Chris Priestley e il lato oscuro delle storie del misterioso zio Montague

Chris Priestley è un illustratore, disegnatore e cartoonist inglese con una forte passione per le storie del terrore e una dote naturale per raccontarle. A 51 suonati Priestley si diverte a scrivere racconti nella sua casa di Cambrige in Inghilterra e regalare qualche brivido ai suoi lettori più giovani, ma non solo. Dopo aver conquistato la madre patria con le sue atmosfere dark ha varcato i confini nazionali distribuendo terrore in tutto il mondo: dal Sudamerica alla Turchia. La Newton Compton Editori ha stampato recentemente in Italia Le terrificanti storie di Zio Montague (titolo originale Uncle Montague's Tales of Terror).
Horror da cinema per Montague - Priestley confessa di aver tratto ispirazione dai grandi protagonisti dell'horror hollywoodinano per disegnare i tratti del vecchio Zio Montague. "Come mi è venuta l'idea di un personaggio come Montague? E' sempre difficile dirlo con esattezza - spiega il romanziere -, ma probabilmente lo spunto fondamentale, viene da un film a episodi uniti da un comune filo narrativo. Come il vecchio horror Incubi notturni (The Dead Of Night, diretto nel 1945 da Alberto Cavalcanti, Charles Crichton, Basil Dearden e Robert Hamer ndr). Lo stesso Zio Montague potrebbe essere come quei vecchi attori di grande fascino del cinema dell'orrore, un tipo alla Vincent Price, Christopher Lee o Peter Cushing".
Gli strani soprammobili dello zio - I protagonisti di questo romanzo per bambini sono il piccolo Edward e suo zio, il signor Montague. "Non era mio zio in senso stretto, piuttosto una specie di prozio, ma dato che i miei genitori avevano litigato per determinare con esattezza se fosse uno zio di secondo, terzo o quarto grado, pensai fosse meglio chiamarlo semplicemente zio", afferma Edward. Ma non sono solo i rapporti di parentela che legano il bambino con lo zio, ma le terrificanti storie che il vecchio racconta. I racconti sono resi ancora più paurosi dall'ambiente in cui vengono narrati: una vecchia casa fredda e ricca di strani soprammobili. Edward crede che quegli oggetti siano "rarità accumulate dallo zio durante i suoi viaggi", ma in realtà le cose hanno uno strano legame con i racconti. Montague afferma: "Gli oggetti sono posseduti da una curiosa energia. Riecheggiano del dolore e del terrore cui sono associati. Colleziono cose che nessuno vuole".
La maledizione dei bambini del bosco - La casa non è l'unico teatro del terrore, c'è anche un bosco ricco di alberi secchi e foglie cadute tra l'abitazione del bambino e quello di suo zio. Il bosco è popolato di strani bambini che seguono Edward durante il breve tragitto. "Non si avvicinavano e non dicevano una parola. Restavano nell'ombra, in silenzio. Evidentemente avevano intenzione di intimorirmi e ci riuscivano benissimo", dice il giovane. Quegli strani bambini circondavano sistematicamente l'abitazione del vecchio nascondendosi dentro alla nebbia e cercando di entrare nella casa. Il mistero viene svelato dall'ultima storia che ha per protagonista proprio lo zio Montague e i suoi terribili segreti. Come in puzzle le strane storie troveranno allora un senso e il libro per bambini avrà catturato anche qualche adulto curioso. Un'ultima considerazione riguarda i disegni e le tavole di David Roberts, che vanno a integrare i racconti di Priestley. Potremmo definirli "belli", preferisco chiamarli "dark" per restare in sintonia con il romanzo.