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Sanremo, seconda serata: ascolti pazzeschi. Fedez lancia una bomba, Angelo Duro resta in mutande

In testa nella classifica generale resta Marco Mengoni, secondi Colapesce e Dimartino e terza Madame. Morandi si presenta con la scopa in mano ed esorcizza la sfuriata di Blanco cantando "Grazie dei Fiori"

 

Per una volta sembrava che al Festival filasse tutto liscio e che dopo i fuochi d’artificio del debutto con il presidente della Repubblica, Benigni e la sfuriata di Blanco la serata si avviasse verso una tranquilla e rassicurante gara di look e canzoni. E invece ci ha pensato Fedez, poco prima della mezzanotte, a bombardare il Festival direttamente dalla nave ormeggiata davanti a Sanremo con un free style micidiale e soprattutto non concordato preventivamente con la Rai. Nel suo rap ci passano un po’ tutti, sembra l’Avvelenata di Guccini versione 2.0: “È il ritorno del coglione sulla traccia ma è quello a cui nessuno lo ha mai detto in faccia”, annuncia tra le note. E poi affonda, colpo su colpo: “Sono Napoleone con la sindrome del nano, decido io quando venire, bro, me lo preparo come Matteo Messina Denaro”.

Ascolti pazzeschi, 7 punti di share in più dell'anno scorso

E anche stavolta gli ascolti volano: 10 milioni 545 mila gli spettatori che hanno seguito ieri in media su Rai1 la seconda serata del Festival di Sanremo. La share è pari al 62.3%, ben 7 punti in più rispetto alla seconda serata dell’anno scorso che però in termini assoluti fatto segnare in media 11 milioni 320 mila spettatori.

Fedez strappa la foto del viceministro Bignami vestito da nazista 

Ma torniamo al bombardamento di Fedez. Vestito di nero e in versione biondo platino continua il suo dissing: “Secondo a Sanremo con la vittoria dei Maneskin, frate non sei primo in niente se sei primo in Fimi perché nella vita tutto ha un prezzo pure gli streaming”. Poi la butta sul politico: “Se Rosa Chemical va a Sanremo scoppian le liti, forse è meglio il viceministro vestito da Hitler. (il riferimento è a Galeazzo Bignami, ndr) “Purtroppo l’aborto è un diritto”, non l’ho detto io ma l’ha detto un ministro (il riferimento è alla ministra per le Pari Opportunità Eugenia Roccella, ndr), a pestarne di merde sono un esperto, a volte sparo cazzate ai quattro venti ma non lo faccio a spese dei contribuenti”. Insomma, Fedez si prende la sua rivincita sulla Rai che aveva cercato di censurarlo al Primo Maggio di due anni fa ed erano stati giorni di polemiche, retroscena e accuse incrociate. Ci passa anche il Codacons, ovviamente, con il quale da anni ha aperta una battaglia legale fatta di querele e contro-querele: "Ciao Codacons, guarda come mi diverto",  Chiude con un passaggio sul tumore che lo ha colpito un anno fa: “sì  vabbé sdrammatizziamo, ho avuto il cancro e come un vero duro sono andato in tele e ho pianto”. E il ricordo di Gianluca Vialli che gli ha dato la forza di combattere conclude l’invettiva con un bacio rivolto al cielo. Amadeus torna sul palco tutto sorridente e gli dà appuntamento per la serata dei duetti. Probabilmente nel retropalco non ha sentito il contenuto della canzone di Fedez, ma di sicuro se ne parlerà i prossimi giorni anche perché lo stesso rapper  annuncia: “Mi assumo completamente la responsabilità di ciò che ho detto”.

I tre assi nella manica di Amadeus

Tornando allo spettacolo, la serata decolla subito grazie ai tre leoni della musica italiana.  Amadeus gioca i suoi tre assi e, come sempre, ci azzecca. Gianni Morandi, Massimo Ranieri e Al Bano mandano in delirio l'Ariston con una serie impressionante di hit senza tempo, come "Andavo a cento all'ora", "Se bruciasse la città", "Mattino", "Rose rosse", "Scende la pioggia", "Felicità", "Perdere l'amore", "Uno su mille", "E' la mia vita". E chissà in quanti, tra i cantanti in gara, sentendo quelle tre ugole eterne si sono seriamente preoccupati per l'impossibile confronto. Lo riassume bene un tweet: "Povero chi canta dopo questi tre".  

La Fagnani non fa poker

Il quarto asso invece non fa poker: la Belva Fagnani depone per qualche ora le unghie in borsetta (le sfodererà verso l'una del mattino con un'intervista poco "graffiante" ad Amadeus e Morandi) e si gioca la carta della simpatia, che però, va detto, non è il suo forte. Quella dell’eleganza le riesce sicuramente meglio, così come quella dell’impegno che concentra in pochi minuti dedicando il suo monologo ai ragazzi del carcere minorile di Nisida. “Che devo dirgli ad Amadeus? Digli che rubare non è il mestiere mio”, dice uno. E un altro: “Perché una rissa col coltello in tasca? Era come dire: guardatemi”. I racconti portati sul palco dalla giornalista e conduttrice si susseguono: “Sono cresciuto nervoso, arrabbiato, chi fa le cose per rabbia non ha paura di morire. Non siamo animali, non siamo bestie, non siamo killer per sempre”. Il racconto è incisivo quando parlano i ragazzi, ma risulta un po’ didascalico quando la Fagnani si rivolge a uno Stato troppo assente nelle periferie: “Uno Stato che dovrebbe essere seducente come la criminalità”.

Le lacrime di J-Ax, la trasgressione di Rosa Chemical

In gara, stasera c’è la più attesa del Festival, the Voice Giorgia e l’emozione è palpabile anche per una regina come lei che canta ma non incanta la giuria della sala stampa che la piazza solo al quinto posto. Tenere le lacrime del duro rapper J-Ax che si commuove come un bimbo per l’amicizia ritrovata con Dj-Jad. C’è pure Madame, preceduta dalle polemiche per l’accusa di aver falsificato il green pass. La sua canzone è bella "tanto tanto tanto tanto", come ripete allo sfinimento, già al primo ascolto  e si piazza al secondo posto della classifica della serata. Chiude il cerchio delle polemiche Rosa Chemical che dal palco lancia un messaggio importante: “Vorrei dedicare questa canzone a chi almeno una volta nella vita si è sentito sbagliato, invece era semplicemente diverso”.  Prima di esibirsi, agitando le sue lunghissime e colorate unghie, ringrazia Amadeus per le parole spese in sua difesa dopo che era finito nel mirino di una deputata di Fratelli d'Italia che ha definito la sua presenza a Sanremo "uno spot al gender fluid".

Il politicamente scorretto di Angelo Duro

Dopo la bomba Fedez, a fine serata arriva il politicamente scorretto di Angelo Duro che fa l’elogio della puttana e della sua funzione sociale. Amadeus avvisa: chi non vuole ascoltare cambi canale o spenga la televisione. E, in effetti, non sono cose da orecchie sensibili. Duro è urticante, scorretto, lascia attoniti. Ribalta tutti i canoni delle regole sociali. “Io ho un lavoro, vendo libri e riempio i teatri. I miei amici laureati? Fanno i contadini perché sono voluti restare nella loro terra, e ora la zappano, è umiliante perché la zappano da laureati”. “Mio fratello maggiore? Ha sbagliato tutto, lui si è sposato io no, ha avuto figli io no”. “La gente? E’ convinta di trasgredire invece è omologata. Io sono trasgressivo: non ho tatuaggi, sono astemio e ho una fidanzata da 14 anni e sto con la stessa ragazza perché la tradisco e glielo dico”. E qui parte l’elogio della puttana: “L’uomo per quei cinque secondi di orgasmo sfascia tutto, la famiglia, la moglie, i figli. E allora non è meglio per le mogli accettare che vada a puttane? Non è meglio invece di scopare con la tua migliore amica?”. Quindi “siete voi donne che trasformate le amiche in puttane e invece dovreste far diventare le puttane vostre amiche…” Capito? E Duro, dito medio alzato di entrambe l mani, se na va. Torna Amadeus e chiosa: "Qui finisce la mia carriera".

E dire che la serata era iniziata con Morandi che brandiva la scopa e che nel tentativo di esorcizzare il vandalismo di Blanco si era messo a cantare "Grazie dei Fiori".

Questa la classifica provvisoria, sulla base del voto della sala stampa alla fine della seconda serata: Colapesce Dimartino, Madame, Tananai, Lazza, Giorgia, Rosa Chemical, Paola e Chiara, Levante, Articolo 31, Modà, LDA, Will, Shari, Sethu. 

Questa la prima classifica generale dei 28 artisti in gara al festival di Sanremo, dopo le prime due serate votate dalla sala stampa: Marco Mengoni, Colapesce Dimartino, Madame, Tananai, Elodie, Coma_cose, Lazza, Giorgia, Rosa Chemical, Ultimo, Leo Gassmann, Mara Sattei, Colla Zio, Paola e Chiara, Cugini di Campagna, Levante, Mr. Rain, Articolo 31, Gianluca Grignani, Ariete, Moda', gIANMARIA, Olly, LDA, Will, Anna Oxa, Shari, Sethu. 

Cinzia Marongiudi Cinzia Marongiu, inviata a Sanremo   
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