La Notte della Taranta diventa fluida: la rivoluzione di Dardust, Elodie e Mengoni
L'esorcismo musicale che anticamente guariva le giovani donne punte da un ragno misterioso è pronto a ipnotizzare la notte più lunga dell'estate. A dirigere musica, danze e contaminazione c'è Dardust: "Ero terrorizzato. Ma questa esperienza mi ha cambiato la vita"
Tutto è pronto per la notte più lunga dell’estate, la più ipnotica ed affascinante in quel suo mix unico di tradizione e ricerca, contaminazione tra generi musicali e antiche leggende che si inseguono fino alla notte dei tempi, quando le “tarantolate” erano delle giovani donne punte da un misterioso ragno capace di farle sprofondare in uno stato di isteria catatonica dal quale soltanto una danza frenetica al ritmo di pizzica riusciva a “liberarle”.
Una sorta di esorcismo musicale che grazie a questa manifestazione si è liberato di un antico stigma e che puntualmente viene celebrato ogni anno alla fine del mese di agosto nella lunga notte di Melpignano, dove la sterminata piazza a ridosso dell’ex convento degli agostiniani a pochi chilometri da Lecce, ospita fino a 150 mila persone in un concerto gratuito di oltre tre ore dove l’energia della musica e della danza rimbalza tra palco e pubblico. Ma quest’anno la Notte della Taranta, forte dei suoi primi 25 anni di vita e dopo due anni di digiuno dal pubblico, si annuncia ancora più rivoluzionaria visto che nei panni del maestro concertatore c’è Dardust, re Mida dell’elettronica e della contemporaneità che ha sposato in maniera totalizzante questo progetto che, parole sue, segnerà un prima e un dopo nella sua carriera musicale.
Dardust: "Ero terrorizzato. È un'esperienza che mi porterò nel cuore"
“Ero terrorizzato all’idea di approcciarmi alla “Notte della Taranta” perché ho grande rispetto per la tradizione. Questo è un contesto culturale lontano dai miei schemi e dai miei ascolti. Ma la verità è che mi sono innamorato di questa musica. Abbiamo lavorato dal novembre 2021 per un concerto di tre ore. C’è la pizzica al centro, ovviamente, ma non mancano le lingue e i tanti elementi che celebrano la tradizione”, racconta Dario Faini, vero nome di Dardust, durante la conferenza stampa di presentazione dell’evento, chiarendo da subito con quanto rispetto e devozione si è accostato a questa musica tradizionale salentina e ai suoi linguaggi. “Faremo un viaggio nello spazio e nel tempo, grazie a un grande lavoro di ricerca e di riscrittura di alcuni temi. Il risultato echeggerà di stili e tradizioni differenti, nei quali troveranno spazio anche i Chemicals Brothers, i Daft Punk e David Bowie. Questa è un’esperienza che mi porterò nel cuore per tutta la vita”.
La Notte della Taranta sarà "fluida"
Un’esperienza nella quale Dardust ha fortemente voluto accanto a sé un cast di stelle di prima grandezza capaci di dare un senso al termine “fluido” e al “Fluid Love” con il quale ha voluto connotare la Notte della Taranta del 2022, “artisti che stimo, che come me non amano le etichette e che sono capaci di andare al di là di ogni logica discografica a cominciare da Samuele Bersani, cantautore atipico che ha un tracciato creativo improntato alla libertà. E poi Elodie e Marco Mengoni che hanno ridisegnato il nuovo pop all’insegna della contaminazione. In quanto a Stromae voglio ricordare che il multiculturalismo è il suo punto di forza: nella sua musica ci sono echi del Sud Africa e del Sud America, del Nord Europa e del cantautorato francese. Infine, ho voluto Massimo Pericolo che nel circuito hip hop è outsider: la sua poetica che ha fatto tanto discutere ma lui è molto rispettato”.
Madame stavolta conduce la serata
Il tutto sarà condito dal suono incessante dei tamburelli e dalla musica dell’Orchestra Popolare della Notte della Taranta tra fiati e violini, fisarmoniche e percussioni ad accompagnare il ritmo del cuore. A condurre la serata saranno il giornalista e critico musicale Gino Castaldo e Madame, che proprio qui l’anno scorso ha rivistito il ruolo di maestro concertatore.
L'omaggio a Pier Paolo Pasolini
Tanti gli omaggi nella scaletta composta da 30 brani. Ma di certo il più sentito è quello a Pier Paolo Pasolini nel centenario della nascita: una suite scritta su tre passaggi del Canzoniere Italiano. Un’ode alle stelle rivisitata in chiave pizzicata con fascinazioni giapponesi in nome di una ricerca e di una contaminazione che qui nella Puglia salentina trovano ragione di esistere e forza per scommettere in un futuro capace di far rivivere la tradizione. La serata sarà trasmessa da Rai1 il prossimo 2 settembre a partire dalle 23,00.