"Vi spiego come ho creato il fenomeno Vacchi e perché non lavorerò più per lui"
Parla Mirko Scarcella, che ha letteralmente inventato da zero l'imprenditore diventato star del Web a forza di lussi e balletti in luoghi esclusivi
Ora che la tatuata, abbronzatissima, sfrontata maschera social è caduta, e che a intaccare la multimilionaria fortuna di Gianluca Vacchi (già ricchissimo di famiglia) sono arrivati i pignoramenti, qualcosa si può dire. Cade parte del vincolo di riservatezza che legava il socialite ai suoi collaboratori, e a parlare è Mirko Scarcella. Che di Vacchi ha fatto un fenomeno da milioni di like e follower. Nel mondo in cui niente è come sembra, Scarcella, che ha già annunciato che non lavorerà più per Vacchi, spiega come un imprenditore un po' annoiato e di media fortuna professionale si sia trasformato in Mr. Enjoy
Da commesso di Zara a super consulente
In una recente intervista data al Giorno, Scarcella ha rivelato quale è stato il lavoro fatto per ricreare da zero la figura di Gianluca Vacchi: "Quando abbiamo iniziato con lui, circa cinque anni fa, aveva duemila follower. Ha raggiunto i risultati che sappiamo grazie al nostro modo di lavorare". Ora il team cambia, Scarcella se ne va come se n'è andata la fidanzata per pura immagina di Vacchi, Giorgia Gabriele, che ha smesso di farsi riprendere insieme a lui tra balli e balletti per tentare la sua carriera nella moda. Perché Scarcella molla Vacchi? "Abbiamo raggiunto il massimo che potevamo dare". Niente male per un giovane che ha scommesso tutto sulle consulenze social, e che di sé dice: "Fino a otto anni fa piegavo magliette da Zara"
Come si diventa Vacchi
Qual è il modo di lavorare di Scarcella, che ha altri otto clienti molto famosi e facoltosi di cui non fa i nomi, legato a clausola di riservatezza? "Chi ha milioni di follower deve crescere di almeno 30-40mila al giorno, altrimenti non c’è viralità. Per ottenere questi risultati ci affidiamo a professionisti e tecniche informatiche sofisticate". Quali in particolare? "Algoritmi per boostare (cioé far moltiplicare, ndr) un post, fare in modo che una foto finisca in determinati circuiti. Su Instagram si registra oltre un milione di persone al giorno, la nostra forza è rendere i clienti visibili. Poi è l’utente che decide se mettere like, se seguire. Un altro dei nostri servizi, siamo stati tra i primi al mondo, è la gestione dell’account h 24: su Instagram cresci se lo usi, abbiamo a ogni ora qualcuno che mette like e commenti in base a cosa piace al personaggio". Niente contenuti comprati per avere più numeri, la crescita deve essere legata al lavoro di team e a quello che il personaggio deve mostrare di sé. Vale la regola: se non sei nessuno, devi atteggiarti a persona immersa tra i lussi e i piaceri in luoghi esclusivi, se sei già famoso il lusso non va mostrato. E nel caso di Vacchi, come di altri personaggi famosi di cui si occupa Scarcella: "Siamo noi a decidere quello che mostra, e quando: a volte si vede in una settimana il lavoro di un giorno".