Scontri con Zelensky, Israele e i Pink Floyd: gli 80 anni di Roger Waters, bambino spezzato a 5 mesi
Il musicista compie gli anni portandosi appresso una scia infinita di polemiche, scontri, capolavori sonori e rabbia contro il mondo. Con un trauma mai sanato

Look mummy, there's an aroplane up in the sky. Queste parole le conoscono molto bene tutti i fan dei Pink Floyd, è il parlato del bambino che apre Goodbye Blue Sky, brano di The Wall, hanno dentro tutto il misto di smarrimento, paura e fascino che Roger Waters si porta appresso da una vita. Ora che compie 80 anni ed è una delle star più atipiche e polemiche del pop e del rock, dentro ha la vita segnata e la serenità per sempre spezzata di un bimbo di 5 mesi. Il Roger baby che perse suo padre Eric Fletcher Waters, fuciliere della regina, ucciso nello sbarco di Anzio durante la Seconda guerra mondiale. La rabbia di Waters contro il mondo, la sua vena polemica, lo scontro eterno contro gli ex compagni dei Pink Floyd nascono da questo trauma. E da un carattere da prendere o lasciare. Quello che ha appena deciso che nel cinquantenario del capolavoro The Dark Side Of The Moon rifarà da sé l'intero album, in nuova versione intimista.
Un autore unico e un uomo senza pace
Cinque matrimoni, milioni di dischi venduti da solista e con i Floyd, la fondazione di quella band insieme a Syd Barret poi impazzito e morto precocemente, una serie infinita di scontri con David Gilmour, Rick Wright e Nick Mason, gli altri compagni del gruppo. Piccoli periodi di pace, poi la rottura definitiva fra Roger Waters e Gilmour, talmente violenta da chiamare all'azione Polly Samson, la giornalista e scrittrice moglie del chitarrista dei Pink Floyd che ha scritto un post al vetriolo contro Waters. Autore dallo stile unico, secco, sarcastico, rabbioso con improvvisi squarci di dolcezza, bassista roccioso e leader naturale dentro e fuori dal palco, uomo difficilissimo con cinque matrimoni e una serie di rotture di amicizie eccellenti. Di fronte a qui non arretra. Come non è arretrato nella sua lettera aperta alla moglie di Zelensky, reo di aver trascinato il suo Paese in guerra contro la Russia dopo aver flirtato con l'estrema destra, né ha mai fatto mistero della sua antipatia per Israele esortando altri artisti a non andare più a suonarci, e come ancora portò il suo mega show The Wall fra le macerie del muro di Berlino. Intransigente, Waters, il bambino ferito che ha cominciato a prendersela col mondo attorno a sé molti anni fa.
La paura della bomba
Mentre esce Time, singolo tratto da quello che sarà The Dark Side Of The Moon Redux, tornano tutti i fantasmi di Rger Waters. Oltre al padre ucciso e ritrovato solo nel 2014 in una tomba in Italia, c'è la paura della bomba, del nucleare, dell'arma finale che ci spazzi via tutti dando ragione alla nostra follia. E' un tema che torna a più riprese nella musica dei Pink Floyd e ancora di più nei suoi album solisti. Studente di Architettura a Cambridge, il giovanissimo Roger era già presidente del Cambridge Youth Campaign for Nuclear Disarmament (YCND). Di cui disegnò i manifesti. Un interesse, quello per la grafica, sempre al centro dell'attività di Waters. Lo stile delle copertine dei Floyd, le trovate visive dei loro show, vengono in massima parte dalle sue idee. Così come l'80 per cento dei brani memorabili di quella band spesso criticata ma irripetibile hanno la sua firma. Waters l'insopportabile, Waters l'incontentabile 80enne ancora in guerra con tutti. E che al culmine di una carriera invidiabile titola il suo album solista più recente così: Is This The Life We Really Want?