Festival Videoclip "ImaginAction": il più grande drive-in di sempre

Forlì, 27 ago. (askanews) - Al via a Forlì, all'aeroporto "Luigi Ridolfi", la quarta edizione di ImaginAction, il Festival internazionale del videoclip: tre serate di musica e cinema, fino a sabato 29 agosto, in quello che è già stato definito il più grande drive-in allestito per l'occasione. A causa del Covid-19, infatti, la kermesse non si tiene in piazza come nelle scorse edizioni, ma nello spazio dell'aeroporto dove gli spettatori potranno gustarsi il festival a bordo della propria auto, in un vero e proprio drive-in, per una capienza massima di 488 vetture, (4 persone al massimo per ciascuna auto).Stasera va in scena la prima puntata; sul maxi-palco saliranno: Pierdavide Carone, Noemi, Marco Masini e Mario Biondi. Una serata nel segno di Lucio Dalla: viene infatti presentato in anteprima il video inedito e ufficiale di "Futura" dell'artista bolognese.
"E' una grandissima emozione - commenta ad askanews Noemi - è un ImaginAction 2020 post pandemia che rappresenta un'occasione di incontro con il pubblico, la possibilità di suonare che quest'anno è stata giustamente ridotta all'osso. Io sono molto emozionata, sono contenta perché amo la musica, amo il cinema e i videoclip (ho diretto alcuni miei videoclip e mi sono divertita molto), non vedo l'ora di incontrare il pubblico e potermi sfogare"."Lucio Dalla? Lo amo da sempre, è riuscito a portare il funky, il soul, il jazz all'interno della musica italiana con delle melodie bellissime", prosegue Noemi che si esibisce in "Domani", "Vuoto a perdere" e "Sono solo parole" con Fabrizio Moro in collegamento.Cantare in un immenso drive-in è "suggestivo, molto divertente", dice Pierdavide Carone, che si esibisce in "Forza e coraggio" il suo nuovo singolo. "Per chi è della mia generazione, che ha vissuto il drive in nel mito dell'America Anni Cinquanta, stasera sarà come essere dentro una cosa che hai tanto idealizzato, grazie al cinema, è stimolante. Questo strano mestiere che facciamo non smette mai di stupire"."E' sempre una bella emozione testimoniare la grandezza di un artista e di un uomo come Lucio Dalla - prosegue Carone - avevo 23 anni scarsi e non pensavo neanche di essere in grado di stare nello stesso studio di registrazione con Lucio Dalla; lui mi ha prodotto l'album e mi ha diretto al Festival di Sanremo. Quindi ogni volta che viene omaggiato Lucio, rispondo presente perché credo sia giusto ricordarlo anche alle generazioni future, perché sennò si rischia di perdere la memoria storica, oltre che di Lucio, del cantautorato italiano in generale. Potersi ricordare che Lucio Dalla c'è stato nel mondo è fondamentale e sono orgoglioso di poterlo fare". (segue).