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Alex Britti nella trappola degli spioni: così l'ex suocero ha cercato di incastrarlo con la droga

Rivelazioni esclusive sul tentativo di screditare Alex Britti: dall'accesso illegale ai database alle intercettazioni compromettenti. L'ex suocero sotto accusa nell'inchiesta della DDA di Milano."

di Tiscali Spettacoli   

Volevano screditarlo per poter avere la meglio nella causa di separazione. Nuove inquietanti rivelazioni emergono dall'inchiesta sui dati rubati che coinvolge l'agenzia investigativa Equalize, accusata di raccogliere e utilizzare informazioni riservate per spiare e screditare personaggi pubblici. Tra le vittime di questi loschi intrighi, secondo gli inquirenti, vi sarebbe appunto anche il noto cantautore Alex Britti. Ma veniamo ai fatti.

Il ricorso ad Equalize

Stando alle indagini, l'ex suocero del noto chitarrista, Fulvio Pravadelli, avrebbe fatto ricorso ai servizi di Equalize per ottenere materiale compromettente sul genero, al fine di trarne vantaggi nella disputa legale per l'affidamento del figlio. Una vicenda dalle tinte fosche, che si inserisce all'interno di una più ampia inchiesta condotta dalla Procura di Milano, con il coinvolgimento della Direzione Distrettuale Antimafia (Dda) e della Direzione Nazionale Antimafia (Dna).

L'inchiesta sugli "spioni"

L'agenzia Equalize, guidata da Carmine Gallo e Samuele Calamucci, sarebbe accusata di aver effettuato accessi illegali a banche dati strategiche, spiando non solo celebrità, ma anche politici, giornalisti e sportivi. Tra le tecniche utilizzate, vi sarebbero intercettazioni telefoniche, pedinamenti e perfino tentativi di inscenare fermi di polizia ai danni del cantante. Obiettivo: dimostrare magari l'uso di stupefacenti e rovinare la sua reputazione ai fini della causa che lo vede opposto alla sua ex moglie.

Le intercettazioni shock

Secondo le ricostruzioni, Pravadelli, ex manager di Publitalia e figura di spicco della Veneranda Fabbrica del Duomo, avrebbe richiesto l'intervento di Equalize per trovare appunto delle prove in grado di screditare Alex Britti. Dalle conversazioni intercettate, emerge che i membri dell'agenzia investigativa discutevano di come reperire elementi negativi sul passato del cantante, persino risalenti a una vecchia vicenda legata a un'accusa di droga del 1991.

Coinvolto Vittorio Brumotti

Inoltre, gli inquirenti riportano che Equalize avrebbe anche tentato di coinvolgere Vittorio Brumotti, l'inviato di "Striscia la Notizia" noto per il suo impegno nella lotta alle piazze di spaccio, con l'obiettivo di ottenere una registrazione che potesse essere utilizzata per infangare la reputazione di Britti. Tuttavia, a quanto pare, il cantante non avrebbe confessato nulla di compromettente, se non qualche episodio di consumo di "spinelli" prima dei concerti, ritenuto però insufficiente per i piani dei membri di Equalize.

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