Dargen D’Amico di nuovo a Sanremo tra migrazione, famiglia, Morricone, cani e porci
Il cantante di origini siciliane torna a Sanremo dopo il successo di "Come si balla" del 2022 con "Onda alta" e con un nuovo album
Il cantante di origini siciliane torna a Sanremo dopo il successo di Come si balla del 2022 con Onda alta e con un nuovo album Ciao America. “Punto alla cassa dritta e alla contaminazione”. Dargen D’Amico vuole far ballare il pubblico di Sanremo anche quest’anno con il brano Onda alta. Ma in maniera un po’ diversa rispetto al 2022, quando ha spopolato con la sua Come si balla. Dargen punta alla “cassa dritta” raccontando però le sue radici e quelle dei suoi conterranei siciliani, dove la parola “migrazione” era all’ordine del giorno.
Il nuovo disco di Dargen D’Amico Ciao America
Dietro quei vestiti estrosi, quegli occhiali scuri ma colorati, e quello spirito leggero, c’è un artista che nel suo nuovo album (Ciao America appena uscito per ora senza il brano sanremese) racconta uno spaccato di questi giorni, fa una fotografia delle sue origini e del mondo attuale, fatto di poche certezze, molti dubbi e contraddizioni dolorose. Il file rouge “è appunto il nomadismo a 360°, il mio e quello degli altri”, dice Dargen durante la presentazione serale del suo disco. “Dal punto di vista musicale “seguo le sensazioni, non mi pongo troppe domande”, dice, “l’album è meno organico rispetto al precedente”.
I legami familiari nel nuovo disco e l’emigrazione
“Ciao America tratta di legami famigliari”, spiega il cantante, “rappresenta un capitolo della mia gioventù quando in vacanza in Sicilia si parlava con rispetto dei parenti emigrati. Si leggevano brani delle loro lettere. Quel momento lo etichettavo come 'Ciao America'. E nello stesso tempo affronto un argomento attuale”.
L’Italia? “Un paese immobile”
E Dargen parla anche l’immobilismo dell’Italia. “Vedendo immobilismo ne prendo atto e lo comunico attraverso la musica”, dice, “l’immobilismo caratterizza l’Italia da 30 anni. Vedo che c’è grande confusione perché non vogliamo considerare i problemi in modo globale, è convinto il cantante, “affrontiamo i problemi contingenti e non quelli del futuro, i giovanissimi che cosa si ritroveranno tra 30 o 40 anni? Non si parla di previsioni. La fotografia è di un paese al tramonto”.
Sanremo 2024? “Un inno a cani e porci, tra cui ci sono io”
A Sanremo con Onda alta punta alla casa dritta. Come faranno molti altri colleghi sul palco dell’Ariston. S"pero che questa onda riesca a trascinare tutti", dice, “ho un rapporto quasi terapeutico con la cassa dritta. È un modo per lasciarsi andare. Sono felice che anche altri colleghi si lascino andare". Dargen farà un omaggio a Ennio Morricone nella serata delle cover. “Canterò alcuni testi delle mie canzoni sulla sua musica". E infine dice la sua sul Sanremo di quest’anno: “Sarà un inno alla varietà, ai cani e ai porci, tra cui ci sono in mezzo anche io", sorride, "non avrei mai pensato di fare musica, ero convinto che avrei scritto per il cinema italiano. Il cinema però non era così convinto”.