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La rinascita di Anna Tatangelo: "La crisi, l'amore, la musica. A chi devo dire grazie"

“Stare con se stessi è una bella scuola di vita perché ti insegna a reagire. Ovviamente devi passare attraverso momenti di sconforto, di debolezza, di fragilità. Poi però ti scopri più forte di prima": da quando aveva solo 15 anni è nell'occhio del ciclone mediatico: "Quanti pregiudizi, quante falsità. Oggi ho imparato a non subire e a fregarmene"

Cinzia Marongiudi Cinzia Marongiu   
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La seconda parte della videointervista ad Anna Tatangelo
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Ti porge la mano e con un sorriso si presenta così: “Piacere, pregiudizio”. Scherza Anna Tatangelo alla fine di una lunga intervista (qui l’abbiamo divisa in due parti) nella quale si è messa a nudo, con sincerità e umiltà ma anche con l’orgoglio di rivendicare se stessa e la persona che è diventata, nonostante il dolore. Anzi, grazie soprattutto al dolore. “Negli anni passati avrei potuto presentarmi così perché su di me sono sempre stati fatti giudizi affrettati, a volte maligni. E raccontate tante falsità”.

Essere al centro dell’attenzione mediatica da quando si hanno 15 anni e si è molto bella ha il suo prezzo. E Anna, che poco più che bambina ha vinto il Festival di Sanremo Giovani scoprendo subito croci e delizie del successo, quel prezzo l’ha pagato fino in fondo. Anche perché al successo si è subito accompagnato il gossip per la sua storia d’amore con Gigi D’Alessio, più grande, più famoso e pure già sposato. Lui nel frattempo era diventato compagno di lavoro e poi nella vita, infine padre del loro bimbo, e poi ancora partner in crisi, fino alla separazione di due anni fa per poi ritrovarsi ancora al suo fianco. Così oggi che di anni ne ha 32, l’Anna che si riaffaccia sulla scena musicale con un nuovo disco e addirittura l’ottava partecipazione a Sanremo, è davvero una donna nuova che ha finalmente imparato a convivere con se stessa e proprio per questo a fregarsene di ciò che dicono gli altri.

“Stare con se stessi è una bella scuola di vita perché ti insegna a reagire. Ovviamente devi passare attraverso momenti di sconforto, di debolezza, di fragilità. Poi arriva il momento in cui ti rialzi ma quando finalmente riesci a farlo ti riscopri più forte di prima. E magari scovi degli angoli del tuo carattere che non sospettavi di avere. Un esempio? Io oggi se una cosa non mi sta bene, lo dico. Subito. Prima ingoiavo. E andavo di mal di stomaco e di gaviscon”.

A Sanremo arriva con “Le nostre anime di notte”, un pezzo scritto da Lorenzo Vizzini che racconta la storia di una coppia che dopo tante incomprensioni e frasi non dette si ritrova, complice la notte. E così come è evidente che niente potrà tornare mai uguale a prima, è altrettanto evidente che, al di là di tutti gli errori commessi e delle direzioni che prenderà il futuro, sarà impossibile per entrambi perdersi. Impossibile non leggerci la sua storia d’amore con Gigi D’Alessio. Impossibile non chiederle “chi te l’ha fatto fare?”, perché tanto è ovvio che le domande si appunteranno tutte lì. E la sua risposta è rivelatrice: “Questa canzone non è stata scritta a tavolino ma è semplicemente capitata in un momento particolare della mia vita. E ho pensato: perché mi devo precludere la possibilità di cantarla? A me ha emozionato subito, mi ci sono ritrovata in pieno. Poi certo è ovvio che scatterà la domanda sulla vita privata o il pirla che ti farà la battutina. Però ‘sti cavoli. Non può esistere che le canzoni creino una sorta di distacco o di paura nel raccontarsi. Devi sentirti libero. E quando acquisisci questa voglia di viverti le cose con una libertà e una consapevolezza diversa a quel punto la scelta viene da sé: ok, io canto ciò in cui credo”.

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La nuova Anna si presenta in jeans e sneakers senza perdere un briciolo in fascino e bellezza: “A volte sui social mi chiedono: ma chi sei tu? E citando due mie canzoni, dicono: “La ragazza di periferia” o “Muchacha”? In realtà io sono ragazza di periferia, sono muchacha, sono una mamma, sono varie donne E sfido qualsiasi donna a non giocare con la propria sensualità. Così come sfido qualsiasi donna a non stare a casa in tuta senza trucco e con i capelli raccolti e a giocare con il figlio. Anche io sono passata dalle sopracciglia troppo sottili al trucco troppo pesante. Sono passata anch’io dal fare interviste col tacco 15 e invece oggi sono in jeans maglietta. Tante persone, soprattutto tanti giornalisti, mi hanno sempre giudicata non ricordandosi che magari avevo 18 o 19 anni e che a quell’età lì hai tante insicurezze che invece possono sembrare spavalderia o narcisismo. Ma è una maschera”.

Nel disco in uscita l’8 febbraio che si intitola “La fortuna sia con me”, proprio come una delle 11 tracce che lo compongono, si sente la mano di grandi autori come Giovanni Caccamo che firma ben tre pezzi o come Giuseppe Anastasi. Ma si sente soprattutto che Anna da interprete sempre tecnicamente perfetta e ineccepibile si è trasformata in protagonista emozionata ed emozionante di ciò che canta, . E perfino la voce sembra nuova. Uguale nella precisione e nella potenza ma diversa nella spontaneità.

Anna Tatangelo (32 anni) durante l'intervista concessa a Tiscali.it alla vigilia di Sanremo 2019.

“La mia è una ripartenza. Dopo 4 anni di silenzio e dopo aver affrontato la solitudine. La mia storia (con Gigi, ndr) è una storia importante perché ha abbracciato più di metà della mia vita. E quando ti ritrovi da sola con un bambino in una casa nuova e con tante responsabilità, a cominciare dal non farti vedere triste da tuo figlio, cerchi non fargli pesare nulla e tiri fuori le unghie. Ma poi certo quando lui era a scuola magari mi ritrovavo sul letto, al buio, cercando di dormire senza riuscirci. La mia più grande fortuna è stata la famiglia che mi è stata vicina senza tanti discorsi, senza giudicare. A quel punto mi sono rialzata sentendomi quasi una statua. Più tosta e più forte che mai”.

La domanda diretta e inevitabile su Gigi D’Alessio arriva alla fine. Compagno ritrovato nella vita ma, almeno per il momento, perso nel lavoro visto che in questo disco lui non appare nemmeno come autore. Lei ci sorride sopra: “Quando ci siamo separati, la mia priorità è stata tagliare ogni ponte nella vita pratica. Dalle piccole cose come il commercialista in comune all’arrangiatore che stimo tantissimo. Per me Gigi è una persona molto importante ma è stato necessario prendere le distanze perché prima dovevamo capirci e ritrovarci per poterci amare più forti di prima. Oggi siamo due persone diverse. E magari c’è pure una stima diversa. Non c’è più la ragazzina, ma c’è una donna”.

 

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