeles Times) cosa significò lavorare spalla a spalla con Michal Jackson e far nascere questo album capolavoro. "Michael è sempre stato strano, glielo dissi pure. Lo notai fin dalla prima volta che lo incontrai, aveva 13 anni". E ancora: "Ha rubato un sacco di idee ad altri brani, come per il giro di basso di Billie Jean che riprende pari pari State Of Independance di Donna Summer. Per non parlare di quanto fosse tirchio nel dividere i diritti d'autore".
Su alcuni di quest brani Jones fece causa agli eredi di Jackson, chiedendo di avere il pagamento di oltre 9 milioni di dollari. Prima riconosciuti, poi ridotti a 2,6 in appello, e pagati. Sulla lavorazione di Thriller, Quincy Jones ha detto: "Io lavoravo con Donna Summer, poi abbiamo iniziato a registrare con Michael il brano The Girl Is Mine perché era l'occasione di lavorare assieme a Paul McCartney". Da lì nacque tutto.
"Lavorammo come un razzo e facemmo tutto in 8 settimane, anche Michael si mise a scrivere musica a tutta velocità - ha svelato ancora Jones - stava accadendo qualcosa di magico ed è stato irripetibile esserci in mezzo. Abbiamo fatto il mix finale e tutte le correzioni audio lavorando no stop fino alle nove del mattino".
"Thriller" è anche l'album in cui Jones e Jackson si tolsero lo sfizio di far suonare l'assolo di chitarra della celebre Beat It al re della chitarra rock-metal Eddie Van Halen. Questo l'aneddoto di Quincy Jones: "Ho ingaggiato Eddie, preso due confezioni da sei di birra, uno studio mobile e grandi altoparlanti, uno dei quali prese fuoco talmente il volume era alto". Poi sostituimmo la batteria elettronica con uno dei miei batteristi di fiducia. Il pop da classifica incontrava il metal, fu successo enorme.
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Nessun altro come questo album. Il 30 novembre 1982 usciva "Thriller", da allora stabilmente in cima alla classifica dei dischi più venduti di tutti i tempi. Oggi se ne celebra il quarantennale. E' l'album che ha definitivamente trasformato il già famoso Michael Jackson in superstar e icona pop. Che ha visto il lancio del singolo omonimo con un lungo videoclip shock in stile zombie-horror con la regia di John Landis ("Un lupo mannaro americano a Londra", "The Blues Brothers"), la creazione del celebre passo di ballo "moonwak" e il cementarsi del mitico e problematico sodalizio musicale con Quincy Jones.
Proprio Jones, grande musicista e arrangiatore, ha raccontato in diverse occasioni (fra cui a Rolling Stones, a Variety e al Los Angeles Times) cosa significò lavorare spalla a spalla con Michal Jackson e far nascere questo album capolavoro. "Michael è sempre stato strano, glielo dissi pure. Lo notai fin dalla prima volta che lo incontrai, aveva 13 anni". E ancora: "Ha rubato un sacco di idee ad altri brani, come per il giro di basso di Billie Jean che riprende pari pari State Of Independance di Donna Summer. Per non parlare di quanto fosse tirchio nel dividere i diritti d'autore".
Su alcuni di quest brani Jones fece causa agli eredi di Jackson, chiedendo di avere il pagamento di oltre 9 milioni di dollari. Prima riconosciuti, poi ridotti a 2,6 in appello, e pagati. Sulla lavorazione di Thriller, Quincy Jones ha detto: "Io lavoravo con Donna Summer, poi abbiamo iniziato a registrare con Michael il brano The Girl Is Mine perché era l'occasione di lavorare assieme a Paul McCartney". Da lì nacque tutto.
"Lavorammo come un razzo e facemmo tutto in 8 settimane, anche Michael si mise a scrivere musica a tutta velocità - ha svelato ancora Jones - stava accadendo qualcosa di magico ed è stato irripetibile esserci in mezzo. Abbiamo fatto il mix finale e tutte le correzioni audio lavorando no stop fino alle nove del mattino".
"Thriller" è anche l'album in cui Jones e Jackson si tolsero lo sfizio di far suonare l'assolo di chitarra della celebre Beat It al re della chitarra rock-metal Eddie Van Halen. Questo l'aneddoto di Quincy Jones: "Ho ingaggiato Eddie, preso due confezioni da sei di birra, uno studio mobile e grandi altoparlanti, uno dei quali prese fuoco talmente il volume era alto". Poi sostituimmo la batteria elettronica con uno dei miei batteristi di fiducia. Il pop da classifica incontrava il metal, fu successo enorme.
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Nessun altro come questo album. Il 30 novembre 1982 usciva "Thriller", da allora stabilmente in cima alla classifica dei dischi più venduti di tutti i tempi. Oggi se ne celebra il quarantennale. E' l'album che ha definitivamente trasformato il già famoso Michael Jackson in superstar e icona pop. Che ha visto il lancio del singolo omonimo con un lungo videoclip shock in stile zombie-horror con la regia di John Landis ("Un lupo mannaro americano a Londra", "The Blues Brothers"), la creazione del celebre passo di ballo "moonwak" e il cementarsi del mitico e problematico sodalizio musicale con Quincy Jones.
Proprio Jones, grande musicista e arrangiatore, ha raccontato in diverse occasioni (fra cui a Rolling Stones, a Variety e al Los Angeles Times) cosa significò lavorare spalla a spalla con Michal Jackson e far nascere questo album capolavoro. "Michael è sempre stato strano, glielo dissi pure. Lo notai fin dalla prima volta che lo incontrai, aveva 13 anni". E ancora: "Ha rubato un sacco di idee ad altri brani, come per il giro di basso di Billie Jean che riprende pari pari State Of Independance di Donna Summer. Per non parlare di quanto fosse tirchio nel dividere i diritti d'autore".
Su alcuni di quest brani Jones fece causa agli eredi di Jackson, chiedendo di avere il pagamento di oltre 9 milioni di dollari. Prima riconosciuti, poi ridotti a 2,6 in appello, e pagati. Sulla lavorazione di Thriller, Quincy Jones ha detto: "Io lavoravo con Donna Summer, poi abbiamo iniziato a registrare con Michael il brano The Girl Is Mine perché era l'occasione di lavorare assieme a Paul McCartney". Da lì nacque tutto.
"Lavorammo come un razzo e facemmo tutto in 8 settimane, anche Michael si mise a scrivere musica a tutta velocità - ha svelato ancora Jones - stava accadendo qualcosa di magico ed è stato irripetibile esserci in mezzo. Abbiamo fatto il mix finale e tutte le correzioni audio lavorando no stop fino alle nove del mattino".
"Thriller" è anche l'album in cui Jones e Jackson si tolsero lo sfizio di far suonare l'assolo di chitarra della celebre Beat It al re della chitarra rock-metal Eddie Van Halen. Questo l'aneddoto di Quincy Jones: "Ho ingaggiato Eddie, preso due confezioni da sei di birra, uno studio mobile e grandi altoparlanti, uno dei quali prese fuoco talmente il volume era alto". Poi sostituimmo la batteria elettronica con uno dei miei batteristi di fiducia. Il pop da classifica incontrava il metal, fu successo enorme.
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Nessun altro come questo album. Il 30 novembre 1982 usciva "Thriller", da allora stabilmente in cima alla classifica dei dischi più venduti di tutti i tempi. Oggi se ne celebra il quarantennale. E' l'album che ha definitivamente trasformato il già famoso Michael Jackson in superstar e icona pop. Che ha visto il lancio del singolo omonimo con un lungo videoclip shock in stile zombie-horror con la regia di John Landis ("Un lupo mannaro americano a Londra", "The Blues Brothers"), la creazione del celebre passo di ballo "moonwak" e il cementarsi del mitico e problematico sodalizio musicale con Quincy Jones.
Proprio Jones, grande musicista e arrangiatore, ha raccontato in diverse occasioni (fra cui a Rolling Stones, a Variety e al Los Angeles Times) cosa significò lavorare spalla a spalla con Michal Jackson e far nascere questo album capolavoro. "Michael è sempre stato strano, glielo dissi pure. Lo notai fin dalla prima volta che lo incontrai, aveva 13 anni". E ancora: "Ha rubato un sacco di idee ad altri brani, come per il giro di basso di Billie Jean che riprende pari pari State Of Independance di Donna Summer. Per non parlare di quanto fosse tirchio nel dividere i diritti d'autore".
Su alcuni di quest brani Jones fece causa agli eredi di Jackson, chiedendo di avere il pagamento di oltre 9 milioni di dollari. Prima riconosciuti, poi ridotti a 2,6 in appello, e pagati. Sulla lavorazione di Thriller, Quincy Jones ha detto: "Io lavoravo con Donna Summer, poi abbiamo iniziato a registrare con Michael il brano The Girl Is Mine perché era l'occasione di lavorare assieme a Paul McCartney". Da lì nacque tutto.
"Lavorammo come un razzo e facemmo tutto in 8 settimane, anche Michael si mise a scrivere musica a tutta velocità - ha svelato ancora Jones - stava accadendo qualcosa di magico ed è stato irripetibile esserci in mezzo. Abbiamo fatto il mix finale e tutte le correzioni audio lavorando no stop fino alle nove del mattino".
"Thriller" è anche l'album in cui Jones e Jackson si tolsero lo sfizio di far suonare l'assolo di chitarra della celebre Beat It al re della chitarra rock-metal Eddie Van Halen. Questo l'aneddoto di Quincy Jones: "Ho ingaggiato Eddie, preso due confezioni da sei di birra, uno studio mobile e grandi altoparlanti, uno dei quali prese fuoco talmente il volume era alto". Poi sostituimmo la batteria elettronica con uno dei miei batteristi di fiducia. Il pop da classifica incontrava il metal, fu successo enorme.
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Nessun altro come questo album. Il 30 novembre 1982 usciva "Thriller", da allora stabilmente in cima alla classifica dei dischi più venduti di tutti i tempi. Oggi se ne celebra il quarantennale. E' l'album che ha definitivamente trasformato il già famoso Michael Jackson in superstar e icona pop. Che ha visto il lancio del singolo omonimo con un lungo videoclip shock in stile zombie-horror con la regia di John Landis ("Un lupo mannaro americano a Londra", "The Blues Brothers"), la creazione del celebre passo di ballo "moonwak" e il cementarsi del mitico e problematico sodalizio musicale con Quincy Jones.
Proprio Jones, grande musicista e arrangiatore, ha raccontato in diverse occasioni (fra cui a Rolling Stones, a Variety e al Los Angeles Times) cosa significò lavorare spalla a spalla con Michal Jackson e far nascere questo album capolavoro. "Michael è sempre stato strano, glielo dissi pure. Lo notai fin dalla prima volta che lo incontrai, aveva 13 anni". E ancora: "Ha rubato un sacco di idee ad altri brani, come per il giro di basso di Billie Jean che riprende pari pari State Of Independance di Donna Summer. Per non parlare di quanto fosse tirchio nel dividere i diritti d'autore".
Su alcuni di quest brani Jones fece causa agli eredi di Jackson, chiedendo di avere il pagamento di oltre 9 milioni di dollari. Prima riconosciuti, poi ridotti a 2,6 in appello, e pagati. Sulla lavorazione di Thriller, Quincy Jones ha detto: "Io lavoravo con Donna Summer, poi abbiamo iniziato a registrare con Michael il brano The Girl Is Mine perché era l'occasione di lavorare assieme a Paul McCartney". Da lì nacque tutto.
"Lavorammo come un razzo e facemmo tutto in 8 settimane, anche Michael si mise a scrivere musica a tutta velocità - ha svelato ancora Jones - stava accadendo qualcosa di magico ed è stato irripetibile esserci in mezzo. Abbiamo fatto il mix finale e tutte le correzioni audio lavorando no stop fino alle nove del mattino".
"Thriller" è anche l'album in cui Jones e Jackson si tolsero lo sfizio di far suonare l'assolo di chitarra della celebre Beat It al re della chitarra rock-metal Eddie Van Halen. Questo l'aneddoto di Quincy Jones: "Ho ingaggiato Eddie, preso due confezioni da sei di birra, uno studio mobile e grandi altoparlanti, uno dei quali prese fuoco talmente il volume era alto". Poi sostituimmo la batteria elettronica con uno dei miei batteristi di fiducia. Il pop da classifica incontrava il metal, fu successo enorme.
Foto da Shutterstock, Listal, Ansa
Nessun altro come questo album. Il 30 novembre 1982 usciva "Thriller", da allora stabilmente in cima alla classifica dei dischi più venduti di tutti i tempi. Oggi se ne celebra il quarantennale. E' l'album che ha definitivamente trasformato il già famoso Michael Jackson in superstar e icona pop. Che ha visto il lancio del singolo omonimo con un lungo videoclip shock in stile zombie-horror con la regia di John Landis ("Un lupo mannaro americano a Londra", "The Blues Brothers"), la creazione del celebre passo di ballo "moonwak" e il cementarsi del mitico e problematico sodalizio musicale con Quincy Jones.
Proprio Jones, grande musicista e arrangiatore, ha raccontato in diverse occasioni (fra cui a Rolling Stones, a Variety e al Los Angeles Times) cosa significò lavorare spalla a spalla con Michal Jackson e far nascere questo album capolavoro. "Michael è sempre stato strano, glielo dissi pure. Lo notai fin dalla prima volta che lo incontrai, aveva 13 anni". E ancora: "Ha rubato un sacco di idee ad altri brani, come per il giro di basso di Billie Jean che riprende pari pari State Of Independance di Donna Summer. Per non parlare di quanto fosse tirchio nel dividere i diritti d'autore".
Su alcuni di quest brani Jones fece causa agli eredi di Jackson, chiedendo di avere il pagamento di oltre 9 milioni di dollari. Prima riconosciuti, poi ridotti a 2,6 in appello, e pagati. Sulla lavorazione di Thriller, Quincy Jones ha detto: "Io lavoravo con Donna Summer, poi abbiamo iniziato a registrare con Michael il brano The Girl Is Mine perché era l'occasione di lavorare assieme a Paul McCartney". Da lì nacque tutto.
"Lavorammo come un razzo e facemmo tutto in 8 settimane, anche Michael si mise a scrivere musica a tutta velocità - ha svelato ancora Jones - stava accadendo qualcosa di magico ed è stato irripetibile esserci in mezzo. Abbiamo fatto il mix finale e tutte le correzioni audio lavorando no stop fino alle nove del mattino".
"Thriller" è anche l'album in cui Jones e Jackson si tolsero lo sfizio di far suonare l'assolo di chitarra della celebre Beat It al re della chitarra rock-metal Eddie Van Halen. Questo l'aneddoto di Quincy Jones: "Ho ingaggiato Eddie, preso due confezioni da sei di birra, uno studio mobile e grandi altoparlanti, uno dei quali prese fuoco talmente il volume era alto". Poi sostituimmo la batteria elettronica con uno dei miei batteristi di fiducia. Il pop da classifica incontrava il metal, fu successo enorme.
Foto da Shutterstock, Listal, Ansa
Nessun altro come questo album. Il 30 novembre 1982 usciva "Thriller", da allora stabilmente in cima alla classifica dei dischi più venduti di tutti i tempi. Oggi se ne celebra il quarantennale. E' l'album che ha definitivamente trasformato il già famoso Michael Jackson in superstar e icona pop. Che ha visto il lancio del singolo omonimo con un lungo videoclip shock in stile zombie-horror con la regia di John Landis ("Un lupo mannaro americano a Londra", "The Blues Brothers"), la creazione del celebre passo di ballo "moonwak" e il cementarsi del mitico e problematico sodalizio musicale con Quincy Jones.
Proprio Jones, grande musicista e arrangiatore, ha raccontato in diverse occasioni (fra cui a Rolling Stones, a Variety e al Los Angeles Times) cosa significò lavorare spalla a spalla con Michal Jackson e far nascere questo album capolavoro. "Michael è sempre stato strano, glielo dissi pure. Lo notai fin dalla prima volta che lo incontrai, aveva 13 anni". E ancora: "Ha rubato un sacco di idee ad altri brani, come per il giro di basso di Billie Jean che riprende pari pari State Of Independance di Donna Summer. Per non parlare di quanto fosse tirchio nel dividere i diritti d'autore".
Su alcuni di quest brani Jones fece causa agli eredi di Jackson, chiedendo di avere il pagamento di oltre 9 milioni di dollari. Prima riconosciuti, poi ridotti a 2,6 in appello, e pagati. Sulla lavorazione di Thriller, Quincy Jones ha detto: "Io lavoravo con Donna Summer, poi abbiamo iniziato a registrare con Michael il brano The Girl Is Mine perché era l'occasione di lavorare assieme a Paul McCartney". Da lì nacque tutto.
"Lavorammo come un razzo e facemmo tutto in 8 settimane, anche Michael si mise a scrivere musica a tutta velocità - ha svelato ancora Jones - stava accadendo qualcosa di magico ed è stato irripetibile esserci in mezzo. Abbiamo fatto il mix finale e tutte le correzioni audio lavorando no stop fino alle nove del mattino".
"Thriller" è anche l'album in cui Jones e Jackson si tolsero lo sfizio di far suonare l'assolo di chitarra della celebre Beat It al re della chitarra rock-metal Eddie Van Halen. Questo l'aneddoto di Quincy Jones: "Ho ingaggiato Eddie, preso due confezioni da sei di birra, uno studio mobile e grandi altoparlanti, uno dei quali prese fuoco talmente il volume era alto". Poi sostituimmo la batteria elettronica con uno dei miei batteristi di fiducia. Il pop da classifica incontrava il metal, fu successo enorme.
Foto da Shutterstock, Listal, Ansa
Nessun altro come questo album. Il 30 novembre 1982 usciva "Thriller", da allora stabilmente in cima alla classifica dei dischi più venduti di tutti i tempi. Oggi se ne celebra il quarantennale. E' l'album che ha definitivamente trasformato il già famoso Michael Jackson in superstar e icona pop. Che ha visto il lancio del singolo omonimo con un lungo videoclip shock in stile zombie-horror con la regia di John Landis ("Un lupo mannaro americano a Londra", "The Blues Brothers"), la creazione del celebre passo di ballo "moonwak" e il cementarsi del mitico e problematico sodalizio musicale con Quincy Jones.
Proprio Jones, grande musicista e arrangiatore, ha raccontato in diverse occasioni (fra cui a Rolling Stones, a Variety e al Los Angeles Times) cosa significò lavorare spalla a spalla con Michal Jackson e far nascere questo album capolavoro. "Michael è sempre stato strano, glielo dissi pure. Lo notai fin dalla prima volta che lo incontrai, aveva 13 anni". E ancora: "Ha rubato un sacco di idee ad altri brani, come per il giro di basso di Billie Jean che riprende pari pari State Of Independance di Donna Summer. Per non parlare di quanto fosse tirchio nel dividere i diritti d'autore".
Su alcuni di quest brani Jones fece causa agli eredi di Jackson, chiedendo di avere il pagamento di oltre 9 milioni di dollari. Prima riconosciuti, poi ridotti a 2,6 in appello, e pagati. Sulla lavorazione di Thriller, Quincy Jones ha detto: "Io lavoravo con Donna Summer, poi abbiamo iniziato a registrare con Michael il brano The Girl Is Mine perché era l'occasione di lavorare assieme a Paul McCartney". Da lì nacque tutto.
"Lavorammo come un razzo e facemmo tutto in 8 settimane, anche Michael si mise a scrivere musica a tutta velocità - ha svelato ancora Jones - stava accadendo qualcosa di magico ed è stato irripetibile esserci in mezzo. Abbiamo fatto il mix finale e tutte le correzioni audio lavorando no stop fino alle nove del mattino".
"Thriller" è anche l'album in cui Jones e Jackson si tolsero lo sfizio di far suonare l'assolo di chitarra della celebre Beat It al re della chitarra rock-metal Eddie Van Halen. Questo l'aneddoto di Quincy Jones: "Ho ingaggiato Eddie, preso due confezioni da sei di birra, uno studio mobile e grandi altoparlanti, uno dei quali prese fuoco talmente il volume era alto". Poi sostituimmo la batteria elettronica con uno dei miei batteristi di fiducia. Il pop da classifica incontrava il metal, fu successo enorme.
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Nessun altro come questo album. Il 30 novembre 1982 usciva "Thriller", da allora stabilmente in cima alla classifica dei dischi più venduti di tutti i tempi. Oggi se ne celebra il quarantennale. E' l'album che ha definitivamente trasformato il già famoso Michael Jackson in superstar e icona pop. Che ha visto il lancio del singolo omonimo con un lungo videoclip shock in stile zombie-horror con la regia di John Landis ("Un lupo mannaro americano a Londra", "The Blues Brothers"), la creazione del celebre passo di ballo "moonwak" e il cementarsi del mitico e problematico sodalizio musicale con Quincy Jones.
Proprio Jones, grande musicista e arrangiatore, ha raccontato in diverse occasioni (fra cui a Rolling Stones, a Variety e al Los Angeles Times) cosa significò lavorare spalla a spalla con Michal Jackson e far nascere questo album capolavoro. "Michael è sempre stato strano, glielo dissi pure. Lo notai fin dalla prima volta che lo incontrai, aveva 13 anni". E ancora: "Ha rubato un sacco di idee ad altri brani, come per il giro di basso di Billie Jean che riprende pari pari State Of Independance di Donna Summer. Per non parlare di quanto fosse tirchio nel dividere i diritti d'autore".
Su alcuni di quest brani Jones fece causa agli eredi di Jackson, chiedendo di avere il pagamento di oltre 9 milioni di dollari. Prima riconosciuti, poi ridotti a 2,6 in appello, e pagati. Sulla lavorazione di Thriller, Quincy Jones ha detto: "Io lavoravo con Donna Summer, poi abbiamo iniziato a registrare con Michael il brano The Girl Is Mine perché era l'occasione di lavorare assieme a Paul McCartney". Da lì nacque tutto.
"Lavorammo come un razzo e facemmo tutto in 8 settimane, anche Michael si mise a scrivere musica a tutta velocità - ha svelato ancora Jones - stava accadendo qualcosa di magico ed è stato irripetibile esserci in mezzo. Abbiamo fatto il mix finale e tutte le correzioni audio lavorando no stop fino alle nove del mattino".
"Thriller" è anche l'album in cui Jones e Jackson si tolsero lo sfizio di far suonare l'assolo di chitarra della celebre Beat It al re della chitarra rock-metal Eddie Van Halen. Questo l'aneddoto di Quincy Jones: "Ho ingaggiato Eddie, preso due confezioni da sei di birra, uno studio mobile e grandi altoparlanti, uno dei quali prese fuoco talmente il volume era alto". Poi sostituimmo la batteria elettronica con uno dei miei batteristi di fiducia. Il pop da classifica incontrava il metal, fu successo enorme.
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Nessun altro come questo album. Il 30 novembre 1982 usciva "Thriller", da allora stabilmente in cima alla classifica dei dischi più venduti di tutti i tempi. Oggi se ne celebra il quarantennale. E' l'album che ha definitivamente trasformato il già famoso Michael Jackson in superstar e icona pop. Che ha visto il lancio del singolo omonimo con un lungo videoclip shock in stile zombie-horror con la regia di John Landis ("Un lupo mannaro americano a Londra", "The Blues Brothers"), la creazione del celebre passo di ballo "moonwak" e il cementarsi del mitico e problematico sodalizio musicale con Quincy Jones.
Proprio Jones, grande musicista e arrangiatore, ha raccontato in diverse occasioni (fra cui a Rolling Stones, a Variety e al Los Angeles Times) cosa significò lavorare spalla a spalla con Michal Jackson e far nascere questo album capolavoro. "Michael è sempre stato strano, glielo dissi pure. Lo notai fin dalla prima volta che lo incontrai, aveva 13 anni". E ancora: "Ha rubato un sacco di idee ad altri brani, come per il giro di basso di Billie Jean che riprende pari pari State Of Independance di Donna Summer. Per non parlare di quanto fosse tirchio nel dividere i diritti d'autore".
Su alcuni di quest brani Jones fece causa agli eredi di Jackson, chiedendo di avere il pagamento di oltre 9 milioni di dollari. Prima riconosciuti, poi ridotti a 2,6 in appello, e pagati. Sulla lavorazione di Thriller, Quincy Jones ha detto: "Io lavoravo con Donna Summer, poi abbiamo iniziato a registrare con Michael il brano The Girl Is Mine perché era l'occasione di lavorare assieme a Paul McCartney". Da lì nacque tutto.
"Lavorammo come un razzo e facemmo tutto in 8 settimane, anche Michael si mise a scrivere musica a tutta velocità - ha svelato ancora Jones - stava accadendo qualcosa di magico ed è stato irripetibile esserci in mezzo. Abbiamo fatto il mix finale e tutte le correzioni audio lavorando no stop fino alle nove del mattino".
"Thriller" è anche l'album in cui Jones e Jackson si tolsero lo sfizio di far suonare l'assolo di chitarra della celebre Beat It al re della chitarra rock-metal Eddie Van Halen. Questo l'aneddoto di Quincy Jones: "Ho ingaggiato Eddie, preso due confezioni da sei di birra, uno studio mobile e grandi altoparlanti, uno dei quali prese fuoco talmente il volume era alto". Poi sostituimmo la batteria elettronica con uno dei miei batteristi di fiducia. Il pop da classifica incontrava il metal, fu successo enorme.
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Nessun altro come questo album. Il 30 novembre 1982 usciva "Thriller", da allora stabilmente in cima alla classifica dei dischi più venduti di tutti i tempi. Oggi se ne celebra il quarantennale. E' l'album che ha definitivamente trasformato il già famoso Michael Jackson in superstar e icona pop. Che ha visto il lancio del singolo omonimo con un lungo videoclip shock in stile zombie-horror con la regia di John Landis ("Un lupo mannaro americano a Londra", "The Blues Brothers"), la creazione del celebre passo di ballo "moonwak" e il cementarsi del mitico e problematico sodalizio musicale con Quincy Jones.
Proprio Jones, grande musicista e arrangiatore, ha raccontato in diverse occasioni (fra cui a Rolling Stones, a Variety e al Los Angeles Times) cosa significò lavorare spalla a spalla con Michal Jackson e far nascere questo album capolavoro. "Michael è sempre stato strano, glielo dissi pure. Lo notai fin dalla prima volta che lo incontrai, aveva 13 anni". E ancora: "Ha rubato un sacco di idee ad altri brani, come per il giro di basso di Billie Jean che riprende pari pari State Of Independance di Donna Summer. Per non parlare di quanto fosse tirchio nel dividere i diritti d'autore".
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"Lavorammo come un razzo e facemmo tutto in 8 settimane, anche Michael si mise a scrivere musica a tutta velocità - ha svelato ancora Jones - stava accadendo qualcosa di magico ed è stato irripetibile esserci in mezzo. Abbiamo fatto il mix finale e tutte le correzioni audio lavorando no stop fino alle nove del mattino".
"Thriller" è anche l'album in cui Jones e Jackson si tolsero lo sfizio di far suonare l'assolo di chitarra della celebre Beat It al re della chitarra rock-metal Eddie Van Halen. Questo l'aneddoto di Quincy Jones: "Ho ingaggiato Eddie, preso due confezioni da sei di birra, uno studio mobile e grandi altoparlanti, uno dei quali prese fuoco talmente il volume era alto". Poi sostituimmo la batteria elettronica con uno dei miei batteristi di fiducia. Il pop da classifica incontrava il metal, fu successo enorme.
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