Caffè, mafia e spaghetti: all'Eurovision arriva la parodia dell'Italia, ma noi non sappiamo ancora chi "siamo"
Mentre il Bel Paese non ha ancora confermato il suo rappresentante alla kermesse internazionae, l'Estonia manda Tommy Cash con una canzone in italiano piena di stereotipi

Caffè espresso, stereotipi a gogo e un pizzico di provocazione dal grande Nord: mentre l'Italia post-Sanremo naviga ancora a vista sulla rotta dell'Eurovision 2025, l'Estonia ci serve una tazzina bella calda di ironia musicale. Un paradosso tutto italiano che sa di espresso freddo: il Paese che ha inventato il Festival più chiacchierato d'Europa si fa beffare da un rapper estone che, armato di italiano maccheronico e ritmi dance, si prepara a conquistare il palco di Ginevra con una canzone che è già un manifesto di "italianità" vista dall'estero. Tommy Cash, pseudonimo di Thomas Tammemets, porterà sul palco di Ginevra "Caffè Espresso", un brano che è già destinato a far discutere, un vero e proprio tormentone a "spese nostre".
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Tormentone a "spese nostre"
La canzone, vincitrice dell'Eesti Laul (il contest nazionale estone), è un concentrato di stereotipi sull'Italia che oscilla tra l'omaggio e la presa in giro. Con un ritmo dance decisamente gradevole, Tommy Cash si produce in un italiano maccheronico mescolato all'inglese, creando quello che potrebbe diventare un tormentone indimenticabile e decisamente a nostre spese. Il testo, infatti, è un catalogo completo dei luoghi comuni più abusati sul nostro Paese: dal caffè espresso come rituale quotidiano e quasi sacrale, all'ostentazione del lusso più sfacciato e chiassoso, passando per case enormi e gioielli scintillanti, fino ad arrivare persino a riferimenti, neanche troppo velati, alla mafia ("I work around the clocko, that's why I'm sweating like a mafioso"). Non manca nemmeno il riferimento agli spaghetti, perché quando si parla di stereotipi, sembra quasi che ci sia una regola non scritta che impone di non limitarsi.
Si prefigura un caso diplomatico-musicale
Questa situazione solleva inevitabilmente interrogativi interessanti e a cui, forse, non siamo ancora pronti a dare una risposta univoca: mentre noi italiani siamo ancora impegnati in profonde riflessioni e, diciamocelo, anche in tentennamenti estenuanti sulla nostra partecipazione all'Eurovision, altri Paesi non solo hanno già deciso con largo anticipo, ma si permettono persino di costruire la loro presenza scenica e la loro performance sulla parodia della nostra cultura. Tommy Cash, artista noto in patria per il suo approccio satirico e per la sua capacità di provocare, ha creato un brano che potrebbe trasformarsi in un vero e proprio caso diplomatico-musicale. La domanda sorge spontanea: come reagirà il pubblico italiano a questo "omaggio" condito con un'abbondante spolverata di stereotipi triti e ritriti?
Ancora più paradossale la location: la "neutrale" Svizzera
A rendere il tutto ancora più paradossale è la location scelta per l'edizione 2025 dell'Eurovision Song Contest: la "neutrale" Svizzera, precisamente Ginevra. L'Italia si presenterà (forse) con un brano ancora tutto da confermare, mentre dovrà inevitabilmente confrontarsi con una sua caricatura, colorata e chiassosa, proveniente direttamente dal Baltico. Una situazione che, ancora una volta, evidenzia come la macchina organizzativa italiana fatichi enormemente a tenere il passo con la rapidità e l'efficienza dimostrate da altri Paesi partecipanti, e come, a volte, la nostra eccessiva auto-analisi possa trasformarsi in un boomerang.