Stefano D'Orazio, la ragazza che sostiene che è suo padre rinviata a giudizio per falso
L'ex batterista dei Pooh ha anche chiesto il risarcimento dei danni subìti

Un po’ più di due anni fa aveva fatto grande notizia la decisione di Francesca Michelon, 33 anni, n, di intraprendere un’azione per il riconoscimento di paternità nei confronti di Stefano D’Orazio, storico batterista dei Pooh, e per il mantenimento retroattivo di 2 milioni e mezzo di euro. Ora ci sono clamorosi sviluppi su questa vicenda e a darne conto è il Gazzettino di Venezia. Francesca Michelon, insieme con la madre Oriana Bolletta e con l’ex marito di quest’ultima Diego Michelon, ex tecnico della band, sono accusati di aver dichiarato il falso per poter ottenere dal Tribunale di Venezia l’accertamento di paternità da parte di Stefano D’Orazio. La vicenda si trascina da anni.

Il procedimento principale fu avviato a Marsala, in Sicilia visto che d’Orazio risiede a Pantelleria. In quel caso Francesca Michelon sostenne che D’Orazio era il suo vero padre con il quale la madre aveva avuto una relazione tra l’83 e l’84. Il batterista dei Pooh rifiutò il test del Dna perché era necessario che prima Diego Michelon ottenesse il disconoscimento: durante la causa, avviata a Venezia, Diego Michelon dichiarò di aver saputo dopo molto tempo che la ragazza non era sua figlia. Ma la Procura pensa che abbia mentito. Un’altra tappa di questa vicenda giudiziaria è stata segnata nel maggio del 2016 quando il terzetto composto da Francesca, madre ed ex marito, è stato prosciolto dall’accusa di falso ma la Cassazione ha annullato la sentenza. Ieri 9 aprile 2018 il nuovo capitolo: con il rinvio a giudizio dei tre. Nel frattempo la Procura ha anche chiesto la revoca della sentenza di disconoscimento di paternità emessa nel 2013, con la quale si era stabilito che Diego Michelon non fosse il padre di Francesca.
Intanto Stefano D’Orazio, che oggi ha 69 anni e che si è sposato un anno fa con Tiziana Giardoni, ha chiesto il risarcimento dei danni subìti visto che la notizia ha avuto un’ampia eco mediatica.