Floris: "Renzi non ha il carisma né di Prodi né di Berlusconi"
La libertà di stampa e la crisi dei talk show, il peso specifico del premier e il referendum costituzionale imminente. L'intervista al giornalista e conduttore tv
Morale contro politica, legalità nel suo rapporto controverso con il potere giudiziario. Ma anche un'analisi dello scenario politico che dalle Amministrative arriva fino al referendum sulla riforma della Costituzione. E un ragionamento sul peso specifico di Matteo Renzi nella storia politica italiana, mentre molti si lamentano di una informazione sempre meno libera e da più parti si intona il de profundis per i talk show. Abbiamo provocato su questi temi Giovanni Floris, già inviato Rai, poi conduttore di Ballarò e ora di diMartedì, tra i protagonisti dell'ottava edizione del festival Leggendo Metropolitano.
Morale contro giustizia, morale e legalità, viste anche nel contesto di un'Italia in cui il potere giudiziario e la categoria che lo esercita hanno un rapporto difficile con i cittadini. A che punto siamo?
"Morale e giustizia non devono mai andare di pari passo. Se le due cose andassero assieme, saremmo in un Paese che dà una linea morale. In pratica, l'Iran. La giustizia si occupa di fattispecie di comportamento, la morale ispira ognuno di noi. Anche morale e legge non possono essere la stessa cosa. La legge tutela le persone, qualsiasi morale esse abbiano. Quanto all'esercizio della giustizia, le ultime proiezioni ci vedono agli ultimi posti, ma è una corruzione percepita, speriamo dunque che le cose nella realtà vadano meglio. La legalità è sempre stata un problema in un Paese tendenzialmente anarchico come il nostro".
Si parla di crisi dei talk show, del fatto che siano un format ormai abusato, non più capace di orientare pareri e opinioni. Tu sei parte in causa, che ne pensi?
"Io penso che sia già superata la polemica sui talk show, dato che fanno di nuovo moltissimi ascolti. Si è capito che in crisi non erano i talk show ma alcuni politici, appena ci si è liberati di loro e della poca presa che avevano sul pubblico per tornare a parlare di problemi reali, riecco il successo".
Siamo in un momento politico particolarissimo, in attesa del referendum sulla riforma costituzionale che sarà un grande test per il governo. Nel mentre ci si lamenta che nell'epoca di Renzi al potere la libertà di stampa si stia riducendo. Sei d'accordo con questa critica?
"No. Non sono nemmeno d'accordo sul fatto che si sia nell'era di Renzi. E' un periodo politico in cui c'è un premier e un segretario del Pd che coincidono, lui è una persona volitiva che si espone molto, ma non mi pare che Renzi stia incidendo sulla realtà come hanno fatto Berlusconi o Prodi".
E' questione di tempo?
"No. Renzi non ha il carisma che aveva Berlusconi, né quello di Prodi. E' un ottimo politico, una persona molto smart, capace di imporre la propria linea. Quanto alla libertà di stampa, ci sono moltissimi giornalisti e altrettante testate, sta a loro tutelarla, considerando che il potere politico ha fascino su molti di noi. Ma c'è ancora sufficiente libertà in questo senso".