La sparizione dal Salone del Libro, gli avvocati al lavoro, la rissa mediatica: perché su Ambra sbagliano tutti
Cronaca semiseria e grottesca di una serie di esagerazioni che hanno trasformato la dolorosamente normale rottura sentimentale in un quasi affare di Stato

Quando si esagera da tutte le parti, è normale che poi le cose sfuggano di mano. Mai si sarebbe pensato che una rottura sentimentale, come quella recente fra l'attrice Ambra Angiolini e l'allenatore della Juventus Massimiliano Allegri, sarebbe diventata una cosa a metà fra l'affare di Stato e la rissa tutti contro tutti. Gli ultimi sviluppi di una vicenda diventata una sorta di psicodramma a beneficio di social e commentatori vari sono questi: Ambra è sparita dal Salone del Libro di Torino dove era attesa per l'incontro col pubblico dove avrebbe dovuto presentare il nuovo libro di Viola Ardone, insieme all'autrice. E i legali della Angiolini che promettono guerra a Striscia la Notizia, dopo che Striscia aveva sbeffeggiato la reprimenda della ministra Bonetti (rispondendo indirettamente anche alle critiche di Selvaggia Lucarelli) per aver dato il Tapiro d'Oro a una vittima (Ambra) e non al carnefice (Allegri) che dalla sua si trincera dietro il silenzio e ribatte: "Meglio parlare della partita contro la Roma".
Photogallery
L'affaire Ambra-Allegri: immagini di uno psicodramma
Avvocati contro Ricci a sua volta contro Selvaggia
Le ore passano rapide ma non noiose, a giudicare da come gli attori in scena se le danno su più fronti. Dalla Einaudi che dopo aver deciso di proteggere Ambra Angiolini, evitandogli contatti col pubblico e i reporter al SalTo (l'editore ribadisce di voler "sottrarre lei e la figlia al clamore mediatico di questi giorni") agli avvocati già all'opera. Via agenzia Ansa, i legali Valeria De Vellis e Daniela Missaglia annunciano che in nome e nell'interesse di Ambra Angiolini, "si riservano di valutare ogni migliore iniziativa a tutela della loro assistita in considerazione dell'illegittima intromissione e conseguente spettacolarizzazione di una vicenda privata e dolorosa da parte del Signor Valerio Staffelli". Il celebre inviato di Striscia La Notizia che ha consegnato la poco ambita statuetta all'attrice in lutto sentimentale. I legali contestano anche il "comunicato del Tapiro d'Oro" in risposta al Ministro Elena Bonetti, soprattutto dove si afferma che "la Signora Ambra Angiolini fosse consenziente".
Sapeva o non sapeva: un dilemma devastante
Nelle ore antecedenti lo scudo Einaudi a favore di Ambra e il comunicato dello studio legale, Striscia La Notizia mandava in onda un fuori onda, precedente alla scena della consegna del Tapiro d'Oro, in cui sembra che la Angiolini sia avvisata da Staffelli di ciò che sta per avvenire, e che lo accetti limitandosi a chiedere che nel montaggio finale non venga stravolto il senso delle sue dichiarazioni. Nel mentre è arrivata la risposta di Antonio Ricci, inventore di Striscia, alle critiche sollevate dalla ministra Bonetti sull'opportunità della consegna del Tapiro: "Cara ministra Bonetti, Striscia la notizia, come sa, è una trasmissione satirica che ha come missione impossibile combattere l'ipocrisia nel mondo. Una guerra persa, visto il numero dei nemici, ma che per noi vale sempre la pena combattere. Quanti sepolcri imbiancati, prosseneti, finti moralisti o semplici ciarlatani, individui in crisi di astinenza o semplicemente bisognosi dell'esternazione quotidiana si sono sentiti autorizzati a pontificare sull'argomento!".
Covid, proteste No Pass e Afghanistan: fatevi da parte
Ma non basta, si va ad oltranza. Belli i tempi in cui il prendi-e-lascia dei divi dello sport e delle celebrità dello spettacolo erano materia per rotocalchi leggeri e pettegoli. Il gioco delle coppie è cosa eterna ed è fatto di scale. C'è chi sale, c'è chi scende e si fa male. E c'è pure chi si nasconde nel sottoscala. Come ha accusato Jolanda Renga, figlia di Ambra e del cantante Francesco, che parlando del comportamento di Allegri ha detto che la mamma è stata "tradita in tutti i modi". Da un mister che si è rintanato nel lavoro bianconero, scomparendo ed apparendo sordo a tutti i tentativi di recuperare la relazione fatti dalla Angiolini, si apprende via Alfonso Signorini. Mentre la Lucarelli, che di Tapiri se ne intende avendone presi due, piomba come una Erinni vendicatrice su Staffelli e la Incontrada: "C’era una donna che non stava solo vivendo la fine di una storia, ma la stava vivendo da personaggio pubblico, con la sua intimità sbattuta sui giornali e particolari mortificanti". Avete capito bene. Priorità di queste ore: non il Covid forse venuto a noia, non le proteste No Green Pass (così poche e così scarsamente incentivanti) non il vulcano che erutta (si spegnesse e la facesse finita), non la fuga indegna dall'Afghanistan (sono lontanucci) e nemmeno i poveracci sbattuti fuori dal posto di lavoro dalla Whirlpool (tendenza che andà ad allargarsi). No: stiamo tutti guardando dal buco della serratura ideale in cui era chiuso l'amore finito fra un'attrice e un allenatore. Saranno i quasi due anni di clausura domestica e pochi incontri a mettere addosso tanta foga, ma il tutto è francamente fuori controllo, e piuttosto grottesco.