Torna 'Musical Square' con lo spettacolo 'Beethoven in Vermont'
Milano, 25 set. (askanews) - Il Teatro Lirico Giorgio Gaber di Milano riapre le sue porte per la seconda parte del Festival Musical Square, ideato e diretto dal M° Giuliano De Angelis, con il coordinamento artistico della violinista Yulia Berinskaya, e il sostegno del direttore artistico comparto Musica Classica del Teatro Lirico, il prof. Roberto Favaro. Tre appuntamenti che mantengono la filosofia della prima parte: ospiti di grande rilievo artistico, programmi nuovi e sempre interessanti, crossover tra arti e generi, il tutto nella splendida atmosfera accogliente, calda e informale tipica del Teatro Lirico e di Musical Square.Si parte mercoledì 27 settembre alle ore 20.30 con uno spettacolo teatral/musicale unico: 'Beethoven in Vermont'. Scritto e diretto da Maria Letizia Compatangelo per il Trio Metamorphosi (Mauro Loguercio violino, Francesco Pepicelli violoncello e Angelo Pepicelli pianoforte), lo spettacolo vede i tre celebri musicisti esordire nel ruolo di attori-musicisti, in un'azione scenico musicale intrisa nei profondi ideali della creatività beethoveniana.
Un nuovo e inaspettato approdo per il Trio Metamorphosi che, fedele al proprio nome, non smette di mettersi in gioco alla costante ricerca di nuove prospettive artistiche.Beethoven in Vermont ripercorre l'inaugurazione del 'Marlboro Festival', nato nell'estate del 1951 all'indomani della Seconda Guerra Mondiale, per iniziativa di tre musicisti esuli dalla Germania: Adolf Busch, Hermann Busch e Rudolf Serkin. Per il concerto di apertura del festival, i fratelli Busch (impersonati rispettivamente da Mauro Loguercio e Francesco Pepicelli) con l'amico Rudolf Serkin (Angelo Pepicelli), dopo varie discussioni tra esecuzioni di brani e opinioni divergenti, decidono di inaugurare quella che sentono come "una scommessa che sintetizza la loro unione artistica e le loro vite, dal rifiuto del nazismo all'esilio volontario negli Stati Uniti" con Beethoven, il musicista portatore per eccellenza degli ideali di dialogo e fratellanza tra i popoli.Beethoven in Vermont rende omaggio a quella straordinaria esperienza, destinata a fare scuola e a diventare un essenziale punto di riferimento per la musica da camera nel mondo, immaginando lo scambio di idee musicali e umane tra i tre musicisti, rappresentanti della vecchia Europa, di fronte ai loro giovani allievi americani, fino alla scelta finale di Beethoven.Nel singolare intreccio di musica eseguita e di recitazione, lo spettacolo si dispiega in un teatro di suoni e di voci offrendosi come un nuovo format sperimentale, dove il mondo del concertismo classico si combina con quello del teatro.Il 18 ottobre sarà la volta di 'Piani Incrociati', un'avvincente sfida tra generi, con protagonisti due musicisti eccezionali che si alterneranno alla tastiera del pianoforte. Il 9 novembre l'ultimo appuntamento del Festival, 'Duo Al Quadrato'. Un secondo, avvincente appuntamento nel segno della sfida tra linguaggi musicali, una "Battle" a colpi di note. Quattro fuoriclasse, specialisti assoluti nei repertori presentati per questa occasione, si sfideranno in un entusiasmante confronto stilistico.