Il durissimo sfogo di Diletta Leotta: "Basta, mi sono stancata". La goccia che ha fatto traboccare il vaso
"Leggendo le falsità acchiappa-click sui giornali che mi vengono riservate quotidianamente, chiunque può pensare che io sia una mangiauomini. Ed è inaccettabile. Non mi si venga a raccontare, infatti, che è il prezzo da pagare al successo"

"Ho sempre taciuto, finora. E, forse, ho sbagliato. Mi illudevo, infatti, che prima o poi la buona informazione avrebbe avuto la meglio sul giornalismo-spazzatura". Comincia così il durissimo sfogo di Diletta Leotta, la giornalista sportiva di Dazn, eternamente al centro del gossip, nel mirino dei paparazzi e delle indiscrezioni, spesso velenose che di certo non passano senza strascichi sulla sua vita privata. "Perciò ho subito la quotidiana goccia di gossip-veleno; i fotografi sotto casa e in scooter dietro ogni mio spostamento; i droni fuori le finestre. Ma ora mi sono un po’ stancata", continua Diletta che da mesi è bersagliata di articoli e indiscrezioni sul suo legame con l'attore turco Can Yaman. C'è il giorno in cui si starebbero per sposare, il giorno in cui sarebero già in crisi, poi addirittura la bomba secondo la quale sarebbe un flirt costruito a tavolino a, e poi anora, e ancora fino all'ennesima puntata. A far traboccare il vaso, però, è stata l'ultima indiscrezioe lanciata da Dagospia secondo cui la Leotta avrebbe sostituito Can Yaman nel suo cuore con il vicepresidente della Roma Ryan Friedkin. A questo punto Diletta ha deciso che la misura era colma e ha scritto la sua verità, quella di una donna ferita per le falsità raccontate su di lei e soprattutto perché queste falsità incidono dolorosamente sui suoi legami personali e familiari.
"Lo dico perché, leggendo le falsità acchiappa-click sui giornali che mi vengono riservate quotidianamente, chiunque può pensare che io sia una mangiauomini, una donna incapace di amare", scrive Diletta. "Ed è inaccettabile. Non mi si venga a raccontare, infatti, che è il prezzo da pagare al successo. O che me la sono cercata e me la cerco per via del trucco, delle forme, degli abiti indossati, delle foto postate. Tutte scelte che rientrano nella sfera della libertà individuale, no? E la libertà individuale, nel rispetto e considerazione dell’altro, va rispettata, no? Io non offendo e non giudico nessuno".
Lo sfogo continua con altre argomentazioni che a questo punto chiamano in ballo la discriminazione di genere: "Spiegatemi perché, poi, una donna non può avere amici, ma sempre e solo amanti. Perchè se incontro due volte un ragazzo simpatico per un aperitivo si parla subito di nuovo amore? Perchè se faccio uno spot con un calciatore si insinua per mesi che siamo una coppia segreta? Perchè se frequento un attore, bellissimo, e siamo felici, deve essere per forza una storia inventata? E perchè se, nel rispetto del lockdown, rinuncio a un meraviglioso viaggio all’estero si parla di crisi fra noi?".
"Io ho sopportato tutto, fin qui, imparando a riderci sopra, talvolta. Ma rifletto sul fatto che nessuna celebrità, talent, personaggio pubblico, chiamatelo come volete, di sesso maschile è oggetto di morbosa attenzione giornalistica nella sfera privata come lo è una donna del cinema e della TV. Posso dire che mi sono stufata? Anche per rispetto ai lettori ingannati da giornalisti male informati. E per amore delle persone che mi sono accanto e che spesso vengono ferite per via delle falsità sul mio conto. E anche per amore di mia nonna, che a ottant’anni crede, sbagliando, a tutto quello che scrivono i giornali. Stop. Sono andata anche oltre i tempi supplementari. E me ne scuso. Ma, come dicono a Roma, “Quanno ce vo’ ce vo’". Basterà?