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Gianni Morandi: "L'incidente mi ha cambiato. Bastavano sette secondi in più"

Torna a Sanremo l'eterno ragazzo della canzone italiana, con un carico di entusiasmo in più: "Ero bruciato dappertutto e ho fatto quasi un mese di ospedale. Senza quell'incidente non credo ci sarebbe stato un altro Festival"

Cinzia Marongiudi Cinzia Marongiu   

Un incidente che poteva costargli la vita. “Questione di sei o sette secondi” dice lui con un sorriso ma è facile indovinarne il brivido gelido che gli risale lungo su per la schiena al solo pensiero. “Sono caduto sul fuoco. È un attimo. Svieni e smetti di respirare, soffocato dal fumo”, ricorda ancora incredulo per essere invece qui a raccontarlo. Indenne. O quasi. Con quel tutore alla mano destra, proprio quel tutore che stava per costargli la squalifica ancora prima di essere sceso nell’arena, a ricordargli che la vita è un attimo. E, se possibile, a regalargli ancora più entusiasmo, più gratitudine, più voglia di andare avanti. “È successo il 11 marzo del 2021. Ero bruciato dappertutto, le mani, le gambe. Stavo per ustionarmi anche il viso”.

Gianni Morandi sembra lo stesso di sempre, quel concentrato di umiltà e disponibilità verso gli altri, di passioni e semplicità. Eppure qualcosa è cambiato. E anche lui lo ammette: “Sono dovuto rimanere 27 giorni in ospedale. Menomale che me la sono cavata. Ma credo che senza quell'incidente non ci sarebbe stato questo Festival perché non sarei andato all'ospedale e non avrei ricevuto la telefonata preoccupata di Jovanotti. Ci conoscevamo ma avevamo fatto poche cose insieme, giusto una volta con Fiorello in tv. Era molto impressionato per quello che mi era successo e anche perché mi aveva sentito un po’ giù. Così gli è venuta questa idea della canzone “L’allegria”. Me l’ha mandata, l’aveva scritta per cantarla ma mi ha detto che se l’avessi cantata io sarebbe stato anche meglio. L’ho ascoltata e mi è piaciuta subito. Per me è stata una specie di terapia. Quel pezzo ci ha ci ha portato a sentirci sempre più frequentemente. E così con Lorenzo poi è nata un’altra canzone, “Apri tutte le porte” che ora porto sul palco dell'Ariston”.

Un palco che Morandi conosce benissimo perché “ho gareggiato in diverse occasioni e una volta con Enrico Ruggeri e Umberto Tozzi ho pure vinto. E poi ci sono tornato da ospite e anche da conduttore. Ma venire in gara è più bello. Ci torno con l’entusiasmo di un debuttante. La gara è più divertente, più stimolante. Vivi tutto di più. Quello di Sanremo è un palco straordinario, che mi fa tornare bambino. A quando nel 1958 vidi per la prima volta Modugno che cantava “Volare”. Fu allora, credo, che decisi che cosa avrei voluto fare nella vita. C’era mezzo paese raccolto intorno a un televisore che si vedeva sfocato. In 64 anni non ho mai smesso di guardarlo”.

Morandi in questi giorni riprende il tour bruscamente interrotto due anni fa per la pandemia. È ripartito dalla sua Bologna. Lo attendono sei date fino al 17 febbraio, che sono anche “uno straordinario allenamento al Festival. Sai, hai sempre paura che magari ti manchi la voce all’ultimo. Io prima di salire sul palco ho sempre la tremarella. A darmi la spinta ancora una volta accanto a me ci sarà Anna”. In quanto al brano “ha un ritmo formidabile, che dà la carica. È un twist ricco di sonorità Motowon, un po’ alla Wilson Pickett. Non è la classica canzone di Sanremo. Mi piaceva l’idea di fare un pezzo più divertente, più ritmico: ne ho fatte troppe di canzoni melodiche con l'acuto finale, da “Non son degno di te” a “La fisarmonica”.

E poi? C’è anche un progetto che somiglia a una pazza idea: un tour con il rivale di sempre, che “in ealtà è un amico” Massimo Ranieri e con Al Bano. “A volte ci scherziamo sopra, saremmo il napoletano, il bolognese e il pugliese. Finora non siamo riusciti a organizzarlo perché c’è chi sta a teatro, chi all'estero, chi in tour. Ma magari un giorno si farà, vedremo". L'entusiasmo non gli mancherà di certo.

Cinzia Marongiudi Cinzia Marongiu   
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Le Rubriche

Andrea Giordano

Docente universitario, dopo 8 anni allo Ied Como, oggi insegna Cinematografia...

Emanuele Bigi

È cresciuto con la passione per il cinema che non lo ha mai mollato. È autore...

Cinzia Marongiu

Direttrice responsabile di Milleunadonna e di Tiscali Spettacoli, Cultura...

Maria Elena Pistuddi

Nata a Roma nel 1970, si è laureata in Scienze Politiche nel 1994. Dopo...

Camilla Soru

Cagliaritana, studi classici, giornalista pubblicista, ha intrapreso la carriera...

Cristiano Sanna Martini

In passato ha scritto per L’Unione Sarda, Il Sole 24 Ore, Cineforum, Rockstar...