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"Drogata e stuprata": Lauren, Kanye West e il filo horror con i White Party di P. Diddy

La Pisciotta, ex assistente di West sarebbe stata stordita e abusata mentre l'altra star del rap guardava. I due rapper legati, centinaia le denunce

Cristiano Sanna Martinidi Cristiano Sanna Martini   

Party "bianchi" e anime nere. E il colore della pelle c'entra poco, perché se lo scandalo partito dalla mole di denunce legate ai white party si concentra sulla sinistra figura di Sean "P. Diddy" Combs, è nero e drammatico il filo che lega il rapper a moltissimi personaggi celebri e ora al già discusso Kanye West. L'ex marito di Kim Kardashian, altro peso massimo dell'hip hop americano, già discusso per i suoi umori bipolari e le sortite pubbliche estreme con la "moglie in mostra" Bianca Censori è nei guai dopo la denuncia dell'ex assistente Lauren Pisciotta. Vedremo come questo nuovo fronte si collega allo scandalo P.Diddy-White Party, per cui Combs è atteso a processo il prossimo maggio.

La resa dei conti fra Lauren e il capo Kanye West

Lauren Pisciotta è stata assunta nel 2021 da Kanye West per collaborare con lui nel lavoro al marchio di moda Yeezy. Vistosa, esuberante, era anche una content creator dai temi decisamente sexy su OnlyFans, ha raccontato che West le propose un compenso da 1 milione di dollari l'anno per essere a sua disposizione 24 ore su 24, togliendo di mezzo l'impegno di lei sul social a pagamento. Lo scorso 8 ottobre, la Pisciotta ha depositato denuncia contro West presso il Tribunale di Los Angeles, accusandolo di averla stordita con una droga, per poi abusare di lei mentre in un ufficio lì vicino P. Diddy assisteva impassibile al presunto stupro. Pisciotta ha anche indicato in Kanye West la persona che partecipava a fornire a Diddy le donne per gli eccessi dei White Party. Come già accaduto per la precedente ondata di rese dei conti mediante il MeToo, la Pisciotta accusa West di aver attirato altre donne nelle sue aziende, usando fama e potere per poi approfittarne a scopo sessuale (gli abusi sarebbero avvenuti in uno studio di registrazione di Santa Monica, dove la Pisciotta sarebbe stata stordita e violentata, ma gli episodi sotto inchiesta sarebbero avvenuti anche in hotel di lusso come il Nobu Ryokan Malibu, il Beverly Hills Waldorf Astoria e il San Ysidro Ranch a Montecito). Pisciotta ha incluso nella sua denuncia una serie di screenshot di chat con Ye, come gli amici soprannominano Kanye West, dove usa toni sessisti e antisemiti. Su questo conteranno le eventuali perizie, dato che Kanye è affetto da sindrome bipolare. Ed eccoci P. Diddy la cui posizione si aggrava.

Le feste "selvagge" di Sean Combs

Se lo scandalo dei White Party (dall'obbligo di vestirsi di bianco imposto a tutti gli ospiti) non è paragonabile al MeToo, è perché fra le vittime non ci sarebbero solo donne, ma anche uomini e ragazzini. Le denunce contro Sean "P. Diddy" Combs, ex superstar del rap, hanno raggiunto il centinaio e mettono nei guai il mondo dello spettacolo americano, dato che a quelle feste faroniche, selvagge, drogate e spesso degenerate in orge anche contro la volontà dei partecipanti partecipavano il big di Hollywood e della musica. Leonardo DiCaprio era fra gli ospiti più frequenti, come Paris Hilton, come ancora Justin Bieber. C'erano ancora le sorelle Kardashian, Beyoncé e Jay-Z, il campione di football americano Tom Brady e le top model Emily Ratajkowski e Winnie Harlow, Jennifer Lopez che per due anni è stata compagna di P. Diddy fino a una festa culminata in una sparatoria per cui entrambi furono arrestati. La lista sarebbe molto più lunga, perché le "feste bianche" di Diddy erano diventate un must dei divi dello spettacolo, e c'era chi arriva a offire fino a 5 milioni di dollari per parteciparvi, senza garanzia di riuscire ad esserci. Nelle scorse 24 ore altre sei denunce sono arrivate contro P. Diddy, sporte da due donne e quattro uomini, anche minorenni all'epoca dei fatti.

Vittima o carnefice anche lui? Justin Bieber e il passato che ritorna

Le accuse sono sempre le stesse: drogare le vittime o metterle in soggezione con minacce, e poi molestarle e violentarle. Fra le celebrità che spiccano in questa storia dai contorni orribili ma i cui dettagli sono tutti da vagliare, c'è Justin Bieber, che fu lanciato da Diddy e che oggi è sconvolto per il ritorno a galla di quei fatti del passato, mentre voci incontrollate lo descrivono alternativamente come vittima del rapper o complice delle sue violenze. P. Diddy resta in carcere, il suo arresto con l'accusa di tratta di esseri umani a scopo sessuale è dello scorso 14 settembre. Andrà a processo il 5 maggio prossimo, ironia della sorte, stessa data del Met Gala, ritenuto oggi il party più ambito ed esclusivo del mondo. 

 

Cristiano Sanna Martinidi Cristiano Sanna Martini   
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