Ivana Spagna e Nuzzle, la seconda vita di Easy Lady diventata "T'Amo, T'Amo T'Amo". Un nuovo successo
Lui la sente su TikTok, si innamora del pezzo e della voce, poi scopre chi è l'artista. ll pezzo esplode su Youtbube, è un nuovo inizio. L'intervista

A dicembre lei avrà 70 anni, lui ne ha 24. Ed è stato dall'incontro fra Ivana Spagna e Dj Nuzzle che uno dei brani italiani pop più fortunati di sempre, Easy Lady, è rinato a nuova vita. Era il 1986 quando Easy Lady divenne un martello dance e un tormentone di grandissimo successo, aprendo a Spagna il mercato internazionale che poi la vide salire al secondo posto della classifica britannica con Call Me, prima di andare a vincere Sanremo con Gente come noi. Da allora sono successe un sacco di altre cose, fra singoli, album e tour di successo. Ma ora torna Easy Lady, con un nuovo sound e un nuovo titolo: T'Amo, T'Amo, T'Amo. Già oltre cinque milioni di streaming su Youtube mentre decolla sulle altre piattaforme. Qui la nostra intervista alla nuova coppia della pop dance.
Un incontro, Spagna e Nuzzle, propriziato dalla madre del dj producer, è così?
Ivana Spagna - "Sì, ti ripeto proprio quel che Nuzzle mi raccontò. Disse alla mamma che aveva ascoltato un pezzo pazzesco e che sarebbe stato bellissimo metterci mano. Lei le rispose rivelandole titolo e artista di Easy Lady, da lì è nato il contatto fra noi, fino a lavorare insieme nello studio di registrazione di mio fratello a Verona".
Nuzzle - "Per la musica che amo io, un certo tipo di house e dance di impatto ma elegante, l'aver ascoltato Easy Lady è stato un innamoramento all'istante. Ho scoperto il brano su TikTok. Quando mia madre mi ha spiegato di cosa si trattava, ho contattato Ivana per lavorare assieme. Lo considero un sogno che si avvera".
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Ivana, torniamo indietro di un paio di decenni. Quando arrivò questo brano, e tu ti presentasti al pubblico con un look molto internazionale, fra punk e new wave.
Ivana Spagna - "Io già allora cantavo e scrivevo in inglese perché suonavo in appoggio ad altri artisti o con la band in cui stavo stabilmente, ci esibivamo e registravamo in quella lingua. Quando abbiamo pensato di provare a sfondare con una cosa tutta nostra, ecco arrivare Easy Lady. Io mi sono studiata il look e la pettinatura, compreso il taglio e quel colore particolare, tutto da me".
Cosa ricordi della reazione italiana di fronte al successo di Spagna?
Ivana Spagna - "Ho dovuto lottare con pregiudizi e scrollarmi di dosso un certo snobismo. La gente mi voleva bene, il pubblico che incontravo nelle discoteche o ai concerti era incuriosito. E io raccontavo un po' della mia gavetta come corista per artisti esteri. Ma la critica, i media, mi hanno sempre guardata con un occhio sospettoso. Ho fatto tutto da me, andando a cercarmi quella giacca, quei panta, a studiare il make up che è diventato un'icona. Ero giovane, c'era un'altra spensieratezza che mi spingeva ad andare avanti.
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Torniamo a Nuzzle: qual è il tuo approccio al suono elettronico e dance?
Nuzzle - "Io considero Skrillex il mio maestro assoluto, vengo dalla dubstep e ho sempre cercato di muovermi in quello stile. Ma in seguito mi sono aperto all'eurodance post Moroder e ai suoni anni Ottanta, ed è questo secondo versante che ho cercato di portare in T'Amo, T'Amo, T'Amo, la nuova Easy Lady".
Che accade a seguire? La risposta del pubblico c'è ed è importante. Vi vedremo assieme in un album o su palco?
Nuzzle - "Guardate, io lo ripeto: sto vivendo un sogno, e vorrei solo che durasse il più a lungo possibile".
Ivana Spagna - "A me non piace programmare troppo le cose. Io mi lascio trasportare dal flusso. Però vedo il pezzo entrare di nuovo nelle classifiche all'estero, mi piacerebbe proseguire con questo lavoro. Magari su altri brani? Un live con me alla voce e piano e lui ai groove e all'elettronica? Chissà".
