Pupo, la dipendenza e i debiti: "Quando mi sono fermato per strada per uccidermi"
Intervistato da Mara Venier, il cantante e conduttore tv è tornato a parlare degli anni da schiavo indebitato del gioco d'azzardo, e di cosa lo salvò
Su di noi nemmeno una nuvola. Non sempre, non quando sei dipendente dal gioco d'azzardo, pieno di debiti e inseguito dai tuoi errori e dai creditori. Enzo Ghinazzi, in arte Pupo, aveva già raccontato alcuni squarci della sua vita a cento all'ora, fino a quando la vita ha cominciato a chiedergli di pagare i conti. Intervistato da Mara Venier a Domenica In, Pupo ha raccontato il momento in cui ha pensato di suicidarsi: "Mi fermai sul viadotto che divide l'Emilia-Romagna dalla Toscana, dove ora c'è il valico. Parcheggiai la mia Jaguar, con cui andavo in giro come se fosse fumo negli occhi. In realtà ero un disperato. Scesi per farla finita, la corsia era molto stretta".
Poi la casualità che lo ha salvato: "Passò un tir che provocò un tale spostamento d'aria che mi risvegliò dal torpore e dall'oblio in cui ero caduto. Pensai: ma cosa sto facendo?". Pupo ha anche raccontato come sua madre abbia vissuto una vita da disperata per aver avuto sia marito che figlio dipendenti dallo stesso demone, quello del gioco.