Arisa: "Io, esteta ed estetista. I problemi? Noi della Basilicata ci adattiamo a tutto"
Il cambiamento fa parte del mio modo di essere. Ho bisogno di vedermi diversa. È come se sentirmi diversa mi dia un altro punto di vista. Cerco anche di spiegarlo alla mia psicologa ma non è facile"


“Il cambiamento fa parte del mio modo di essere. Io cambio continuamente; ho bisogno di vedermi diversa. Sono un’esteta e un’estetista. È come se sentirmi diversa mi dia un altro punto di vista. In pratica, finisce che mi immedesimo in chi ho accanto. Lo so, è un po’ strano: cerco anche di spiegarlo alla mia psicologa ma non è facile”.
Una, cento, mille Arisa. Quando la incontri non sai mai quale delle tante Rosalba Pippa (questo il suo vero nome) ti troverai di fronte. E anche questa volta Arisa, a pochi giorni dal ritorno al Festival di Sanremo, non tradisce le aspettative presentandosi con un nuovo look con capelli lunghi ma anche raccontandosi con quella disarmante sincerità, che oltre a essere il suo primo grande successo che l’ha rivelata al pubblico e le ha permesso di vincere il primo dei due Festival di Sanremo (uno tra i Giovani e l’altro tra i big), è anche il suo marchio di fabbrica. “Che Rosalba sono oggi? Citando Tiziano Ferro, direi che ho scoperto che l’amore è una cosa semplice. Se con una persona stai bene, vuol dire che stai bene. Se ci sono troppe cose che non vanno, allora bisogna prenderne atto e agire. Il tempo è poco per essere felici. E non lo possiamo sprecare. Dobbiamo usarlo per essere felici e per rendere felici gli altri. Non è peccato”.
Arriva al suo settimo Festival con una canzone scritta per lei da Gigi D’Alessio, “Potevi fare di più”, che è il racconto di un momento di liberazione da una relazione tossica, è la storia di una donna che cerca la forza di dire basta ai continui tentativi di tenere in piedi un amore finito. Inevitabile pensare che sia autobiografica. E lei infatti conferma: “C'è la mia storia, ma c'è la storia di tutti. Quando ho ascoltato il brano per la prima volta ho sentito una grandissima verità. E io ho bisogno di cantare cose autentiche per sentirle mie. La canzone è il riflesso di quello che sono oggi. Un messaggio? Imparare ad amare se stessi, per riconoscere l'amore degli altri. Oggi ho capito di poter fare a meno di tutto tranne che di me stessa".

Il brano farà parte del nuovo disco di Arisa che uscirà in primavera e che segna un’altra ripartenza come indipendente con Believe. "Oggi finalmente mi sento padrona della mia musica. prima non avrei potuto esserlo, ero inesperta e non in grado”, racconta Arisa che attualmente è anche impegnata come insegnante nella scuola di Amici di Maria De Filippi: “Mi ci dedico tanto. Sono molto contenta del lavoro che stiamo facendo con questi ragazzi”. “Ora sono più coraggiosa e mi butto sulle cose. Se penso che un brano scritto da me sia bello, non mi vergogno più di portarlo avanti e di far conoscere il mio vero stile".
In quanto al Festival blindato di quest’anno, Arisa che all’Ariston è di casa avendo anche co-condotto Sanremo, sfodera tutta la sua positività: “Non vedo l’ora che si riparta a gonfie vele. Nel frattempo facciamo quello che c’è, io penso di essere sulla Terra per cantare. Questo è il mio compito, E non vedo l’ora di riprendere: la voce ha bisogno di uscire, di esprimersi”, dice con pragmatismo tipicamente femminile. “Quest'anno Sanremo si preannuncia con tante difficoltà, ma andiamo a fare il nostro lavoro e ci adatteremo. Tirarsi indietro sarebbe stato un errore e ce la metteremo tutta per fare grande festa e rallegrare gli italiani. Certo la calca in strada e il pubblico in sala mancheranno tanto, mi mancherà guardare negli occhi le persone per sapere se li sto rendendo felici o meno". Il palco e ancora di più la libertà di cantare è ciò che più le è mancato in questi mesi di fermo degli spettacoli dal vivo. " I live streaming? Un'idea bellissima, un modo per sconfiggere le minacce esterne e per dire ci siamo, andiamo avanti. Vengo dalla Basilicata, dove ci si adatta un po’ a tutto".