[L'intervista] Venezi: "Le mie eroine in musica e perché voglio essere chiamata direttore, non direttrice"
Faccia a faccia con il Direttore d'orchestra, alla vigilia del concerto con musiche di Mozart e Beethoven, e dell'uscita del suo album "Heroines"
Il 1° dicembre è protagonista dell'Autunno in musica del Teatro Lirico di Cagliari, di cui dirige l'orchestra su partiture di Mozart e Beethoven. Il 3 esce il suo nuovo album intitolato Heroines. Un viaggio fra le eroine e antieroine cantate e musicate dalla grande tradizione classica, operistica e del musical. Beatrice Venezi è conosciuta dal grande pubblico tv per la sua partecipazione alla selezione dei nuovi artisti poi in gara a Sanremo, nei format con la conduzione di Amadeus. Qui la sua competenza è emersa in tutta la sua portata, capace di discutere di musica colta come di pop, di elettronica e sperimentazione. Era la diretta emenazione del suo percorso di ed esperienza come direttore d'orchestra: dal diploma a Siena fino alle masterclass e specializzazioni al Conservatorio di Milano, fino alle direzioni della Armenian State Youth Symphony Orchestra, poi dell'Orchestra della Toscana e dell'Orchestra da Camera Milano Classica. Quindi la Nuova Orchestra Scarlatti Young e il titolo di Direttore Principale. Ed è così che Beatrice Venezi vuole essere chiamata: Direttore, non Direttora o Direttrice, e Maestro. Le sue dichiarazioni su questo punto le hanno attirato addosso gli strali del politically correct e i processi per direttissima dei giudici da social network e opinionisti di quotidiani e siti. Ma in questa scelta c'è tutt'altro che la voglia di sminuire la dignità femminile. Di tutto questo abbiamo parlato nella videointervista.