"Mi vergognavo e avevo paura": parla Jimmy Bennett, l'accusatore di Asia Argento
Tra selfie intimi, sms rubati e smentite delle smentie, nello scandalo che sta travolgendo l'attrice italiana arriva ora la versione del giovane attore che nel 2013, quando avvenne l'incontro in un albergo, era ancora minorenne
Tra rivelazioni scioccanti, sms rubati, selfie intimi, smentite ufficiali e smentite delle smentite, lo scandalo che ha travolto Asia Argento assume sempre più una dimensione globale. Ora a parlare, seppur on una breve dichiarazione rilasciata al New York Times, è Jimmy Bennett, ovvero l’attore e musicista californiano che accusa Asia di averlo molestato sessualmente nel 2013, quando aveva 17 anni.
"Mi vergognavo e avevo paura ed è per questo che negli ultimi giorni non ho parlato. All’epoca ero minorenne e ho cercato di ottenere giustizia in un modo che per me aveva senso perché non ero pronto a affrontare le conseguenze del fatto che la mia storia diventasse pubblica". Così Jimmy Bennett spiega perché ha preferito un accordo privato tra legali con una richiesta di risarcimento danni (fissato poi a 380 mila dollari, di cu la prima tranche è stata pagata lo scorso aprile) piuttosto che una denuncia e un processo in tribunale.
"Temevo i pregiudizi nella società"
Il giovane attore, oggi ventiduenne, che conobbe Asia Argento durante la lavorazione del film “Ingannevole è il cuore più di ogni cosa”, nel quale lei interpretava sua madre, ha aggiunto che quando nell’ottobre scorso Asia Argento è uscita allo scoperto raccontando le violenze subite da parte di Harvey Weinstein, il suo trauma "è tornato in superficie nel momento in cui lei diventava una vittima". E ancora: "Molti uomini e donne di coraggio hanno raccontato le loro esperienze. Io apprezzo il loro coraggio. Inizialmente non ho parlato della mia storia preferendo gestirla in privato con la persona che mi aveva fatto un torto. All'epoca credevo che ci fosse ancora "un pregiudizio nella società" per un uomo che si fosse trovato nella sua situazione: "Non penso che la gente avrebbe capito quell'evento visto dagli occhi di un teenager”. Ora invece la società sembra più che pronta e la condanna morale e le prese di distanza nei confronti dell’attrice e regista italiana sembra unanime. Naturalmente se le accuse di molestie di Jimmy Bennett si rivelassero vere.
A questo proposito la pubblicazione di alcuni sms privati attribuiti ad Asia Argento creano da una parte imbarazzo e sembrano compromettere definitivamente la sua posizione, ma dall’altra sembrano evidenziare che in realtà a prendere l’iniziativa e ad “aggredire sessualmente” sia stato lui piuttosto che lei.
Gli sms (di Asia?) imbarazzanti
Scrive infatti Asia, o la presunta tale: “Ho fatto sesso con lui, è stato strano”. Ma scrive anche: “Quel ragazzino arrapato mi è saltato addosso” e “Mi ha detto che ero il suo sogno erotico da quando aveva 12 anni”. Negli sms la presunta Asia e il suo interlocutore (un amico o un’amica) parlano anche dell’età del consenso fissata in California a 18 anni e nella maggior parte dei Paesi a 16 anni (In Italia è fissata a 14, ma può salire a 16 o anche a 18 nel caso l’altra persona abbia qualche forma di autorità sul più giovane : “Non sapevo fosse minore”, scrive lei.
Intanto sul fronte professionale Asia Argento si trova in una paralisi. Dopo le dichiarazioni di Sky e il “congelamento” della sua posizione di giudice di X-Factor che partirà il prossimo 6 settembre , l’attrice ha deciso di ritirarsi da un festival musicale, "Le Guess Who?" a Utrecht in Olanda "a causa della natura imprevedibile delle accuse che la riguardano" e "fintanto che la questione resterà aperta".
Dopo Rose McGowan, anche Mira Sorvino prende le distanze
Anche sul fronte del Movimento #meToo, di cui Asia era una paladina a livello mondiale, dopo la presa di distanza di Rose McGowan (“Ho il cuore a pezzi”, aveva scritto, tra l’altro all’indomani della pubblixcazine dell’articolo del Nyt) , ecco le parole di Mira Sorvino, la diva premio Oscar per "Dea dell'Amore": "Il tempo farà chiarezza, forse lei verrà scagionata", ha commentato su Twitter. Ma poi ha aggiunto: "Ma se tutto questo fosse vero, non possiamo che ribadire che l'abuso sessuale sui minori è un crimine odioso, e contro tutto ciò che rappresenta #MeToo".