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Lodo Guenzi: "Io tra il set con Edwige Fenech, il 'Super sexy futuro' e la gelosia"

Emanuele Bigidi Emanuele Bigi   
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Lodo Guenzi, frontman de Lo Stato Sociale, si è dato anche al cinema oltre che alla musica. Dal 2020, periodo della pandemia, si è dedicato alla settima arte quasi per caso, poi è arrivato a realizzare un sogno: lavorare con Pupi Avati ne La quattordicesima domenica del tempo ordinario, nelle sale dal 4 maggio. “È stata la prima vera magia dopo il primo disco”, ci racconta il cantante e attore. Qui interpreta Marzio negli anni ’70, ossia in gioventù (da adulto è Gabriele Lavia a vestire i suoi panni). Marzio cresce con dei sogni e un chiodo fisso, dopo 30 anni è un uomo fallito un po’ in tutto: nella carriera musicale, nella vita privata (il matrimonio con Sandra - Edwige Fenech - è andato a rotoli) e nell’amicizia con Samuele (Massimo Lopez). I due avevano fondato un duo musicale, I leggendari, la cui fortuna non è mai iniziata.

“Di cinema non ne sapevo quasi nulla, è capitato quasi per caso”, ci confessa Lodo, “mentre ero in tour con Il giardino dei ciliegi è venuto a corteggiarmi Max Croci, poi purtroppo scomparso prematuramente nel 2018”. Nel 2023 Lodo però debutta nel road movie Est - Dittatura Last minute. Da lì è cominciato il cammino nel mondo del cinema recitando in diversi film, “anche a causa della pandemia”, ci racconta, “annunciavi un tour e lo annullavano subito dopo, quindi mi sono dedicato al grande schermo”.

Lodo Guenzi: “Il film di Pupi Avanti? Una magia come il primo disco”

Dopo Criminali si diventa, Improvvisamente Natale con Diego Abatantuono e Il giorno più bello è arrivata la chiamata di Pupi Avati e il ruolo di Marzio. “È stata la prima vera magia che vivo a dieci anni dal primo disco”, afferma, “Michael Jordan diceva: ‘La prima volta che vinci è una gioia, le altre volte provi solo sollievo’. Il primo disco ci è esploso in mano, è stata una grande gioia, dal secondo doveva andare bene per forza, altrimenti lasciavi a piedi molte famiglie. Il film di Pupi è una storia che avevo bisogno di raccontare per dire a me stesso che ha avuto senso passare dieci anni della mia vita a provare a fare musica”.

Il nuovo album de Lo Stato Sociale: Stupido Sexy Futuro

A proposito di musica, dal 5 maggio esce il nuovo disco de Lo Stato Sociale dal titolo Stupido Sexy Futuro. “L’album ha molto a che vedere con il film di Avati”, racconta Guenzi, “c’eravamo scordati perché lo facevamo, avevamo una serie di aspettative, di tensioni interiori, di battaglie di ego e rivendicazioni, poi a un certo punto ci siamo ricordati che stiamo insieme perché ci amiamo ancora. Stupido Sexy Futuro non è un disco d’amore”, prosegue Lodo, “ma ci ha ricordato perché ci piace suonare insieme: per fare casino e per dire le cose in libertà senza rincorrere i numeri. Una volta che li hai raggiunti scopri che sono solo dei numeri”.

Lodo Guenzi: "Sono innamorato"

Marzio nel film è un geloso cronico e distrugge la sua relazione con Sandra proprio per questa ossessione. “Io geloso? Non lo sono per niente”, ci confessa Guenzi, “da ragazzino ho avuto un’esperienza traumatica che mi ha permesso di non esserlo. La gelosia di Marzio ha a che fare con il mancato riconoscimento e il mancato raggiungimento del successo. Anche la voglia di stare con la donna più bella di Bologna è la necessità di un uomo fallito. La sua ambizione è stare con una donna meravigliosa, avere successo e diventare leggendario, una serie di cose che non hanno a che fare con il motivo per cui sei innamorato. Ci si innamora non della bellezza, ma di chi ha più carattere di te, di solito”. Sei innamorato? Gli chiediamo senza peli sulla lingua. “Sì”, risponde Lodo, “ma non dirò nient’altro sull’argomento”.

Emanuele Bigidi Emanuele Bigi   
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Andrea Giordano

Docente universitario, dopo 8 anni allo Ied Como, oggi insegna Cinematografia...

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È cresciuto con la passione per il cinema che non lo ha mai mollato. È autore...

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