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Tiziano Ferro e il divorzio che fa male da morire per i figli: perché non li può portare in Italia

In Italia non c’è una legge che protegga i bambini delle coppie omogenitoriali: e le cose potrebbero persino peggiorare

Maria Elena Pistuddidi M.E.P.   

"Sere nere" attendono Tiziano Ferro, che ha comunicato con un post su Instagram la fine del suo matrimonio con Victor Allen, l’imprenditore americano che aveva sposato nel luglio 2019. Il cantante ha rivelato di aver avviato le pratiche per il divorzio dopo una “dolorosa separazione” e di dover rinunciare agli impegni professionali per stare vicino ai suoi due figli, Margherita e Andreas, nati nel febbraio 2022 presumibilmente grazie alla gestazione per altri. “Non posso lasciarli, e non posso portarli con me in Italia. Per questo, con grande tristezza, sono costretto a disdire gli impegni presi con voi e con Mondadori per presentare il mio primo romanzo: un appuntamento che attendevo da una vita”, ha scritto Ferro, chiedendo rispetto e comprensione per il suo momento buio.

vedi anche-> Il messaggio in cui il cantante annuncia il divorzio

Perché non può portare i figli in Italia

Ma qual è il motivo per cui Tiziano Ferro non può portare i suoi figli in Italia? La ragione è che nel nostro paese le coppie omogenitoriali non sono tutelate per legge. La gestazione per altri, cioè la pratica che prevede che una donna porti avanti una gravidanza per conto di altri, è vietata dalla legge 40 del 2004 sulla procreazione medicalmente assistita. Chiunque la realizza, organizza o pubblicizza è punito con la reclusione da 3 mesi a 2 anni e la multa da 600mila a un milione di euro. Inoltre, in Italia non è riconosciuta la filiazione dei bambini nati all’estero tramite gestazione per altri. Questo significa che i figli di Tiziano Ferro e Victor Allen non hanno alcun legame giuridico con i loro genitori intenzionali e non possono ottenere la cittadinanza italiana. Se il cantante li portasse in Italia, rischierebbe di essere accusato di sottrazione di minori o di falsa dichiarazione di stato civile.

Lo stepchild adption

Per diventare padre, uno dei due genitori dovrebbe effettuare la stepchild adoption. Ovvero l’adozione in casi particolari introdotta dalla legge n.184 del 1983 per tutelare il diritto del minore alla famiglia in situazioni che non avrebbero consentito di giungere all’adozione piena. Dopo la nascita con la maternità surrogata i figli vengono trascritti nel certificato dello stato con i nomi dei due padri. Anche se alcuni riportano soltanto il genitore biologico. In Italia il certificato con due padri non viene trascritto e riconosciuto. Quello con il genitore biologico viene trascritto soltanto con il suo nome.

Perché non ha fatto il passaporto ai suoi figli

Tiziano Ferro aveva spiegato anche perché non ha fatto il passaporto italiano ai figli: “Se stanno male, solo io posso andare al pronto soccorso perché Victor non risulta sul passaporto, il che è una cosa aberrante. Al di là dell’essere d’accordo o meno, della morale, di un senso di colpa costruito a tavolino, ho sempre pensato che i miei diritti non tolgano nulla a quelli degli altri. Quando poi questa cosa prende una faccia, che è quella dei tuoi bimbi, è allora che ti ferisce” . E ancora: “Per questo non gli ho ancora fatto il passaporto italiano anche se ne hanno diritto, forse lo farò più avanti, o lo faranno loro. Tanto a farli entrare col passaporto italiano avrebbero solo svantaggi, mentre da americani son tranquillo, so che se vengo in tour Victor può prendersi cura di loro… È una cosa che può sembrare stupida, e invece mi fa soffrire da morire” .

Le cose potrebbero peggiorare se

La situazione di Tiziano Ferro potrebbe peggiorare se venisse approvata la proposta di legge presentata da Fratelli d’Italia, Forza Italia e Lega, che mira a rendere la gestazione per altri un reato universale, ovvero perseguibile anche se commesso all’estero. In questo caso, Tiziano Ferro e Victor Allen potrebbero essere processati in Italia per aver fatto ricorso alla gestazione per altri negli Stati Uniti, dove la pratica è consentita in alcuni stati. La proposta di legge ha suscitato molte polemiche e critiche da parte delle associazioni che si occupano dei diritti delle persone omosessuali e delle famiglie arcobaleno. Alcune di queste hanno presentato una controproposta di legge che prevede la regolamentazione della gestazione per altri in forma altruistica, cioè senza compenso economico per la donna gestante.

La questione della gestazione per altri è ancora molto dibattuta

Mentre alcuni paesi come il Canada, il Regno Unito e l’Olanda la consentono solo in forma altruistica, altri come l’India, il Nepal e la Thailandia l’hanno vietata dopo averla permessa anche in forma commerciale. Altri ancora come la Spagna, la Francia e la Germania la proibiscono del tutto.

Maria Elena Pistuddidi M.E.P.   
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