Tarantino e l'addio al cinema: il suo ultimo atto e la paura di un nuovo furto prima che esca
Si intitola "The Movie Critic" (provvisorio) il decimo e definitivo lungometraggio del regista. Blindate le letture del copione, ispirato a Pauline Kael
Dieci dovevano essere e dieci saranno. Poi stop, addio alla macchina da presa e all'arte di fare film. Quentin Tarantino prepara il suo ultimo lungometraggio (ecco perché dal computo della filmografia escono lavori come Four Rooms e Death Proof/Grindhouse). Ed emergono i primi dettagli di quello che sarà il suo commiato dalla settima arte, presumibilmente in favore della scrittura. Il progetto in lavorazione si intitola The Movie Critic e sarà ancora una volta un grande omaggio al cinema, alla visione nelle grandi sale, alle controversie e battaglie suscitate da film in un periodo speciale, gli anni Settanta.
Una donna al centro dell'azione: Pauline
The Movie Critic è un titolo di lavorazione. Stanto alle indiscrezioni trapelate finora, Quentin Tarantino porterà al centro della storia e dell'azione un'altra potente figura femminile, e pare sia ispirata a Pauline Kael. Variety e Hollywood Reporter scrivono che il regista e scenggiatore di Le Iene, Pulp Fiction, Kill Bill e Django Unchained si è basato sulla vita, il carattere unico e lo stile di Pauline Kael, fra i critici di cinema più infuenti di sempre. Una intellettuale che dal 1968 al 1991 ha scritto testi considerati fondamentali sui film e il cinema, sulle pagine del New Yorker. Stando a Roger Ebert, altro eminente critico, "nessuno era come lei. Impredibile, acuta, provocatoria, umoristica, impegnata". Per la Kael il cinema era una parte del mondo e il mondo veniva raccontato, sezionato, esaminato, spiazzato dal cinema. I film servivano per affrontare i grandi temi sociali e culturali. Non era solo spettacolo, dramma e intrattenimento.
La lettura "blindata" del copione
Memore del furto della sua sceneggiatura di The Hateful Eight, la cui segretezza fu violata con tanto di diffusione su Internet, per la lettura del copione di The Movie Critic, Quentin Tarantino stavolta costringe agenti e produttori a recarsi personalmente nel suo ufficio a Beverly Hills per leggere le nuove pagine in una sala conferenze, per poi lasciare tutto lì e recarsi all'uscita.