Marina Massironi: "Perché ho lasciato Aldo, Giovanni e Giacomo. E non me ne sono mai pentita"
L'attrice per anni è stata moglie di Giacomo e protagonista femminile col trio. Poi la decisione, da cui non è mai voluta tornare indietro. Le ragioni
Ora che la sua carriera di attrice comica ma anche drammatica prosegue a gonfie vele ed è una realtà solida anche da solista, Marina Massironi può tornare sui due episodi che l'hanno segnata. Essersi unita ad Aldo, Giovanni e Giacomo, e averli poi lasciati. Su questa rottura si è detto di tutto e spesso in modo male informato. Così la Massironi ha riepilogato i fatti in una lunga intervista col Corriere della Sera. A cominciare dagli esordi di un trio nato "per amicizia" e "costituito da tre maschi, solo in un secondo momento abbiamo deciso il mio definitivo coinvolgimento fisso. Inizialmente ero quella che, nel Trio, andava e veniva, parallelamente ero impegnata anche in altri progetti".
Il doppio matrimonio
Con Aldo, Giovanni e Giacomo, Marina Massironi è poi diventata presenza irrinunciabile per la riuscita dei loro numeri. Un successo enorme, mentre si cementava l'unione sentimentale fra lei e Giacomo Poretti, fino al matrimonio. Entrambe le cose sono finite: "Non mi sono pentita anche perché è stata una separazione consensuale, così come lo era stata quella dal marito Giacomo, con il quale siamo sempre rimasti in ottimi rapporti. Dopo aver interpretato, anche al cinema, la moglie o la fidanzata di Aldo, poi di Giovanni e di Giacomo, ho finito il giro e ho imboccato un altro percorso, con altri film e altri registi. Però la cosa curiosa è che, a furia di lavorare con loro tre, la gente mi fermava per strada, chiedendomi se ero la moglie di Aldo, Giovanni e Giacomo! Dovevo spiegare che non ero trigama".
La vita da "solista"
Oggi Marina Massironi si divide fra il comico (vedi qui la nostra intervista) e il teatro più drammatico e serio. La sua nuova vita la vede tornare nel suo buon ritiro in campagna alla periferia di Rimini. Come lei stessa ha spiegato: "Devo organizzarmi solo con la macchina. L’unica cosa che alleggerisce il senso di responsabilità, è non avere figli, di conseguenza faccio meno danni, mi sento meno colpevole per le mie assenze. La risata è salvifica: ti fa superare l’ansia". Al suo fianco c'è il marito Paolo Cananzi.
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