Zoe Saldana: l’Oscar, l’amore tra le nuvole con un italiano e la scelta rivoluzionaria di lui
L'attrice vince l’Oscar 2025 come Miglior Attrice non protagonista e dedica il premio al marito italiano Marco Perego. CHi è lui e come è nata la loro storia

Il Dolby Theatre si riempie di applausi mentre Zoe Saldana, con le lacrime agli occhi e il cuore in gola, stringe tra le mani l’Oscar come Miglior Attrice non protagonista per il suo ruolo in Emilia Perez. È un momento storico: Zoe diventa la prima americana di origini domenicane a ricevere questo prestigioso riconoscimento, un simbolo di sogni realizzati e di barriere abbattute. Ma tra le parole di gratitudine per la sua famiglia e le sue radici, c’è una dedica che cattura l’attenzione di tutti: quella al marito italiano, Marco Perego, l’uomo che con i suoi "bellissimi capelli" e il suo amore incrollabile le ha illuminato la vita.
Un discorso che tocca il cuore
"Mia nonna è arrivata in questo Paese nel 1961. Sono una figlia orgogliosa di genitori immigrati con sogni, dignità e mani laboriose," ha dichiarato Zoe sul palco, la voce incrinata dall’emozione. "Sono la prima americana di origine dominicana a ricevere un Academy Award, ma so che non sarò l’ultima." Poi, con un sorriso che tradisce un amore profondo, si rivolge a Marco, seduto in platea: "Ringrazio il mio meraviglioso marito, con quei capelli stupendi. Essere la tua compagna è il più grande onore della mia vita. Hai appeso la luna, e i nostri splendidi figli, Cy, Bowie e Zen, riempiono ogni notte il nostro cielo di stelle." La telecamera inquadra Marco, che si copre il viso con le mani, sopraffatto dall’emozione, mentre Penélope Cruz, accanto a lui, gli stringe il braccio in un gesto di sostegno.
Un colpo di fulmine a 30.000 piedi
La loro storia sembra un copione hollywoodiano, ma è accaduta davvero. È il 2013, un mattino presto, quando Zoe, allora già nota per Avatar e Guardiani della Galassia, sale su un volo per New York. Sono le 6:30, l’aria è carica di quell’energia indefinibile che precede un incontro destinato a cambiare tutto. "L’ho visto di spalle," ha raccontato Zoe a USA Today. "Non riesco nemmeno a descriverlo, è stata una vibrazione. Lui si è girato in quel momento, perché anche lui l’ha sentita." Quel "lui" è Marco Perego, un artista italiano dai capelli selvaggi e dallo spirito ribelle, nato a Salò, sulle rive del Lago di Garda.
Marco non è un uomo qualunque. Figlio di una casalinga e di un cameriere, aveva sognato di conquistare i campi da calcio, ma un infortunio a 21 anni lo aveva costretto a cambiare rotta. Con poche lire in tasca e un cuore pieno di speranze, si era trasferito a New York, dove aveva trasformato la sua passione per l’arte in una carriera straordinaria. I suoi dipinti e le sue sculture hanno trovato casa in gallerie prestigiose come la Royal Arts Academy di Londra e il Museo Tuscolano di Roma, e il suo talento lo ha portato a collaborare con giganti come Dolce & Gabbana. Ma è su quell’aereo che il destino ha deciso di dipingere il suo capolavoro più grande: l’incontro con Zoe.
Da sconosciuti a anime gemelle
Quel primo sguardo è stato un fulmine. "Non credevo nell’amore a prima vista," ha confessato Zoe, "ma con Marco è stato diverso. È bastato sentirlo." Tre mesi dopo, nell’estate del 2013, i due si sono sposati in una cerimonia segreta a Londra, lontano dai riflettori. Un amore così intenso che Marco ha voluto suggellarlo con un gesto unico: si è tatuato il volto di Zoe sul braccio e ha preso il suo cognome, diventando Marco Perego Saldaña. "Uomini, non smetterete di esistere adottando il cognome della vostra compagna," ha scritto Zoe su Facebook nel 2015, difendendo quella scelta rivoluzionaria. "Sarete ricordati come uomini che hanno sostenuto il cambiamento."
Oggi, la coppia vive a Montecito, in una villa da 17,5 milioni di dollari, circondata da vicini illustri come Meghan Markle e Oprah Winfrey. Hanno tre figli – i gemelli Cy e Bowie, nati nel 2014, e Zen, arrivato nel 2016 – e il loro legame è più forte che mai. Marco, che ha diretto Zoe in The Absence of Eden e nel corto Dovecote, è il suo pilastro, il compagno che la sostiene nei trionfi e nelle sfide, come quella notte magica degli Oscar.