Giuseppe Fiori, Vita di Antonio Gramsci

(ANSA) - ROMA, 10 FEB - GIUSEPPE FIORI, VITA DI ANTONIO GRAMSCI (Laterza, pp. 360, 20 euro). Un ritratto "a figura intera, con i tuffi del sangue e della carne", che ha il merito di restituire al lettore la complessità di un uomo centrale per la cultura italiana, un intellettuale, filosofo, giornalista e politico mai dimenticato: torna in libreria con una nuova edizione "Vita di Antonio Gramsci" (Laterza), la biografia scritta dal giornalista Giuseppe Fiori e pubblicata per la prima volta nel 1966 sempre dallo stesso editore.
Il volume, con l'introduzione di Alberto Asor Rosa, ha avuto una lunga storia con numerose edizioni ed è stato tradotto in dodici lingue: fin da subito il testo di Fiori ha fatto scalpore, sconvolgendo l'ortodossia comunista, che di Gramsci offriva una visione parziale concentrandosi solo sulla "testa", ossia sul suo lato di studioso, teorico e pensatore. L'autore invece ha aggiunto "gambe e corpo alla testa", raccontando Gramsci anche come uomo, nei suoi aspetti più privati e personali. Come spiega lo stesso Fiori, "Poco sapevamo della sua vita, la famiglia, l'infanzia in Sardegna, i primi studi, il breve processo di formazione, e poi l'integrazione a Torino, il ruolo effettivo nel Congresso di Livorno (1921), i veridici rapporti (dopo l'arresto) con Togliatti, la rottura con i comunisti incarcerati a Turi, l'eterodossia rispetto a Stalin": per questo, definendosi "cronista ostinato", l'autore ha deciso di completare la lacuna e presentare un ritratto esaustivo, scrivendo un testo che ancora oggi non smette di essere attuale. (ANSA). .