Nel Sexy Shop di Fedez: brano "vendetta" di uno bravo a manipolare i media. Ma c'è un problema
Dalla rottura con la moglie Chiara Ferragni al Pandoro-gate, dal pestaggio di Iovino alla presunta nuova fiamma, fino alle denunce. E tutti appresso
Come in tutti i grandi eventi di Stato quando è in arrivo un provvedimento molto atteso, lo svelamento è blindato e poi graduale. E quando si parla di un influencer da 14 e rotti milioni di follower, maggiori di molti capi di Stato e leader di governo, siamo in piena Fedez-landia. La terra social del rapper, ex marito di Chiara Ferragn e altra metà della stessa mela, bravo a litigare con diverse delle persone a lui più care e strette (da tutti punti di vista) e a porsi come media guru. E dunque, le "veline" disposte dallo staff di Fedez a beneficio degli altri media dicono che il 31 maggio esce Sexy Shop, prima mossa musicale di Federico Lucia post rottura matrimoniale e post rogne per l'aggressione al personal trainer Cristiano Iovino. E fin qui ci sono i versi concessi in anteprima: "L’amore non si fa nei sexy shop/sei stata come un Jackpot nelle slot e dopo mi hai mandato ko/Dici che sono un bastardo/ma per te io non cambio".
In nome dell'Ego onnipotente, amen
A far compagnia a Fedez in questa nuova sortita musicale è Emis Killa. E già sui social, dove ciò che viene rappresentato diventa più reale della realtà, spesso messa da parte perché noiosa, faticosa, con le quelle dannate verifiche da fare su come siano davvero andati i fatti, si ironizza su quanto ci metterà Fedez a litigare anche con Emis. Come già successo con la ormai ex moglie che dalla sua ha mandato a dire per bocca di una sua amica stretta quanto si senta rinata da quando non sta più con lui. ll quale aveva già rotto con J-Ax (con ricucitura parziale e nuovo strappo di Ax di fronte alle scorribande notturne di Fedez tornato single), con Rovazzi, con il suo socio del Muschio Selvaggio, Luis Sal. Causa legale a seguire. Quindi ecco l'idea di fare le ore piccole con i rappresentanti della curva di ultras del Milan. Ma Fedez è uno che la radio la conosce bene, e sa in maniera molto abile e cinica come cambiare canale portandosi di botto appresso milioni di curiosi morbosi.
Usare i media che si lasciano usare e così la gente
Quindi, in rapida serie, ecco Fedez che fa notte selvaggia a ripetizione fino al pestaggio di Iovino. E siccome quando in piena notte pesti uno, e cominciano ad addensarsi dettagli (e sequenze video) che pare ritraggano proprio te fra i primi dei cinque o sei usciti dal van nero per pestare Iovino. E siccome si parla e si scrive della transazione economica di fronte alla quale il personal trainer (già coinvolto come testimone nel processo per il divorzio di Totti e Blasi) avrebbe rinunciato a denunciarti. Siccome il clima si fa pesante, ecco il giro di manopola sui social. E tutti a parlare di Fedez con la presunta nuova fiamma, la modella Garance Authié a bordo pista durante il Gp di Montecarlo. E sui Google Trends quello diventa l'argomento più ricercato, tutto il resto svanisce. Il presidente del Codacons che lo ha denunciato per calunnia? Spicciato con una posa da bullo social, petto nudo e muscoli in mostra, vai col selfie e con la scritta Il presidente del Codacons è invidioso dei miei addominali. Nel mentre arriva, come una tegola sulla testa dei Ferragnez, il libro Il vaso di pandoro in cui Selvaggia Lucarelli ricostruisce i retroscena del mondo Barbie-style, e un po' anche City Life style, della ex coppia più ammirata e invidiata d'Italia.
Abbiamo bisogno di una cosa del genere?
Fedez fa, si lagna, mostra i muscoli dell'arrogante, cambia canale della sua vita e i media e il pubblico gli vanno appresso. Manipolati a dovere perché altamente manipolabili. La costola social della tv del dolore, quella in cui le celebrità vanno a farsi intervistare, raccontano due fatti dolorosi della loro vita, piangono in diretta, incassano e vanno via. Abbiamo bisogno di una cosa così, e così spesso ripetuta? Ci sta migliorando la vita? Ci sta rendendo più umani? Una volta tanto chiudere con domande, in un mondo di gente che ha solo la certezza del proprio ego e dell'altissimo volume a cui esprimerlo, male non fa.