La morte di Bowie e la vita stravolta di Samuel colpito da una saetta: un omaggio struggente
Cinque anni fa la scomparsa shock dell'artista, quel giorno il protagonita di "Saetta Rossa" fa un balzo nel futuro remoto. Dove tutto è possibile. Tutto bene? Non proprio
10 gennaio 2016: come uno squarcio spaziotemporale, una ferita nell'immaginario di milioni di persone. Se ne andava improvvisamente David Bowie a soli 69 anni. Della sua malattia sapevano in pochissimi, ciò che fece aumentare lo shock collettivo di fronte alla notizia. Scompariva una delle più affascinanti incarnazioni di come si possa ingannare il tempo con una continua mutazione fisica, artistica, di look e suono. Ed è uno squarcio nello spazio-tempo che risucchia Samuel, il giovanissimo protagonista di Saetta Rossa, catapultandolo centinaia di migliaia di anni nel futuro. Dove la realtà viene cambiata ogni sei mesi da un complesso sistema di simulazioni, macchine e algoritmi denominato Into. Come se si fosse in una gigantesca festa a tema.
Se tutto è possibile va davvero tutto bene?
I sistemi integrati provvedono l'identità che uno preferisce (non solo sessuale ma proprio di forma fisica. Non ti trovi bene nel corpo umano? Puoi essere altro, perfino un animale, indossando degli esosuit) e soddisfano la cura dell'alimentazione e della forma fisica. Lo scontro politico e le guerre? Superati. La tecnologia plasma e anticipa i comportamenti, li guida e suggerisce. Tutto bene dunque? Non proprio, e Samuel, che viene dal mondo a noi contemporaneo, lo capisce sulla propria pelle. Che fare di tanta libertà e abbondanza? Qual è il disegno di potere che c'è dietro? Quanto conta ancora l'individuo? Sono alcuni dei temi di Saetta Rossa, uscito per Panini Comics, scritto da Marco B. Bucci (che si era già fatto notare per Nomen Omen) e illustrato ad acquerello da Riccardo Atzeni. Ne abbiamo parlato con gli autori in questa videointervista.