Gianluca Grignani: "Canto per mio padre, non vorrei gli scoppiasse il cuore"
Il cantautore sarà al festival di Sanremo con un brano dedicato al padre. Un'occasione, forse, per far pace con il suo passato
Gianluca Grignani torna sul palco dell'Ariston dopo 8 anni e lo fa con una canzone che ha un significato speciale. Per lui, per la sua maturità. Un brano che è anche un modo per far pace con il suo passato, con i suoi affetti, in particolare con suo padre. Che non vede da oltre 15 anni. Il titolo dice già tanto, "Quando ti manca il fiato". Si tratta di una ballad rock in perfetto stile Grignani, con un testo che è già un pugno nello stomaco. "Tu verrai o no al mio funerale" è la domanda che si fa il padre durante una telefonata. "È una canzone di cui è difficile parlare perché è una canzone che ha un testo tosto, ammette lui per primo in una lunga intervista al Corriere della Sera. Ci ho messo un po’ prima di decidere di cantarla e l’ho scritta tempo fa. Però è una canzone che bisogna avere le palle, o non averle, essere incosciente, per riuscire a cantarla".
"Non ha sentito la sua canzone. Non vorrei gli scoppiasse il cuore"
Grignani parla anche della separazione dei suoi genitori. All'epoca aveva 18 anni. "Era stata una separazione non gestita, ma non fra padre e madre quanto fra padre e figlio. Lui se ne è andato in maniera poco consona: ha messo in mezzo me. Mi sono sentito solo. Non aveva fatto le scelte che sto facendo io ad esempio". E rivela quali siano le sue paure: "Ho paura di essere simile a una persona che ha fatto errori e che non so se dovrei accusare o scusare. Allo stesso tempo mi manca la sua immagine. Quando mi incontro con l'altro suo figlio sento di avere delle radici . La differenza è che io so dire ti voglio bene e so abbracciare, i miei genitori non lo facevano". Trentadue anni dopo da quella separazione, Gianluca Grignani osserva le cose da un'altra punto di vista. La maturità del cantante si percepisce dalle sue parole: "Mio padre vive in Ungheria e non ci vediamo da 15 anni. Non ha ancora sentito la canzone e non vorrei che gli scoppiasse il cuore...".
"Non sarò mai un santo"
Il cantante, che oggi ha 50 anni parla anche della sua carriera e degli anni bui. "Prima di iniziare ero convinto che se il pubblico non mi avesse capito avrei mollato. Arrivai al Festival dopo la pubblicazione di "La mia storia fra le dita", che era stata capita ma non come volevo io: ebbe inizio quell'odissea che tutti dobbiamo attraversare per essere "l'Ulisse della nostra stessa vita". Talvolta Gianluca Grignani si è spinto oltre ai limiti e non fatica a riconoscerlo. "Non sono mai stato un santo e non lo sarò mai".