[Ritratto] "Ora divento madre di un figlio senegalese": la nuova sfida della Loren, mito giovane a 85 anni
Il 20 settembre la diva compie gli anni. Ma non ha ancora finito di stupire e mettersi in gioco. Abituata a farlo da quando, a 15 anni, perse tutto e fu ripudiata dal padre che la accusò di prostituirsi
Grande come un continente, l'Europa, che va a conquistarsi il resto del mondo. Radici mai estirpate da quell'Italia che continua ad essere casa sua, perché è un'Italia mediterranea e più di ogni altra cosa, napoletana. "Io sono napoletana, non italiana" ha detto e ripetuto per tutta la sua vita Sofia Villani Scicolone, per tutti Sophia Loren. Il 20 settembre compie 85 anni e sta ancora benissimo. A partire da quel che ci ricorda la Storia. La Loren ha vinto 2 Oscar, 5 Golden Globe, 1 Leone d'oro, 1 Grammy Award, la Coppa Volpi a Venezia, il Prix d'interprétation féminine a Cannes, l'Orso d'oro a Berlino, un BAFTA, 10 David di Donatello e 3 Nastri d'argento. Ed è stata inserita dall'American Film Institute tra le 25 più grandi attrici della storia del cinema. Di quei 25 nomi, Sophia è l'unico in vita. E prepara la sua nuova sfida.
"Io, madre di un piccolo senegalese"
Dici Loren ed è come se dicessi Ferrari, James Dean, Pelé, Kubrick, Schifano, Armani. Siamo nel mito, nella "griffe" che è anche sostanza totale di se stessi. Ma ad essere ridotta a icona da adorare e venerare come se si trattasse di una statua, Sophia Loren non ci sta. Da sempre. Tanto è vero che a 85 anni la sua nuova sfida è nel film La vita davanti a sé, diretto dal figlio Edoardo Ponti. In cui la diva interpreta una donna scampata agli orrori dell'Olocausto che come atto d'amore e di rinascita decide di diventare madre di Momo, un ragazzino senegalese. Curve, corpo, occhi, viso spettacolari, quelli della Loren, che ha incarnato la donna mediterranea, tutta fuoco, sentimenti, forza vitale. Ma che non si è mai lasciata ridurre a pezzo di carne. Celebre ed eloquente la foto in bianco e nero in cui, sensuale ed elegante, guarda di traverso il decollété della biondissima nuova Marilyn, Jayne Mansfield, talmente esagerato da scoprirle tutto il seno. Questione di misura. Ha permesso a Sophia di andare oltre gli stereotipi di marketing che l'avrebbero potuta imprigionare.
Quando non hai niente e devi conquistare tutto
Forte e carnale, seducente ma anche esangue, struccata, segnata dalla vita eppure indomabile. Sophia Loren è La Loren sia nelle foto da modella tutta curve che nello spoglierello ironico di fronte a Mastroianni, che nei panni sofferti e pudici della donna rimasta a casa, alla larga dalle celebrazioni fasciste, che si innamora di un uomo fragile e segnato da pulsioni omosessuali nel meraviglioso Una giornata particolare di Scola. Dice il detto: chi non ha passato può solo avere un futuro. E così è stato per la ragazzina sostanzialmente ripudiata (anche se riconosciuta) dal padre, figlio dei marchesi siciliani Murillo, rifiutata e costretta a tornare a Pozzuoli insieme alla madre pianista Romilda Villani, tra la povertà e le macerie della guerra. La storia di Sophia Loren è quella di una risalita che ha scolpito i suoi gradini nella storia. Dalla vittoria del titolo di Miss Eleganza a Miss Italia a soli 15 anni (ed ecco il ripudio paterno, il genitore la accuso di prostituirsi assieme alla madre, e il tutto dovette essere chiarito di fronte alle forze dell'ordine) fino agli esordi nello spettacolo con Corrado e Alberto Sordi, l'incontro con il produttore e poi marito Carlo Ponti che ne costruì il lancio internazionale. La fortuna ad Hollywood, i ruoli senza tempo. Dal Ragazzo sul delfino a Orchidea Nera, da La Ciociara a La contessa di Hong Kong fino a Ieri, Oggi, Domani e Matrimonio all'Italiana. Registi mitici (Curtiz, Cukor, De Sica, Lumet) e partner sul set mitici (Brando, Chaplin, Quinn, Sellers, Perkins). Poi tanta tv, fino allo spot con Tornatore e Morricone appena tre anni fa. Di lei (celebrata da una programmazione speciale su Sky) cantano Dylan, Endrigo e J-Ax quando si pensa a un modello di bellezza e femminilità che non è orpello ma valore. E per questo, che non sente lo scorrere del tempo.