"Forse striscerò ma non mi fermerò": le immagini shock di Celine Dion alle prese con la malattia
La diva si lascia filmare anche nei momenti più drammatici, nel documentario "I Am: Celine Dion" in onda su Prime Video. Le immagini lasciano ammutoliti

La voce di Celine, quell'incanto mondiale che ogni volta lascia a bocca aperta milioni di persone. Le stesse che comprano i suoi album e affollano i suoi concerti. Sempre più rari e problematici negli ultimi anni, quando è arrivata una malattia che irrigidisce il corpo, lo storce, lo riempie di spasmi dolorosi consumandole le energie in grida strozzate di sofferenza che segnano proprio la sua meravigliosa voce. Attorno i fisioterapisti, i terapisti del dolore, gli psicologi. Gli immunologi. La "bestia" nel corpo di Dion non si ferma. E non si ferma la lotta di lei per restare persona, donna, artista. Così sincera da affidare al documentario I Am: Celine Dion le immagini shock dei momenti peggiori delle sue giornate. Quando la meravigliosa voce di My Heart Will Go On si incrina in una serie di lamenti rochi che sono la testimonianza di una sofferenza senza censura.
Le molte lotte di una donna speciale
Energie da gestire al millesimo, quelle che Celine Dion ha a disposizione. Perché come spiega lei stessa nel documentario in onda su Amazon Prime, prodotto da Sony Music Vision e diretto Irene Taylor, l'iper stimolazione del corpo influisce sulla malattia, la Sindrome dell'uomo rigido, con cui l'artista canadese multiplatino combatte da anni. Il filmato non risparmia nulla: le immagini di Celine col corpo piegato dalla malattia, riversa su un lato, a stringere la mano ai terapisti per far capire loro quanto sia intenso il dolore dell'ennesima crisi di spasmi. Il momento in cui la crisi passa, fino alla prossima, e in quella pausa arriva l'imbarazzo per qualcosa che sei diventata, che non puoi fermare, che ti ruba ogni volta un pezzo di dignità e ti brucia le energie. Ma prevale l'animo combattente, Dion lo dice, struccata, provata, con addosso un accappatoio: "Io camminerò, striscerò, ma non mi fermerò".
Una vita che non ha mai potuto essere normale
Corpo asciutto e minuto, voce di una bellezza quasi ultraterrena, vita dura e segnata da decisioni importanti e difficili, e dai lutti, quella di Celine Dion. Nessum applauso di folle oceaniche, nessuno speciale tv su di te o film in cui vieni celebrata come superstar possono cancellare le perdite della tua vita. Anno terribile il 2016 per Celine Dion, quando ha perso a causa di un tumore prima il marito René Angelil e poco dopo, per la stessa malattia, il fratello Daniel. Nel 2020 la morte della madre Therese. Quindi l'arrivo della Sindrome del'uomo rigido. Nel mezzo decisioni importanti, come i due figli avuti con fecondazione in vitro da embrioni congelati in azoto liquido anni prima. La sua voce canta ancora, ma è flebile, gentilissima come un soffio fra una crisi dolorosa e l'altra. E le immagini del documentario lasciano ammutoliti, di fronte a una vita che non ha mai potuto essere normale.