Emis Killa celebra 15 anni di carriera tra freestyle e writer
Milano, 10 lug. (askanews) - E' uno dei nomi più celebri della scena rap milanese, fin da giovanissimo ha dimostrato nelle rap battle di essere un mago del freestyle e ora festaggia 15 anni di carriera con EM15, lo speciale live show di Emis Killa il 2 settembre 2024 a Fiera Milano Live. "Allora, a EM15 ci sarà oltre che un gran concerto, ci sarà un momento dedicato al freestyle, ci sarà un vero e proprio contest di freestyle con dei concorrenti fortissimi che inviterò personalmente e ci sarà anche uno spazio dedicato al writing, quindi metteremo dei pannelli che poi verranno dipinti dai writers".Una grande festa della cultura hip hop come tiene a precisare, e come in ogni festa ci saranno tanti ospiti, alcuni già annunciati, tra questi: Sfera Ebbasta, Rhove, Neima Ezza, Massimo Pericolo, Paky, Jake La Furia, Kid Yugi, J-Ax, Salmo, Lazza e Geolier.
Ma ne arriveranno altri. "Sarà un concerto celebrativo, quindi suonerò tutte quelle che sono le hit più importanti del mio percorso e alcune delle collaborazioni più significative della mia carriera".Si preannuncia un concerto tutto da cantare, anche perchè Emis Killa si può considerare il punto di unione tra la prima generazione di rapper italiani e la nuova scena. "Perché soprattutto all'inizio della propria carriera essere genuini è importante per essere se stessi e per affermarsi oggi poi ci sono migliaia di artisti che fanno questa musica e è facile somigliare a qualcun altro quando invece non emuli nessuno e fai le cose a modo tuo nel bene e nel male sarai riconoscibile per farti notare nel mucchio questa cosa è troppo importante poi puoi anche omologare un pochino senza esagerare e magari andare incontro un po' alle tendenze di mercato però mantenendo il tuo stile ma inizialmente devi essere proprio nudo e crudo per come sei tu".Il rapporto con Milano e il rap arriva dagli esordi al muretto di San Babila, poi negli anni Emis Killa ha conciliato testi più duri a brani più pop senza perdere la "rabbia" e la determinazione di chi si è fatto da solo rimanendo fedele a se stesso. "Per me il rap è prima di tutto musica da intrattenimento quindi uno può anche non parlare di niente purché sia bravo a farlo".