Applausi al Lirico Cagliari per ritorno di Renzetti
(ANSA) - CAGLIARI, 04 GIU - Un pubblico caloroso ha salutato ieri sera il ritorno dopo due anni sul podio cagliaritano di Donato Renzetti. Grande protagonista al Teatro Lirico di Cagliari, il talentuoso e apprezzato direttore ha espresso tutta la poetica della sua gestualità e delle sue qualità tecniche nell' esecuzione di un repertorio dal forte pathos. In programma le pagine di capolavori assoluti di compositori russi: l' Aleksandr Nevskij, cantata per mezzosoprano, di Prokof'ev, colonna sonora del film di Sergej Eisenstein sull'eroe nazionale russo che ha aperto il concerto sinfonico corale e l'altrettanto celebre e amatissimo "Quadri di un'esposizione" di Musorgskij orchestrata da Ravel.
Nel ruolo di mezzosoprano solista si è esibita Natalia Gavrilan. Il coro - preparato da Giovanni Andreoli - penalizzato dal plexiglas e dalle mascherine - è stato impegnato nella bellissima cantata di Prokof'ev. La seconda parte del programma si apre con la magnifica prestazione dell'orchestra con in evidenza la prima tromba di Vinicio Allegrini, nel famoso solo iniziale, il tema della promenade. Di particolare pregio la bacchetta di Renzetti nell'evidenziare attraverso le note i diversi momenti musicali descrittivi della passeggiata lungo la esposizione dei "Quadri". Da "Gnomus" e lungo il percorso fino a " La Grande porta di Kiev" che chiude con la sua maestosità il concerto. Il maestro abruzzese ha ricreato appieno l'atmosfera e il valore descrittivo di questa partitura. Palpabile la grande intesa tra l' Orchestra del Teatro Lirico di Cagliari e il direttore Renzetti, consolidata nel tempo da tante e belle produzioni, da concerti a opere fino all' ultima tournée a New York. E dove, oltre alla prassi esecutiva si percepisce una grande affinità elettiva tra le prime parti e il maestro. Particolarmente evidente l' omaggio al direttore da parte di tutta la compagine orchestrale coinvolta musicalmente e affettivamente. Termina con una vera ovazione. Il pubblico riserva sentiti e ripetuti applausi al maestro, alle masse artistiche e alla musica russa. (ANSA). .