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Megalopolis: costo 120 milioni, incassi 4. Coppola contro tutti, ora balla sull'orlo del disastro

Dopo le reazioni divise a Cannes lo scorso maggio, il titanico film inseguito per 40 anni dal maestro esce nelle sale. E comincia malissimo. C'è un "ma"

Cristiano Sanna Martinidi Cristiano Sanna Martini   
Francis Ford Coppola, produttore e regista di Megalopolis (Shutterstock), a destra Adam Driver in una scena del film
Francis Ford Coppola, produttore e regista di Megalopolis (Shutterstock), a destra Adam Driver in una scena del film

Caro vecchio Francis (gli anni sono 85 compiuti) adesso, come dicono i giocatori di poker, è all in. O si vince dando al resto del mondo una lezione epocale o si cade schiacciati da tonnellate di rovine. Lo stavano aspettando al varco, critici e spettatori di tutto il mondo, il maestro Coppola col suo ciclopico film Megalopolis inseguito per una vita e finalmente realizzato. Presentato lo scorso maggio a Cannes con reazioni che più divise non si poteva immaginare: chi grida al capolavoro visionario che se ne frega delle leggi del mercato, e chi parla di pasticcio confuso, girato con estetica da spot di un profumo, con una cattiva direzione di attori ed effetti speciali mediocri. Il debutto ufficiale nei cinema Usa parrebbe dare ragione ai detrattori: proiettato simultaneamente in 2000 sale americane e canadesi, il "mostro" costato 120 milioni di dollari ne ha incassati solo poco più di quattro. Mentre vola il film d'animazione Il robot selvaggio.

Una delle sequenze visionarie di Megalopolis

Un cammino sempre più complicato

Per molti è il de profundis di Coppola. Il capriccio ultra costoso di un cineasta fra i più prestigiosi della storia del cinema, regista di gioielli come La conversazione, Il Padrino, Apocalypse Now che ha cullato, scritto e riscritto, inseguito Megalopolis per 40 anni e alla fine, mettendoci il denaro di tasca sua dopo aver venduto parte delle sue tenute vinicole. Netto a pagare finora: 120 milioni di realizzazione e altri 20 per la promozione. Coppola è stato battuto da film ben meno celebrati e chiacchierati del suo, dai supereroi che lui tanto detesta al cinema e un piccolo film in lingua Telugu peraltro recensito molto male pure quello. I primi tre giorni dicono molto di come andrà un film, e se si deve credere al box office americano, Francis Ford Coppola rischia un disastro epocale, come quello che capito a Michael Cimino con I cancelli del cielo e allo stesso Coppola quarant'anni fa con Un sogno lungo un giorno. Ma c'è da attendere il resto delle proiezioni mondiali, compreso l'arrivo in Italia il 16 ottobre.

Video

Di cosa parla Megalopolis

 

Interpretato da Adam Driver, Nathalie Emmanuel, Giancarlo Esposito, Aubrey Plaza, John Voight, Dustin Hoffmann, Shia LaBeouf, Megalopolis è ambientato in una New York futuribile devastata da un incidente spaziale che fa piovere frammenti incandescenti sulla Grande Mela. E i cui protagonisti rimandano ai fatti storici della congiura di Catilina, raccontati da Cicerone. Qui Caesar Catilina (Adam Driver) è un architetto geniale, ribelle e maledetto che sogna di riplasmare la città usando un materiale che ha scoperto, il Megalon, con proprietà straordinarie e che dà a lui stesso il potere di fermare e condizionare lo scorrere del tempo. Suo avversario mortale (nel senso che gli sterminerà la famiglia) è Franklyn Cicero, sindaco ultra conservatore della New York come la conosciamo oggi. Fra loro, Julia (Nathalie Emmanuel), figlia di Cicero e amore controverso di Caesar, e il terribile Clodio (Shia LaBeouf), cugino invidioso e corrotto dell'architetto star.

Adam Driver è Caesar Catilina, architetto ribelle e visionario, come Coppola (scena dal film)

Nel mezzo ci sono sequenze da sogno e visione, altre da incubo drogato, molta corruzione, sesso e potere, gli antichi spettacoli romani riproposti come show moderni in cui va in onda ogni vizio, fino a quelli letali. Una intera città in subbuglio, fino alla resa dei conti di fronte alle folle inferocite. Titanico, incoerente, Megalopolis sfida tutti, portandosi appresso le accuse di molestie sul set da parte di Coppola ad alcune comparse femminili, e l'imbarazzo di un trailer che citava vecchie stroncature subite dal regista indomito, rivelatesi dei falsi realizzati male con l'Intelligenza Artificiale. Il primo round è andato malissimo, vedremo il resto del match. 

Leggi anche: 100 anni di Mastroianni. "Io sex symbol? Ma vaff...."

Cristiano Sanna Martinidi Cristiano Sanna Martini   
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In passato ha scritto per L’Unione Sarda, Il Sole 24 Ore, Cineforum, Rockstar...