Giovanna Botteri: "Sì, sarò tra le donne del Festival." Poi detta le sue condizioni
La giornalista, inviata del Tg1 si aggiunge alla lista degli ospiti della settantunesima edizione della kermesse sanremese
"Non so cantare però sono uguale a Naomi Campbell, per questo mi hanno chiamato”. Giovanna Botteri, conferma scherzando che sarà protagonista in una delle serate del festival di Sanremo, accanto ad Amadeus, ma tiene subito a precisare che cosa non ci si dovrà aspettare da lei. Niente fronzoli, discese dalle scale da diva e consuetudini ormai accostate a qualsivoglia esemplare del genere femminile che calchi il celebre palcoscenico. Anche perché, la celebre inviata del Tg1, vittima diversi mesi fa di un episodio di body shaming, ha ben altre qualità da mostrare e soprattutto tante esperienze da raccontare.
Non so fare niente se non il mio lavoro
“Scherzi a parte – spiega dopo il simpatico accostamento alla Venere Nera – io non so fare niente, se non fare il mio lavoro. Quindi credo che mi abbiano chiamato per raccontare di come, dalla Cina, io abbia vissuto l’inizio della pandemia. L’anno scorso, mentre in Italia andava in onda Sanremo, in Cina io ero già in lockdown“, aggiunge la giornalista che dopo il festival tornerà certamente in Cina e che sta solo "aspettando che si sblocchino alcune situazioni dei voli e del visto”.Senza fronzoli, filtri, pizzi e merletti ma non per questo rilassata e serena sul compito che la aspetta: “A me fa tremare i polsi una serata di gala, quasi più di un servizio sotto un bombardamento. Già sono in pensiero per i miei capelli e per l’abbigliamento".
Ma detta le sue condizioni ed è irremovibile
E allora va bene fare la prima donna sul palco, ma su una cosa Giovanna Botteri è stata chiarissima: “Non aspettatevi il tacco 12 e l’abito lungo, è più facile che salga sul palco in mimetica”. Insomma, onde nutrire false speranze la giornalista chiarisce che tipo di look indosserà nella serata che la vedrà protagonista. Di certo sobrio, soprattutto che rispecchi la sua natura di donna semplice e abituata a sostenere "palcoscenici" di gran lunga più impegnativi.
