I 60 anni di Monica Bellucci, la "bellissima che non sa recitare". E come ha vinto lei, contro tutti
La diva italiana, ora legata al geniale regista Tim Burton che la ritrae in modo speciale, ha dovuto vincere molti pregiudizi. Riepilogati qui
Settembre termina con il suo compleanno, il 60mo. E il suo nuovo amore, il geniale regista Tim Burton, la ritrae su Vogue come una dark lady delle fiabe, una regina della notte, allo stesso tempo strega e fata, scrivendole a tutta pagina sulle foto bellissime Buon compleanno, cara Monica, con amore: Tim. Poco prima era stato Jean Baptiste Mondino, genio della grafica, del video e della fotografia, a celebrarne tutto il fascino sdraiandola tra la frutta voluttuosa sulle pagine di Numero Magazine. E a 60 anni la ragazza umbra "bellissima ma che non sa recitare", come vuole l'adagio pieno di pregiudizi che la insegue da sempre, ha vinto. Su tutta la linea.
Francese o italiana?
L'altro luogo comune che non molla di un centimentro Monica Bellucci, è che si atteggia a dame tres chic francese mentre dovrrebbe, come pretende l'andazzo provinciale italiano, comportarsi come un'italiana di Città di Castello, una donna bella ma come ce ne sono tante, mediterranea, mora, carnale, proveniente da un centro percepito come non particolarmente importante. Questo è il livello del ragionamento. Ma sono passati decenni, Monica Bellucci è di fatto (nell'impatto sull'immaginario collettivo, nella capacità di essere iconica, e perfino nel coraggio di mettersi in totale discussione al cinema) una diva. Una star. Lo è certamente nella moda. Anni di ingaggi da capogiro, di gare ad averla in foto (ritratta da maestri come Avedon ed Helmut Newton, la trentennale collaborazione con Dolce & Gabbana e il suo volto e fascino come testimonial di molti dei più celebri marchi di moda e cosmetica ne fanno una primadonna. E possiamo quindi abbandonare i provincialismi all'italiana.
Da La Riffa a Tim Burton
Dei suoi amori si è molto parlato: il matrimonio lampo ad appena 20 anni col fotografo Claudio Carlos Basso, poi la relazione con l'attore Nicola Farron, quindi il chiacchieratissimo amore e i 14 anni di nozze con l'attore francese Vincent Cassel. Ora nel suo cuore c'è uno dei personaggi più bizzarri e geniali del mondo del cinema, Tim Burton, tornato al grande successo al botteghino dopo anni con Beetlejuice Beetlejuice, sequel del film che lo rivelò agli spettatori, e in cui il ruolo di maliarda assegnato alla sua Monica Bellucci viene criticato perché inconsistente. La "bellissima che non sa recitare" (sunto del pregiudizio nei suoi confronti) sa benissimo di non essere Angelina Jolie o Meryl Streep, ma dei suoi ruoli al cinema ha saputo fare tesoro.
Nessuno ci credeva, quando era ancora un'attrice piuttosto acerba che faceva notizia per i nudi in scena e i personaggi rustici che le facevano interpretare (la ladra umbra di I mitici - Colpo gobbo a Milano, la donna che si vende in La Riffa). Poi è arrivato L'appartamento con Cassel (e lì nacque l'amore), il ruolo di Malena (praticamente un'aggiornamento di Malizia) che ha mostrato a tutti quanto potesse essere bellissima e affascinante anche in sequenze drammatiche. La decisione di accettare Irreversible, del regista estremo Gaspar Noé, con quella durissima e terribile scena di stupro. Poi Terry Gilliam, Muccino, due dei tre film della trilogia di Matrix, 007, Sangue pazzo di Giordana (dove è bravissima), Lelouch, Virzì. David Lynch che fa carte false per averla come entità da sogno che suggerisce indizi per accedere ad altri mondi. Come il canto di una sirena, che ha vinto tutte le resistenze su di lei.