Cremonini, 45 giorni da solo in Alaska poi l'incontro magico con Elisa: "Aspettavo l'aurora nella tendina arancione"
Dall'Alaska ai Caraibi, il viaggio spirituale di Cesare Cremonini nel suo nuovo album. Collaborazioni esclusive con Elisa e Luca Carboni in un disco che ridefinisce il cantautorato italiano contemporaneo. Scopri il dietro le quinte su Disney+
Dalla Vespa che sfrecciava per le strade di Bologna alle distese ghiacciate dell'Alaska. Cesare Cremonini, l'artista che vent'anni fa conquistava l'Italia con i Lùnapop, torna con un album che segna una profonda evoluzione artistica e personale: "Alaska Baby" (in uscita il 29 novembre). Un viaggio introspettivo che trasforma il vuoto creativo in una rinascita musicale.
45 giorni tra i ghiacci dell'Alaska
Il nuovo progetto discografico nasce da un'esperienza trasformativa: 45 giorni in completa solitudine tra i ghiacci dell'Alaska. "Mi alzavo la mattina, attraversavo il salotto, guardavo fuori oltre la nebbia aspettando il sole come un segno", racconta Cremonini, descrivendo quei momenti di profonda connessione con la natura. Un'esperienza culminata nell'incontro magico con l'aurora boreale, momento catartico immortalato nel docufilm in arrivo su Disney+ a dicembre.
Poi i Caraibi
Il percorso creativo non si è limitato alle terre ghiacciate del nord. Dopo il trionfale concerto a Imola, dove ha radunato 70.000 persone nel "parco giochi di Vasco", l'artista ha intrapreso un viaggio che lo ha portato da Antigua nei Caraibi fino a Nashville, la culla della musica country. Qui, sulla tomba di Johnny Cash e June Carter, ha cercato "la verità dell'amore che diventa musica e viceversa".
Da San Luca Carboni
L'album si arricchisce di collaborazioni prestigiose che ne amplificano il valore artistico. Con Elisa, che Cremonini definisce "una divinità artistica della quale sono innamorato platonicamente in maniera profonda", nasce "Aurore Boreali". Con Luca Carboni si trasforma in un omaggio alla loro Bologna, con la basilica di San Luca come sfondo ispiratore.
Al magico incontro con Elisa
Il duetto con Elisa in "Aurore Boreali", è nato in circostanze quasi magiche. "Mentre pensavo al pezzo Aurore boreali, ho ricevuto un messaggio di Elisa che mi proponeva una canzone. È stata una carezza", racconta Cremonini in un'intervista a La Stampa, rievocando quel momento speciale. "Fu la sera che ero da solo, in mezzo alla neve, con una tendina arancione ad aspettare l'aurora. C'era una quiete incredibile". Il dialogo tra i due artisti si è sviluppato in modo naturale e toccante: attraverso un videomessaggio, lei si è preoccupata per la sua incolumità, chiedendogli se avesse paura degli orsi. "La sua canzone mi ha elevato. È l'incontro di due voci che si sposano alla perfezione", confessa il cantautore. La partnership con Luca Carboni si trasforma invece in un omaggio alla loro Bologna, con la basilica di San Luca come sfondo ispiratore