Ultimo torna a Sanremo. "La sfuriata per il 2° posto? Vi dico cosa ne penso"
Il cantante, grande favorito della prossima edizione del Festival, chiarisce: "Non vado per far pace, ma per chiudere un cerchio"
Un ritorno all'Ariston che non passa inosservato è quello di Ultimo, all'anagrafe Niccolò Moriconi, vecchia conoscenza "turbolenta" nonché tra i favoritissimi insieme a Marco Mengoni. "Torno a Sanremo, dopo averci pensato a lungo. E' un momento di grande esposizione per me e potevo fare le cose anche diversamente. Ma dopo "Il ballo delle incertezze" (con cui vinse tra i Giovani nel 2018) e "I tuoi particolari" (arrivo secondo e sbotto perché la sala stampa gli preferì Mahmood), l'anno successivo, ndr) con "Alba" vado a chiudere un cerchio, quello della mia crescita artistica, e a mettermi in gioco. Crescita incredibile dato che in sette anni di carriera ha collezionato ben 73 tra dischi d'oro e di platino
"Non vado a Sanremo per fare pace col Festival"
Bene inteso, il suo rientro non c'entra con quello che successe qualche anno fa. "Non vado per fare pace con il festival, perché non ho avuto nessun problema", dice il cantautore 26enne, prima di aggiungere: "Il passato è passato, non sono pentito né vado fiero di quello che successe nel 2019". Il brano - "che mi è venuto incontro mentre ero alle Eolie" - "è una rinascita, un guardarsi dentro per poter ricominciare. Lo sforzo di superare i limiti, quelli che ci mettiamo prima di tutto noi stessi. Tutti abbiamo un'alba dentro, basta solo guardare". Un po' diverso dalla sua produzione precedente, ammette lui stesso perché "parla alla mia parte più nascosta e profonda". "Alba apre", dandogli anche il titolo, il nuovo progetto discografico di Ultimo, il secondo prodotto dalla sua etichetta Ultimo Records. Uscirà il 17 febbraio, la settimana successiva al festival. E' il frutto di un anno di viaggi e di emozioni del cantautore, scritto tra Roma, la Sicilia, Los Angeles, Londra.
L'arte come una missione
"Un disco che mi fa sentire fiero". "Fiero di aver scritto tutto, testo e musiche, e di continuare ad aver voglia di farlo. E' un fuoco che ho dentro e il disco è una sorta di flusso di coscienza in musica. E' come se le canzoni fossero venute a me spontaneamente", spiega. Come La pioggia di Londra, arrivata guardando fuori dalla sua finestra londinese e nella quale ha concretizzato la sua idea della città, o Nuvole in Testa, che con quel "tu non sai quello c'ho dentro" diventa un urlo liberatorio, potente e impattante. Le Solite Paure, "sorella gemella di 'Sogni appesi'", diventa manifesto di come Ultimo viva la sua arte come "una 'missione". "Lo so bene, dovrei avere anch'io una vita, ma ho scelto di usar la mia per crearne una collettiva", canta, "perché sento un senso di responsabilità nei confronti delle persone che mi scrivono quanto le mie canzoni li abbiano fatti stare meglio". Joker è nata invece dalla suggestione successiva alla visione del film, con protagonista Joaquin Phoenix. "Anche lui un 'ultimo', sentivo il bisogno di prenderne le parti. Se fosse stato aiutato, avrebbe potuto farcela".Nel nuovo brano c'è un cambiamento tangibile
"Rispetto all'ultimo disco "Solo", Alba va in direzioni diverse nei testi e nelle tematiche. C'è un cambiamento tangibile anche nel sound: è più etereo, per la necessità di provare cose nuove. Non è un concept album, ma ogni brano ha il suo posto". Un sound che guarda anche agli stadi della prossima estate: il tour Ultimo Stadi 2023 - La Favola Continua…, per il quale sono già stati venduti oltre 250mila biglietti, partirà dallo Stadio Teghil di Lignano Sabbiadoro il 1 luglio (data zero), per proseguire all'Olimpico di Roma il 7 (sold out), 8 (sold out) e 10 e si concluderà allo Stadio San Siro di Milano, il 17 e 18 luglio. "Un progetto che arriva fino al 2024".