Fedez: "Ho scoperto di avere un tumore al pancreas". Che cosa dicono i medici
Anche Chiara Ferragni mostra una foto di loro due abbracciati sul letto d'ospedale: "È stata scattata lunedì, il giorno prima della sua delicata operazione al pancreas. Eravamo spaventati per ogni cosa: la diagnosi, il intervento, la ripresa e per il futuro della nostra famiglia"
Tumore al pancreas. È questo il terribile verdetto che una settimana fa Fedez si è sentito annunciare dai medici. Non la demielinizzazione, dunque, di cui si era ipotizzato. Ma un cancro tra i più temibili perché generalmente colpisce senza dare nessun tipo di avvisaglia, se non quando è troppo tardi. Ma per fortuna non è questo il caso di Fedez che invece è stato operato e che ora si sta riprendendo. È lui stesso a comunicarlo tramite il suo seguitissimo account Instagram che viene immediatamente sommerso da oltre un milione di cuoricini e da decine di migliaia di incoraggiamenti. "Settimana scorsa ho scoperto di avere un raro tumore neuroendocrino del pancreas. Uno di quelli che se non li prendi per tempo non è un simpatico convivente da avere all'interno del proprio corpo”, scrive Federico Lucia.
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E aggiunge: “Motivo per il quale mi sono dovuto sottoporre a un intervento chirurgico durato 6 ore per asportarmi una parte del pancreas (tumore compreso)". Il rapper accompagna le sue parole con una serie di immagini: eccolo in piedi vicino al letto d'ospedale, con le dita alzate; eccolo abbracciato con l’amata Chiara Ferragni sul letto del San Raffaele; eccolo mentre mostra la lunga cicatrice in pancia: "A due giorni dall'intervento sto bene e non vedo l'ora di tornare a casa dai miei figli. Ci vorrà un po'".
Ed è proprio al piccolo Leone che Fedez dedica un breve video che condivide nelle sue storie: si vede il bambino intento a mostrargli il regalo fatto con le sue manine per il papà che sta per andare in ospedale. Quando Leone legge il messaggio, l’emozione è troppo forte per Fedez che scoppia a piangere, mentre il video viene interrotto. Il post di Fedez continua così: "Grazie ai medici, chirurghi e infermieri che mi sono stati accanto in questi giorni intensi. Un grazie immenso anche per tutti i messaggi di supporto e di positività che mi avete fatto arrivare. Vi voglio bene. Federico".
Le reazioni: non solo Chiara Ferragni
Anche Chiara racconta suo social la settimana particolare dopo la diagnosi, momento dopo momento e rivela: "La maggior parte di questo tempo mi è sembrato sfocato: era come se il tempo si fosse fermato e avevo paura come non mai in vita mia che potesse accadere qualcosa di brutto. Grazie vita per aver ribaltato le cose al meglio''.
"Ti vogliamo bene anche tutti noi" gli risponde Donatella Versace, interpretando il sentire dei tanti amici e colleghi, da Lorenzo Jovanotti a Francesca Michielin, da Loredana Berté a Noemi e Baby K, che hanno lasciato un cuore o un pensiero sotto il post. Tra loro anche la moglie di Fedez, Chiara Ferragni, che gli scrive 'Daje amore' e poi, sul suo profilo, pubblica una foto di loro due, abbracciati, sul lettino del San Raffaele. "Questa foto - scrive l'imprenditrice - è stata fatta lunedì pomeriggio all'ospedale, il giorno prima della sua delicata operazione al pancreas. Eravamo spaventati per ogni cosa: la sua diagnosi, il suo intervento, la sua ripresa e per il futuro della nostra famiglia. L'operazione di martedì è andata bene, e lui si sta riprendendo e speriamo che questo diventi solo un brutto ricordo che ci insegni, ancora una volta, l'importanza di apprezzare la vita al meglio, ogni giorno".
Se Fedez ha scelto l'Ospedale San Raffaele non è solo per il rapporto che lo lega alla struttura, ma perché "è uno dei più importanti centri al mondo per la diagnosi, la cura e la ricerca dei tumori neuroendocrini. L'ospedale - si legge sul suo sito - è stato infatti certificato come centro di Eccellenza europeo dalla European Neuroendocrine Tumor Society".
Tumori relativamente rari
I tumori neuroendocrini (NET, Neuroendocrine Tumors) "sono neoplasie che originano da aggregati di cellule endocrine presenti a livello di diversi organi, più frequentemente intestino, stomaco, pancreas o polmoni. Si tratta, spiega il San Raffaele, di tumori relativamente rari che rappresentano meno dello 0.5% di tutti i tumori maligni, sebbene le diagnosi di NET siano aumentate negli ultimi anni grazie al diffuso utilizzo di tecniche radiologiche ed endoscopiche. Si stima che in Italia vi siano 4-5 nuovi casi/anno ogni 100.000 persone, per un totale di circa 2.700 nuove diagnosi. Tuttavia, poiché la prognosi è spesso buona con una lunga aspettativa di vita, di fatto i pazienti con NET sono molti di più". Solo al San Raffaele, il gruppo NET dell'ospedale ogni anno esegue oltre 140 nuove diagnosi di tumore neuroendocrino e gestisce più di 250 casi.
Anna Maria Colao, presidente della societa' italiana di endocrinologia (Sie), spiega che "i tumori neuroendocrini sono rari, i due terzi sono localizzatii nel tratto digestivo e a livello del pancreas. Sono tumori che possono avere un grado diverso di aggressivita'. Quando c'e' una produzione ormonale sono in genere tumori ben differenziati con un'ottima prognosi. Quasi sempre possono essere resecati chirurgicamente e non hanno altra terapia, mentre nell'altra meta' dei casi necessitano di una terapia medica con farmaci o radioterapia. Ad oggi nei centri di eccellenza che sono presenti nel territorio nazionale, questi tumori sono trattati in modo molto preciso e modo molto avanzato e la prognosi, quanto piu' presto arriva la diagnosi e meglio viene importata la terapia, e' davvero ottima".