La truffa subita e il buco da 70 mila euro. Lo scenario attorno alla morte di Alex Benedetti
Una ristrutturazione immobiliare finita male, i soldi bruciati, il direttore di Virgin Radio aveva accennato alla cosa con alcuni confidenti. Si indaga

La cautela resta d'obbligo, ma sono stati alcuni testimoni sentiti dagli inquirenti poco dopo il volo mortale di Alex Benedetti, dal suo ufficio di direttore di Virgin Radio a Milano, a riferire come Benedetti avesse parlato di una truffa legata all'immobiliare da lui subita. E' questa la ragione che lo ha spinto a togliersi la vita, sequenza purtroppo immortalata dalle telecamere di sicurezza vagliate dalle forze dell'ordine? L'ipotesi prende corpo, non è l'unica e al momento non del tutto risolutiva.
ll bonus, la decisione di ristrutturare, i guai
Alex Bendetti, come ben riassunto sul Corriere della Sera, aveva deciso di approfittare del bonus 110 e di impegnare 150 mila euro nella ristrutturazione di una sua villetta nelle campagne presso il parco del Ticino. Lavori affidati ad un'azienda con base in Sardegna, per i quali aveva sborsato 70 mila euro e si era impegnato a corrispondere altre tre tranche in base all'avanzamento dei lavori. Peccato che il costruttore non abbia mai completato i lavori, fino all'intervento del Tribunale e alla messa in liquidazione dell'azienda. Benedetti si sarebbe dunque trovato con un cantiere aperto e un buco da decine di migliaia di euro. La ragione della sua disperazione finale? Non c'è certezza ma questa è molto più di un'ipotesi. Ma si continua a scavare negli ultimi mesi di vita del direttore di Virgin Radio, sulle circostanze, sulle frequentazioni.
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