La musica come un balsamo sui lividi del Covid: Still Life e il trionfo al Premio Parodi

Il duo proveniente da Barcellona fa messe di premi con la splendida "Tempo". Molto bene anche Alessio Arena, Maria Mazzotta e Stefania Secci Rosa

Gli Still Life: il 13mo Premio Parodi è soprattutto loro (foto di Gianfilippo Masserano)
Gli Still Life: il 13mo Premio Parodi è soprattutto loro (foto di Gianfilippo Masserano)

E' come quando hai tenuto stretta nel pugno una molla per troppo tempo. Alla fine il pugno si apre, un po' per volta, e tutta l'energia compressa della molla schizza via. Ritrovare la musica dal vivo, in un contesto da vero concerto e di fronte alla musica stessa nella sua dimensione migliore, cioè le produzioni originali, fa questo effetto. E permette di dimenticare per un po' di ore stanchezze e lividi lasciati da un anno di Covid-19 e dalle sue conseguenze. Questo per raccontare le sensazioni di ritrovare un vero teatro (seppure occupato solo da giurati e addetti ai lavori, con mascherine e distanziamento) e musicisti di talento e con autentica passione per questo mestiere nella XIII edizione del Premio Parodi. Da cui sono usciti trionfatori gli Still Life.

Tutti i premiati

"Se un giorno qualcuno chiede di me/Digli che il dolore è già giunto alla fine/Volo lontano come per magia" canta in portoghese l'incantevole Margherita Abita, sostenuta dalla grande tecnica e musicalità del violino di Joao Antonio Neto Da Silva. Il lutto e la privazione se ne vanno, spazzati via dall'incanto artistico. Culture e percorsi che si intrecciano e diventano suono comune. Il loro pezzo Tempo è un autentico haiku musicale, un gioiellino di essenzialità, delicatezza ed emozione, ha fatto il pieno di premi: vincitori assoluti, al duo Still Life sono andati pure il premio dei ragazzi, il premio D'Aponte, quello per la migliore musica e il miglior interprete. Questi gli altri premi: a Maria Mazzotta (già nel Canzoniere Grecanico Salentino) e alla sua struggente ballata Nun me lassare è andato il premio della giuria internazionale. Nel brano, un verso che non si dimentica: "E se impazzendo immagino di abbracciarti, tu riscaldami"

L'intensità delle proposte che va oltre i cliché della world music

Molto bene anche Alessio Arena, che lavora anche nell'editoria e come narratore, e che a una voce chiara ed emozionante unisce grande cura del testo nel cantare Los Ninos Que Volan per tutti i bambini senza patria, con i sogni spezzati e che pure si muovono verso sogni nuovi. Anche lui con campo base creativo a Barcellona, come gli Stll Life, e vincitore del premio degli artisti in gara, quello per il miglior testo e il premio della critica. Sua anche la migliore interpretazione di un brano di Andrea Parodi (Ninna noa) davvero splendida. A Stefania Secci Rosa e al brano Macca il premio per il miglior arrangiamento. Giusto citare tutti gli artisti visti in gara live al Teatro Si 'e boi di Selargius: Ars Nova Napoli con Canzone della vela, Eleonora Bordonaro con Ramu Siccu, Elena D'Ascenzo con Nennella, i Kalascima con Ballamundi, Danilo Ruggero con Li Malivuci.

Se anche la world musica, come il pop, comincia a soffrire di troppa adesione a certi cliché espressivi, c'è sempre la forza della singola proposta, l'intensità del talento che la esprime, a confermarne la bellezza. Vedi come l'organettista Pierpaolo Vacca, ospite speciale del Premio Parodi, ha dimostrato di conoscere le forme della tradizione musicale, reinventandole e modernizzandole con un mix di tecnica e lirismo davvero di alto livello. Il Premio Parodi, con la direzione generale di Valentina Casalena e quella artistica di Elena Ledda, condotto da Ottavio Nieddu e Gianmaurizio Foderaro, assegna ogni anno questi premi: al vincitore un sostegno economico di 2500 euro, un tour di otto concerti sostenuto dal bando del Nuovoimaie, la partecipazione live a una serie di festival gemellati col Parodi. Al vincitore del premio della critica viene garantita la produzione di un videoclip originale.