Serena Grandi e il tumore "che i medici non hanno visto". L'operazione invasiva e ora il risarcimento danni

L'attrice, icona del cinema erotico, poi in commedie e reality fino alla comparsa in "La grande bellezza" è stata costretta a perdere un seno

Serena Grandi, 62 anni
Serena Grandi, 62 anni
TiscaliNews

Colpita proprio in quello che è il simbolo del suo potere di seduzione, ciò che l'ha resa un sex symbol negli anni '80 e '90. Serena Grandi racconta l'intervento molto invasivo che le ha segnato il seno, dopo la scoperta di un tumore. Intervistata a I fatti vostri, la Grandi ha parlato del ritardo e della superficialità con cui i medici hanno trattato il suo caso: "Ho fatto un intervento estetico alla pancia, dopo la gravidanza volevo sistemarla un po', quindi un lifting al seno ritardando così la diagnosi ma quando hanno aperto c'era un carcinoma di 5 centimetri di cui non sapevo nulla. Erano loro che dovevano saperlo e vederlo non io".

Quando la tua vita cambia di colpo

L'attrice lanciata da Tinto Brass con Miranda, poi in molti film erotici, in commedie di successo al botteghino, nel cast di produzioni televisive fino alla sua apparizione "felliniana" nel film premio Oscar La grande bellezza, di Sorrentino, racconta ancora: "C'è stato un ritardo di undici mesi sulla diagnosi, non hanno fatto degli accertamenti diagnostici preoperatori che solitamente vanno fatti. Altrimenti si sarebbero accorti della massa tumorale". L'evidenza del tumore è arrivata mesi dopo, quando lo staff dell'ospedale a Sant'Arcangelo di Romagna le disse che aveva una tumefazione al terzo stadio. Questo ha portato all'immediato intervento chirurgico con l'asportazione totale di un seno fino alle ghiandole ascellari. "Spero abbiano risolto, ma c'è sempre il pericolo di una recidiva'' dice la Grandi. 

Il risarcimento danni

Ora Serena Grandi vuole il giusto risarcimento per quanto patito: "E' stato valutato il danno biologico, poi c'è il danno psichico, la perdita di capacità lavorativa generica e il danno estetico che incide tanto per chi lavora nel mondo dello spettacolo. Sono state fatte varie relazioni, ha partecipato un medico legale, un chirurgo, più medici specialisti perché abbiamo voluto fare le cose per bene".